mercoledì, settembre 30, 2009

Il patron dell’Akragas Calcio dedica la vittoria a un mafioso!

agrigento: Il suo Akragas vince 5-0 e lui dedica il successo a Nicola Ribisi: è un presunto boss mafioso, arrestato lo scorso settembre.

AGRIGENTO - Dedicare una vittoria a qualcuno è abbastanza normale nel mondo dello sport. Anche perché spesso i destinatari sono mamme, papà, fidanzati o amici. Uno schema che il presidente dell’Akragas, Gioacchino Sferrazza (45 anni) ha voluto rivoluzionare. Domenica scorsa, infatti, dopo che i suoi ragazzi avevano battuto per 5-0 lo Sporting Arenella (campionato di calcio di Eccellenza), ha pensato bene di dedicare la vittoria a Nicola Ribisi, presunto boss mafioso della zona. La polizia che lo ha arrestato lo scorso 17 settembre con l’accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso. Secondo gli inquirenti, Ribisi (29 anni, titolare di un supermercato) sarebbe il nuovo capo clan di Palma di Montechiaro. In poche or, la dichiarazione rilasciata dal presidente a una radio siciliana ha creato uno scandalo. Il questore di Agrigento, Girolamo Di Fazio, ha parlato di “comportamento che lascia senza parole e che fa tornare tutti indietro di quarant’anni”. Da qui, la revoca della licenza per l’utilizzo del campo. La Procura federale della Federazione italiana gioco calcio ha già aperto un’indagine. Intervistato dal Tg5, Sferrazza si è difeso dicendo che la dedica era per l’amico Ribisi e non per il boss: “Io non entro nel merito se sia colpevole o innocente: fino a quando non ci sarà una condanna per me resta un amico che fino a 10 giorni fa era sempre con noi allo stadio”.

FONTE : City (sez. Milano)

COMUNICATO LIBERA PALERMO

Fuori la mafia dallo sport

Preoccupa la recente dichiarazione del presidente dell'Akragas Calcio a sostegno del boss agrigentino Nicola Ribisi. Il coordinamento siciliano di "Libera - associazioni, nomi e numeri contro le mafie" esprime preoccupazione e disgusto in seguito alla "fraterna dichiarazione d'affetto" nei confronti di un personaggio la cui famiglia è coinvolta nell'omicidio Livatino e che secondo la DDA di Palermo voleva ricostituire, con l'imprimatur di Bernardo Provenzano la famiglia mafiosa di Palma di Montechiaro. La pratica sportiva è uno straordinario strumento d'aggregazione per far emergere qualità e competenze. Sono tante però le "zone d'ombra" - dal doping alle scommesse clandestine - su cui è necessario porre la giusta attenzione. Per tale motivo auspichiamo in una forte e decisa reazione da parte della società civile girgentana e confidiamo nelle capacità degli organi inquirenti che sappiano, sinergicamente all'associazionismo diffuso, escludere ed allontanare queste forme di illegalità per veicolare un'immagine dello sport diversa da quella rappresentata da questi terribili messaggi mafiosi.

Libera Palermo

domenica, settembre 27, 2009

Liberate sei tartarughe caretta-caretta sulla spiaggia di Guidaloca dopo essere state curate!




Iniziativa di tutela delle specie a rischio: salvate e restituite al mare 6 tartarughe ritrovate nelle acque di Siracusa, Ragusa, Palermo e Messina, quasi tutte operate perché avevano ingerito ami e materiale inquinante. Un modo per trasmettere e condividere l’importanza della salvaguardia dell’ambiente e della sua fauna, in particolare di specie protette, perché a rischio estinzione.

La segnalazione proviene dal portavoce del Sindaco del Comune di Castellammare del Golfo Annalisa Ferrante e racconta della liberazione di 6 tartarughe curate dopo acer subìto danni. La più grande di tutte ha lasciato a malincuore la spiaggia di ciottoli, guadagnandosi un caloroso applauso quando ha raggiunto il mare ed ha iniziato a nuotare: sei tartarughe marine del tipo “caretta-caretta”, sono state restituite al loro ambiente naturale, ritrovando la libertà dalla spiaggia di Guidaloca. Le tartarughe, ritrovate nelle acque di Siracusa, Ragusa, Palermo e Messina, sono state curate, e quasi tutte operate perché avevano ingerito ami e materiale inquinante, presso il Centro regionale di recupero di Comiso, gestito dall’associazione “Fondo siciliano per la natura”. Oltre al personale ed ai volontari del centro regionale di recupero di Comiso, alle forze dell’ordine, ed una motovedetta della Capitaneria di Porto che ha controllato la regolarità delle operazioni, le tartarughe hanno ritrovato la libertà tra grida di gioia ed applausi dei bambini delle scuole elementari e medie di Castellammare del Golfo. I bambini, entusiasti, hanno accompagnato calorasamente le tartarughe nei pochi metri che le separavano dal mare. Agli esemplari di caretta-caretta, oltre ai numeri identificativi scritti sui carapaci delle sei tartarughe, sono state applicate targhette per riconoscerle in caso venissero ritrovate. Presente anche l’assessore all’Ambiente del Comune di Castellammare del Golfo, Marilena Barbara, che afferma: «Le iniziative che riguardano l’ambiente stanno particolarmente a cuore a quest’amministrazione comunale, perché si inseriscono in un nostro più ampio progetto di sensibilizzazione per la tutela ed il rispetto dell’ambiente. Il nostro scopo è proprio quello di sensibilizzare la cittadinanza, partendo dalle scuole. Durante l’iniziativa, infatti, c’era una buona rappresentanza di alunni della scuole elementari e medie di Castellammare, che hanno partecipato a questo importante momento. Un modo per insegnare l’importanza della salvaguardia dell’ambiente e della sua fauna, in particolare di specie protette, perché a rischio estinzione, come le tartarughe “caretta-caretta”. Perciò ringraziamo gli organizzatori per aver scelto Castellammare per liberare le tartarughe dopo mesi di cure»

