domenica, dicembre 28, 2008

Finito il 2008, cosa ci riserverà il 2009?


Addio 2008. Ormai mancano solamente poche ore e un altro anno sarà passato. Passato si, sepolto mai. Il 2008 è stato un anno molto movimentato da tutti i punti di vista. Ne abbiamo viste di tutte e di più. Oltre ad alcuni avvenimenti straordinari (vedi l’elezione di Obama negli USA) il 2008 è stato un anno colmo di scandali. D’altronde si è visto dal principio.
A gennaio, per l'aggravarsi dell'emergenza rifiuti in Campania e dei disordini scoppiati come conseguenza, il governo decide l'invio dell'Esercito Italiano nella regione. Inizia la sfida: Esercito italiano VS. Munnizza Campana. Chi vincerà?
Il 16 Gennaio. Clemente Mastella presenta in Parlamento le proprie dimissioni, dopo che la moglie Sandra Lonardo è stata arrestata (insieme ad altri 30 esponenti dell'UDEUR) per tentata concussione. Così l’Udeur esce dalla maggioranza (molto esigua) del governo Prodi causando la sua caduta, dando inizio ai festeggiamenti a suon di mortadella e spumante tra le fila del centro-destra. In Parlamento c’era più casino di quanto ce n’era a Berlino quando l’Italia vinse i mondiali.
Il 26 gennaio il presidente della regione Sicilia, Salvatore Cuffaro, si dimette tra le polemiche dopo la condanna in primo grado a 5 anni per favoreggiamento nei confronti di imputati in processi per mafia. Indimenticabili i cannoli con i quali Totò festeggiò la sua condanna a “soli” 5 anni.
In Marzo a Palermo si è giunti alla scoperta di brogli e all’arresto dei due presidenti di seggio in occasione delle consultazioni amministrative per l’elezione del sindaco e del consiglio comunale di Palermo del maggio 2007. Davvero scandaloso. E che è successo? Assolutamente niente. Il sindaco neanche ci ha pensato a dimettersi, qua in Sicilia ste cose sono cose normali, che ci vuoi fare…
13 e 14 aprile: Elezioni politiche in Italia: vittoria alla Camera e al Senato della coalizione tra il Popolo della Libertà e la Lega Nord, guidata da Silvio Berlusconi e netta sconfitta del PD, guidato da Walter Veltroni. Drastica semplificazione del panorama parlamentare con l'esclusione dai seggi dei partiti di sinistra radicale. Per la prima volta, a parte i 43 parlamentari dell’Idv, il Silvio nazionale non ha un’opposizione. I parlamentari del PD probabilmente non sanno cosa vuol dire fare opposizione, oppure non hanno capito che il governo che fa le proposte di legge non è quello ombra di Veltroni. La paura di molti prima delle elezioni, quella di vedere nascere un nuovo mostro, il Veltrusconi, si è realizzata appieno. Berluska fa ciò che vuole e Walter china la testa e non batte ciglio. E non solo. In Sicilia alle elezioni politiche regionali, vince Raffaele Lombardo, del Mpa. Sconfitta di molto la Finocchiaro del PD che forse neanche ha capito di essere stata la candidata alla presidenza della regione Sicilia. Chi l’ha mai vista fare un comizio o un po’ di campagna elettorale? Boh! Già il fatto di non riproporre Rita Borsellino dopo il buon, certo non ottimo, risultato ottenuto contro Totò vasavasa nel 2006, poteva fare riflettere. Ora che Totò era fuori dai giochi dopo la condanna, non è che Rita ce la poteva davvero fare a diventare presidente della regione portando una ventata di ossigeno in questa terra continuamente umiliata? Meglio non candidarla. “Insamaddio” che sarebbe successo? Meglio candidare la Finocchiaro senza campagna elettorale, tanto a che serve la campagna elettorale? Si è visto il risultato.
Nella provincia di Trapani si registra un altro cambio di poltrona. Ogni nuova elezione il presidente della provincia in carica si dimette per candidarsi a deputato nazionale o se gli va male a deputato regionale. Ormai è un dato di fatto. Si vede l’attaccamento alla propria terra. D’altronde, se il presidente della provincia può ambire ad una poltrona più prestigiosa, e sa che rifacendo le elezioni provinciali, la vittoria della sua coalizione è più che certa, chi glielo fa fare a restare un semplice presidente di una piccola provincia?
A Castellammare è arrivata la ventata di rinnovamento che tutti volevano, è stato eletto il nuovo sindaco: Marzio Bresciani. Direttamente da Bergamo con furore. La nuova giunta sembra essersi messa all’opera e già qualcosa di buono è stato fatto, sicuramente qualcosa di poco chiaro c’è ma in via di massima, tutto è più trasparente rispetto alle precedenti amministrazioni. E ci mancherebbe direte voi …(dopo un consiglio comunale sciolto per mafia)…
15 settembre: Il fallimento della banca Lehman Brothers provoca un'ondata di perdite nelle Borse di tutto il mondo. 6 ottobre: La crisi delle borse fa bruciare 450 miliardi di euro con perdite delle borse europee che vanno da -7% a - 9% . Migliaia di posti di lavoro a rischio, fallimento delle maggiori compagnie Americane nel settore delle banche (Lehman Brothers) delle assicurazioni (AIG) e un sistema finanziario internazionale ormai alle corde, ma secondo il Piccolo Silvio l’Italia deve continuare il suo processo di avvicinamento al sistema Americano. Ma ci vuole assai a capire che con il sistema finanziario americano un si ci spunta? Erogando prestiti a cani e porci senza nessuna garanzia, come si può sperare di non incorrere in frequenti crack finanziari?
17 Ottobre: inizia l’autunno caldo delle università. Si protesta nelle università e nelle scuole di tutta Italia contro il Decreto Gelmini e la legge 133. Si parla di “nuovo sessantotto” 40 anni dopo, ma alla fine si avvicinano gli esami e alla Gelmini si la “scurdaru tutti”…poverina… Poi non ho ancora capito una cosa: se il decreto 133 è stato approvato a luglio, perché tutto il polverone si è alzato solo ad ottobre? Perché i parlamentari di opposizione non informavano l’Italia già a Luglio? Pensandoci bene però poi si dovevano fare interviste, accuse, smentite e il tutto d’estate con quel grande caldo… Meglio stare a mare tranquilli e poi ad ottobre si vede…
5 novembre - Il Senatore Barack Obama è eletto 44° Presidente degli Stati Uniti d'America, il primo afroamericano nella storia. Questa è la differenza tra USA e Italia. Gli statunitensi sono in grado di scrivere la storia. Hanno eletto un presidente giovane, capace ed anche bello ed abbronzato come dice compare Silvio, che già ha cambiato il volto degli USA senza essere ancora in carica.
17 dicembre: Scandalo appalti a Napoli: due assessori arrestati, coinvolti anche Italo Bocchino del Pdl e Renzo Lusetti del PD. Tanto per chiudere in bellezza.
Il 2008 è stato anche l’anno del LODO Alfano che rende 5 persone in Italia temporaneamente inattaccabili dalla magistratura. Una genialata. Durante questo lungo anno abbiamo potuto constatare la forza della Camorra in Campania, che ha dimostrato di essere peggio della mafia in Sicilia, la disponibilità dei politici campani che hanno dimostrato di trovarsi benissimo in questa situazione e che i soldati-spazzini inviati da Prodi non servono a nulla se i primi delinquenti sono coloro che gestiscono la cosa pubblica.
E il 2009 cosa ci riserberà? Ecco cosa titola la repubblica oggi: “Il premier torna anche sull'auspicato passaggio al presidenzialismo: "Non è all'ordine del giorno, cambieremo la Costituzione da soli solo se costretti" “ Cosaaaa? Prima il Silvio Nano annuncia di volersi candidare a Presidente della Repubblica una volta finito il suo ennesimo mandato, poi rendendosi conto che il Presidente della Repubblica non ha alcun potere effettivo pensa: “ma perché l’Italia non la facciamo diventare una repubblica presidenzialista così posso comandare ancora, anche da presidente della Repubblica?” Chiamatelo babbo. I veri stupidi siamo noi italiani che ci facciamo prendere in giro dalla classe politica attuale. Ci vorrebbe un nuovo “mani pulite”.
Non dimenticate il federalismo fiscale e la riforma della giustizia…
Ne vedremo delle belle anche nel 2009!!!!
Auguri di un felice anno nuovo!!!!

Vito Fazzino

sabato, dicembre 27, 2008

CENTRO CARNE: PRIMO STOP DI UN POSITIVO 2008


Con la disputa della 5° giornata di gare và in "vacanza" per le festività di fine anno anche il campionato di volley di I^ divisione femminile. Da registrare per il Centro Carne la prima sconfitta stagionale maturata a Castelvetrano sul terreno dell'Efebo al termine di un incontro durante il quale le ragazze castellammaresi, non al meglio della condizione fisica, hanno stentato ad imporre il proprio gioco, sprecando, di fatto, una ghiotta occasione per portarsi al comando della classifica. La pausa, giunge, probabilmente a proposito per il team di Luigi Fundarò che alla ripresa ( domenica 11 gennaio 2009, ore 11) ospiterà alla comunale l'Intermedia Salemi formazione che dopo un inizio incerto grazie ad alcuni "innesti" di giocatrici di scuola Marsala stà ben comportandosi. La classifica: Sicilcostruzioni Mazara 14, Efebo Castelvetrano e Centro Carne Castellammare 12, Pol. Ericina 10, Tricolore Marsala* 8, Intermedia Salemi 4, Partanna*, Azzurra Paceco, Fortitudo Buseto e Vittoria Assicurazioni 3. (*una gara in meno)

martedì, dicembre 23, 2008

Buone Feste


Sta per iniziare il 2009 e con esso il nostro 3° anno di attività con questo blog, il più vecchio di Castellammare, nato con l'intento di tenere viva l'attenzione e la discussione riguardo ai temi più scottanti, di carattere principalmente locale...ma non solo.
Abbiamo sempre lasciato a tutti la libertà di esprimersi, senza censure, anche quando i commenti sono stati severi nei nostri confronti e abbiamo sempre pubblicato i nostri post riportando il nostro punto di vista sui fatti, talvolta forse in maniera poco giornalistica ma sempre genuina.
Cogliamo l'occasione per ringraziarvi per l'assiduità con la quale ci seguite e soprattutto per augurarvi delle felici e rilassanti festività.

