sabato, febbraio 28, 2009

Arrestato al San Raffaele il boss mafioso Mariano Saracino


MILANO 27/02/2009 - Era appena stato dimesso dall’ospedale San Raffaele quan­do gli uomini della squadra Mobi­le milanese gli hanno stretto le manette ai polsi. E Mariano Sara­cino, “il braccio finan­ziario” del super latitante Matteo Messina Denaro è finito a San Vit­tore.

RISCHIO FUGA
Saracino, nato a Castellamare del Golfo (in provincia di Trapani) 62 anni fa, era già stato arrestato nel 2004, nel corso dell’o per azio ne “Tempesta”, che aveva portato in carcere ben 23 affiliati di “Cosa Nostra”. Ma al 62enne erano stati concessi gli arresti domiciliari per motivi di salute. Nonostante fosse accusato del 416 bis: l’associazio ­ne mafiosa. Finite le indagini per Saracino era partito il processo, con le due condanne in primo e secondo grado. E l’appuntamento finale con la giustizia, quello defi­nitivo, era in programma per lo scorso mercoledì, con la decisione della Cassazione. Ma proprio il giorno prima, martedì 24 febbraio, il 62enne aveva lasciato la Sicilia alla volta di Milano. Intervento chirurgico al cuore, aveva spiega­to, e il Tribunale aveva rilasciato il permesso. Ma la data dell’opera­zione, in concomitanza con la de­cisione della Cassazione, ha allar­mato gli agente della Mobile di Trapani. Il sospetto infatti era che Saracino volesse lasciare l’Italia prima che la Cassazione rendesse definitiva la condanna. E spedisse così il 62enne dietro le sbarre.

IL “BRACCIO FINANZIARIO”
Ieri, dopo la sentenza della Cassa­zione, dalla Procura di Trapani è partito l’ordine di carcerazione per il 62enne, considerato il “mi ­nistro delle Finanze” della cosca Denaro Messina. Era lui infatti a gestire gli investi­menti economici dei boss del tra­panese, era lui ad occuparsi delle spese e degli introiti del clan. Era uno dei “colletti bianchi” di fidu­cia del super latitante Matteo Mes­sina Denaro, il figlio di “Don Cic­cio”.

LE DIMISSIONI
Quando gli uomini della Mobile milanese sono arrivati all’ospeda ­le San Raffaele, Saracino era appe­na stato dimesso. E senza nemme­no aver subito l’operazione chi­rurgica. Il 62enne infatti, arrivato a Milano insieme al suo medico di fiducia che lo aveva in cura anche a Trapa­ni, all’ultimo aveva deciso di non sottoporsi più all’intervento. E do­po aver già svolto tutti gli esami e gli accertamenti in vista dell’ope­razione ha rinunciato alla sala operatoria. «Non me la sento più» avrebbe detto ai medici. Ma dopo le dimissioni per lui sono scattate le manette. Quando gli agenti sono arrivati infatti Saracino era ancora nella sua stanza, in attesa di lascia­re l’ospedale. E per il 62enne, con­dannato a 10 anni per associazio­ne mafiosa ed estorsione, si sono aperte le porte di San Vittore.

Fonte:www.cronacaqui.it

venerdì, febbraio 27, 2009

Assessore Udc indagato per voto di scambio


L’assessore regionale ai Beni Culturali, Ambientali e Pubblica istruzione Antonello Antinoro dell’Udc risulterebbe indagato per voto di scambio dalla procura di Palermo nell’ambito dell’inchiesta Perseo.

In un’intercettazione due uomini considerati vicini al boss palermitano Salvatore Genova avrebbero fatto riferimento alla compravendita di voti al prezzo di 50 euro ciascuno. Uno dei due avrebbe anche chiamato l’assessore nel corso della telefonata.

Antinoro, che non ha ricevuto l’avviso di garanzia, ha dichiarato: «Sono stupito, esterrefatto. E comunque sereno e tranquillo».

Sono indagati con la stessa accusa i parlamentari regionali Alessandro Aricò (Il Popolo della Libertà) e Riccardo Savona (Udc).