Fabio Barbera

Foto: (Sambucci)


sabato, settembre 26, 2009

Sull'alluvione a Trapani

Questa non è e – forse – non sarà l’ultima volta. L’alluvione a Trapani è di casa. Ma i trapanesi, anche se ormai rassegnati, stavolta sono davvero arrabbiati: e non hanno tutti i torti. Perché non è possibile che in certe zone funzioni un tombino sì e 3 no; né l’amministrazione, in persona del sindaco avv. Girolamo Fazio, può uscirsene riferendosi ad un eccesso di foglie cadute e di oggetti vari rimestati dal forte vento. Cosa sarebbe successo se fossimo stati in autunno, stagione in cui - per natura - cadono le foglie? E allora, Trieste, quando piove e c’è la bora a 120 Km/h , dovrebbe sprofondare sotto l’acqua. Così non è... siamo seri.

E dei bambini della scuola Umberto tra scuola e municipio sino alle 17.00, che dire? Meno male che il livello dell’acqua non è salito ancora, ci sarebbe potuto scappare il morto.

Non è questo tempo di speculazioni politiche, questo no; ma è tempo di chiedere alla politica, alla burocrazia, alle direzioni dei lavori, alle imprese, a tutti i soggetti coinvolti, nessuno escluso, di fare il loro dovere, di farlo fino in fondo, in tempo e … soprattutto, di farlo bene! Perché il negozio o la casa invasa dall’acqua e dal fango potevano essere i loro; i bambini in pericolo di vita, figli loro. Resta poi a tener bordone anche l’eterno problema dell’educazione e del senso civico – si fa per dire - di chi getta tutto per strada e nei tombini…

Non è più questo il tempo del “fumo”, dell’immagine,. degli slogan, dei grandi eventi. E’ tempo di verifiche, di bilanci, di responsabilità, della verità: chi ha sbagliato deve pagare; è questo tempo ed occasione per imparare, per non dimenticare affinché quello che è accaduto in questi giorni non accada mai più. Almeno non per colpa dell’uomo.

Basta con le deleghe in bianco, per nessuno. La politica non può essere più dei soli potenti, è dei cittadini, che hanno il diritto ed il dovere di riappropriarsene. Di partecipare e di chiedere il conto. L’alternativa è lasciare che le cose continuino così. Ne va dell’integrità dei nostri negozi, delle nostre case; ne va della sicurezza dei nostri figli. Ora basta, la misura è colma!

Trapani, 23 settembre 2009

Il Referente dell'Associazione Un'Altra Storia

Area Metropolitana di Trapani

Rino Marino

domenica, settembre 20, 2009

Scopello: nell’era del Grande Fratello!

Video Sorveglianza su piazza e stradine. Di chi sono quelle telecamere?