Buon Natale e Felice 2009
Staff Castellolibero

giovedì, dicembre 18, 2008

Porto di Castellammare, così la mafia trovava sponda nelle Istituzioni e nella politica


di Rino Giacalone.
L'appalto era tanto vigilato dalla prefettura e dalla commissione straordinaria che gestiva l'amministrazione comunale a Castellammare del Golfo, che ad aggiudicarselo fu una associazione di imprese costituita dal "Consorzio Veneto Cooperativo" (CO.VE.CO), di Marghera, il cui presidente, Antonella Colavizza, trevigiana, risulta denunciata per turbata libertà d'incanti ed associazione per delinquere; dalla COGEM di Alcamo e dalla "CO.M.E.S.I. di Palermo, il cui amministratore unico è una donna, Rosalia Rita Olinda Taormina, figlia di un soggetto condannato dal Tribunale di Reggio Calabria per turbativa d'asta.

L'appalto è quello per la costruzione del porto di Castellammare, gara da 20 milioni di euro, dal carcere l'imprenditore boss Tommaso "Masino" Coppola fremeva perchè "gli impegni presi" venissero mantenuti e così incaricava il nipote, Salvatore Fiordimondo, perchè contattasse "Camillo" (Iovino, oggi sindaco di Valderice) perchè a sua volta parlasse col "senatore" - Antonio D'Alì. Ma non solo per questo appalto anche perchè le sue imprese continuassero a fornire la Calcestruzzi Ericina, si proprio questa.

L'azienda confiscata al capo mafia Vincenzo Virga e che i mafiosi volevano riprendersi, facendola fallire e quindi inducento il Demanio a svenderla. Quando il tentativo fu sventato, merito del prefetto dell'epoca Fulvio Sodano, che raccontò di essere stato rimproverato dall'allora sottosegretario all'Interno D'Alì perchè turbava il mercato convocando gli imprenditori assegnatari di appalti pubblici per dir loro di comprare a parità di prezzo il cemento dall'Ericina, quando la Calcestruzzi non chiuse più, arrivò Coppola a far da fornitore, fino a quando non fu arrestato.

A quel punto gli amministratori giudiziari dell'azienda si posero il problema se continuare o meno a far le commesse per le forniture presso le imprese di Coppola. Chiara quale era il destino, e Coppola dal carcere al solito nipote diede lo stesso incarico come per il porto di Castellammare, "parla con Camillo perchè parli col senatore" e poi da questi per arrivare al prefetto, nel frattempo era giunto Giovanni Finazzo.

L'amministratore giudiziario della Ericina Luigi Miserendino sentito dai pm ha detto che effettivamente Finazzo lo chiamò, fu cauto ma espose il problema, giusto quello di cui parlava Coppola col nipote. Il prefetto secondo il racconto di Miserendino riferì a questi che gli amministratori della società si erano fatti avanti, avevano rappresentato che Coppola non c'era più in quelle aziende, insomma Miserendino e l'altro amministratore, l'avv. Castelli, dovevano valutare, erano liberi di agire, ma erano invitati a tenere conto di quel contesto.

Annotano i pm nel loro provvedimento: da un lato infatti non può essere un caso che immediatamente dopo la richiesta del Coppola, il Prefetto abbia effettivamente convocato gli amministratori della Calcestruzzi Ericina proprio in merito alle forniture della SICILIANA INERTI BITUMINOSI, esattamente come richiesto dall'imprenditore detenuto. Dall'altro lato è estremamente significativo il fatto che il Prefetto abbia trattato personalmente la questione con gli amministratori della Calcestruzzi Ericina; è da ritenere, infatti, che ben difficilmente il massimo rappresentante dell'Autorità Amministrativa della provincia di Trapani avrebbe trattato personalmente la questione della fornitura ad una impresa confiscata se sollecitato solo da alcuni dei soci di una ordinaria società commerciale già amministrata da un affiliato mafioso. Deve pertanto ritenersi che, accanto alla conversazione con i soci della Siciliana Inerti Bituminosi, lo stesso Prefetto sia stato sollecitato dal soggetto politico attivato dal Camillo Iovino che si identifica evidentemente nel Senatore Antonio D'Alì all'epoca Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Interno, e quindi in stretto rapporto istituzionale con il Prefetto.

Iovino sentito a poche ore dal blitz dalla Procura (come persona informata dei fatti e nion per un colloquio come ha detto lui in una nota diffusa alla stampa) ha smentito ogni suo intervento, definendo millanterie le parole "intercettate" tra Coppola e suo nipote. Il sen. D'Alì ha commentato: "Da oltre 10 anni seguo con assoluta serenità e mi difendo con successo nelle competenti sedi da notizie false ricorrentemente propalate da organi di informazione per alimentare un clima di sospetto sulla mia attività politica soprattutto nei momenti in cui riscontra positivi risultati per il territorio. Anche questa volta dovrò seguire la stessa strada. A maggior ragione in questa occasione in cui gli stessi magistrati ed inquirenti hanno messo a tacere ogni possibile illazione".

«A Trapani, terreno elettivo della mafia dei colletti bianchi - ha detto invece il procuratore aggiunto della Dda Roberto Scarpinato - Cosa Nostra si avvale della complicità di avvocati, ragionieri, esperti che studiano come annullare gli effetti dei provvedimenti adottati dalla magistratura. Nel trapanese l'economia non è zavorrata dal racket delle estorsioni, ma da pezzi di classe dirigente. Questo è il dramma». «Dobbiamo compiere un salto di qualità culturale - ha aggiunto - i media devono aiutarci a far capire che la mafia non è bassa macelleria criminale; oggi la mafia i soldi li fa con la testa e non con i muscoli, studiando l'ordinamento per perseguire il massimo dei profitti con il minimo sforzo». Per il magistrato, «una mafia che pensa mette in campo degli insospettabili».

A Trapani il pizzo lo pagano in pochi». Lo sostiene il capo della Mobile, Giuseppe Linares, secondo cui quella trapanese è prevalentemente una «Cosa Nostra dei salotti con potenti collegamenti istituzionali», una sorta di «borghesia mafiosa che coopta imprenditori» e che rivolge le sue attenzioni verso reati puniti con pene minori, «come la truffa, ad esempio».

Altra particolarità che caratterizzerebbe Cosa Nostra trapanese è quella del silenzio. «Mentre gli affiliati del clan Lo Piccolo - ha sostenuto Linares - decidevano di collaborare con lo Stato, dalle carceri i reclusi trapanesi facevano pervenire il messaggio che non si parla e non si patteggia».
FONTE www.articolo21.info

mercoledì, dicembre 17, 2008

Intervista al Consigliere Sebastiano Cruciata

Riporto qui di seguito un passaggio dell'intervista al Consigliere Comunale Sebastiano Cruciata, pubblicata nell'ultimo numero de "l'Alcamese".

Il comitato genitori degli alunni della scuola Buccellato continua a protestare, per la decisione del Sindaco e della sua Giunta di destinare i locali della scuola all’UTC. A cosa è dovuto secondo lei lo spostamento dell’Ufficio Tecnico Comunale nei locali della scuola “Buccellato”?

La decisione del Sindaco di dismettere il plesso Buccellato da scuola pubblica per trasformarlo in sede dell’U.T.C. gli ha fatto perdere gran parte del consenso, dei cittadini, dimostratogli alle ultime elezioni. Non riesco a trovare alcuna giustificazione a tale decisione, a maggior ragione se si considera che la Commissione Straordinaria aveva previsto e messo in bilancio nel programma delle opere pubbliche per il triennio 2008-2010 la somma di € 1.040.000,00 circa per la ristrutturazione dell’ex Macello da adibire ad U.T.C. . Vero è altresì che l’U.T.C. ha bisogno di una sistemazione decente, ma non si può risolvere un problema creandone altri 137 (137 sono le famiglie interessate n.d.r.), a meno che non si voglia utilizzare questa semplice scorciatoia per nascondere l’incapacità nel trovare soluzioni che richiedono competenze più avanzate.


Per l'intervista completa rimando alla lettura de "l'Alcamese".

Alessio Navarra

domenica, dicembre 14, 2008

IL CENTRO CARNE FA' POKER CON L'ERICINA TRAPANI


Arriva la quarta vittoria per il Centro Carne nel campionato di volley di I^ divisione femminile. Domenica scorsa, alla comunale "M. Bonanno" le ragazze castellammaresi hanno incrociato l'esperta formazione trapanese dell'Ericina, superandola al termine di un incontro dagli alti toni agonistici. Il risultato finale di 3 set ad 1 (parziali: 14/25 - 26/24 - 25/17 - 25/15) è maturato dopo quasi due ore di gara con le locali che perso nettamente il primo set di gioco, hanno avuto il merito di credere in una rimonta possibile. Il Centro Carne, in testa alla classifica, farà visita, sabato prossimo, alla Saladino Moto di Castelvetrano, un impegno particolarmente ostico, da affrontare con grande determinazione, confidando nel pieno recupero, in settimana, di alcune giocatrici non al meglio della condizione fisica.