Fonte: www.rosalio.it


giovedì, febbraio 19, 2009

Condannato Mills perchè corrotto. E il corruttore?

Alla fine è arrivata la sentenza: l'avvocato Mills è stato condannato a 4 anni e 6 mesi di reclusione per aver preso una tangente da 600 mila dollari.
Di che stiamo parlando? Per chi si fosse perso gli ultimi anni di cronaca giudiziaria - tanti purtroppo - basti sapere che stiamo parlando di uno dei processi in cui è imputato il nostro amato presidente del consiglio, Silvio Berlusconi. Le indagini, svolte dalla Procura di Milano, partono quando un commercialista londinese ha girato ai magistrati milanesi una lettera di David Mills, avvocato consulente del gruppo Fininvest, nella quale costui chiedeva come far "sparire" 600 mila dollari ricevuti in cambio di false testimonianze ad un processo; questi soldi li aveva avuti da un certo Mister B, imputato in un processo per corruzione giudiziaria. Mills aggiunge che, grazie alle sue dichiarazioni mendaci rilasciate ai giudici, il suddetto Mr B si era salvato da una condanna pressochè certa. I magistrati hanno immediatamente aperto un'inchiesta, chiedendo infine il rinvio a giudizio per Mills e Berlusconi, rispettivamente corrotto e corruttore secondo gli inquirenti. Immediatamente dalle stanze della politica (non solo di centrodestra) si levò un coro contro i magistrati terroristi e golpisti, arrivando fino al cosiddetto Lodo Alfano, che sospende tutti i processi alle 4 più alte cariche dello Stato (Presidente della Repubblica, del Senato, della Camera e del Consiglio dei Ministri), sia per reati precedenti all'assunzione della carica e non connessi all'esercizio stesso delle funzioni istituzionali, sia quelli connessi a tali funzioni. In parole povere, grazie a questa legge incostituzionale (viola l'articolo 3 della Costituzione "La legge è uguale per tutti, a prescindere dalla posizione sociale, reddito, etc."), sono stati sospesi tutti i processi a carico di Silvio Berlusconi, unico imputato tra le persone attualmente in carica nelle posizioni che godono di questa legge vergogna.
Tornando al processo Mills, le prove a carico della colpevolezza di Berlusconi nel ruolo di corruttore sono tante, anche perchè quando si scopre che uno è stato corrotto per condannarlo si deve scoprire anche il corruttore, altrimenti l'imputato non è condannabile perchè la sussistenza del reato è indimostrabile. Quindi, se Mills è stato condannato per aver preso una tangente vuol dire che si hanno prove certe anche su chi ha corrotto Mills. Il problema è che il corruttore s'è fatto una leggina paraculo, tanto che non potrà essere condannato, almeno fin quando la Corte Costituzionale non abolirà la legge per incostituzionalità.
E, intanto, gli italiani si tengono (e acclamano!!) un presidente del consiglio corrotto, che usa le istituzioni nazionali per risolversi i suoi crucci e garantirsi l'impunità. Il tutto nel quasi completo silenzio di tv e giornali. Se questa è democrazia...

Vincenzo Desiderio

mercoledì, febbraio 18, 2009

Veltroni si dimette da coordinatore del PD

Come tutti sappiamo, dopo l'ennesima scoffitta del PD, stavolta subita in Sardegna Walter Veltroni si è dimesso dal ruolo di coordinatore del PD. Con questa mossa si finalmente ammesso che il progetto iniziale di Partito Democratico è fallito. Il nuovo partito doveva essere un partito nuovo, con idee nuove, nuovi metodi di fare politica basati sulla democrazia, sulla trasparenza e su un continuo e costante confronto popolazione-partito. Tutto ciò non è decisamente avvenuto. Il Partito Democratico fin ora è stato soltanto la somma tra DS e Margherita, somma che ha portato a continui scontri e all'affermazione di un vecchio modo di fare politica che, a chi era entusiasta del progetto PD, proprio non piace. Quindi l'esigenza di partire da zero. Ci sarà una rinascita o il PD è destinato a morire? Ha fatto bene Veltroni a dimmettersi in questo momento? Forse lo doveva fare prima? O forse l'errore è stato quello di fare entrare cani e porci all'interno del PD? (cosa che ha fatto nascere numerose correnti intere). Cosa ne pensiamo noi a Castellammare? Secondo voi, la politica nazionale ci riguarda oppure solo relativamente?
Di spunti ce ne sono tanti, spero che le voste risposte saranno altrettanto numerose!
Vito Fazzino

martedì, febbraio 17, 2009

Ecco chi paga la crisi!