Pare proprio che Castellammare del Golfo abbia scoperto la tecnologia. Così, mentre compilando un modulo su www.recomnet.org/web/castellammare sembrerebbe che il Comune garantisca l’accesso ad Internet libero via Wi-Fi ai cittadini che ne fanno richiesta (anche se la copertura al momento – secondo segnalazione di quanti hanno provato il sistema - sarebbe estesa solo alle zone della Villa Margherita e Cala Marina), un’altra novità si insinua e coinvolge stavolta il borgo di Scopello: la videosorveglianza! In settimana cartelli di avviso e telecamere sono stati istallati nel centro storico e nelle stradine con la motivazione – riportata sui cartelli – che si tratta di riprese per ragioni di sicurezza. Così, anche a Scopello si potrà dire: “Benvenuti nell’era del Grande Fratello” e le allegre e storiche serate estive in piazza tra canzoni, chitarre e gavettoni potrebbero diventare un bel dvd delle vacanze. Ma l’iniziativa pone qualche dubbio: quali ragioni di sicurezza possono spingere ad una costante sorveglianza filmata in un paese che conta pochissimi residenti? Quale organo o istituzione ha richiesto tali strumenti di controllo? In quale ufficio si trovano i monitor e le cassette? L’idea che la piccola piazzetta Nettuno venga trasformata in una moderna Alcatraz iper-controllata inquieta le menti: c’è chi pensa ad uno scherzo (ricordando il precedente caso della fontana da spostare per decisione dell’autorità, vedi http://www.alcamo.it/default.asp?id=859), chi plaude all’iniziativa e chi accusa i compaesani di aver fatto denunce che hanno portato a questo, altri imputano ai litigi tra alcuni abitanti la misteriosa istallazione. I dubbi però rimangono: dal Comune trasecolano e smentiscono che la paternità della videosorveglianza appartenga ai loro uffici. C’è chi non crede siano vere e, come san Tommaso, cerca di toccare con mano, ma la telecamera si mette subito in movimento ed inquadra il malcapitato. Così la gente mormora e l’autorità indaga e fotografa tutto…di chi saranno quelle telecamere?
Fabio Barbera

venerdì, settembre 18, 2009

Berlusconi: "La nascita di una nuova televisione è sempre un miracolo. Niente può influenzare le masse così"

Tunisi, in tv il Silvio-show
"Non devo pentirmi di nulla"

IL "Silvio l'Africano Show" è stato un gran successo in sordina. Ma prima ancora del vero spettacolo il presidente del Consiglio, a Tunisi per il battesimo di un nuovo canale satellitare, si lascia andare a una confessione spontanea con i giornalisti locali: "La nascita di una nuova tv è sempre un miracolo. Oggi niente può influenzare le masse come la tv. La stampa è lontanissima dal farlo". Non si capisce se, avendola pronunciata in francese, confidi che i radar italiani non la captino. O conti invece sulla natura privata della visita. Resta una candida interpretazione autentica del conflitto di interessi, la cui entità da noi più d'uno ancora fatica a capire.

Siamo a Tunisi, due settimane fa. E tra esibizioni di record diplomatici, fisici e di politica interna immaginaria, il premier inaugura il format dell'intervista con applauso non solo del pubblico in studio ma anche dei conduttori. Che, per inciso, sono suoi dipendenti. Nessma Tv ha nella sua struttura proprietaria Mediaset e il vecchio socio e sodale Tarak Ben Ammar. Gran lancio, en exclusivité mondiale: 40 minuti a ruota libera. Menu ricchissimo. Del presidente tunisino Ben Ali, su cui Human Rights Watch ha faldoni di denunce, il Cavaliere dice che è "un sincero democratico". In passato nutriva invece dubbi su Obama, "dovuti alla sua scarsa esperienza", e poi "leggeva tutto dal gobbo, non sembrava farina del suo sacco". Ora però si è ricreduto, e lo promuove: "Dal vivo dice cose intelligenti, crede nel futuro e ha senso dell'ironia. Sebbene in questo io sia il numero uno".

Il conduttore in smoking e la conduttrice in tubino nero gli chiedono cos'abbia in comune con Ben Ammar, presente in studio. Il tycoon arabo sorride, quello italiano gongola: "La passione per l'altra metà del cielo!". È l'antipasto del filone sessuale: "Cosa serve per una tv di successo? Un buon casting femminile. E su questo io ho una competenza incredibile". Giù risate. Sebbene il fantasma del Noemigate sia evocato dallo stesso intervistato, i giornalisti si guardano bene dal lambirlo. E ancora: qual è la cosa di cui va più orgoglioso? "Di non aver nulla di cui dovermi pentire".

Poi arrivano i temi forti. L'immigrazione? "Molti di quelli che arrivano sono in mano a organizzazioni criminali. Io voglio aumentare invece gli accessi legali. Tuttavia gli italiani sono un popolo di emigrati. Ciò ci dà il dovere di guardare a questa gente con una totale apertura di cuore. La politica del nostro governo è quindi di dar loro un lavoro, una casa, una scuola e l'assistenza sanitaria". In due battute e quattro sorrisi, con buona pace della Lega, il pacchetto sicurezza sembra abrogato in diretta tv.

Le ricostruzioni controfattuali non si esauriscono qui. La crisi economica in Italia, per dire, non si sente perché "lo Stato dà a chi perde il lavoro l'80% del suo stipendio precedente". Qualcuno dovrebbe spiegarlo agli operai che si arrampicano sui tetti, per evitar loro una fatica inutile. L'affascinante conduttrice però è visibilmente impressionata. Loda l'energia del premier: "È incredibile! Dove trova tutta questa determinazione?". Provocato, lui non resiste: "Ora è il mio momento di fare una domanda. Qual è il suo numero di telefono?". Standing ovation.

