Dagli
atti emerge chiaramente il coinvolgimento del Senatore D’Alì, anche nella
vicenda che riguarda l’attribuzione di forniture relative ai lavori di appalto
per la messa in sicurezza del porto di Castellammare del Golfo.
Nella
lettera si ricorda che, facendo riferimento ad una delibera di giunta n°49 del
21/03/2009, il comune di Castellammare del Golfo, e quindi il sindaco, si è
impegnato a costituirsi parte civile in tutti i processi di mafia che avessero
interessano città.
In
questo processo, si sono già costituite parte civile delle associazioni come
“Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie”, le associazioni Antiracket di Alcamo, Marsala
e Mazara e il centro studi di Palermo Pio La Torre.
C’è
ancora tempo per la costituzione di parte civile e si spera che il comune
intervenga subito; non possiamo stare a guardare, la politica non c’entra, le
amicizie e le alleanza politiche non c’entrano, siamo parlando di un atto che
la cittadinanza chiede e che si aspetta dall’attuale amministrazione.
Castellammare del Golfo per troppo tempo è stata calpestata da questa gente e
macchiata da questi sporchi giochi di potere. Quindi, come sempre, siamo
fiduciosi.
Emanuel
Butticè
2 commenti:
Buttarsi parte civile al processo D'alì sarebbe un atto dovuto, potrebbe fare entrare anche un po di soldini, ma i cani non si ribellano mail al suo padrone.
Mi fa ridere però che questa predica arrivi da peppe ancona sciolto per mafia
cla
Certe persone non si rendono conto del ridicolo!!
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