sabato, novembre 26, 2011

Bonanno Boss: Salvatore Montagna

Salvatore Montagna Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. 
Salvatore Montagna, detto Sal the iron worker (Sal il fabbro) (Montréal, 1971 – Charlemagne, 24 novembre 2011), è stato un criminale statunitense, di origine siciliana[1] attuale presunto boss della famiglia Bonanno e della fazione siciliana del Bronx. Nato nel 1971 a Montréal, in Canada, passò l'infanzia a Castellammare del Golfo, in Sicilia. Quando, alla metà degli anni 80, si stabilì con la sua famiglia nel Bronx, a New York, Salvatore iniziò subito ad introdursi nel mondo del crimine, della violenza e della corruzione. Non è chiaro quando Montagna divenne un affiliato alla famiglia Bonanno, ma alla fine degli anni 90, durante la leadership del boss Joseph “Big Joe” Massino Montagna venne sentito per caso nelle conversazioni tra altri membri della famiglia Bonanno, come il braccio destro del boss Salvatore “Sal il Bello” Vitale. Si sa poco della vita privata di Montagna, a parte il fatto che si è sposato agli inizi degli anni 90 con Kellice Gucciardo, collegata per vie di parentela alle famiglie Gambino e Genovese. Hanno avuto due bambini, ma hanno divorziato subito dopo la morte di un figlio maschio. Si è risposato e vive ad Elmont, Long Island. Ha avviato una piccola compagnia di ferramenta, la Matrix Steel Co., sita al 50 di Bogart Street a Bushwick, Brooklyn. Proprio per questo Montagna si è guadagnato il soprannome di “fabbro”. Nel 2002, Montagna è stato arrestato insieme al gruppo di Patrick De Filippo per gioco d’azzardo e strozzinaggio. Si rifiutò di rispondere alle domande dinanzi ad una giuria e venne condannato per oltraggio alla corte. Venne riconosciuto colpevole nel 2003 e messo in libertà vigilata. Fu alla fine del 2003 che le forze dell’ordine e l'FBI lo schedarono come capitano di facciata e caporegime della famiglia Bonanno al posto di DeFilippo e a capo della fazione siciliana del Bronx. Dopo che il boss della famiglia Bonanno, Joe Massino divenne un collaboratore del governo e testimoniò contro 60 criminali, Vincent “Vinny Gorgeous” Basciano venne riconosciuto come boss della famiglia, solo per scoprire che Massino avrebbe testimoniato contro Basciano, conducendolo direttamente in galera. Alla fine del 2005, Basciano disse che avrebbe promosso la fazione siciliana del vecchio gruppo della famiglia Bonanno alla guida della famiglia, così Montagna venne riconosciuto come boss di facciata della famiglia dagli inizi del 2006 insieme a Nicholas “Nicky Mouth” Santora come sottoboss ed Anthony “Fat Tony” Rabito come consigliere, mettendo al sicuro l’amministrazione della famiglia. Dal 2008, Montagna è stato reputato boss di facciata della famiglia Bonanno, con il controllo dell’intera fazione del Bronx. Espulso dagli Stati Uniti, si era trasferito in Canada, di cui era cittadino per nascita. Il suo corpo è stato ritrovato il 24 novembre 2011 nelle acque del fiume L'Assomption, a Charlemagne, sobborgo della sua città natale, Montréal. Risulta sia stato ucciso a colpi di pistola[2].
LINK UTILI:
http://gangstersinc.ning.com/profiles/blogs/bonanno-boss-salvatore
http://alpacino66.skyrock.com/883159658-Salvatore-Montagna.html 
http://it.wikipedia.org/wiki/Salvatore_Montagna 
http://mafia.wikia.com/wiki/Salvatore_Montagna
http://www.radio-canada.ca/regions/Montreal/2011/11/24/007-salvatore-montagna-.shtml

