giovedì, giugno 27, 2013

Quanto costano le Persone?

Il "Decreto del fare", il "Decreto lavoro", il Pil che crolla, la disoccupazione che cresce, le iscrizioni all'Università che calano vistosamente, gli F35, la scuola a pezzi, il debito pubblico, le agenzie di rating, la Corte dei Conti e i derivati, l'Europa ce lo chiede, la BCE di chi è?, l'Euro, la Troika, la Grecia e Cipro, finiremo come loro?, la Spagna civile con le pezze al culo, la povertà diffusa, il volontariato, i partiti senza valori, i partiti comitati d'affari, i partiti/moVimenti padronali, l'ignoranza dilagante, la ricchezza ad ogni costo, la lotta alle mafie, il gioco d'azzardo, i talent show...

Provare a mettere insieme queste e altre faccende in un quadro unitario complesso ma chiaro è quasi velleitario; ma non posso fare a meno di scrivere un paio di riflessioni banali e troppo generiche...

L'Europa pesantemente sbilanciata sui grandi e potenti gruppi finanziari e industriali; gli Stati nazionali (che l'Europa compongono) incapaci di contrastare la bulimia speculativa finanziaria e che optano per un più comodo scaricamento della colpa e della soluzione "lacrime e sangue" su interi popoli, che ad un certo punto sfiorano il vilipendio di cadavere; i tagli lineari a tutti i servizi primari ed essenziali (scuola e sanità fra tutti) nel nome di una non meglio precisata razionalizzazione della spesa pubblica (quelli che "abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità"...); la salvaguardia di privilegi per pochi a fronte di provvedimenti per le masse che sanno tanto di contentino, giusto per evitare le rivolte di piazza; tutto questo fa pensare la solita domanda: ma gli Stati Democratici, la Repubblica, non nascono dal popolo per il popolo? Ogni cittadino insieme agli altri è sovrano e ha dei diritti sanciti dallo Stato, che si preoccupa di difendere i cittadini, tutelarne i diritti, garantirne condizioni di vita dignitose. 

Quanti soldi vale tutto ciò? Quanti Euro, Banche Centrali, Ecofin, Ocse, Tribunali, Ministri e cappellani ci vogliono per garantire dignità e benessere a tutti i cittadini, fino all'ultimo?

Un sistema monetario creato dall'Uomo e basato su convenzioni può permettersi di distruggere l'esistenza di intere nazioni? Una moneta che dovrebbe unire i popoli europei può permettersi di creare divisioni e odio ("quei tedeschi di merda ci stanno soffocando mentre loro si arricchiscono...")?

Il sistema Europa è un fallimento, l'Euro è un fallimento, gli Stati membri dell'UE sono un fallimento, lo stato di diritto è un fallimento. Perché hanno mancato gli obiettivi principali per cui sono nati: difendere i cittadini dalle brame di potere di pochi su molti, garantire i diritti di tutti, creare le condizioni di benessere diffuso, avvicinare i popoli tra loro.

Quando i sistemi non funzionano vanno cambiati, migliorati, sostituiti. Ma non togliendo diritti, come vanno dicendo certi tromboni nel nome del rilancio dell'economia, bensì eliminando gli ostacoli che impediscono l'applicazione dei diritti, togliendo le falle che hanno permesso alla finanza di spezzare le reni a Paesi interi soggiogandoli.

Si può fare.

Ciò che viene creato dall'Uomo può essere cambiato.

Basta volerlo. E volere mettere al centro di tutto la Persona nella sua interezza, con la sua dignità e i suoi Diritti.

Non l'economia.

martedì, giugno 18, 2013

SENATORE D'ALÌ, RICHIESTA CONDANNA 7 ANNI E 4 MESI PER CONCORSO ESTERNO IN ASSOCIAZIONE MAFIOSA.