FONTE:COMUNICATO STAMPA POL. CASTELLAMMARE

sabato, dicembre 06, 2008

Super successo per la Carovana Antimafie



Si è conclusa ieri a Castellammare del Golfo la manifestazione per il passaggio della carovana antimafia, un momento importante per Castellammare sia per la grande partecipazione che per il grande messaggio di ribellione contro ogni forma di mafia, in un Paese troppo spesso teatro di avvenimenti mafiosi, fino al più recente scioglimento della giunta comunale.
In mattinata si è svolta, presso l’aula consiliare una conferenza, aperta dal coordinatore locale di libera, Vito Fazzino che utilizzando una frase di Giovanni Falcone, lancia un messaggio alle scuole presenti: “La mafia non si combatte con l’esercito, ma con un esercito di insegnanti”.
Alla conferenza, rivolta ai ragazzi delle scuole superiori e medie, hanno partecipato: il giornalista Rino Giacalone, il commissario della Calcestruzzi Ericina (azienda sequestrata a Vincenzo Virga) Vincenzo Messina, Margherita Asta come coordinatrice provinciale di Libera, il presidente di Addiopizzo Raffaele Genovese, Toni Mira come caporedattore dell’avvenire e Giovanni Bulgarella.
A seguire la conferenza c’è stata la premiazione della miglior fotografia e del miglior disegno nell’ambito dei concorsi rivolti alle scuole.
In contemporanea presso il teatro Apollo i bambini delle scuole elementari si sono divertiti con lo spettacolo proposto dalla compagnia Edo Ludos seguita dalla premiazione della miglior poesia tra quelle composte dai bambini delle scuole e la lettura di alcune poesie sul tema della mafia proposte dai poeti del “cenacolo” Ancona.
Dopo il pranzo a base di pane cunsato offerto dai ragazzi di Libera, nel pomeriggio sono stati proiettati dei cortometraggi realizzati da gruppi locali che hanno visto impegnarsi anche alcuni ragazzi del Liceo Classico F.Vivona con un bellissimo corto.
Intorno alle 18:30 è stato proiettata la puntata di Blunotte “Trapani, coppole e colletti biachi”, sulla mafia trapanese; documentario che ha riassunto perfettamente quanto era stato discusso nel corso della giornata.
In fine la manifestazione si è conclusa in serata con uno spettacolare concerto di gruppi emergenti locali che hanno suonato fino all’una di notte.
La manifestazione è stata un successo in ogni sua sfaccettatura: nell’organizzazione, possibile solo grazie alla volontà di tanti ragazzi di libera; negli interessanti e formativi dibattiti; nella qualità degli spettacoli distribuiti nella giornata per differenti tipologie di pubblico.
Un avvenimento da ripetere che dona nuova luce a un paese desideroso di riscatto.

Clara Giglio e Alessio Navarra

giovedì, dicembre 04, 2008

Comunicato Stampa consiglio del 1° Dicembre

Consiglio comunale dell’ 1 Dicembre: nasce il gruppo indipendenti Udc.
Nuovo gruppo all’interno del consiglio comunale. La costituzione è stata ufficializzata nel corso del consiglio comunale di ieri (lunedì 1 dicembre 2008), riunitosi per discutere i punti all’ordine del giorno che, per una questione di tempo, non erano stati trattati nel corso del consiglio comunale del 25 novembre. Il nuovo gruppo è denominato “Indipendenti Udc” ed è costituito dal consigliere comunale Ivano Motisi (capogruppo) che, eletto nella lista “Bresciani sindaco- andiamo oltre”, ha deciso di lasciare la maggioranza e fare gruppo con il consigliere comunale dell’Udc Vito Bonventre. Nel corso della seduta, il consiglio comunale ha trattato 5 interpellanze presentate dai consiglieri comunali d’opposizione Salvatore Galante e Sebastiano Cruciata(Pd), quindi ha approvato un debito fuori bilancio. Una lunga discussione ha riguardato l’ “adozione di variante alle NTA del PRG e alle N.T dell’Urbanistica Commerciale”. L’ Mpa ha chiesto al consiglio la sospensiva del punto ma la maggioranza ha votato contro, proseguendo con la discussione. In merito all’adozione della variante, la maggioranza ha presentato tre emendamenti e, poiché i lavori si sono protratti fino a tarda notte, il consiglio comunale è stato rinviato a Giovedì 4 dicembre, alle ore 18, sempre all’aula consiliare. Oltre all’adozione di variante alle NTA del PRG e alle N.T dell’Urbanistica Commerciale, i 20 consiglieri comunali dovranno discutere dell’adozione di variante al regolamento edilizio e dell’approvazione del regolamento sulla consulta turistica comunale. L’ADDETTO STAMPA (Annalisa Ferrante)

IL CONSIGLIO COMUNALE IN DIRETTA ore 18:00

Video clips at Ustream

Volley: Centro Carne Castellammare vince di nuovo


Buona prova, domenica scorsa, al debutto casalingo nel campionato di volley di I^ divisione femminile del Centro Carne Castellammare. La squadra allenata da Luigi Fundarò reduce dalla vittoria esterna ottenuta nella prima giornata a Partanna ha superato l'Azzurra Paceco di coach Ernandez team che nonostante il risultato finale di 3-0 (25-18,25-18,25-15 i parziali) ha ben figurato al cospetto di un discreto pubblico presente alla palestra comunale "M. Bonanno". Le ragazze Castellammaresi sono attese adesso (venerdì 5 dicembre ore 20,30) alla prova esterna di Buseto ospiti della locale Fortitudo. L'appuntamento per la prossima gara interna è per domenica 14 dicembre (ore 11) ospite alla palestra comunale l'ottima ed esperta formazione dell'Ericina Trapani.

sabato, novembre 29, 2008

Le Alpi arrivano a Castellammare del Golfo



Dai vari comunicati stampa, che ci sono pervenuti, abbiamo letto che nella relazione di impatto ambientale e paesaggistico per l’installazione dell’antenna a Scopello si descrivevano luoghi geografici denominati: Monte Rosa ( ma non si trova sulle Alpi?), la capanna Regina Margherita situata a metri 4559 ( EEEEEHHH?????? Ma il nostro monte Inici non era alto 998 metri?) ed infine vi era il comprensorio sciistico del Monterosa ski, con 180 chilometri di piste, paradiso per coloro che praticano il freeride, il tutto addosato al baglio seicentesco che caratterizza il piccolo borgo castellammarese.

Quello che mi chiedo io è: ma che cazzo si sono fumati quelli della Ericsson? E poi ma che caxxo si sono fumati quelli della Soprintendenza e dell’Arpa che hanno rilasciato il nulla osta?
E in tutto questo, che cavolo facevano quelli dell’Ufficio tecnico?

Se vi chiedete perché sono stati fatti questi errori, io non vi so rispondere, so solo che:
1. Scopello non si trova sulle Alpi
2. a Scopello non si pratica lo scii
3. le nostre montagne non superano i 1000 metri
4. le neve cade una volta ogni 5 anni

Probabilmente, lo Scopello a cui facevano riferimento questi enti, non era la frazione di Castellammare del golfo, ma Scopello Sesia, paesino situato nelle Alpi Piemontesi.
Vi giuro che questa cosa mi ha fatto rabbrividire, perché ho pensato a tutte le iniziative che abbiamo organizzato insieme a tutti i collaboratori di Castellolibero, e a tutte le difficoltà ogni volta che incontravamo per ottenere diverse autorizzazioni e nulla osta, invece poi, vedi la Ericsson S.p.A. che, relazionando che le Alpi si trovano in provincia di Trapani, riesce ad ottenere le autorizzazioni di Arpa, Soprintendenza ed ispettorato Ripartimentale Foreste.
Non so perché ma ormai non mi meraviglio più di niente.

Dmenico Grassa

mercoledì, novembre 26, 2008

PROGRAMMA CAROVANA ANTIMAFIE (Venerdì 5 Dicembre 2008)


TAPPA DI CASTELLAMMARE DEL GOLFO
09.30
• Accoglienza Carovana (Corso Bernardo Mattarella)
• Stand lungo il corso Bernardo Mattarella
(Arcidonna, ACAL, Addio Pizzo, Libera, Libera Terra, Ass, Rifiuti Zero Trapani ONLUS)

10.00
SCUOLE ELEMENTARI (TEATRO APOLLO)
• Opera dei pupi “sul tema della mafia” a cura dell’associazione Edo ludos
• Lettura poesie
• Premiazione migliore poesia
La giuria sarà composta dai poeti del “Cenacolo” “V. Ancona” di C/mare del Golfo
• Lettura poesie composte dai poeti del “Cenacolo”
• Spettacolo clown

SCUOLE MEDIE E SUPERIORI (AULA CONSILIARE)
• Conferenza sul tema “Sottosviluppo economico, mafia e denuncia sociale”
Parteciperanno: Toni Mira, Luigi Miserendino, Giovanni Bulgarella
• Esposizione disegni e foto attinenti al tema che si protrarrà per l’intera giornata
• Premiazione miglior disegno e migliore foto

13.00
• Pranzo in Villa Margherita (pane cunzatu)

15.30
AULA CONSILIARE
• Proiezione cortometraggi
(a cura di Zeroeuro, EBM, ragazzi scuola superiore, efebocortogiovani, Libera, Rifiutizero)

18.00
AULA CONSILIARE
• Proiezione della puntata di BLU NOTTE “Trapani, coppole e colletti bianchi”
• Dibattito sull’argomento

21.00
TEATRO APOLLO
• Concerto gruppi emergenti

sabato, novembre 22, 2008

LA CAROVANA ANTIMAFIE A CASTELLAMMARE


Venerdì 5 Dicembre 2008, la Carovana di Libera farà tappa a Castellammare del Golfo

