domenica, febbraio 24, 2008

Aumento delle tasse universitarie

Il nostro ateneo, in virtù dei poteri di autonomia finanziaria riconosciuti dalla legge, ha varato pochi giorni fa il piano triennale di programmazione prevedendo: “"A fronte del miglioramento dei servizi prevedere una contribuzione studentesca adeguata e bilanciata tra le varie forme di reddito".

In altre parole è stato previsto un innalzamento delle tasse pari al 20%.
Questa è una bella batosta innanzitutto perché non vi è stato un adeguamento ai dati istat che invece avrebbe richiesto un aumento del 13% e non del 20% al fine di adeguare l’ammontare della contribuzione al costo della vita ( variazione che non viene fatta dal 2002).
Quello che mi fa più rabbia è il fatto che al posto di contenere i costi e razionalizzare il sistema universitario si continua imperterriti ad aumentare le tasse in modo spropositato.
Infatti in realtà l’ateneo palermitano si trova in crisi finanziaria non perché le tasse sono basse ma perché l’ateneo è totalmente inefficiente. Le principali inefficienze derivano:

  • da sedi disperse in tutta la Sicilia con pochi iscritti
  • dall’esistenza di corsi di laurea con pochissimi iscritti che tuttavia comportano notevoli costi
  • dall’esistenza ingiustificata di dipartimenti universitari che accorpano poche materie e pochi docenti. Non si capisce perché materie affini fanno parte di diversi dipartimenti.

Per me la situazione è ormai diventata insostenibile, voi che ne pensate?

Domenico Grassa

sabato, febbraio 09, 2008

A Carnevale ogni scherzo vale?

E’ appena trascorso Carnevale, la festa dove una volta il semplice suddito poteva diventare re e il re uno straccione, anche se solo per un giorno. Una festa piena di risate, divertimento, scherzi… ma a quanto pare a Castellammare lo spirito carnevalesco non viene recepito, visto che, nel nostro paese, al posto di scene festose si vedono scene simili a quelle delle guerriglie urbane!

Nel nostro paese, si sa, non c’è mai stata una vera e propria cultura del Carnevale, come magari vi è nella nostra regione in paesi come Acireale, Sciacca o Carini; da un paio di anni si è ripresa la “tradizione” della sfilata per le vie del paese, ma essa sicuramente non ha l’importanza e l’attrattiva degli avvenimenti nei paesi di cui sopra.
A Castellammare la vera tradizione è quella di andare ad “arruciare”; per chi non fosse pratico del dialetto, “arruciare” vuol dire bagnare, in sostanza fare scherzi carnevaleschi consistenti nello svuotare addosso alle persone siringhe o “pomponi” pieni di acqua o nel tirare addosso alla gente palloncini. E fino a qui, nulla di strano: sono usanze che si possono riscontrare anche nei paesi limitrofi al nostro e che comunque rientrano nel sano spirito carnevalesco.
Ma la cosa che fa rabbrividire è come dallo scherzo si sia passati alla quasi guerriglia; nelle sere di Carnevale non si vedevano più i gruppi di “cavatoli” vestiti in maschera andare in giro per le varie feste, come si faceva una volta, ma vere e proprie bande di persone in maschera, armati della qualsiasi: palloncini pieni di candeggina, ammoniaca, birra e addirittura urina, per non parlare delle uova marce… naturalmente da tirare addosso alle persone! Ora, lasciando perdere il fatto che si è perso il vero e proprio spirito del Carnevale, perché una persona che lancia un palloncino di candeggina o un uovo addosso ad un suo simile lo fa perché vuole fare del male e non per scherzo, queste bestie (perché definirle persone è eccessivo) hanno idea dei danni che si possono provocare alle persone? Non serve un chimico per spiegare che la candeggina o l’ammoniaca, oltre a scolorire i vestiti, “chi fussi la menu spisa” per dirla terra terra, se vengono a contatto con la pelle o con gli occhi possono provocare danni permanenti… ma evidentemente questi animali non lo capiscono!
Questa è una storia che a Castellammare va avanti da anni, e, se non si prendono provvedimenti seri, la situazione rischia di degenerare!
Cosa si può fare? In primis, come già hanno fatto alcuni castellammaresi, andare a denunciare alle autorità competenti questi atti di vandalismo; potrebbe sembrare una soluzione un po’ drastica ed eccessiva, ma se non si comincia a porre un freno alla questione, sollevando l’interesse delle forze dell’ordine (che, dopo aver ricevuto delle denuncie, durante la sfilata di martedì erano in giro a controllare e sequestrare palloncini e altro), si darà sempre più corda a questi “maliuti”. Se poi, come da sempre accade in Italia, vogliamo lasciare che le cose vadano avanti fino a quando non ci scappa il morto o il ferito grave…

Potrà sembrarvi un argomento stupido, contornato da motivazioni ancora più stupide, ma penso che, se veramente noi giovani vogliamo cambiare questo paese e farlo crescere all’insegna della cultura della legalità e del rispetto, prima di interessarci alle istituzioni, dobbiamo rivolgerci ai ragazzi, partendo anche dalle piccole cose.

Roberto Odisseo