giovedì, novembre 24, 2011

In ricordo di Giuseppe Di Matteo


Oggi ricorre la morte del piccolo Giuseppe Di Matteo, morto soltanto perchè aveva la colpa di essere il figlio di un pentito.
Lo voglio ricordare qui più che mai perchè non tutti sanno che il piccolo Di Matteo ha passato gran parte della prigionia a Castellammare del Golfo nella casa del mafioso Agostino Lentini, rinchiuso in un vano bagno e sorvegliato da un altro boss castellammarese, Michele Mercadante.
Oggi questi boss stanno scontando l'ergastolo insieme a Brusca, esecutore materiale dell'omicidio, l'omicidio di un bambino di 11 anni che quando fu prelevato dai mafiosi di Altofonte gli sorrideva, convinto di raggiungere il papà.
Oggi si celebra per questo omicidio un'altro processo a carico del boss Matteo Messina Denaro che, secondo le dichiarazioni di Spatuzza, avrebbe ordinato l'omicidio.
Il P.M. titolare dell'inchiesta ha dichiarato ""Il piccolo Giuseppe Di Matteo non solo viene privato della sua infanzia ma viene torturato dai suoi aguzzini che prima lo sequestrano e dopo 779 giorni di prigionia lo uccidono strangolando un corpicino ormai inerme e poi lo sciolgono nell'acido", ricordando poi che sono stati già tre i processi definitivi celebrati per l'omicidio del bambino, in stralci processuali. "Su 49 imputati ne sono stati condannati 35 in via definitiva e alcuni all'ergastolo - ha detto ancora - e si è fatta luce sull'episodio solo grazie ai collaboratori di giustizia. Purtroppo la cosiddetta società civile di Altofonte di quel periodo si è dimostrata assente".
Io aggiungerei anche quella di Castellammare del Golfo.
Foto: www.vittimemafia.it

sabato, novembre 19, 2011

CINACRIA. Un aeroporto cinese nel centro della Sicilia

di Flaviano Masella 
Piste di atterraggio lunghe oltre 5 km per un costo stimato di 300 milioni di euro. L’aeroporto cinese dovrebbe nascere nel centro della Sicilia e permettere l'atterraggio di voli intercontinentali commerciali dalla Cina nel cuore del mediterraneo. In anteprima nell’ INCHIESTA di Rainews24 la ricostruzione del progetto che la Cina è pronta a finanziare. L’aeroporto è stato progettato nel comune di Centuripe in provincia di Enna a pochi km da Catania dove già è in funzione un aeroporto civile ed a pochi chilometri dalla base aerea di Sigonella, gestita dalla marina statunitense e dall’aeronautica militare italiana. Questa vicinanza ha preoccupato il segretario di stato americano Ilary Clinton che, nel suo ultimo viaggio a Pechino, avrebbe già chiesto spiegazioni su questo progetto al Governo Cinese. Ma i timori non riguardano solo la vicinanza in Sicilia delle due superpotenze, ma anche il ruolo che il crimine organizzato siciliano potrebbe svolgere in questo progetto. L'allarme viene dato dal procuratore aggiunto Antonio Ingroia.
Qui di seguito il link al video:
http://www.rainews24.rai.it/it/canale-tv.php?id=24974

Obiettivo Futuro di Generazione Futuro, Calatafimi Segesta - Ottobre 2011

Ci scusiamo per il ritardo nella pubblicazione Obiettivo Futuro di Generazione Futuro, Calatafimi Segesta Ottobre 2011

mercoledì, novembre 16, 2011

La Sicilia peggiore...


Superburocrate con pensione d’oro a 47 anni. E diventa assessore

Riporto di seguito una delle tante storie di malapolitica e malasocietà siciliana che si possono scoprire (senza troppe difficoltà) vagando sul web o facendo un minimo di ricerca. Ritengo fondamentale che queste notizie vengano poste sotto gli occhi di tutti e per questò vi chiedo di riportare storie simili di cui siete/venite a conoscienza.
Il post è tratto da un articolo di Mario Giordano (www.sanguisughe.com)

"Pier Carmelo Russo era il segretario generale della Regione Sicilia. Nel luglio 2009 è andato in pensione a 47 anni (leggasi bene: 47) con 10.980 euro al mese, cioè 6462 netti. Come mai questa possibilità? Tutto deriva da una legge siciliana che consente a chi deve accudire un genitore ammalato di prendere il vitalizio anche solo con 20 (donne) o 25 (uomini) anni di contributi. La legge, si badi bene, ha dato vita a numerosi abusi (ci sono state persone che si sono fatte adottare da vecchie non autosufficienti per poter chiedere il vitalizio…) e ha fatto sì che tra il 2003 e il 2010 in Sicilia venissero liquidati oltre 1000 baby pensionati (età media: 53 anni).
Pier Carmelo Russo, sfruttando quella legge, ha chiesto di andare in pensione per accudire l’anziano padre malato. Per questo a 47 anni prende 6462 euro netti al mese (10.980 lordi). Peccato che appena ottenuta la pensione sia stato nominato assessore (prima all’Energia, poi alle infrastrutture e mobilità), con un’indennità pari a circa 300mila euro l’anno. E ciò lascia tutti noi alcuni dubbi: se davvero questo superburocrate è andato in pensione a 47 anni per accudire il padre, perché poi ha accettato un incarico importante come quello di assessore? Forse che il lavoro di assessore è meno impegnativo di quello di segretario generale alla Regione? E se è meno impegnativo perché allora viene retribuito con 300mila euro l’anno? Se qualcuno sa rispondere, gliene saremo grati."