La Carovana antimafia è una iniziativa organizzata da Libera, Arci e Avviso Pubblico e consiste in una serie di appuntamenti volti a sensibilizzare la popolazione sul tema della lotta alle mafie. Le modalità di coinvolgimento sono diverse: dal momento di riflessione a quello di gioco, dal convegno allo spettacolo, dalla proiezione di film all’ animazione per i più piccoli. L’iniziativa è nata nel 1994 su iniziativa dell’ARCI, arricchendosi di nuovi compagni di viaggio ogni anno ed ha esteso nel corso di questi anni il suo raggio d’azione; dapprima, aumentando progressivamente il numero delle tappe e diventando nel 2002 carovana nazionale. La 12° Carovana Nazionale antimafia sarà dedicata al 60° anniversario della Costituzione e della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. Mafie, sicurezza e razzismo saranno i temi degli incontri che ne segneranno le tappe lungo tutta la penisola. La Carovana ha molti obiettivi tra i quali: restituire con maggiore celerità alla collettività i beni sottratti alle mafie e ai corrotti con progetti di sviluppo e di cittadinanza; siano sostenute le vittime della criminalità organizzata e non, insieme ai loro familiari; sia incentivato e tutelato il ruolo dei collaboratori e dei testimoni di giustizia; siano denunciate le collusioni tra mafia e politica e colpiti i legami tra mafia ed economia; siano contrastate le ecomafie introducendo nel codice penale i delitti contro l’ambiente; sia riconosciuto ufficialmente il 21 marzo come la giornata nazionale dedicata a tutte le vittime delle mafie.
Venerdì 5 Dicembre, per la prima volta, la Carovana farà tappa anche a Castellammare del Golfo. In occasione, Libera di Castellammare sta organizzando un’intera giornata dedicata alla sensibilizzazione contro le mafie, sviluppando il tema “Sottosviluppo economico, mafia e denuncia sociale”. Nell’organizzazione della giornata sono state coinvolte tutte le scuole del paese. I bambini delle scuole primarie potranno partecipare ad un concorso di poesie, i ragazzi delle scuole medie ad un concorso di disegno, gli alunni delle scuole superiori ad un concorso fotografico sempre attinente il tema della giornata. Numerose sono le iniziative che si stanno organizzando. Si comincia la mattina alle ore 9.30 nel Corso Bernardo Mattarella dove, dopo l’incontro con i ragazzi delle scuole, sarà accolta la Carovana. Alle ore 10.00 gli studenti saranno divisi per assistere a due incontri diversi. I bambini delle scuole primarie andranno al Teatro Apollo per assistere ad un’ opera dei pupi sul tema, seguita dalla lettura delle poesie realizzate dagli stessi e dalla premiazione della migliore poesia, ed infine ci sarà uno spettacolo di giocolieri. I ragazzi delle scuole medie e delle scuole superiori, invece, si dirigeranno verso l’Aula Consiliare dove assisteranno ad una conferenza sul tema seguita dalla premiazione della migliore foto e del miglior disegno. Successivamente, alle ore 13.00 ci sarà un pranzo in villa dove sarà offerto il “pane cunzatu” in attesa, alle ore 15.30 della proiezione di alcuni cortometraggi realizzati proprio per l’occasione da ragazzi della provincia. Si andrà avanti con la proiezione, alle 18.00 di una puntata di Blu Notte dal nome: “Trapani, coppole e colletti bianchi” un documentario-inchiesta proprio sulla mafia nel Trapanese. La proiezione sarà aperta al pubblico e gratuita. Per concludere la manifestazione è previsto un concerto di gruppi emergenti, con la partecipazione di varie bands locali. Si sta cercando di coinvolgere proprio tutti in quello che vuole essere un momento collettivo di riflessione e proposta. L’antimafia si deve fare assieme, deve essere qualcosa che nasce dalle nostre coscienze, qualcosa che ci porta a capire veramente ciò che è giusto e ciò che è invece, anche se considerato normale, sbagliato. Manifestazioni del genere sono utilissime per risvegliare le coscienze di ognuno di noi, per dare un po’ di linfa vitale a chi spera davvero in un futuro migliore. L’antimafia si fa assieme, giorno per giorno. L’antimafia è un modo di vivere, che dobbiamo fare nostro.

Vito Fazzino

martedì, novembre 11, 2008

Partita la carovana antimafia 2008


Attraversando l’Italia da Nord a Sud, incontrando centinaia di giovani, amministratori, educatori, docenti e semplici cittadini, la Carovana si sostanzia come occasione unica e importante per scuotere le coscienze, per attivare e sostenere un processo capace di aiutarci a leggere la realtà per come si presenta e non soltanto per come ci viene raccontata, per stimolare al ricordo delle vittime e all’impegno per la giustizia sociale. La Carovana, dunque, è un’occasione per ascoltare, per denunciare, per riflettere, per parlare – possibilmente non soltanto a quelli che sono già sensibili alle nostre tematiche – e, infine, per proporre. Il contrasto alla mentalità mafiosa e alla criminalità organizzata, per essere veramente incisivo, deve diventare pratica quotidiana. Un impegno che non si delega ma che si accetta nel desiderio di un futuro migliore.
La carovana, partita il 13 ottobre, affronta temi molto complessi che si presentano nella quotidianità di ciascuno di noi: mafia, sicurezza e razzismo. Temi che qualcuno può avvertire come slegati fra di loro, mentre ad uno sguardo più attento si comprende come esista un filo rosso che li lega indissolubilmente.
Questi gli obiettivi della carovana:
1. Siano restituiti con maggiore celerità alla collettività i beni sottratti alle mafie e ai corrotti con progetti di sviluppo e di cittadinanza.
2. Siano sostenute le vittime della criminalità organizzata e non, insieme ai loro familiari.
3. Sia incentivato e tutelato il ruolo dei collaboratori e dei testimoni di giustizia.
4. Siano denunciate le collusioni tra mafia e politica e colpiti i legami tra mafia ed economia.
5. Siano contrastate le ecomafie introducendo nel codice penale i delitti contro l’ambiente.
6. Sia riconosciuto ufficialmente il 21 marzo come la giornata nazionale dedicata a tutte le vittime delle mafie.
7. Siano finanziate e rilanciate politiche educative e giovanili che promuovano una cultura della legalità democratica, della solidarietà e della giustizia sociale.
8. Siano favoriti i processi di inclusione dei migranti che vivono nel nostro Paese e di quanti lasciano la propria terra in cerca di pace e lavoro.
9 Sia contrastata la riduzione in schiavitù, la tratta degli esseri umani ed il lavoro nero, attività legate agli interessi criminali delle mafie nel nostro paese.
10. Sia approvata una riforma del sistema radiotelevisivo, a partire dalla RAI, che favorisca l’accesso alla libera informazione dei cittadini e fornisca notizie e approfondimenti sui temi delle mafie, della corruzione e delle battaglie per la legalità.
11. Sia valorizzato il ruolo della partecipazione civile, antidoto all’esclusione sociale ed alle solitudini.

domenica, novembre 09, 2008

Riaperti i cancelli della villa Olivia


L'Amministrazione comunale di Castellammare del Golfo ha concesso all’associazione nazionale Paracadutisti d’Italia, le strutture del parco urbano denominato “Villa Olivia”

CASTELLAMMARE DEL GOLFO Dopo alcuni anni di chiusura al pubblico riaprirà la villa Olivia. La villa è sorta su un terreno donato al comune tempo fa dalla Signora Bica, che subordinò la donazione ad un progetto di creazione di uno spazio pubblico fruibile dalla collettività. Durante gli anni di chiusura al pubblico la villa ha subito vari atti vandalici ed è stata quasi abbandonata a se stessa. Domenica 26 Ottobre la villa è stata resa di nuovo fruibile al pubblico durante l’inaugurazione della nuova sede dell’associazione nazionale Paracadutisti d’Italia, alla presenza del sindaco Marzio Bresciani e del responsabile dell’associazione Tommaso Pisciotta. “Si tratta di un comodato gratuito con il quale l’associazione si impegna ad assumere la gestione dell’intero parco, rendendolo così fruibile alla cittadinanza come area di svago. L’associazione nazionale usufruirà della villa per corsi di paracadutismo per il conseguimento dell’abilitazione al lancio, con attestato rilasciato dall’Autorità Militare “Brigata Folgore”. ” si apprende dal comunicato stampa redatto dall’ufficio stampa del comune. Il sindaco di Castellammare del golfo è soddisfatto della scelta fatta: “Abbiamo concesso il parco Villa Olivia all’associazione nazionale paracadutisti perché la villa possa tornare ad essere fruibile. Siamo contenti di questa scelta perché abbiamo fatto una convenzione con un’associazione che è riconosciuta e stimata a livello nazionale. Vogliamo ridare al paese punti d'incontro e spazi verdi come Villa Olivia, mantenendoli decorosamente in modo che tutti i cittadini possano goderne”. La villa sarà aperta dalle 8 alle 13 e dalle 15 alle 20 nei mesi invernali, mentre da agosto a settembre sarà aperta dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 22. Sicuramente la riapertura del parco viene visto con favore dall’intera cittadina, ma non manca qualche malumore.
Si, proprio così, perché a Castellammare ci sono ben due associazioni antiracket che aspettano da troppo tempo, l’assegnazione di una sede in cui svolgere le proprie attività. Un'altra parte della cittadinanza vede con un po’ di timore questa mossa dell’amministrazione, perché può far riflettere l’assegnazione di un parco, nato come luogo di aggregazione e di gioco per bambini, ad un associazione che ha fra i suoi obiettivi: “Il mantenimento dei necessari collegamenti con le Forze Armate Italiane”.
L’associazione propone anche corsi di sub, roccia e soft air. Il soft air, conosciuto anche come guerra simulata o tiro tattico sportivo, è uno sport di squadra basato sulla simulazione militare. L'attività pur rimanendo uno sport può essere assimilata anche ad un gioco di ruolo che simula, tramite attrezzature apposite, azioni tattiche e strategiche di combattimento con repliche fedeli di armi da fuoco in ambienti urbani o boschivi, tra fazioni opposte che devono conquistare obiettivi prefissati. Difficilmente questo “sport” potrà essere svolto nella villa, così come i corsi di sub, di roccia e di paracadutismo. Ecco perché alcuni cittadini non si spiegano il motivo per il quale la villa Olivia è stata assegnata proprio a questa associazione e non ad un'altra con scopi sociali.
Nonostante tutto, un auspicio comune è che la villa sia ben curata e soprattutto ben illuminata e possa fungere da punto d’incontro di giovani e meno giovani.
Sicuramente è da sottolineare il fatto che la villa Olivia sarà a disposizione di tutti i cittadini già da subito e non verserà nel totale stato di abbandono come è stato finora.
Vito Fazzino

lunedì, novembre 03, 2008

Legge 133, cosa non si deve sapere!



Continuano le proteste riguardo la legge 133/2008 che da una parte impone tagli indiscriminati dei fondi destinati agli Atenei e alla ricerca pubblica per ottenerne lo smantellamento e dall’altra elargisce finanziamenti privilegiati e generosi ai cosiddetti “centri d’eccellenza” privati.
Non si è parlato infatti (e non si accenna a renderlo pubblico da parte dei media) dello scempio che costituisce l’art. 17 della 133.
Questo articolo riguarda i “ Centri di Eccellenza”, o meglio IL centro di eccellenza autoproclamato IIT (Istituto Italiano di Tecnologia).
L’art. 17 dice:

“ A decorrere dal 1° luglio 2008, le dotazioni patrimoniali e ogni altro rapporto giuridico della Fondazione IRI in essere a tale data sono devolute alla Fondazione Istituto Italiano di Tecnologia.”