Libera: "Chiediamo al Governo la revoca dell'incarico, vero che esiste la presunzione di innocenza fino alla condanna definitiva, ma c'è un problema di opportunità politica. "Dopo la richiesta da parte dei Pm della condanna a 7 anni e 4 mesi per il senatore Antonio D'Alì, Pdl, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, riteniamo opportuno che il Governo revochi al Senatore D'Ali' l'incarico di rappresentare a Bruxelles il Parlamento italiano in seno all'Apem, l'Assemblea Parlamentare Euro Mediterranea. È vero che esiste la presunzione di innocenza fino alla condanna definitiva, ma c'è un problema di opportunità politica. È certamente un messaggio negativo quello che si lancia con scelte di questo genere". In una nota Libera. Associazione , nomi e numeri contro le mafie chiede al Governo Italiano la revoca della nomina del Senatore Antonio D'Ali' a rappresentare il Parlamento italiano all'Apem (Assemblea parlamentare euro-mediterranea per favorire il dialogo tra i Paesi delle due sponde del Mediterraneo) dopo la richiesta dei giorni scorsi dei Pm a 7 anni e 4 mesi per concorso esterno associazione mafiosa nel processo che si sta svolgendo a Palermo con il rito abbreviato dinanzi al giudice Giovanni Francolini e dove Libera è costituita parte civile. Ci pare opportuno pubblicare una lezione di vita di Paolo Borsellino:

venerdì, giugno 14, 2013

Operazione “Crimiso”: Rito abbreviato per tutti gli arrestati tranne per Rugeri

PALERMO – Si è svolta ieri l’udienza per i dodici arrestati durante l’operazione antimafia denominata “Crimiso.” L’operazione, che lo scorso giugno colpì il mandamento di Alcamo composto dalle famiglie di Castellammare del Golfo, Alcamo e Calatafimi, permise di smantellare la rete delle estorsioni tra Alcamo e Castellammare del Golfo. Nello specifico si tratta di Bonura Antonino, Bosco Antonino,  Bosco Vincenzo, Bussa Sebastiano, Campo Vincenzo, Leo Rosario Tommaso, Mercadante Salvatore, Pidone Nicolò, Rugeri Diego, Sanfilippo Giuseppe e Sottile Michele. Quasi tutti arrestati con accuse, a vario titolo, di associazione mafiosa, estorsioni, incendio e violazione di domicilio e della sorveglianza speciale. Tutti hanno scelto il rito abbreviato tranne Diego “u nico” Rugeri, che invece ha scelto il rito ordinario. Intanto è stata ammessa tra le parti civili l’associazione antiracket di Mazara, così adesso, oltre a due dei danneggiati, tra le parti civili ammesse al processo ci sono: l’associazione Castello Libero onlus di Castellammare, i Comuni di Castellammare e di Alcamo, la Federazione antiracket italiana, Confindustria Trapani, Addio Pizzo, le associazioni antiracket di Alcamo, Castellammare, Marsala e Mezara ed infine il Centro Studi Pio La Torre.
La prossima udienza è fissata per il 15 luglio in cui il PM inizierà la discussione con le parti civili. Per Diego Rugeri, invece, la posizione è stata stralciata, quindi, avvalendosi del rito ordinario, avrà un processo separato a Trapani il 18 luglio.
Emanuel Butticè

sabato, giugno 01, 2013

Russo: “Noi vinceremo perché siamo coerenti”