Alessio Navarra

mercoledì, novembre 02, 2011

Il paese delle auto blu. Alla faccia della crisi!!


Lo sappiamo tutti che il nostro paese e l’intera Europa ormai da anni stanno andando verso la deriva. Colpa della crisi che ormai da anni subiamo e che lentamente sta soffocando un’economia già da tempo fragile e in bilico. Questa crisi in realtà chi la sta subendo? Su chi grava realmente? Semplice: sui cittadini che sono costretti a mangiare un giorno si e l’altro no, sugli operai che perdono il loro posto di lavoro o che si ritrovano in cassa integrazione, pensionati che si ritrovano la pensione ridotta in miseria, bambini che non hanno più un futuro visto gli innumerevoli tagli e deformazioni emanati nel confronti delle scuole, i giovani diplomati o laureati che non hanno più un futuro e la sicurezza che lo Stato dovrebbe dar loro e invece gli volta le spalle lasciandoli con un pugno di mosche in mano, l’elenco potrebbe continuare…ma fermiamoci qui.
Adesso io mi chiedo la colpa di chi è? Sempre di Berlusconi? La risposta è molto più complicata. La colpa non è da attribuire a una singola persona o a un partito, il vero problema è l’intero sistema che non funziona. Quello che dico sono cose sicuramente banali, sentite e risentite, però sono sicuro che non tutti sono convinti che bisogna cambiare l’intero sistema, che comprende anche il modo di pensare della politica ma soprattutto dei cittadini. La politica ormai è diventata un mezzo per arrivare al potere, per arricchirsi e pensare ai propri interessi. Ormai non si pensa più neanche a quello che si dice, come ci ha dimostrato il Ministro Tremonti che dichiara di essere povero guadagnando solo 145.000 euro l’anno, e molti altri esempi che non sto qui ad elencare.
Ma dopo questa premessa o meglio, questo mio piccolo sfogo, vorrei che focalizzassimo un numero: il 19. Si, Come le Maserati acquistate dal Ministro della Difesa La Russa per portare a spasso i suoi generali. Una sola di queste 19 Maserati costa nella versione base 22.361 euro, per un totale di 424.859 euro!!!! Era proprio necessaria questa spesa? Proprio non c’era altro modo per portare a spasso i generali? Però il taglio di 550 Milioni l’anno per il fondo sanitario Nazionale era fondamentale, come del resto il taglio alle forze di polizia. Ovviamente ci sono tantissimo altri esempi chi si possono fare, però vorrei soffermarmi su altro problema, le auto blu. In Italia ci sono 72.000 auro blu. Un numero assurdo a cui ovviamente corrisponde un costo ancora più assurdo. Il personale che si occupa delle auto blu sono 35.000 di cui 14.000 sono autisti. La spesa del personale è quindi di 1,2 MILIARDI di euro l’anno (??). Le spese di gestione sono pari a 350.000 euro (sommata agli ammortamenti diventa 650.000) (dati Formez.it). I numeri e le cifre si commentano da soli e non hanno bisogno di spiegazioni. Mi preme sottolineare di più la situazione siciliana. In Sicilia ci sono 144 auto e 135 autisti che complessivamente ci costano 5.754 milioni di euro. L’assessore per le Autonomie locali e la Funzione pubblica Caterina Chinnici, ha dichiarato che i tagli alle auto blu rientrano nel piano di contenimento della spesa pubblica dei costi della politica. Quindi possiamo stare tranquilli. Magari. Il taglio prevede soltanto 30 auto blu, invece per quando riguarda il personale non verrà effettuato nessun taglio. Quindi questo vuol dire che in Sicilia ci saranno più autisti che auto blu. Le auto diventeranno 114 e gli autisti 135. Bel taglio, complimenti. I costi rimangono vergognosamente alti. Analizzando ancora più nel dettaglio troviamo che la città di Palermo spende 1.70 Milioni per 102 auto e 87 autisti (stessa cifra per il comune i Agrigento), la citta di Trapani spende 0.19 Milioni per 84 auto e 12 autisti. Credo che tutto questo sia anche troppo. Vergognosamente troppo. Perché non iniziare a tagliare veramente da qui? Perché devono pagare sempre i cittadini il prezzo della crisi? Queste domande attendono risposte, forse un giorno le troverò.
Emanuel Butticè

Iacchetti si sfoga contro la Casta, un “vaffa” a Brunetta e La Russa

Il comico televisivo e volto storico del programma “Striscia la notizia” sbotta contro le nuove assunzioni alla Camera dei Deputati e le diciannove Maserati acquistate dal Ministero della Difesa: “Vaff… a Brunetta e La Russa”. Poi aggiunge: “Così facendo andiamo aff… anche noi, bisogna cominciare ad incazzarsi”.