Tanto Fas, Fondo aree sottoutilizzate. E anche "dosi" rimaste "inutilizzate" della legge 488 sugli incentivi. Sono queste due delle fonti dalle quali il Governo ha attinto i 7,2 miliardi di risorse destinate nel biennio 2009-2010 a irrobustire la dote già prevista per gli ammortizzatori sociali e a rendere operativi gli incentivi per la cosiddetta "rottamazione" di auto, elettrodomestici e mobili.
Il Fondo aree sottoutilizzate (FAS) costituisce, dal 2003, lo strumento generale di governo della nuova politica regionale nazionale per la realizzazione di interventi nelle aree sottoutilizzate (l'85% è destinato alla Sicilia).
La strategia unitaria nella programmazione degli interventi e la flessibilità nell'allocazione delle risorse, che caratterizzano tale Fondo, consentono di impostare una politica nazionale regionale coerente con i principi e le regole di quella comunitaria e di conseguire una maggiore capacità di spesa, condizione essenziale per soddisfare anche il principio di addizionalità, scaturente dagli impegni assunti dall'Italia con l'Unione Europea.
Sono dunque fondi in larga parte già stanziati nei mesi, e negli anni, scorsi in altre direzioni, quelli con cui il Governo ha dato il via alla cosidetta "fase tre" del piano anti-crisi. Che segue la "fase uno", costituita dalla Finanziaria 2009 con la social card (unica misura con valenza 2008) e il primo stanziamento da circa 1,4 miliardi per gli ammortizzatori, e la "fase due" sotto forma di decreto anti-crisi, dal valore di poco inferiore a 5 miliardi.
Il Governo conferma che il piano anti-crisi sblocca 40 miliardi per il triennio, che potrebbero lievitare a quota 80 miliardi con un uso massiccio di fondi Ue. L'Esecutivo sottolinea anche le importanti ricadute della terza "tranche" di interventi culminata nel decreto "rottamazione", da questa settimana all'esame del Parlamento. Che, con i Servizi Bilancio delle due Camere, sarà anche chiamato a pronuciarsi sulle modalità di copertura del Dl sulle quali diversi tecnici hanno espresso, seppure in forma solo ufficiosa, più di un dubbio.
Fonte: Il Sole 24 ore

domenica, febbraio 15, 2009

Volley - girone di ritorno: buona "la prima" per il Centro Carne

Buon inizio del girone di ritorno nel campionato di volley di I^ divisione femminile per il Centro Carne Castellammare. Reduci dalla sconfitta con la capolista Sicilcostruzioni Mazara le ragazze castellammaresi alla comunale " M. Bonanno" hanno offerto una buona prova sul piano caratteriale non dando modo al teamo spite, il Centro Fitnnes Partanna, di mettere in discussione l' esito dell'incontro, il risultato finale di 3 set a 0 ( parziali 25-12 / 25-16 / 25-15 ) si spera possa essere da stimolo a far bene nel proseguo del campionato. Las quadra è attesa adesso alla non semplice trasferta di Paceco per poi tornare tra le mura amiche domenica 1 marzo alle ore 11 per il confronto con la Fortitudo Buseto.

venerdì, febbraio 13, 2009

Chi ha spento la luce?