Quindi l’istituto IIT (che è un centro PRIVATO) riceverà grazie a questa legge l’intero patrimonio della Fondazione (STATALE) IRI, in quanto depositario esclusivo dei progetti di ricerca di eccellenza, non si sa bene in virtù di quali meriti.
Perché tanta benevolenza nei confronti dell’IIT?
Vi spiego un po’ di cose che i media non ci diranno mai:
Nel 2003 Tremonti e la Moratti, con la legge 326, fondavano l'Istituto Italiano di Tecnologia finanziato con 50 M€ (M€ = milioni di euro) nel 2004 e 100 M€ all'anno (un'università come "la Sapienza" di Roma ne riceve 12 all'anno) dal 2005 al 2014.
Questo istituto è una fondazione di diritto privato e si occupa di farmaci, robotica e nanotecnologie, presieduto ( e qui viene il bello) da Vittorio Grilli che è anche Direttore Generale del Tesoro dal 2005.
Quindi è un istituto creato dal nulla nel 2003 e che riceve ogni anno quanto l'intera università italiana e presieduto dallo stesso tipo che è responsabile degli interventi finanziari a favore di enti pubblici. Si tratterà di un ennesimo caso di conflitto d’interessi?
Si tratterà di finanziamento ad personam della ricerca privata?

Le Università, specie quelle statali, sprecano le risorse pubbliche e per questo e' bene tagliare loro i
finanziamenti e puntare su centri di eccellenza da inventare e da finanziare abbondantemente a parte.
Il Ministero dell'Economia continua a strangolare finanziariamente l'Università statale e lo stesso Ministero continua a iperfinanziare una struttura presieduta dal suo Direttore generale!

Alessio Navarra

sabato, novembre 01, 2008

UFFICIO TECNICO: DOVE LO METTIAMO?


Continuano i problemi relativi all’assegnazione di una sede definitiva all’U.T. di Castellammare

CASTELLAMMARE. Da qualche settimana l’argomento più spinoso che l’amministrazione deve affrontare è quello relativo all’assegnazione di una sede definitiva all’Ufficio Tecnico, che finora ha operato nei locali siti nel viale Leonardo Da Vinci. Questi locali, in cui l’UT ha operato, non sono mai stati di proprietà del Comune, ma sono in affitto. Nel Giugno scorso, proprio nei giorni in cui i cittadini castellammaresi sceglievano a furor di popolo il loro futuro sindaco, gli impiegati dell’ufficio tecnico hanno dovuto registrare la caduta dell’intonaco del soffitto. A quel punto il sindaco ha evidenziato l’incoerenza di dover pagare un affitto (abbastanza pesante per le casse del comune che versano in cattive condizioni) senza poter disporre di locali sicuri e adatti alle funzioni dell’ufficio tecnico. Quindi la decisione di cambiare la sede dell’UT e trovarne una definitiva. Dopo alcuni giorni, il sindaco Marzio Bresciani ha dichiarato l’intenzione dell’amministrazione di spostare l’ufficio tecnico nei locali della scuola Buccellato, trasferendo la stessa, in altra sede. Ciò ha fatto scattare le proteste di molti genitori ed insegnanti della scuola. La scuola Buccellato ha avuto una vita un po’ travagliata. Nel marzo 2008 a seguito della caduta dell’intonaco del soffitto, proprio come accaduto all’ufficio tecnico, è stata dichiarata l’inagibilità del plesso. E dopo 4 giorni le classi sono state spostate nei laboratori dell’Istituto comprensivo “G. Pascoli” dove sono tuttora. Sicuramente questa non può essere una soluzione definitiva. Secondo la responsabile del plesso Buccellato Angela Di Bartolo, i bambini non possono continuare a fare lezione nei laboratori per vari motivi: non verrebbe rispettata la legge, che impone uno spazio per alunno di almeno 1,8 mq, molte aule non sono adatte per l’insegnamento oltre a fatto che gli alunni delle medie non possono utilizzare i laboratori. La scuola Buccellato ha ben 145 bambini iscritti suddivisi in 7 classi: 5 di scuola primaria e 2 di scuola dell’infanzia.
Nonostante ciò l’amministrazione sembra ferma nella sua posizione. Docenti e genitori lamentano il ritardo dell’inizio dei lavori di ristrutturazione nella scuola, che dimostra che si sta cercando di spostare l’ufficio tecnico proprio in quell’edificio. Ed intanto bambini e genitori subiscono non pochi disagi: alcuni genitori, tra l’altro, non hanno la possibilità di spostarsi in auto e devono spostarsi a piedi dal loro quartiere fino ai plessi Pascoli o Verga. I docenti condividono, pienamente, le preoccupazioni e le iniziative di protesta dei genitori poiché vivono quotidianamente i disagi dei loro bambini. L’insegnante Di Bartolo sottolinea, fra l’altro, il ruolo che la scuola sta svolgendo anche sotto l’aspetto sociale e culturale nella rivalutazione di tutto il quartiere dove opera attraverso la realizzazione di progetti ed iniziative che coinvolgono l’intera comunità del quartiere. Per questi motivi sia i genitori che gli insegnanti, oltre ad una larga parte della popolazione, sono contrari al trasferimento della scuola in altri locali. Per evidenziare questo dissenso si è mosso il Comitato genitori ed insegnanti del plesso Buccellato, nato già nel gennaio 2005, che ha chiesto ed ottenuto un incontro con il sindaco nel quale secondo una rappresentante del comitato, Donatella Anselmo, “il sindaco ha ribadito l’intenzione dell’amministrazione: spostare l’ufficio tecnico nei locali del plesso Buccellato, e allo stesso tempo ha affermato la priorità dell’UT rispetto alla scuola”. Successivamente è stato chiesto al presidente del consiglio comunale di inserire la questione nel consiglio dell’8 settembre, cosa che non è stata fatta. Nel consiglio si è solamente letta la richiesta presentata dal comitato, ma non se n’è potuto discutere proprio perché l’argomento non era stato inserito nell’ordine del giorno. Il comitato ritiene prioritaria la ripresa delle attività didattiche nel plesso Buccellato e pertanto chiede di procedere con urgenza alla sistemazione della scuola, essendo già stata fatta la gara d’appalto, e differire la questione dell’U.T. in un momento successivo. Ma fino al 26 settembre questa richiesta non ha avuto seguito.
Nel frattempo sempre secondo la rappresentante del comitato “è stato dato atto dell’esistenza di una delibera fatta dai commissari straordinari che individuava una sede definitiva per l’UT, i locali dell’ex macello comunale”.
Il 4 ottobre, il comitato, ha chiesto la convocazione di un consiglio comunale straordinario e contemporaneamente ha organizzato due giornate di sit-in di protesta in cui sono state raccolte 1000 firme che martedì 7 sono state depositate presso il Comune. Contestualmente ha avuto luogo il consiglio d’Istituto dell’I.A.C “G. Pascoli” nel quale è stato deciso che: il preside scriverà al sindaco di essere ufficialmente informati in ordine al susseguirsi dei fatti; in mancanza di risposte o risposte negative il Consiglio d’istituto sarà riconvocato il 16 ottobre dove verrà programmato un corteo di protesta per lunedì 21 coinvolgendo alunni, genitori ed insegnanti; il dirigente scolastico chiederà al prefetto di avere un incontro.
La rappresentante del comitato tiene a precisare: “Il comitato non ha chiesto aiuti ai vari partiti, ma si pretende il rispetto delle persone. Quindi invitiamo i singoli consiglieri ad assumersi le proprie responsabilità in consiglio di fronte a tutta la cittadinanza e contemporaneamente chiediamo ad un quinto dei consiglieri di fare una richiesta per la convocazione di un consiglio straordinario”.
Intanto il comitato seguirà gli sviluppi informando tempestivamente i cittadini.

Vito Fazzino

giovedì, ottobre 30, 2008

Ennesima Legge Vergogna






Questo post vuole, anche se in ritardo, illustrare un’altra legge vergogna del governo Berlusconi. Il 25 giugno, mentre chi era impegnato a studiare, chi a lavorare e chi a cazzeggiare in spiaggia il Parlamento italiano ha approvato l’art. 23 bis del Decreto legge 112 del Ministro Tremonti, recanti disposizioni sulla privatizzazione delle acque pubbliche. Sostanzialmente il regime delle acque, nel nostro paese, sarà in mano alle multinazionali, a quelle stesse multinazionali che ti vendono l’acqua in bottiglia.

A questo punto mi chiedo: dopo la privatizzazione delle università con i conseguenti tagli; dopo la privatizzazione dell’acqua; quale sarà il prossimo passo?

Sarà il sistema sanitario?

Oddio il sistema sanitario è sicuramente da riformare, ma la privatizzazione di questi settori comporteranno soltanto delle spese inaccessibili per il cittadino, il quale non si potrà permettere una istruzione adeguata e non si potrà permettere di pagare le super bollette che arriveranno.

Speriamo che almeno il cittadino si possa permettere di curare la propria salute.

In America, la patria della privatizzazione, se non hai un’assicurazione privata puoi anche morire.

Speriamo di non arrivare a questo punto.





Domenico Grassa

lunedì, ottobre 27, 2008

Operazione Antimafia ad Alcamo


Questa mattina la DDA di Palermo ha emesso 11 ordinanze di misure cautelari a carico di diversi personaggi di spicco della comunità alcamese. Gli indagati per i diversi reati che vanno dall’intestazione fittizia di beni all’associazione mafiosa sono ventuno.

Tra i “ fortunati” spiccano Vito Turano, ex sindaco della città, già indagato per associazione mafiosa in seguito ad alcune dichiarazioni i pentiti.

Si si proprio lui, il papà dell’attuale Presidente della Provincia. Ma a fargli compagnia spuntano nomi del calibro di Ignazio Melodia ( attuale reggente della cosca mafiosa di Alcamo) e di Stefano Pellerito, attualmente consigliere provinciale dell’UDC ( guarda caso ).

Nell’indagine è coinvolta Francesca Adamo, avvocato di Alcamo, che secondo il PM Paolo Guido avrebbe avuto il compito di ricercare nomi e facce pulite per il riciclaggio di denaro sporco e per l’intestazione fittizia di beni.

Dopo l’ultima inchiesta, che ha portato al sequestro del complesso alberghiero a Scopello, la magistratura non è rimasta con le mani in mano ed ha inferto un altro colpo all’organizzazione mafiosa.

È vero, in provincia di Trapani c’è tanta mafia. Ma è pur vero che c’è tanta antimafia, e questa è ci rincuora e ci da speranza nel futuro.

