venerdì, aprile 20, 2007

DUE EVENTI DA NON PERDERE!!!!!!!!!!

La redazione (se così si può chiamare) di Castellolibero è lieta di invitarvi a due
interessantissimi eventi:

Sabato 21 Aprile alle ore 10:00 al Centro Congressi Marconi di Alcamo verrà proiettato
il documentario "Le finestre di Beslan".


Interverranno:
  • Igor D'india , Regista del documentario "Le finestre di Beslan"
  • Alessandro Pomes, Produttore del documentario "Le finestre di Beslan"
  • Marco Farina, Vice-Presidente dell' associazione culturale Universitaria Kepos
  • Domenico Grassa, Responsabile Sinistra Giovanile Provinciale
  • Valentina Artale, Responsabile Sinistra Giovanile Alcamo
Moderatore:
Marcello Contento,
Presidente dell'associazione culturale Universitaria Kepos


Inoltre G
iorno 22 aprile alle ore 18:00 al teatro Apollo di Castellammare del Golfo debutterà l'associazione Edo Ludos che rappresenterà la commedia "Addio gioventù" di Francesca Barone.

sabato, aprile 14, 2007

VOGLIA DI REGIME


Alcamo si riempie nuovamente di scritte razziste!

Attaccato anche il Sindaco Scala!

Un’ondata di scritte xenofobe, razziste e inneggianti ad una destra pericolosa ed estremista si presenta ciclicamente sui muri di Alcamo. Frasi firmate “Forza Nuova” chiedono di allontanare gli immigrati, attaccano i pacs e lodano la cocaina. Nel mirino delle scritte anche i principi fondamentali della democrazia considerati alla pari di mafia e massoneria. Attaccato anche il Sindaco Giacomo Scala.

Ad Alcamo si ritorna nuovamente a dover analizzare un caso inquietante: già alcuni mesi fa ci siamo occupati delle scritte razziste realizzate sui muri, adesso, a distanza di pochi mesi, quelle teppistiche scritte tornano a colpire. Croci celtiche, svastiche, frasi contro gli immigrati, scritte-propaganda firmate “Forza Nuova” contro pacs e omosessuali, simboli politici appartenenti al nostro passato più cupo e più terrificante e adesso anche attacchi gratuiti e offensivi alla figura del Sindaco uscente di Alcamo, Giacomo Scala! No, non è un film d'annata ne', tantomeno, si tratta di fantascienza. Siamo nella piena realtà, quella a noi più vicina. Stiamo parlando di murales che coprono le mura della splendida città di Alcamo. Proprio così, da un po' di tempo a questa parte un gruppo di ragazzotti (probabilmente giovani o, addirittura, giovanissimi) si diverte ad imbrattare con gli spray neri le mura della nota "città del vino" abbandonando i classici "Ti amerò per sempre" e "TVB" per rivolgersi a tutt'altro tipo di messaggio, più incisivo e soprattutto più preoccupante. Le frasi schiaffate sui muri inneggiano al razzismo e, addirittura, al nazismo! La domanda, naturalmente sorge spontanea: può una città che per anni è stata una delle rare terre di sinistra qui in Sicilia (e lo è tutt'ora) cambiare idea, voltare le spalle alla propria ideologia e agognare e sostenere vecchie nere nostalgie che speravamo sopite? La risposta è data, purtroppo, da quelle scritte che, accompagnate da grosse croci cerchiate, simbolo del gruppo neofascista di Forza Nuova, recitano frasi-spauracchio come queste: "Mafia e Massoneria questa è la vostra democrazia", "Fuori gli immigrati", "Clandestini e Immigrati criminali legalizzati", "Skinheads", "Forza Nuova", ma anche “Viva la coca”, “No al matrimonio fra gay”, “No ai Pacs” . Gran parte delle frasi, ora, sono state oscurate ma tendono ciclicamente a ricomparire sui muri senza che vengano ancora trovati i responsabili. Anche il Sindaco Giacomo Scala è stato colpito da tale attacco e, visto lo stile simile alle altre scritte apparse sui muri, pare che la mano sia da ricondurre sempre alle stesse persone. “Un attacco gratuito e personale – dichiara il Sindaco ringraziando per la solidarietà mostrata dalla stampa locale – uno schifo. Non volevo parlarne ma non ce l’ho fatta a tenermi dentro questa situazione insostenibile. Una delle scritte è stata fatta di fronte casa mia”. Comunque un monito e un interrogativo va, naturalmente, alle forze dell'ordine locali, ai quali chiediamo se stanno facendo qualcosa di efficace per evitare incresciose situazioni come queste, se intensificheranno i controlli e indagheranno sull’origine di quelle scritte o se lasceranno scorrere come se fosse un problema altrui. Sempre a loro chiediamo se i cittadini del luogo possono effettivamente sentirsi al sicuro in un luogo dove esistono gruppi di persone potenzialmente xenofobe e, quindi, pericolose. Soprattutto chiediamo se possono sentirsi al sicuro le decine e decine di immigrati che ogni anno si riversano proprio nella città di Alcamo per la stagione della vendemmia, durante la quale proprio loro rappresentano un valido aiuto per la raccolta dell'uva. Tra l'altro questo che vi stiamo raccontando non è il primo caso che ci sbatte in faccia, quasi come se fosse uno schiaffo, una crescente e dilagante propensione al razzismo! Quest’estate un ragazzo alcamese diciannovenne è stato picchiato e insultato perché il suo modo di vestire, di parlare e di portare i capelli (stile rasta) erano troppo di sinistra. Già due anni fa, poi, registravamo, a meno di 60 chilomentri da Alcamo, cioè a Palermo, in pieno centro, un caso piuttosto grave che ha coinvolto, suo malgrado, un altro giovane immigrato proveniente dalla Tunisia. All'interno della zona "Candelai", una zona dove gli universitari si riversano la sera per sorseggiare un buon cocktail in compagnia di amici e colleghi, è accaduto un fattaccio: un ragazzo tunisino poco più che ventenne è stato rincorso e picchiato da un gruppo di cinque o sei giovani per motivi sicuramente futili. Nessuno dei presenti (forse perché in preda al panico per l'anomala situazione) ha mosso un dito per aiutare il giovane straniero che è uscito dal fattaccio naturalmente stravolto. Fatti del genere vorremmo non succedessero mai, fatto sta che però succedono ugualmente, indipendentemente da quanto indignino o inquietino. Adesso l'ondata di scritte xenofobe, razziste e inneggianti ad una destra pericolosa ed estremista si presenta anche all'interno di Alcamo e il pericolo si sposta nelle nostre zone. Vogliamo davvero sopportare tutto ciò?