Da diversi giorni parti del nostro paese sono soggette a continue mancanze dell'energia elettrica. Questa situazione va avanti dal 29 Gennaio e non si capisce quale sia la causa. Capisco che il 13 Febbraio è stato scelto come Giornata del Risparmio Energetico (chiamata M'illumino di meno) ma da noi è ben 15 giorni che volenti o no, siamo costretti ad utilizzare l'energia a singhiozzo, senza nè preavviso, nè un motivo conosciuto. Vorrei chiedere a chi sa il motivo di queste mancanze di energia elettrica di poterci "illuminare"! :-) Perchè manca la luce a Castellammare del Golfo? Chi l'ha spenta? e perchè?

p.s. Mi raccomando parteciapate alla Giornata del Risparmio Energetico (sempre che non ci facciano parteciapare d'ufficio togliendoci nuovamente la luce!) :-) e firmate la petizione dell'Ing Di Benedetto.

Vito Fazzino

lunedì, febbraio 09, 2009

Petizione popolare proposta dall'Ing. Martino Di Benedetto

L'ingegnere Martino Di Benedetto ha proposto una petizione popolare focalizzando l'attenzione su 4 punti in cui si chiede al Sindaco e amministrazione maggiore trasparenza e operatività dell'ufficio tecnico. La petizione proposta è la seguente:

AL SIGNOR SINDACO DI CASTELLAMMARE DEL GOLFO
I sotto elencati tecnici liberi professionisti e cittadini: premesso che siamo fermamente convinti che l’ordine, le procedure certe e la trasparenza siano alla base del buon funzionamento di qualsiasi processo produttivo e amministrativo;- che negli ultimi anni la mancanza di personale e le vicissitudini che tutti conosciamo hanno portato ad un fortissimo rallentamento della produzione dell’ufficio tecnico e quindi dell’economia globale del paese;- che tale rallentamento non è più sostenibile se dall’altro lato non si ha la certezza dei procedimenti edelle priorità; chiediamo alla S.V.I. che si mettano in atto i seguenti provvedimenti con procedura di urgenza:
1) rilascio della certificazione dipresentazione prevista dal comma 2, dell’art. 2 della L.R. 31/05/94, n. 17)per ogni pratica edilizia con la relativa comunicazione, entro una settimana(anche con pubblicazione via Internet), del numero progressivo di presentazionee del responsabile del procedimento come previsto dalla legge vigente;
2) pubblicazione (via internet) degli elenchi aggiornati in tempo reale dellepratiche edilizie distinte per le stato di avanzamento delle stesse (-presentate, -assegnate a chi, -istruite, in attesa di integrazione, -in turnoper la C.C.E., -in corso di rilascio del provvedimento, -con provvedimentorilasciato) identificate dal numero di pratica comunicato al tecnico e quindicon la garanzia del rispetto della privacy;
3) Predisposizione epubblicazione (via internet) delle statistiche mensili delle pratiche edilizieevase, sempre identificate con il numero progressivo, con la distinzione delletipologie (autorizzazioni, concessioni, certificazioni ….)
4) riaperturapomeridiana della sezione urbanistica dell’U.T. almeno una volta a settimanaper consentire l’accesso dei cittadini che non possano farlo di mattina.
Fiduciosi nell’accoglimento delle richieste sopra esposte, porgiamo distintisaluti.

Firme
Ing. Martino Di Benedetto
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Si può anche dare la propria adesione all'iniziativa firmando la petizione on line.
Se vuoi sostenere l'iniziativa clikka il link FIRMA

Bloccata a Marsala la via intitolata a Peppino Impastato, motivo: "non abbiamo il suo curriculum!"

Quella che è accaduta a Marsala, terra di straordinaria e gustosa sicilianità, è una vicenda che ha dell’incredibile. L’amministrzione comunale decise tempo fa - a fronte della richiesta di un componente del consiglio comunale della sinistra, la cui proposta fu approvata all’unanimità dal consiglio - di intitolare una piazza o una via al giovane giornalista Peppino Impastato, che dai microfoni di Radio Aut di Cinisi irrise i poteri occulti gridando anche che "La mafia è una montagna di merda" e che, per questo, fu ucciso proprio dalla mafia il 9 maggio del 1978. Fin qui l'iter è andato a buon fine ma si è bloccato a gennaio perché la prefettura di Trapani non conosce Peppino Impastato! Proprio così: dopo l’arrivo della documentazione, la prefettura ha bloccato il procedimento e ha chiesto il curriculum di Peppino Impastato. “Siamo senza parole – ha dichiarato il componente della commissione toponomastica del comune, Michele Santoro, al sito peppinoimpastato.com – forse il prefetto di Trapani dovrebbe dire qualcosa in merito a questa incredibile, incresciosa e offensiva richiesta arrivata via fax. Come si fa a non conoscere – continua – un personaggio la cui tragedia è nota a tutti, anche grazie al film “I cento passi”. In Italia la memoria è corta e la burocrazia incredibilmente farraginosa”.