Per conoscere tutti i nomi degli indagati cliccate su questo link: alcamo.it



Domenico Grassa

venerdì, ottobre 24, 2008

Volantino che gira nell'università di Palermo

Perchè sto ponedo l'attenzione su questo volantino?.... Perchè proprio in questo volantino ci sono scritte delle stupidaggini assurde! Analizziamo punto per punto:
1 Subito potete leggere che lì si afferma che le proteste scaturiscono da professori, ricercatori e associazioni studientesche di sinistra: FALSO
2 Si cerca di attribuire il danno enorme arrecato all'università dall'ultima riforma che secondo loro è stata fatta dalla sinistra: FALSO
Come sappiamo tutti la riforma è stata fatta dalla Moratti, quindi dalla destra
3 Affermano che con questi tagli l'università non ha l'obbligo di diventare una fondazione privata. Ma come può non diventarlo se già i bilanci sono in rosso e si faranno ulteriori tagli?
4 Come fanno ad affermare che questi tagli non danneggeranno gli studenti?
5 Affermano che: "La diminuzione dei docenti potrebbe essere il primo passo verso l'efficenza". Ora dico: ma se ad economia al primo anno c'è un professore ogni 500 studenti, se riducono ancora i fondi e di conseguenza i professori sono di meno, un qualsivoglia studente ne potrà trarre vantaggio? Credo proprio di no.
6 Accusano i manifestanti di voler difendere l'università così com'è allo stato attuale: FALSO
Tutti vogliamo una riforma, ma una riforma, non un taglio indiscriminato di fondi per l'istruzione universitaria.
7 Affermano che i manifestanti sono soltanto una minoranza! Ma i 15.000 studenti che lunedì 20 erano in piazza, i 20.000 studenti che hanno partecipato al corteo Martedì 21 sono soltanto una minoranza?
8 Si ergono a difensori del normale svolgimento delle lezioni! Questo, ricordo che è l'obiettivo primario di tutti i manifestanti! Poter continuare a frequentare l'università. E per raggiungere questo obiettivo è necessario che i tagli presenti nella legge 133 non siano attuati!
Avete visto che cosa stanno affermando questi ragazzi pur di difendere questi tagli indiscriminati?

Vito Fazzino

lunedì, ottobre 20, 2008

Continuano le proteste all'Unipa

Dopo la grande partecipazione studentesca al corteo di oggi (20 ott) partito da Viale delle Scienze e culminato a Palazzo Steri, in accordo con le decisioni assunte nell'Assemblea di Ateneo del 17 ottobre, è convocata per martedì 21 ottobre alle ore 9,00, presso l'Aula Magna, un'Assemblea di Facoltà per continuare il dibattito sul tema dei provvedimenti contenuti nella legge 133/2008 e sui loro effetti per le Università.

NO allo smantellamento dell’Università e della scuola pubblica e libera

NO alla Legge 133/2008

Il sapere, la formazione e la ricerca sono il futuro di questo Paese. La Cultura deve essere pubblica. L’insegnamento deve essere libero. Tutti devono avere la possibilità di accedere ai più alti gradi dell’istruzione, aiutati da un adeguato sistema di diritto allo studio. Per protestare contro questa legge assurda e pretendere una formazione libera e di qualità incontriamoci e partecipiamo

Martedì 21 Ottobre ore 9.00
Assemblee di Facoltà (*)
Corteo Cittadino ore 11.30
(concentramento di fronte la presidenza di Ingegneria attorno al sound system )

(*)
Facoltà di Ingegneria – Aula Magna
Facoltà di Scienze della Formazione – Scalinata Piano -1 Ed.15
Facoltà di Economia – Aula Colletti (ex Aula Magna)
Facoltà di Medicina – Aula Ascoli
Facoltà di Lettere – Aula Magna
Facoltà di Scienze Politiche – Aula Borsellino
Facoltà di Giurisprudenza – Aula Chiazzese

Dalle ore 9,00 alle ore 14,00 di martedì 21 ottobre sono sospese tutte le attività didattiche.
Dobbiamo partecipare TUTTI a queste manifestazioni perchè stanno compromettendo il futuro di tutti noi. Abbiamo e dobbiamo continuare ad avere il diritto ad un istruzione pubblica e di massa. L'istruzione non deve essere un bene d'elìte. Se sarà così, 40 anni di rincorsa al welfare state non sarebbero serviti a nulla, in quanto solo i figli di papà avrebbero la possibilità di farsi una cultura universitaria ed ambire ad un livello di vita dignitoso. Tutti contro la 133/2008

Vito Fazzino

venerdì, ottobre 17, 2008

L'Università di Palermo in agitazione!

Oggi a Palermo si è tenuta un’assemblea di Ateneo presso la Facoltà di Architettura per discutere della legge 133 (Brunetta-Tremonti), in particolare alcuni articoli che riguardano direttamente l’università italiana.
Questa legge, approvata a giugno nel completo silenzio della stampa, prevede sostanziosi tagli agli atenei d’Italia e in particolare:

- Riduzione progressiva per il quinquennio 2009/2013 del Fondo di finanziamento ordinario;

- Riduzione al 20% del turn over del personale per il triennio 2009/2011 e al 50% per il 2012;

- Introduzione della possibilità per gli atenei di trasformarsi in fondazioni di diritto privato.

Tutto questo comporta una drastica riduzione delle risorse economiche dell’università, obbligando gli atenei ad un aumento delle tasse che potrebbe rivelarsi insostenibile per molte famiglie oppure una drastica riduzione dell’offerta formativa (meno corsi di laurea, tutti a numero chiuso). Inoltre, la riduzione del turn over impedirà il necessario ricambio di personale, garanzia di una maggiore qualità nella ricerca e nella didattica, considerando anche che a moltissimi lavoratori precari dell’università (ricercatori, docenti a contratto, assegnisti di ricerca, personale tecnico amministrativo, operai) non verrà rinnovato il contratto e non verranno mai stabilizzati. L’ipotesi di trasformare gli atenei in fondazioni private (autonome finanziariamente) creerebbe ulteriori problemi in quanto comporterebbe l’aumento delle tasse universitarie di qualche migliaio di euro l’anno per singolo studente, negando definitivamente il diritto allo studio e facendo diventare la formazione accademica un bene di lusso accessibile a pochi.
Per difendere la qualità della formazione accademica e l’accessibilità ai corsi, le assemblee delle facoltà di Ingegneria, Scienze e Lettere e filosofia hanno compilato un documento, approvato anche dall’assemblea d’ateneo, con il quale tutta l’Università degli Studi di Palermo (compresi il rettore uscente Silvestri e il prossimo rettore Lagalla) esprime il suo dissenso nei confronti di tali assurdi provvedimenti. Si sta procedendo alla raccolta di sottoscrizioni a tale documento (che trovate sul sito www.protestaunipa.info) e all’organizzazione di varie forme di protesta tra cui l’oscuramento dei siti dell’università e delle facoltà, assemblee di facoltà e cortei di protesta.
Si sta delineando un quadro disastroso per il sistema dell’istruzione pubblica italiana, al quale questo governo, in continuità con i precedenti governi da vent’anni a questa parte, sta infliggendo un colpo letale che va in direzione di una progressiva dequalificazione di uno dei servizi primari dello Stato.

È necessario attivarsi per fermare questo progetto scellerato!

Per questo invito tutti a partecipare ai cortei di protesta previsti per il 20/10/2008 (alle 8.30 davanti la facoltà di Lettere e filosofia, arrivo a piazza Marina dove è attesa la ministra Gelmini) e per il 21/10/2008 (ore 11 davanti la facoltà di Ingegneria, dopo la conclusione delle assemblee di facoltà previste per le ore 9).
Inoltre, vista la gravità del problema, invito anche gli studenti delle scuole superiori – prossimi universitari – ad unirsi alla protesta che vede già coinvolti centinaia di migliaia tra studenti, docenti, rettori, ricercatori, precari di tutta Italia. Riunitevi nelle vostre scuole, parlate di questa legge vergogna, scendete in piazza, coinvolgete i vostri genitori – che dovranno mantenervi agli studi – e cercate di far sentire il vostro dissenso!
L’Università di Palermo è determinata a lottare contro tutto questo, anche a costo di sospendere le attività didattiche fin quando non arriverà una risposta positiva dal governo.

Vincenzo Desiderio

sabato, ottobre 04, 2008

Benedetto otto per mille!!

Navigando a zonzo per internet mi sono ritrovato a leggere un articolo sui conti della Chiesa cattolica, in particolare su come vengono spesi i soldi provenienti dall’otto per mille. Sono rimasto un po’ sconcertato!
Tralasciando il sistema di elargizione delle donazioni, che finisce per erogare molti più soldi di quanto ne spettino, e lasciando perdere la velocità con la quale lo Stato italiano gira i soldi alla Chiesa cattolica, a differenza di altre istituzioni religiose, mi ha colpito molto il modo in cui vengono spesi; avete mai visto gli spot in tv che invitano a devolvere l’otto per mille alla Chiesa cattolica? Il messaggio che inviano è che quei soldi serviranno tutti per finanziare progetti con scopi umanitari e caritativi a favore di anziani, senzatetto, bambini del terzo mondo, malati e quant’altro. Se davvero è così, contribuire con l’otto per mille è un’ottima idea!Adesso guardate un po’ questi dati; si riferiscono alla ripartizione del miliarduccio di euri che entrano nelle casse vaticane ogni anno:

424 milioni di euro per "esigenze di culto"
- 160 milioni alle diocesi "per culto e pastorale"
- 185 per l'edilizia
- 32 al Fondo per la catechesi e l'educazione cristiana
- 38 per iniziative religiose di rilievo nazionale
- 9 ai Tribunali ecclesiastici regionali

373 milioni di euro destinati all'Istituto centrale per il sostentamento del clero

205 milioni di euro per "interventi caritativi"
- 90 milioni alle parrocchie per iniziative di carità
- 85 milioni destinati ad interventi nei Paesi del Terzo mondo
- 30 milioni per esigenze caritative di rilievo nazionale

Totale: 1oo2 milioni di euro

Praticamente, solo il 20% del miliardone viene speso per le attività tanto incessantemente pubblicizzate in tv, mentre il resto serve per stipendi, gestione delle parrocchie, costruzioni varie, etc.! Francamente, 800 milioni di euro per queste cose mi sembrano davvero troppi! Se volete approfondire l’argomento, trovate un bell’articolo sul blog
viaggionelsilenzio.ilcannocchiale.it