Fabio Barbera

mercoledì, aprile 04, 2007

E mo che ... DICO?



In questi giorni altro non si fa che parlare dei “Dico” , tema che ha acceso tensioni tra il governo e la chiesa. Inizialmente non conoscendo a fondo l’argomento non capivo le paure del Santo Padre e dell’opposizione che prontamente ha sostenuto le ragioni del Sommo Pontefice e vi dirò ……. ora che ho studiato il disegno di legge continuo a non capire le paure dei predetti. Il disegno di legge avente ad oggetto i Dico crea o meglio mette a disposizione ai conviventi di fatto una serie di strumenti giuridici già riconosciuti alle cosiddette famiglie di diritto quali per esempio:

  • Diritto di accesso presso le strutture ospedaliere e di assistenza pubbliche e private per fini di visita e di assistenza del convivente in caso di malattia o di ricovero dell’altro convivente.

  • Il diritto del convivente di designare l’altro come suo rappresentante in caso di malattia che comporti incapacità di intendere e di volere, al fine di concorrere a decisioni in materia di salute o in caso di morte per la donazione di organi

  • Il diritto del convivente a concorrere alla successione legittima dell’altro convivente dopo 9 anni di convivenza

  • La concessione del permesso di soggiorno per convivenza al convivente extracomunitario di un cittadino italiano o comunitario

Non capisco soprattutto come mai la Chiesa che dovrebbe diffondere valori come la solidarietà e la difesa dei deboli si scagli contro proposte di civiltà che da tempo sono riconosciute in altre democrazie moderne e soprattutto non capisco come Bossi, Berlusconi, Casini e compagnia bella, tutti politici rigorosamente divorziati si scaglino contro tale disegno di legge a difesa dei valori della famiglia……ma non vi sentite leggermente presi per il culo???

E soprattutto lo sapevate che i dico esistono da molti anni in Italia ma sono solo una prerogativa dei nostri parlamentari?

Io spero che il Santo Padre ci ripensi perchè la crisi della famiglia trova fondamento in altri problemi, soprattutto nei problemi della società caratterizzata da un senso generale di insicurezza e sfiducia nel futuro……. per quanto riguarda i politici predetti…… beh lascio a voi le considerazioni………

Domenico Grassa