(fonte: Repubblica.it)

martedì, settembre 15, 2009





La fine del pluralismo dell'informazione, in Italia, è definitivamente sancita con l'obbligo, imposto dalla RAI, di seguire - martedì 15 settembre - Porta a Porta di Bruno Vespa.
Per raggiungere questo obiettivo, la direzione RAI non si è fatta scrupolo di sovvertire il palinsesto della serata annullando "Ballarò".

Dopo i rischi paventati, siamo giunti all'esito finale: L'INSTAURAZIONE DEL REGIME VIDEOCRATICO.
Siamo giunti all'imposizione del pensiero unico, del totale controllo politico ed economico - voluto dal 1° ministro e padrone di Mediaset - sull'informazione, sulle opinioni, sulle coscienze degli Italiani.
Siamo giunti al programma televisivo obbligatorio per tutti.
Siamo giunti all'obbligo di assistere - a reti unificate - all'autocelebrazione dell'imperatore Berlusconi.

LA DEMOCRAZIA IN ITALIA E' MORTA.
Il 15 settembre 2009 TV SPENTA PER LUTTO.



Fonte: http://www.facebook.com/note.php?note_id=134993626266&id=101748583911&ref=nf

venerdì, settembre 11, 2009

Antimafia? Ma quale Libera, c'è Marrocco!!!

Il comune ha organizzato una conferenza antimafia stasera (11 Settembre) e non ha comunicato niente a Libera, ma ha preferito invitare Livio Marrocco. Da andarci con un cartellone enorme con scritto. L'ANTIMAFIA NON HA COLORI POLITICI E NON SERVE PER FARSI CAMPAGNA ELETTORALE!!!!

Questo è il comunicato:
Contro la mafia per le antiche scale.

Contro la mafia, per le antiche scale. Domani, venerdì 11 settembre 2009, alle ore 21, lungo la scalinata di via Crociferi, l’amministrazione comunale di Castellammare del Golfo ha organizzato un incontro con Andrea Vecchio, il costruttore di Santa Venerina che, nel 2007, subì quattro attentati in quattro giorni, per presentare il suo libro “Ricette di legalità”. La vicenda umana di Andrea Vecchio, che si ribella alle continue richieste estorsive delle cosche mafiose, nel libro si intreccia con la sua passione per la cucina. Alle 21, lungo la scalinata di via Crociferi, i saluti del sindaco di Castellammare del Golfo, Marzio Bresciani, quindi l’introduzione del presidente dell'associazione Antiracket di Castellammare, Diego Ponzo, e la trasmissione dello spot realizzato dalla stessa associazione antiracket. Seguirà l’introduzione e presentazione del testo a cura del giornalista Salvo Toscano e la testimonianza dello stesso autore, Andrea Vecchio. Concluderà la serata il vice presidente della Commissione regionale Antimafia, Onorevole Livio Marrocco. Prevista la proiezione finale di uno spot contro il racket, realizzato dalla ZEP. L’incontro rientra nell’ambito della tre giorni “Per le antiche scale”(da domani, venerdì 11 settembre, a domenica 13 settembre, www.ilplas.net ), manifestazione artistico- culturale che prevede concerti, mostre, incontri e proiezioni, lungo le antiche scale del centro storico di Castellammare (corso Bernardo Mattarella, villa Margherita, via Discesa Marina, quartiere Chiusa, via Crociferi, corso Garibaldi e piazza Don Sturzo). Il Comune di Castellammare del Golfo, che assieme ad altri Enti ed associazioni (Zep, Pro Loco, Skopelos, con il contributo della Provincia Regionale di Trapani e la Regione Siciliana) organizza la manifestazione, tramite la presentazione del libro del geometra Andrea Vecchio, spiega il vicesindaco Carlo Navarra, ha voluto "continuare a parlare di legalità, soprattutto ai tanti giovani che si riversano per le scalinate del paese in occasione di Plas”.

Si allega: programma della manifestazione “Per le antiche scale”

IL PORTAVOCE DEL SINDACO

(Annalisa Ferrante)


Questo è davvero pazzo! Ma cosa dice? Il miglior presidente della terra direi io..

Il caso Annozero! (dal 24 Settembre in onda su Rai 2)

Gli spot di Annozero scalano la classifica dei piu' visti di Youtube: con 41.379 visualizzazioni in circa 24 ore risultano al top dei video nella categoria intrattenimento. Secondi invece in Italia dietro Beppe Grillo e sessantottesimi in classifica globale, con piu' di 70 mila visualizzazioni. Gli spot di Annozero (la nuova stagione e' in programmazione dal 24 settembre), ancora non vengono mandati in onda dalle reti Rai. Per questa ragione, Michele Santoro si e' rivolto direttamente alla Rete lanciando un appello.

Cari amici, sono Michele Santoro e ho bisogno del vostro aiuto. Mancano pochi giorni alla partenza e la televisione continua a non informare il pubblico sulla data d'inizio di Annozero. Perciò vi chiedo di inviare a tutti i vostri amici e contatti su Internet gli spot che abbiamo preparato a questo scopo e che non vengono trasmessi.

mercoledì, settembre 09, 2009

Finalmente un ottima iniziativa da parte del comune!