Vincenzo Desiderio

Una centenaria a Castellammare

Oggi Sabato 4 Ottobre, Francesca Calabrò compie 100 anni!!! Ebbene sì, Francesca Calabrò chiamata "Za' Ciccina" ha raggiunto la terza cifra! L'arzilla signora ha oggi ha ricevuto la visita del Sindaco e si è prestata a ben due interviste: prima per Alpa1 e poi per Teleoccidente. Alla domanda: "qual'è il suo segreto?" ha risposto dicendo che il modo migliore di vivere è quello di amare il prossimo ed evitare il più possibile le discussioni! Un bell'esempio da seguire. Tanti Auguri Za' Ciccina :-) Lo Staff di Castellolibero le augura altri 100 di questi anni

domenica, settembre 28, 2008

Per Sgarbi la mafia non c'è più

Tensioni sono scoppiate tra il sindaco Sgarbi da un lato e l'Assostampa regionale, l'Ordine dei Giornalisti di Sicilia e Libera Trapani dall'altro per le inquietanti dichiarazioni, mosse dal primo cittadino di Salemi, sul fenomeno mafia. Riporto le contestate dichiarazioni:
“La mafia a Salemi non c'è, a Palermo è pressoché debellata, a Ragusa non c'è, a Siracusa non c'è, a Messina non c'è, forse c'è a Trapani...”ed ancora “a Salemi il racket non c'è”.
La querelle è cominciata con un articolo, del noto giornalista di cronaca Rino Giacalone, pubblicato sul sito art.21, con il quale si denunciava la superficiale analisi della realtà siciliana effettuata da Sgarbi circa la presenza della mafia nel territorio salemitano, da sempre conosciuto come la roccaforte della famiglia mafiosa dei Salvo.
A seguito della pubblicazione dell'articolo Sgarbi ha minacciato di querelare chiunque, da Giacalone al Presidente dell'Ordine dei Giornalisti fino addirittura all'associazione antimafia Libera.
Sgarbi ricordiamo che è stato eletto a furor di popolo grazie a Pino Giammarinaro, l'ex deputato regionale della Dc, capo degli andreottiani trapanesi eletto nel 91 con 50 mila voti e costretto poi a darsi latitante per una indagine antimafia, assolto infine perchè nel frattempo entrò in vigore il giusto processo e i pentiti che lo avevano accusato durante l'istruttoria dinanzi al Tribunale decisero di fare scena muta.
Per ulteriori informazioni visitate questo link dove potete trovare il comunicato di Libera.

Domenico Grassa

giovedì, settembre 25, 2008

Un progetto UE tra la Sicilia e la Puglia.

Sono coinvolti diciassette comuni della provincia di Trapani e Palermo
«Pir. Un ponte tra due mari». Questo è il nome del progetto di cooperazione che raggruppa diciassette comuni della Sicilia occidentale, tutti in provincia di Trapani, Palermo e Taranto, e che ha lo scopo di trovare finanziamenti e aiutare così le piccole e medie imprese. Il progetto è stato presentato oggi nella casa comunale di Saint Gilles, comune a sud di Bruxelles, da sempre cuore mediterraneo della città e luogo di immigrazione marocchina, italiana, spagnola e portoghese. La Commissione europea ha stanziato un milione e 200 mila euro. Il comune capofila di questo è Alcamo. Queste le parole del sindaco di Alcamo Giacomo Scala: «Grazie ai fondi strutturali europei, vogliamo incrementare gli investimenti sul nostro territorio nei settori del turismo, dell'artigianato di qualità e della filiera enogastronomica. I comuni, coalizzandosi, hanno la possibilità di mettere insieme le numerose potenzialità e le eccellenze del territorio. Una coalizione, inoltre, dà anche più sicurezza ai privati». Il comune di Alcamo, in partenariato con altri 16 Comuni ha messo in campo le migliori energie progettuali per promuovere e far conoscere nei circuiti del turismo nazionale ed internazionale le bellezze naturali, la ricchezza di tradizioni culturali, di folklore; la varietà e i gusti dell’enogastronomia; la cordialità e il senso di ospitalità delle proprie genti.
La missione a Bruxelles è l'ultima tappa di un percorso che ha già portato i sindaci dei diciassette Paesi a Washington e a Mosca. Tutti gli investitori interessati al progetto si ritroveranno dal 25 al 29 settembre ad Alcamo.
I 17 comuni siciliani promotori del progetto sono: Alcamo, Balestrate, Borgetto, Capaci, Carini, Cinisi, Giardinello, Isola delle Femmine, Mazara del Vallo, Montelepre, Partanna, Partinico, Poggioreale, Santa Ninfa, Terrasini, Torretta e Trappeto.
Come è evidente stimo parlando di un progetto ambizioso che riguarda molti comuni della Sicilia occidentale. Con investimenti nel settore turistico, dell’artigianato, ed enogastronomico.
E Castellammare?
Il nostro comune non fa parte della lista dei 17. Castellammare ha qualcosa da invidiare a questi comuni in quanto bellezze naturali, prospettive di sviluppo turistico, di sviluppo dell’artigianato, o dell’enogastronomia? Sinceramente non credo. E mi chiedo: Come mai il nostro comune non è in prima fila quando si parla di turismo e quando c’è la possibilità di poter usufruire dei fondi europei per dare una spinta alla nostra economia?
Mi piacerebbe sapere il motivo dell’assenza del Comune di Castellammare da questo progetto.

Vito Fazzino

domenica, settembre 14, 2008

Perchè Bernardo e non Piersanti?

Incredibile! Conoscete il Corso Bernardo Mattarella? Per intenderci è la via dove c'è la villa Margherita. Vi siete mai chiesti perchè c'è una strada in onore di Bernardo Mattarella ma nessuna traccia del figlio Piersanti Mattarella? La faccenda è alquanto strana, anche considerando il fatto che in molti comuni limitrofi esistono vie intitolate a Piersanti Mattarella ma di Bernardo Mattarella non c'è ombra (a parte un via piccolissima ad Alcamo).Analizziamo la faccenda:
Bernardo Mattarella (Castellammare del Golfo, 15 settembre 1905 – Roma, 1 marzo 1971) è stato un politico italiano, più volte Ministro della Repubblica. É il padre di Piersanti e Sergio anch'essi uomini politici. Era di umili origini, ma una volta laureato in giurisprudenza a Palermo si trasferì a Roma dove partecipò alla nascita della Democrazia Cristiana. Alle elezioni dell'Assemblea Costituente del 2 giugno 1946 fu eletto per la Democrazia Cristiana nella circoscrizione elettorale della Sicilia Occidentale. Il 18 aprile 1948 alle elezioni del primo parlamento repubblicano, Mattarella fu rieletto nella medesima circoscrizione, nella quale sarà sempre eletto. Nel quinto Governo De Gasperi (1948) fu nominato Sottosegretario ai Trasporti, carica che mantenne anche nel sesto e settimo esecutivi guidati dallo statista trentino. Nell’ottavo Governo De Gasperi ebbe affidato il Ministero della Marina Mercantile, successivamente con il Governo Fanfani divenne Ministro dei Trasporti. Assunse molti altri ministeri restano al governo fino al 21 Gennaio 1966. Grande uomo politico dunque. Ora cominciano le stranezze: Al processo di Portella della Ginestra , Mattarella fu accusato da Gaspare Pisciotta di essere implicato nella strage. Gaspare Pisciotta era compagno e amico del bandito siciliano Salvatore Giuliano e considerato il vice di Giuliano nella banda omonima. È noto per essere stato uno dei partecipanti alla strage di Portella della Ginestra del 1° maggio 1947. È considerato il responsabile dell'uccisione del bandito Salvatore Giuliano. Mattarella sarebbe stato inoltre tra coloro che accolsero Joe Bonanno quando arrivò all'aeroporto di Fiumicino a Roma nel 1957. Mattarella infatti crebbe con Bonanno a Castellammare del Golfo. Danilo Dolci, studioso dei rapporti tra organizzazione mafiosa e potere politico, accusò pubblicamente, in alcuni suoi scritti e documentazioni (Spreco del 1960 e Chi gioca solo del 1966), Mattarella ed altri politici del tempo di collusione con la Mafia. Accuse da cui scaturì un processo, che portò alla condanna di Dolci con pena poi condonata; mentre Mattarella nel successivo governo Moro non fu più nominato Ministro. Mai nessuna condanna comunque. Saranno solo accuse gratuite?
Piersanti Mattarella: nacque anch'egli a Castellammare del golfo, il 15 Settembre 1935. Figlio di Bernardo Mattarella, uomo politico della Democrazia Cristiana, e fratello di Sergio. Dopo l'attività nell'Azione cattolica, si dedicò alla politica nella Democrazia Cristiana. Anche lui uomo di spicco della DC siciliana, l’unico leader dell’amministrazione regionale che manifestava una linea di rinnovamento, di apertura alla sinistra, molti lo consideravano un erede di Aldo Moro. Fu eletto PRESIDENTE della regione SICILIA nel 1978, guidando una giunta di centro sinistra, con il sostegno esterno del PCI. Nel 1979 dopo una breve crisi politica, formò un secondo governo.L’artefice del cambiamento di linea era lui, figlio del potente Bernardo Mattarella molto potente e influente negli anni 50, presente in tutti i governi regionali di quegli anni,da molti indicato come il mandante della strage di Portella delle Ginestre. Piersanti faceva parte di una nuove generazione di politici, aveva cercato con forza di prendere le distanze dall’ingombrante eredità paterna. Piersanti si staccò dal sistema di potere paterno dimostrando di essere allergico a quell'intreccio mafioso politico che era riuscito a rendere così potente il padre. Dimostrò questa riluttanza verso le amicizie del padre già nel febbraio 1979 quando l'onorevole Pio La Torre, responsabile nazionale dell'ufficio agrario del P.C.I. attaccò, con furore, l'Assessorato dell'agricoltura, denunciandolo come centro della corruzione regionale, e additando lo stesso assessore come colluso alla delinquenza regionale. Mentre tutti attendevano che il presidente della Regione difendesse vigorosamente il proprio assessore, Piersanti riconobbe pienamente la necessità di correttezza e legalità nella gestione dei contributi agricoli regionali. Era generale lo sconcerto e comune era la percezione che, si apriva, quel giorno a Palermo, un confronto tra mafia e Presidente della Regione che non avrebbe non potuto conoscere eventi drammatici. Un senatore comunista e il presidente democristiano della regione si erano, di fatto, esposti alle pesanti reazioni della mafia! Il 6 gennaio 1980, appena entrato in auto insieme alla moglie e al figlio per andare a messa, un killer si avvicinò al suo finestrino e lo UCCISE a colpi di pistola. In quel periodo stava portando avanti un'opera di modernizzazione dell'amministrazione regionale. Inizialmente considerato un attentato terroristico, il delitto fu indicato da Tommaso Buscetta come delitto di mafia. Secondo il collaboratore di giustizia Francesco Marino Mannoia, Giulio Andreotti era ben consapevole dell'insofferenza della mafia per la condotta di Mattarella, ma non avvertì ne' l'interessato ne' la magistratura, pur avendo partecipato ad almeno due incontri con capi mafiosi aventi ad oggetto proprio la politica di Piersanti Mattarella e, poi, il suo omicidio. Il fatto viene riportato nella sentenza del giudizio di Appello del lungo processo allo stesso Giulio Andreotti confermata dalla Cassazione nel 2004. La stessa sentenza afferma che l'allontanamento di Andreotti dal sodalizio mafioso fu dovuta proprio all'efferato delitto Mattarella. Ecco come lo ha ricordato il senatore Carlo Vizzini: “Piersanti Mattarella con la sua azione politica ed il duro contrasto alla mafia rappresenta ancora oggi la Sicilia che vorremmo. Egli governò in una stagione di straordinaria emergenza politica ed economica, lottando strenuamente per liberare la sua terra dal cancro di una mafia che per penetrare la politica e le istituzioni si spinse 28 anni fa sino ad ucciderlo brutalmente. Fu il simbolo di una resistenza strenua“.
Ora mi chiedo. PERCHE' A CASTELLLAMMARE C'E' UNA VIA PRINCIPALE IN ONORE DI BERNARDO MATTARELLA E INVECE NESSUNA IN ONORE DI PIERSANTI MATTARELLA (presidente della Regione sicilia ucciso dalla mafia per la sua politica che si discostava dagli interessi di Cosa Nostra)? NON E' ASSURDO?
Ci tengo a precisare che questo post non deve essere visto come un accusa a Bernardo Mattarella ma, al contrario, come un mancato riconoscimento della figura di Persanti Mattarella.
Vito Fazzino

