
Da un po’ di tempo è esploso il fenomeno Facebook, social network nato nel 2004 ad opera di uno studente di Harvard, tale Mark Zuckerberg. Questo sito, dopo essersi appositamente registrati, consente di pubblicare un proprio profilo con foto e informazioni personali e di mettersi in contatto con altri utenti iscritti al sito. Ma quest’articolo non è fatto per descrivere la moda facebookiana né per analizzare il fenomeno di costume connesso, bensì per parlare dei risolti negativi che può avere.
Molti di voi avranno sentito parlare delle denunce a carico di alcuni utenti di Facebook, rei di aver aperto dei gruppi pro Riina e Provenzano, o dello scandalo nazionale provocato dalla scoperta di alcuni gruppi a favore dello stupro (uno dei quali è stato chiuso proprio grazie all’azione di Castellolibero, ndr). Ecco, a tal proposito, senza andare tanto lontano, un caso simile si sta registrando nella vicina cittadina di Alcamo; essendo anch’io iscritto su Facebook, navigando su questo network ho trovato un gruppo che, solo a leggere il titolo, mi ha fatto rabbrividire e disgustare allo stesso momento: “Troppi rumeni ad Alcamo, diciamo basta prima che sia troppo tardi”. Penso che già questo basterebbe a provocare un senso di disgusto nei confronti di chi ha aperto questo gruppo nei lettori del blog, ma, per meglio comprendere la portata razzista e xenofoba, vi voglio riportare anche la descrizione del gruppo fatta dal suo creatore:
“Questo non e' un gruppo razzista, ma solo un avviso per fare il punto della situazione su quello che sta succedendo ad Alcamo. Ospitando più di 3000 rumeni, non può certo migliorare la situazione della cittadina, visto che il business di questa gente si basa sull'alcol e di fregare i posti di lavoro ad alcamesi abbassando la cifra di guadagno per una giornata lavorativa”
Ora, a parte gli errori ortografici e grammaticali, alcuni dei quali ho corretto per una migliore comprensione del testo, capirete bene che le parole di cui sopra costituiscono un vero e proprio manifesto razzista contro un intero gruppo sociale, i rumeni, rei, a quanto detto da chi ha scritto quelle nefandezze, di peggiorare la situazione di Alcamo perché non fanno altro che bere e fregare posti di lavoro agli alcamesi. Secondo voi, è possibile ancora oggi pensare questo? Tutto ciò denota un’ignoranza veramente paradossale, aggravata ancora di più dalle frasi riportate nei commenti degli iscritti a questo gruppo. Ne riporto solamente una:
“quando sento parlare di rumeni si tratta di qualche lite o di qualcuno che va in piazza per portarsi a letto con 10 euro una rumena di persone alcamesi che hanno perso il posto di lavoro perche un rumeno prende meno poi non parliamo se hai qualche incidente con loro perchè molti non pagano l'assicurazione a i propri mezzi gli unici che ci guadagnano sono i supermercati ke hanno venduto piu' birre negli ultimi 3 anni i loro guadagni li spediscono in Romania quindi Alcamo che ci guadagna secondo me un bel niente” (ho riportato anche qui il testo originale)
L’autore di questo commento criminalizza un intero popolo citando alcuni fatti, della cui veridicità dubito invero; solo perché magari qualche cittadino rumeno è stato coinvolto in una rissa o perché li si vede spesso ai bar a bere, o ancora perché qualche ragazza si prostituisce (o magari è costretta, ci avete mai pensato?), i rumeni sono tutti maliuti, ladri, ubriaconi, magnacci e puttane! Ma perché non parlano dei rumeni onesti, e ce ne sono tanti, che ogni mattina si rompono la schiena a lavorare? Con ciò non voglio dire che certi elementi malsani non esistano anche dentro la comunità rumena… ma esistono anche fra di noi, fra i castellammaresi, gli alcamesi, gli italiani!
Ma la cosa che mi ha fatto più ridere (come si dice dalle nostre parti, ririri pi un chianciri, più che altro), p la frase che vi riporto sotto, scritta dall’autore del gruppo stesso che, per inciso, è anche colui che ha scritto il commento che ho riportato sopra
“adesso arriva qualche comunista dicendo "ma gli italiani ke fanno queste cose non c sono pure" beh la mia risposta e' vaffanculo”
Quindi, stando alle mie parole, io sarei un comunista… e mi sta pure dicendo di andare a quel paese! Bene!
Il mio invito è quello di segnalare tale gruppo, il cui link è http://www.facebook.com/group.php?gid=61119443956#/group.php?gid=47935523540, agli amministratori di Facebook, in modo che lo chiudano, in quanto non solo lede il regolamento del network, che vieta la costituzione e la pubblicazione di gruppi con finalità xenofobe o razziste, ma offende insensatamente un popolo nostro fratello, facente parte dell’Unione Europea, che gode degli stessi nostri diritti e ha i nostri stessi doveri, essere umani che come tali non devono assolutamente essere criminalizzati.
Roberto Odisseo