CASTELLAMMARE SUL MAGAZINE DI RYANAIR. Oltre otto milioni di turisti leggono il servizio sul periodico della compagnia low cost
Castellammare del Golfo sul popolare magazine distribuito ai passeggeri in viaggio sulla Ryanair. Ancora una vetrina importante per il paese, questa volta a caratttere internazionale, poiché il giornale è stampato in centinaia di copie e letto da milioni di turisti durante il tragitto dai diversi aeroporti d'Europa. L’amministrazione comunale di Castellammare del Golfo ha scelto di promuovere l’immagine del paese su “Ryanair Magazine”, proprio perchè il mensile intrattiene ogni anno oltre 40 milioni di persone che scelgono la compagnia di bandiera irlandese, pioniera nel settore low-cost con una posizione di leadership sul mercato europeo, per volare sui cieli di mezza Europa. Circa otto milioni e mezzo le persone che hanno scelto Ryanair a giugno e luglio, ancora di più i passeggeri ad agosto, che si sono imbattuti nell’articolo promozionale su Castellammare del Golfo. Un tabloid coloratissimo per esportare in Europa e nel mondo, l’immagine di Castellammare del Golfo e delle sue bellezze e peculiarità. «Una pubblicazione che conta su un bacino d’utenza enorme -spiega il Vicesindaco ed assessore al Turismo Carlo Navarra- un grande ritorno d’immagine per il paese, perché i voli Ryanair, sui quali è distribuito il mensile, toccano diverse destinazioni. Abbiamo scelto di promuovere l’immagine del paese, proprio in questo perido estivo e sulle rotte internazionali, perché la presenza sulla rivista Ryanair rappresenta un’importante occasione di promozione per la città in quanto realizzata attraverso un mezzo di comunicazione che raggiunge un target turistico internazionale molto ampio. La nostra scelta, in altre parole, tiene conto delle positive ricadute di promozione turistica della città a livello europeo, considerando anche che i passeggeri che transitano per l'aeroporto “Vincenzo Florio” di Birgi, rappresentano potenziali visitatori». Ryanair trasporta nel periodo estivo tra i 7 ed i 10 milioni di passeggeri al mese, per più di 100 destinazioni europee. Per la realizzazione della rivista di bordo “Ryanair Inflight Magazine”, disponibile su tutti gli aeromobili, si avvale della collaborazione esclusiva di Ink Publishing, società editrice internazionale, specializzata nella produzione di riviste per compagnie aeree. Oltre l’inserimento, nell’edizione di agosto-settembre, del redazionale dedicato a Castellammare del Golfo come destinazione turistica selezionata, il pacchetto acquistato dall’amministrazione comunale di Castellammare, prevede la pubblicazione dell’articolo sulla rivista Ryanair on-line, attraverso il sito Internet Ryanair.com, visitato da 16 milioni di persone al mese.

IL PORTAVOCE DEL SINDACO
(Annalisa Ferrante)

La politica italiana vista dalla Svezia

Populismo tendente al fascismo

[Dagens Nyheter]

Perché il resto del mondo dovrebbe interessarsi al modo in cui è governata l’Italia se nemmeno gli italiani lo fanno? Perché l’Italia fa parte dell’UE, e anche se i 27 membri non agiscono esattamente secondo il motto dei moschettieri “tutti per uno e uno per tutti”, ci sono alcuni denominatori comuni. Tra le altre cose, il rispetto per chi la pensa diversamente e per i diritti delle minoranze, per la libertà d’espressione e di stampa. E naturalmente anche le condizioni economiche per entrare nella zona dell’euro.

Silvio Berlusconi, il gigante del mondo degli affari che è diventato politico, per quanto riguarda la teoria professa forse i principi europei, ma nella pratica fatica parecchio a farlo.

La stampa estera ha segnalato a lungo quanto sia inopportuno che un capo di governo abbia il quasi totale monopolio dei media. Semplificando un po’, è stato affermato che l’elettorato italiano si sia fatto sedurre dagli sciocchi programmi dei media sotto il controllo di Berlusconi. I programmi potranno essere imbarazzanti, ma per molti italiani l’intera politica è un sistema vergognoso, che può essere gestito tanto da un intrattenitore come Berlusconi quanto da un personaggio noioso come Giulio Andreotti, il protagonista assoluto della politica italiana del dopoguerra. C’è un film recente su Andreotti, “Il divo”, in cui il potere appare duro, pericoloso e mortale.