 
Giovanni La Via
Tonino D'Alì
CASTELLAMMARE – Si è tenuto ieri presso la villa Margherita il comizio del candidato Sindaco Pietro Russo, sostenuto dal “Pdl”, l’ “Udc” che fa capo a Mimmo Turano, “La Destra di Nello Musumeci”, dalla lista “Castellammare Si” e dal “Partito dei Siciliani, Mpa”. Presenti molti esponenti politici locali e non solo, tra cui Giovanni La Via, capogruppo del Pdl al Parlamento Europeo e il Senatore Tonino D’Alì. Il primo a prendere la parola è proprio in Senatore D’Alì. Anche lui parla dell’utilizzo dei fondi europei e del bisogno di respingere il regime delle sinistre, un po’ come ha fatto Berlusconi. “A Pietro assicuriamo il consenso di un partito forte, chiaro e senza volti nascosti” – continua D’Alì – “ che invece la sinistra cerca di confondere con sterili polemiche.” Il Senatore, in barba alle chiacchiere di molti, parla anche di turismo, nello specifico dell’aeroporto di Birgi e della sua importanza per il territorio trapanese.
“Un saluto a Marzio Bresciani che ha saputo trasformare il paese dopo gli anni di commissariamento” così conclude il suo intervento ringraziando pubblicamente il Sindaco Marzio Bresciani per il lavoro svolto in questi cinque anni.
Dopo l’intervento del parlamentare europeo La Via, che manifesta tutto il suo affetto al candidato Russo e al suo progetto per Castellammare, prende la parola Pietro Russo: “Questa è la piazza villa Margherita, mi sono svegliato dal sogno, questa diventerà una piazza senza barriere.” Con queste parole introduce il suo discorso, riferendosi ad un suo rivale politico che in un confronto pubblico gli aveva detto di “svegliarsi dal suo sogno”, riferendosi proprio al finanziamento già effettuato per la villa comunale.
“Noi vinceremo con la coalizione di centrodestra, perchè noi siamo coerenti” quasi urlando del palco, Russo si concede qualche piccolo sfogo. “Noi vinceremo contro le vergogne della non risposta, noi porteremo progetti importanti a Roma e anche in Europa. Non mi vergogno –continua Russo – di avere amici politici in giro. Ringrazio l’Onorevole Turano per il suo appoggio, il dottore Mistretta e il Senatore D’Alì.”
“La legalità non è un optional, o c’è o non c’è.”
Conclude ringraziando anche lui il Sindaco Bresciani: “Noi intendiamo andare avanti e continuare il progetto Bresciani”
Emanuel Butticè

Coppola: “Giù le mani da Castellammare”

CASTELLAMMARE - Si è tenuto ieri, presso lo spazio antistante la villa Margherita, il comizio di Nicola Coppola, candidato a Sindaco di Castellammare, sostenuto dalle liste”Partito Democratico”, “Lavoro e Sviluppo”, “Castellammare Democratica Unita” e “SiAmo Castellammare”. Il comizio durato appena un’ora per dare spazio al suo rivale politico Piero Russo che ha organizzato il suo comizio proprio all’interno della villa comunale.
Dal palco Nicola Coppola è stato accolto con un lungo applauso dai suoi sostenitori. “Se arriviamo alla fine con eleganza abbiamo già vinto”, con queste parole rompe il ghiaccio, ricordando che tutti in campagna elettorale devono restare sereni e non attaccare nessuno. “I cittadini non vogliono le liti, chi vuole questo non partecipi alla campagna elettorale.”
In seguito ha dato la parola a Claudia Reginella e Rossana Agugliaro, i due assessori designati.
Ad iniziare è proprio l’avvocato Rossana Agugliaro: “Spesso sento dire che Castellammare è un paese ad alta densità mafiosa. Castellammare deve cambiare mentalità; combatteremo la mafia e diffonderemo la legalità.” Anche il candidato alla poltrona di Sindaco Coppola parla di legalità: “Non c’è posto per i mafiosi nel Palazzo, chi non ci sta rimane fuori.” Parla anche della sua idea di creare un osservatorio sulla legalità, facendo entrare associazioni antiracket e religiose.
“La mafia si sconfigge con la cultura; come diceva Caponnetto” – continua Agugliaro – “la mafia ha più paura delle scuole che della giustizia.” Parla anche del riutilizzo dei beni confiscati, per poter affermare che “Castellammare non è un paese ad alta densità mafiosa”.
Claudia Reginella parla della possibilità di poter utilizzare i fondi europei, che adesso sembra essere diventato il tema principale di tutti i candidati.
Coppola chiude il suo comizio lanciando una messaggio chiaro: “Nessuno all’infuori di questo paese può dirci cosa fare, Castellammare è nostra. Giù le mani da Castellammare”. Infine un ultimo pensiero a quei mafiosi che cercano di infiltrasi: “Tutte le persone di malaffare che cercano di entrare vadano via, i loro voti non ci interessano.”
Emanuel Butticè