venerdì, luglio 11, 2014

Comunicato stampa Coordinamento Salviamo Monte Inici

Il coordinamento "Salviamo Monte Inici", composto dalle associazioni Circolo Metropolis, CastelloLibero, CAI, Libera, Volontari forestali, Sviluppo e Lavoro, CambiaMenti e da liberi cittadini, esprime soddisfazione per la decisione dell'amministrazione comunale di presentare denuncia contro ignoti, dichiarandosi parte lesa per gli incendi che hanno distrutto Monte Inici nei giorni scorsi. Questa è stata una delle richieste che il nostro coordinamento aveva presentato all'amministrazione durante il consiglio comunale aperto che si è svolto giorno 8 Luglio presso l'aula consiliare. Riteniamo che tutta la popolazione castellammarese abbia subito un grave danno a causa degli incendi e quindi siamo soddisfatti che il sindaco abbia accettato questa nostra proposta. Auspichiamo che l'amministrazione comunale possa farsi portavoce delle altre nostre proposte che mirano alla salvaguardia delle NOSTRE montagne; tra queste vogliamo ricordarne alcune che possono essere già applicate nell'immediato quali: l'attuazione dell'ordinanza per la pulizia dei terreni privati, l'istituzione di una sorveglianza nei punti di accesso alla montagna con registrazione del documento di identità ed il controllo tramite videosorveglianza.
Riteniamo inoltre che la NOSTRA montagna debba essere gestita in maniera diversa da come è stato fatto fino a questo momento e quindi speriamo che l'amministrazione Coppola possa, con lungimiranza, attuare delle politiche che mirino a valorizzarla e preservarla. Il Coordinamento "Salviamo Monte Inici" è disponibile a collaborare col sindaco e con l'amministrazione per raggiungere quest'importante obiettivo, nel caso in cui ci dovesse essere la volontà politica di raggiungerlo.
Coordinamento Salviamo Monte Inici

martedì, luglio 01, 2014

I Castellammaresi a difesa della LORO Montagna

Vista la forte emergenza incendi che ha colpito il nostro territorio, consapevoli che si tratta di una vera e propria strategia criminale e non di fatti casuali, le associazioni: Volontari Forestali, Circolo Metropolis, CambiaMenti, CastelloLibero, Libera, Cai, e Sviluppo e Lavoro, insieme ad alcuni cittadini, a seguito della riunione svoltasi oggi 1/7/2014 presso i locali dell'aula consiliare, hanno creato un coordinamento per presidiare i punti sensibili di tutte le aree boschive del comprensorio. 

Il coordinamento, convinto che il bosco è un bene comune del territorio da tutelare collettivamente, lancia una campagna di vigilanza e controllo per prevenire gli incendi.
Tutti i cittadini sono i invitati ad unirsi ai gruppi che presidieranno i punti sensibili della zona a partire da giovedì 3 luglio, in previsione dell’ondata di scirocco che investirà l’isola.
Il punto di coordinamento sarà la sede del CAI, circonvallazione di fronte il Bar Tropical. Per le adesioni volontarie recarsi lì mercoledì 2 luglio dalle 18 alle 20 o contattare le singole associazioni.
Per info: 3389214485, 3282756832



La famosa questione della strada che non c'è a Scopello

Non esiste asse viario, né alcuna strada attorno al Baglio di Scopello. Lo ha ribadito il Tribunale di Trapani, Sezione Civile che ha, ancora una volta, respinto tutte le richieste avanzate dal Comune di Castellammare del Golfo secondo cui sarebbe esistita una strada attorno all’edificio che fu residenza di caccia di Ferdinando II di Borbone.
La vicenda ebbe inizio nel 2010 allorquando il Comune - al fine di consentire un uso pubblico su una strada che ben due diversi organi di giustizia poi hanno affermato essere inesistente - rimosse una catena istallata, da oltre 50 anni, su un fondo privato.
Le proprietarie del fondo, sig.re Plaia, a tutela dei propri diritti intrapresero una azione giudiziaria per reintegra in possesso dinanzi alla sezione Distaccata di Alcamo del Tribunale di Trapani che accolse il ricorso condannando il Comune al ripristino dello stato dei luoghi mediante reinstallazione della catena e dei paletti di sostegno nella medesima posizione in cui si trovavano al momento dello “spoglio” operato dal Comune.
Il Comune, insistendo nella propria pretesa, propose giudizio di merito che a distanza di quattro anni ha visto ancora soccombente l’Ente pubblico.
Anche in questo secondo giudizio – scrive in sentenza il Giudice Cicorella – il Comune non è stato in grado di dimostrare alcun intervento sul fondo privato idoneo a farne ritenere la demanialità, né il Comune ha dimostrato la concreta idoneità della presunta strada a soddisfare esigenze di transito della comunità territoriale.
Soddisfazione per l’esito del giudizio ha espresso l’avv. Giuseppe Novara, procuratore in giudizio delle proprietarie del fondo, il quale ha visto accolte tutte le proprie deduzioni in particolare quella secondo cui non è sufficiente il solo inserimento di un’area nell’elenco delle pubbliche vie a provare l’automatica ed irreversibile trasformazione e destinazione all’uso pubblico con conseguente acquisizione al demanio comunale.

A questo punto – prosegue l’Avv. Giuseppe Novara – sarebbe opportuno individuare quali reconditi motivi hanno indotto l’Ente Comune a porre in essere degli atti che due diversi Giudici hanno ritenuto lesivi del diritto di proprietà.