L’era di Andreotti si è conclusa con la caduta del muro e adesso ha preso il suo posto Berlusconi. Questi ha lo stesso controllo ed esige la stessa fedeltà ma appare significativamente meno pericoloso. È proprio questa la cosa più sgradevole. Perché man mano che la situazione economica si fa più difficile, il governo Berlusconi
ricorre a mezzi sempre più ripugnanti. I critici vengono minacciati e ridotti al silenzio. Ultimo nell’ordine, si è dimesso il redattore di un giornale cattolico che ha espresso opinioni sulla vita privata del capo del governo. A Bruxelles, il governo cerca di fermare il portavoce della commissione europea che ha osato ricordare le regole
in vigore per chi chiede asilo nei paesi dell’UE.

Ad essere terribile non è la critica della politica di Berlusconi ma il suo contenuto. L’idea di stigmatizzare i rom, di respingere i rifugiati, di riversare la colpa su determinate minoranze.
Purtroppo, lo stesso modello è in uso anche presso altri membri dell’UE. In Ungheria e Slovacchia, solo per menzionarne un paio, il nazionalismo va a braccetto con la persecuzione delle minoranze. Quel pentolone in Europa l’abbiamo già visto bollire in passato.

martedì, settembre 08, 2009

Sperimentazione ed istruzione: arrivano le scuole alfamediali


Un’interessante sperimentazione, divenuta adesso progetto istituzionalizzato, è stata avviata ad Erice e si sta diffondendo su tutta la penisola: è l’alfamedializzazione dell’istruzione. In un’era definita post-moderna, che ha visto avviarsi in modo veloce ed esponenziale - già con la nascita dell’industria culturale - un passaggio piuttosto repentino dalla civiltà alfabetico-tipografica della carta alla civiltà audivisivo-multimediale dello schermo, l’iniziativa ericina si insinua come necessaria ad una società proveniente da un ‘900 mediatico, definito dal gruppo di ricerca del responsabile pedagocico Tullio Sirchia (che ha avviato, promosso e diffuso l’iniziativa) “Il secolo dell’audiovisivo o secolo AV”, per entrare in un ventunesimo secolo dove l’audivisivo si amalgama anche e soprattutto con la multimedialità del web, il quale ne cannibalizza i molteplici aspetti e li rende propri: si pensi come, attraverso il web, sia diventato sempre più semplice acquistare prodotti, diffondere un’opinione, realizzare o promuovere una ricerca, trovare dati e informazioni, ascoltare o fare la radio, consultare un’enciclopedia, vedere o trasmettere la tv attraverso lo streaming, costruire un’identità virtuale o programmare un viaggio.
In questo quadro va ad orientarsi il rinnovamento dell’istruzione attraverso l’iniziativa del gruppo di ricerca di Tullio Sirchia; la scuola alfamediale risulta così in continuo aggiornamento e in simbiosi con la realtà che ci circonda, ripercorrendo anche quelle immancabili otto competenze base, scaturite dalla “Strategia di Lisbona”, che un cittadino europeo deve possedere per definirsi adeguatamente istruito: saper comunicare in madrelingua, saper comunicare utilizzando lingue straniere, avere competenza matematica e competenze di base in scienze e tecnologie, possedere competenza digitale, imparare ad imparare, avere competenze sociali e civiche, possedere spirito di iniziativa e imprenditorialità, essere in possesso di consapevolezza culturale.
Sotto questi variegati e molteplici aspetti e continue sollecitazioni la Scuola Alfamediale si pone come adeguato strumento di istruzione, anticipando il necessario rinnovamento del settore scolastico repentinamente chiamato a reagire per adeguarsi ad una società che richiede sempre più tre competenze imprescindibili: una cultura umanistica, una cultura scientifica e una cultura multimediale (le tre più potenti culture storiche del nostro tempo e sicuramente del nuovo millennio); nella Scuola Alfamediale quest’ultimo aspetto (quello della multimedialità) s’intende anche come Cultura dello Spettacolo, ovvero dei linguaggi integrati del corpo e delle cose (movimento, suono, immagine) e della parola (parlata, scritta, stampata). Così, per imparare a leggere, scrivere, comprendere, realizzare ed emettere i linguaggi e i contenuti integrati della multimedialità, gli studenti delle scuole alfamediali fanno contestualmente, oltre alle ordinarie attività di studio, numerose altre attività come presentare dei progetti dinnanzi un pubblico, produrre attività illustrate (come giornali scolastici e manifesti), realizzare servizi video, imparando le tecniche per stare davanti e dietro la telecamera e, dunque, ad entrare con tutta la loro corporeità e verbalità dentro lo schermo. La lezione diventa così attiva ed interattiva, lo studente non è più passivo ricettore di nozioni ma attivo produttore di una cultura viva e in continuo movimento.
Non solo: in una scuola alfamediale si imparano tecniche tipografiche (dalla realizzazione di un testo giornalistico, alla composizione di una pagina, alla messa in stampa); vengono insegnati percorsi di formazione, realizzazione e diffusione di un qualsivoglia prodotto mediale (dalla carta allo schermo, dall’autore che scrive al conduttore che appare in video); vengono acquisite le competenze e la padronanza sull’uso degli strumenti digitali (dal pc, ad Internet, alla Play Station).
A tutto ciò si aggiunge l’analisi più teorica dell’approccio agli strumenti mediali scaturita dal dibattito filosofico tra gli apocalittici (che come Umberto Eco vedono nello strumento televisivo l’avvicinarsi di un nuovo regime fatto di accondiscendenza, asservimento al potere mediatico, edonismo che si trasforma in egocentrismo, fors’anche in cinismo e consumismo incontrollabile) e gli integrati (che vedono nell’audiovisivo un valido supporto alla diffusione di conoscenza, cassa di risonanza della realtà in continua evoluzione e strumento utile in mano all’uomo e non viceversa).
Queste rinnovate attività scolastiche insegnano così alle nuove generazioni ad integrare testi provenienti da diversi strumenti, ad acuire il senso critico e la curiosità e a comprendere, recepire ed emettere diversi codici e linguaggi che rientrano nei settori della comunicazione e della creatività.
La sperimentazione quasi trentennale della scuola alfamediale – partita negli anni ’70 – ha ricevuto parecchi consensi ed adesioni: alla Rete Scuole Alfamediali (RSA) che ha il suo fulcro ad Erice e che comprende 20 scuole di ogni ordine e grado (16 siciliane, 2 liguri e 2 laziali), si è aggiunta la Rete di Verona con 95 scuole, di tutte le regioni d’Italia che da due anni hanno assorbito la struttura alfamediale introducendo così insegnamenti interattivi di cultura multimediale.
Link: www.scuolealfamediali.net
Fabio Barbera

