mercoledì, ottobre 30, 2013

È morto l’editore Salvatore Coppola



È morto questa mattina l’editore Salvatore Coppola soprannominato “licchia”. Da qualche settimana era ricoverato  all’ospedale villa Sofia di Palermo per un aneurisma celebrale. L’editore famoso per i suoi “Pizzini della legalità” nati nel 2006 dopo la cattura di Provenzano si occupava di cultura, legalità e soprattutto di editoria libera. Nel 1984 a Trapani dà vita alla casa editrice “Coppola editore” occupandosi di temi quali mafia, antimafia e legalità riuscendo a coinvolgere importanti scrittori e giornalisti. In questi anni con le sue pubblicazioni ha girato la Sicilia per diffondere questi temi diventando un punto di riferimento nel settore dell’editoria. Sempre presente alle attività delle associazioni a cui si era legato come Addio Pizzo, l’associazione Rita Atria e Libera. Oggi amici e colleghi lo ricordano lasciando molti messaggi sui social network. Salvatore Coppola, editore, uomo libero, combattente.  L’associazione Castello Libero e il presidio di Libera “Piersanti Mattarella” di Castellammare del Golfo si stinge al dolore per la sua scomparsa.

Emanuel Butticè

lunedì, ottobre 28, 2013

A Castellammare si raccolgono le olive nei terreni confiscati alla mafia


CASTELLAMMARE – Anche a Castellammare del Golfo si può respirare “quel fresco profumo di liberà” di cui parlava Giovanni Falcone. Proprio ieri i ragazzi del presidio di Libera “Piersanti Mattarella”, Castello libero onlus, il gruppo scout AGESCI  di Castellammare e l’Antiracket hanno concluso la raccolta delle olive nel terreno di 2.356 mq confiscato a Salvatore Palazzolo in contrada crociferi o bocca della carrubba ed assegnato proprio a loro lo scorso anno. Due giornate di duro lavoro ma ricche di soddisfazioni, come ci spiega il referente del presidio di Libera Castellammare Nicola Prosa: “ Per noi è un atto di responsabilità gestire il bene e lo facciamo con impegno , impiegando il nostro tempo e la nostra buona volontà” . Sono tanti i terreni in giro per l’Italia confiscati alle mafie in cui i ragazzi delle associazioni antimafia lavorano per ricavare prodotti biologici e con un sapore unico, quello della legalità. L’olio ricavato verrà utilizzato per finalità sociali.
Emanuel Butticè