martedì, settembre 02, 2008

Voi che ne pensate?

Questo post vuole essere soltanto uno spunto di riflessione e soprattutto di discussione su un tema che, a mio avviso, viene preso un pò troppo sottogamba da noi tutti, dove per noi tutti intendo noi Siciliani, noi Italiani.
Sto parlando delle libertà primarie di cui questo sistema (soprattutto politico) ci sta privando.
Per libertà primarie intendo la libertà di avere un sistema giuridico "giusto", UGUALE PER TUTTI ed efficiente, in un paese dove viene approvata sotto gli occhi di tutti una Legge ( il Lodo Alfano) che dice che in verità ci sono 4 cittadini italiani "un pò più uguali degli altri"; parlo di libertà di informazione, in un paese dove tutte le maggiori testate giornalistiche sono in mano ai partiti politici e ancor peggio le televisioni che sono in mano ad un'unica persona.
Io penso che molti di noi non si accorgono (o non vogliono accorgersi) di quello che sta diventando l'Italia.
Vi sto parlando di un sistema politico marcio a 360° dove il Santo Premier è soltanto la punta dell'Iceberg, quello forse un pò più marcio degli altri, o forse soltanto il più furbo.
Onestamente non penso di essere un pessimista e per di più le cose che dico accadono tranquillamente alla luce del sole, non le invento io e sono facilmente e banalmente verificabili.

Riguardo a quanto detto vi consiglio di leggere un interessantissimo post sul sito di Beppe Grillo.

http://www.beppegrillo.it/2008/08/uomini_e_mezzuo.html

A questo punto lascio a voi la parola....

Alessio Navarra

venerdì, agosto 29, 2008

Si accettano scommesse, quanto dura la giunta?

Navigando qua e la su internet sono andato a finire sul blog di Castellammareazzurra, blog che è espressione della corrente politica riferibile all’ex sindaco Giuseppe Ancona. Ho subito notato un post, che definisco alquanto allarmante, dove si parla di certi ricatti che attualmente il Sindaco Bresciani sta ricevendo da alcuni politici che si celerebbero dietro ai giovani consiglieri, eletti in questa tornata elettorale.

Cito alcuni periodi del post: E ci risiamo ,la vecchia politica che sta dietro ai giovani vuole farsi avanti,cerca la sua visibilità che in parole povere consiste in un posto al sole ovvero in un incarico di prestigio magari ben remunerato.

E ancora : Niente di più semplice che cercare di rendere dura la vita al sindaco con ricattucci da prima repubblica magari a settembre.
Ma allora non abbiamo capito niente?
Ma allora due anni di commissariamento per mafia non ci hanno insegnato niente?

L’autore del post, che sicuramente non è un comunista, indica addirittura una data in cui cominceranno le pressioni per un rimpasto della giunta comunale…….e a questo punto ci chiediamo: chi sono questi vecchi politici che stanno dietro i giovani che ricattano il Sindaco?

Di conseguenza sorge un’altra domanda: quanto durerà questa giunta? Quando sarà fatto il rimpasto?

Alla prima domanda io penso di saper rispondere, come penso che tutti voi sappiate la risposta giusta. Alcune facce nuove, in realtà si sa che rappresentano il vecchio. Le risposte alle altre domande le lascio dare a voi pregandovi di evitare di rispondere in forma anonima e in modo offensivo.

Domenico Grassa

lunedì, agosto 25, 2008

Anchequestoèsud

Il 29-30-31 Agosto ad Alcamo marina si svolgerà un festival di musica, cultura e solidarietà che avrà come argomento la cooperazione e l'informazione ANTIMAFIA. Un evento ricco di incontri e dibattiti sul fenomeno mafioso a cui parteciperanno i rappresentanti locali di Libera, il comitato Addiopizzo, Libera Terra e Pino Maniaci oltre ad alcuni docenti universitari di un certo calibro e a giornalisti di spicco. Non mancherà sicuramente il lato divertente della manifestazione: ogni serata sarà piena di concerti e dopo la mezzanotte si ballerà in spiaggia. E non è tutto! si sta organizzando un campeggio sulla spiaggia a prezzi veramente modici: (5 euro una notte, 8 euro 2 notti o 10 euro 3 notti) per dare la possibilità a tutti di essere presenti. Il programma completo l'ho postato nei commenti per una questione di spazio.

Per INFO visitate il blog dell'evento o mandate una e-mail al seguente indirizzo: anchequestoesud@gmail.com

Spargete la voce!

sabato, agosto 16, 2008

Energia pulita dallo Stretto

Sapevate che è possibile ricavare energia pulita dal mare? Per essere più precisi dalle correnti sottomarine.
L'Unione Europea ha di recente concluso uno studio che identifica circa 100 siti che potrebbero essere utilizzati in questo modo per la produzione di energia elettrica. Si stima che si possano così produrre 75 miliardi di Watt, abbastanza da soddisfare le esigenze della Comunità Europea.
Lo stretto di Messina è stato identificato tra i siti più promettenti: negli ultimi anni infatti è stato teatro di una positiva sperimentazione di produzione di energia elettrica sfruttando la famosa corrente dello stretto. Attraverso una turbina idraulica, ancorata al largo della costa, si è ottenuta l'accensione prolungata di 60 riflettori istallati in zona.
Non mi soffermerò a spiegare nei dettagli tecnici il funzionamento di tale tecnologia.
Ciò che mi interessa è farvi riflettere sul fatto che le correnti marine fortissime da sempre (storicamente) sono state un problema per lo stretto di Messina, al punto che tanti secoli fa le correnti dello Stretto di Messina erano temute tanto da alimentare il mito di Scilla e Cariddi, due mostri che inghiottivano le imbarcazioni. Ancora oggi sono un problema per chi ha progettato il ponte sullo stretto, dato che queste correnti così forti costringeranno a costruire un ponte ad un'unica campata, e di preciso il ponte ad un'unica campata più lungo del mondo, con tutti i rischi di instabilità che ne seguono.
Oggi quelle stesse correnti che sono state e continuano ad essere un problema e un rischio, possono essere sfruttate per generare energia pulita.
A questo punto ci si trova di fronte ad un bivio: costruire un ponte a rischio di instabilità, dato che inoltre quella è un'area a forte rischio sismico e sarebbe da incoscienti andarci a mettere un ponte ad un unica campata, e che costituisce un forte danno all'ambiente circostante e alla flora-fauna sottomarina; o sfruttare quel sito e quelle forti correnti sottomarine per sviluppare energia pulita?
Io sarei per la seconda opzione, ma non so se Berlusconi e Lombardo la pensano come me.

Alessio Navarra

martedì, agosto 12, 2008

Noi ragazzi Siciliani

Guardate questo video dei Combomastas (un gruppo palermitano) che interpreta la canzone "U tagghiamu stu pallune...?!"

Questo video ci deve far rendere conto sulla situazione che c'è a palermo! Molti di noi vivendo a Palermo durante il periodo universitario hanno potuto "ammirare" lo stato di degrado che c'è in questa città. Da rabbrividire... La cosa bella di questa canzone è il modo in cui riesce a descrivere, in meno di 5 minuti, il disagio di molti ragazzi nati in quartieri poco vivibili della Città, la preoccupazione per il futuro, l'impossibità di trovare un lavoro che quasi li "costringe" a delinquere per "tirare a campare". Bella anche la parte cantata da Sasà Salvaggio che denuncia la politica locale, clientelare e strafottente dei problemi delle persone che vivono nei quartieri più poveri, essendo i politici troppo impegnati a studiare il modo migliore per fregarsi i soldi pubblici. Toccante anche la ricorrente voglia di emigrare dalla nostra terra, non avendo più la minima speranza di poter trascorrere una vita dignitosa a causa sia della mancanza di lavoro, sia della presenza di una criminalità organizzata, sempre presente, che limita le nostre opportunità di fare carriera nel territorio dove siamo nati e cresciuti. L'ultima strofa è stupenda: "Forza Palermo e Santa Rosalia, ca stu miracolo a Santuzza sulu a mia mu po fari! Nà libbirtari dalla nuova pestilenza: l’ignoranza, a mafia, a preputienza. Chista era terra ri cultura e civiltà, ma l’am’a canciare, am’a campari, am’a muoriri ca’ "

Vito Fazzino