venerdì, settembre 04, 2009

“Chi ha paura dell’uomo nero?” “Nessuno????”

"Pubblico una lettera che mi è stata inviata qualche giorno fa da una amica, penso che, oltre ad essere molto toccante, possa essere uno spunto di riflessione per tutti noi." (Alessio)

Capita così.
Una mattina, seduta alla mia scrivania per preparare l’ennesimo esame universitario, ripenso alla sera precedente. Buona compagnia, amici di amici con cui conversare, gente a posto, rispettabile. E poi succede il fataccio! Con naturalezza disarmante, con una facilità e una mancanza di complessità sconvolgenti si inizia una lunga conversazione…
Cattolici praticanti, figli della Collegno dai buoni valori cristiani, abituati, fin dalla più tenera età a frequentare oratori, gruppi di incontro giovanile, campi estivi con chitarra in mano, iniziano discorsi dalla dubbia consistenza: “i marocchini devono rapidamente smontare le tende e tornare, di corsa,
da dove sono venuti”.
-“Io li odio, cosa ci fanno qua, non hanno neanche la mia stessa religione, che se ne andassero a tagliare le mani alla gente nel loro paese!!!”
-“Certo, io quando cammino per strada ho paura, e poi sono sporchi, come fai a dargli la mano, te la dovresti subito disinfettare”.
Se non fosse che l’argomento mi turba particolarmente, mi tremano un po’ le mani mentre scrivo, vorrei piangere, forse riuscirei a dare un senso maggiore a queste poche parole.
Faccio quel che riesco.
Quel che mi lascia interdetta è la totale mancanza di informazione. L’umanità, fattore numero due, non la contemplo neppure, non voglio deprimermi troppo.
Il clima di terrore che si è creato in Italia negli ultimi tempi è preoccupante: leggi antiimmigrazione, reato di clandestinità, cartelloni elettorali con immagini di gente ammassata su una specie di canotto, che non porta giovani turisti rampanti alla baia cristallina a bere tequila e cosmopolitan. No! Porta gente disperata verso quella che viene presentata, da noi stessi e dai nostri mezzi di comunicazione, come la “terra promessa”, il “paradiso”. E come dargli torto! Con la bella stagione non si inizia a parlare d’altro che di Montecarlo, sgasate col ferrarino, corna di tale
soubrette nei confronti del fidanzato calciatore, che si vendica facendosi paparazzare nudo con la migliore amica della ex!
Abbiamo cose serie a cui pensare noi!!
Non è possibile scendere in strada e leggere che siamo riusciti a fermare “l’invasione”, che non dobbiamo ridurci come gli indiani d’America, nelle riserve…ma che cavolo, chi li ha messi nelle riserve questi indiani maledetti?? Chi?? Chi è andato con la croce e la spada a dire a mezzo mondo che tutto quello in cui ha empre creduto è SBAGLIATO, che il VERO dio, la VERA fede, i VERI valori sono i NOSTRI?? Chi l’ha fatto questo?? E trovarsi ora, la domenica mattina in Chiesa e
darsi grandi pacche sulle spalle compiacendosi della nostra bontà, del nostro spirito caritatevole verso i fratelli “meno fortunati” (che ATTENZIONE, non sono i marocchini, “sporchi musulmani!!”, ma quelli che credono nella mia stessa religione, sia ben chiaro!!) fa solo rizzare i peli sulle braccia!
I meno fortunati?? Qui non si tratta di fortuna o sfortuna! Qui ci sono precise RESPONSABILITA’!
Noi non siamo solo nati nella parte assolata di questo mondo…siamo NOI gli stessi creatori delle zone d’ombra, di notte fonda e scura che ha invaso, da secoli, terre da mille e una notte! E per noi, a scanso di equivoci, intendo TUTTE quelle persone che praticano turismo sessuale nelle felici lande orientali, che fumano le canne durante le manifestazioni per la pace, con fare da fricchettoni fuori tempo massimo, che a Sharm si tuffano in piscine da capogiro, dalle grandi cascate, mentre nel villaggio accanto non hanno l’acqua per lavarsi le mani, che prima di entrare al Billionaire o in qualunque altra discoteca super lusso, come anche ai rave, si fanno una pista, andando ad alimentare un traffico di stupefacenti in mano alle mafie del NOSTRO paese…è roba autoctona questa!!! Made in Italy, dobbiamo esserne orgogliosi, preservare la nostra bella identità di collusione, concussione, favoreggiamento, riciclaggio, prostituzione, racket, omicidi, tutta tutta pizza e mandolino!!!
