giovedì, novembre 29, 2012

2° edizione del torneo “Un calcio alla mafia”

La 2° edizione del torneo “Un calcio alla mafia” avrà luogo giorno 1 dicembre 2012 a partire dalle ore 9:00 presso le strutture dell’Olimpia Club, sito in C/da Bocca della Carrubba.

Il suddetto torneo vedrà sfidarsi una rappresentanza del comando di Polizia dello Stato e una del comando dei Carabinieri di C/mare del Golfo, una rappresentanza di Magistrati e Pubblici Ministeri del Tribunale di Trapani, una rappresentanza di alunni e una dei professori dell’Istituto Superiore “Piersanti Mattarella” e infine una rappresentanza dei componenti del presidio comunale di Libera e Castellolibero.

Tale attività, che gode del patrocinio del Comune di Castellammare del Golfo, si propone di sensibilizzare sui temi dell’antimafia, della cultura alla legalità e della lotta alla criminalità attraverso un momento ludico e ricreativo.

martedì, novembre 20, 2012

Troppi incendi dolosi in breve tempo, preoccupazione a Castellammare



Negli ultimi tempi a Castellammare succedono cose davvero strane. Sembra che si sia rotto l’equilibrio di una tranquillità, che da tempo preoccupava. La tranquillità, anche se apparente, metteva paura e non lasciava trapelare nessun commento, nessuna certezza, niente, solo una tiepida considerazione: “si stanno organizzando”. Adesso qualcosa si è rotto e di conseguenza si sta muovendo.
A Castellammare gli incendi dolosi non sono una novità, col tempo ci siamo abituati. C’è stato un periodo che erano all’ordine del giorno, ed oggi la crescita così violenta di incendi dolosi in così breve tempo rischia di provocare non poca paura tra i cittadini. E non solo. Infatti, questi incendi, tutti di natura dolosa, apparentemente sembra portare a delineare la linea del racket, che a Castellammare sicuramente è un problema importante da non sottovalutare. Quello che preoccupa maggiormente è il breve tempo in cui si sono verificati gli eventi. L’incendio di un’auto ha seguito quello di un capannone rurale e di alcuni mezzi dello stesso proprietario e a distanza di pochi giorni un’altra auto incendiata. Non si esclude che gli eventi siano collegati, e ci sono tutti i presupposti per pensare che siano legati alla criminalità organizzata. Infatti i recenti arresti hanno permesso di delineare la rete del racket e hanno dimostrato che la mafia a Castellammare continua ad essere forte nonostante sia ormai priva dei suoi capi storici. Adesso, dopo gli arresti, le scarcerazioni, la calma apparente, sembra che si stiano delimitando nuovamente i territori, magari da altri che tentano di appropriarsi di territori lasciati “vuoti” o magari si cerca di marcare ancora una volta la propria forza sul territorio. Qualunque cosa sia, la cosa certa è che qualcosa sta accadendo e sta venendo allo scoperto, pronta a tessere la sua ragnatela. Quindi non rimane che aspettare le indagini, sperando che ci aiutino a capire cosa ci sia dietro a questi incendi dolosi, che in poche settimane hanno risvegliato una seria preoccupazione.
Emanuel Butticè

La DIA di Trapani confisca i beni di Mariano Saracino e Giuseppe Pisciotta.


Riportiamo qui un articolo uscito sulle agenzie di stampa e ripreso da diversi siti d'informazione locale riguardante la confisca dei beni a due nostri concittadini. Vi ricordiamo che con il provvedimento di confisca i beni prima sottoposti a sequestro diventano proprietà dello Stato. Ci congratuliamo con la Magistratura e le Forze dell'Ordine per il risultato raggiunto e ci auguriamo che questi beni possano presto essere restituiti alla collettività, alla quale sono stati illecitamente sottratti.

La Direzione investigativa Antimafia di Trapani ha confiscato beni per oltre 45 milioni di euro riconducibili a due imprenditori di Castellammare del Golfo, Mariano Saracino, 65 anni, e Giuseppe Pisciotta, 69 anni, soci nella gestione di imprese per costruzioni edili e produzione e commercio di conglomerati cementizi.   
Saracino è indiziato mafioso e ritenuto a disposizione della “famiglia” di Castellammare del Golfo ma anche dell'area palermitana, poiché avrebbe messo a disposizione propri immobili per nascondigli di latitanti e per riunioni di mafia. L'imprenditore è stato più volte condannato, con sentenze passate in giudicato, per associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione e altro. Ha svolto la sua attività imprenditoriale sfruttando il cosiddetto "metodo mafioso", attraverso l'illecita ingerenza nel settore degli appalti pubblici. Confiscati imprese, immobili, terreni, veicoli e altri beni. 
Nel luglio del 2011 Pisciotta e Saracino erano stati raggiunti da un'ordinanza di sequestro - a cui oggi fa seguito la confisca - che comprendeva tanti beni, tra cui il capitale sociale e i beni aziendali della Calcestruzzi  Castellammare s.r.l.,  Scopello Costruzioni s.r.l., CO.SI. s.r.l. e Del Ponte s.r.l.;  la quota sociale nella LA Ferula s.r.l., con sede a Castellammare del Golfo, avente ad oggetto la promozione, la propaganda e sviluppo nello sport; 35 appezzamenti di terreni siti in aree edificabili di note località; 12 fabbricati di recente realizzazione; 9 autoveicoli/motoveicoli;  6 società di capitali ( capitale sociale e capitale aziendale); 11 deposti bancari; 10 polizze assicurative; 5.246 quote di fondi d’investimento. [...]
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lunedì, novembre 19, 2012

Revocato il 41 bis al Boss Gino Calabrò

Desta molto preoccupazione la notizia che in questi giorni è stato revocato il 41 bis al boss mafioso castellammarese Gino Calabrò, autore di diverse stragi ivi compresa quella che ha visto quali vittime la famiglia Rizzo-Asta. Non comprendiamo le ragioni di tale scelta, come può essere successo che il braccio destro di Matteo Messina Denaro, un uomo che non ha minimamente esitato di uccidere una donna in stato interessante, venga trattato come un qualsiasi altro detenuto?. Non riesco a scrivere altro, sono rimasto senza parole. Per favore, aiutatemi voi a trovare le altre...

venerdì, novembre 16, 2012

Inaugurazione del presidio di Libera ad Alcamo

Invitiamo la cittadinanza a partecipare all'inaugurazione del Presidio di Alcamo di Libera, Associazioni, Nomi e Numeri contro le mafie, che si terrà giorno 18 Novembre 2012 alle ore 11:00 presso il Collegio dei Gesuiti ad Alcamo. Il Presidio di Alcamo verrà intitolato ai due giovani carabinieri uccisi nella casermetta di Alcamo Marina nel Gennaio 1976. Un gesto simbolico che vuole ricordare queste due giovani vittime innocenti e cercare di ripristinare al più presto la verità sulla vicenda. Programma - Inizio ore 11:00 Introduce: Salvatore Inguì, Coordinatore Provinciale di Libera Interventi: Marcello Contento, Presidio Libera Alcamo Rino Giacalone, Giornalista Libera Informazione Miriam Labita, Presidio Libera Alcamo Saluti Istituzioni e Forze dell'ordine Conclude: Umberto Di Maggio, Coordinatore Regionale Libera Sicilia