Per TUTTI intendo quelle persone che si dimenticano (o non sanno direttamente, ancora più probabile!) che se il Centro di questo mondo, la zona ricca è così ricca, è perché per secoli ci sono stati atti di espropriazione delle terre altrui.
E non si tratta solo di petrolio, che è la prima e l’ultima cosa che si tira in ballo quando non si hanno molti argomenti! Si tratta di delocalizzazione di
fabbriche e multinazionali, che si trasferiscono dove la manodopera costa poco, dove la gente può essere sfruttata, dove la donne possono essere obbligate a lavorare 18 ore al giorno, facendo la pipì in una bacinella sottostante al bancone di assemblaggio dei nostri computer (per non perdere tempo!), e dove le stesse sono costrette a mostrare l’assorbente per dimostrare l’assenza di una gravidanza al personale responsabile. Si tratta di secoli di colonizzazione di Africa, America latina e Asia, si tratta di sfruttamento, stermini, istigazione alla prostituzione. Si tratta di genocidi appoggiati dagli stessi governi europei, di creazione di identità immaginarie e contrapposte, di vendita di armi e interventismo per la pace, di omertà e di ignoranza!
E non ci veniamo a raccontare che esistono i “meno fortunati”…che se la fortuna veramente esistesse, e non fosse cieca come dicono, svestirebbe i suoi panni per un giorno e porterebbe una vagonata di “sfiga” a tutti coloro che, davanti a un barcone di clandestini, di donne e bambini supplicanti, da giorni in mare aperto senza bere un bicchiere d’acqua, prendono la decisione di rispedire tutti a casa.
Se la fortuna decidesse un giorno di essersi stancata, e di fare la cattivella, vorrei che invertisse le parti di questo bel gioco…e che su quel barcone ci mettesse tutti i coloro che hanno una fifa nera che la loro bella costruzione di fango gli caschi un bel giorno addosso! E non per colpa dell’Altro, uomo nero brutto e cattivo!! Ma per l’inconsistenza di un mondo fatto di NIENTE, di ipocrisie, di falsità, di ignoranza!!
Quando e se i nostri figli si troveranno a supplicare accoglienza su delle barche del ’15-’18, strizzati come sardine, per situazioni di povertà che noi stessi abbiamo creato attraverso lo strapotere del capitalismo globalizzato e della logica “costi zero- benefici alle stelle”, allora forse non diremo più di “fermare l’invasione”.
Quando ci convinceremo che questa famosa identità da difendere non è altro che una chimera, che non importa se siamo italiani, turchi, marocchini o norvegesi, siamo pur sempre esseri umani in grado di comunicare, allora forse il sole sorriderà di nuovo!
Lo “sviluppo del sottosviluppo” è RESPONSABILITA’ di tutti!!
Vorrei passare di nuovo di fianco alla mia scuola elementare, e sentire i bimbi gridare, con gioia “Chi ha paura dell’uomo nero?”. “Nessuno!!!!!!”
Stefanie Marchese

martedì, settembre 01, 2009

BEACH VOLLEY: La Pol. Castellammare vince a Leonforte

Prestigioso successo della Polisportiva Castellammare nel quadrangolare di beach volley femminile (4 x 4) alla festa dello sport di Leonforte, manifestazione giunta alla 6^ edizione organizzata da MSP Italia e dal CONI Provinciale di Enna. Il team Castellamarese composto da Abate Veronica, Fundarò Serena, Fiumetto Lorena, Rocca Eleonora e Ganci Serena guidato da Luigi Fundarò ha battuto nell'ordine le padrone di casa del Leonforte Volley e della Pallavolo Agira (entrambe per 2 set a 0) mentre nell'incontro decisivo hanno superato al tie break l'ottima formazione del Mondial Enna.