giovedì, febbraio 05, 2009

E’ morto Giuseppe Gatì (il ragazzo che contestò Sgarbi)

Il 31 Gennaio Giuseppe Gatì è morto, il ragazzo che contestò Sgarbi. Aveva 22 anni. Giuseppe è morto mentre lavorava: era andato a prendere il latte da un pastore ed è morto fulminato mentre apriva il rubinetto della vasca refrigerante del latte. E’
morto dentro una bettola di legno, sporca. Aveva urlato “VIVA CASELLI! VIVA IL POOL ANTIMAFIA!” era stato anche criticato per questo, ma aveva smosso queste acque putride e stagnanti che ci stanno soffocando. Suo padre ha detto, distrutto dal dolore, in lacrime: “Sono sempre stato orgoglioso di mio figlio, anche se a volte ho dovuto rimproverarlo, solo perchè mi preoccupavo per lui. Ma sono orgoglioso di lui per tutto quello che ha fatto”. Giuseppe questo lo sapeva. Anche gli amici che hanno scritto la segnalazione sono orgogliosi di lui anche se non sanno come esprimere il loro dolore se non ricordandolo.

Le sue parole:

“E’ arrivato il nostro momento, il momento dei siciliani onesti, che vogliono lottare per un cambiamento vero, contro chi ha ridotto e continua a ridurre la nostra terra in un deserto, abbiamo l’obbligo morale di ribellarci. QUESTA E’ LA MIA TERRA ED IO LA DIFENDO E TU?”



Non possiamo che ricordarti così, e ripetere le tue parole:
Viva Caselli! Viva il pool antimafia!

lunedì, febbraio 02, 2009

OGGI RIFIUTI...DOMANI RISORSE


E’ partita la raccolta differenziata a Castellammare e perché questa possa bene avviarsi è necessario l’impegno di tutti noi. Sicuramente buona parte dei cittadini non è bene informata sul suo funzionamento e su cosa è bene fare nella vita di tutti i giorni.
E’ bene differenziare quanto meno vetro, carta, plastica e lattine, in attesa di avere anche a Castellammare dei contenitori per l’umido.
Con questo post voglio farvi riflettere su dei dati, che possono convincere anche i più riluttanti, sulla necessità di un comportamento “virtuoso” in questo senso.
Lo sapevate che:
- Il riciclo del VETRO permette un risparmio annuo di 400000 tonnellate di petrolio.
- Il 60% delle bottiglie è fatta di vetro riciclato.
- Il 75% del materiale usato per fabbricare una maglietta può venire da bottiglie di PLASTICA riciclate.
- Con una bottiglia di plastica di acqua minerale da 1,5 litri si può tenere accesa una lampadina da 60W per circa un’ora.
- Per produrre una tonnellata di CARTA vergine occorrono 15 alberi, 440000 litri di acqua e 7600 Kwh di energia elettrica. Per produrre invece una tonnellata di carta riciclata bastano 1800 litri d’acqua e 2700 Kwh di energia elettrica.
- Con 500 LATTINE si costruisce una bicicletta.
- Con 13 scatole d’acciaio si ottiene una pentola.

Allora….buona differenziata a TUTTI e riflettete….molte cose possono essere ancora riutilizzate!

Alessio Navarra

domenica, febbraio 01, 2009

MALTEMPO: FIUME STRARIPA, UN MORTO NEL TRAPANESE CASTELLAMMARE DEL GOLFO (TRAPANI)

Notizia ansa:

- Un infermiere dell'ospedale di Alcamo, Mario Melia, 60 anni, è morto travolto dalle acque straripate dal fiume San Bartolomeo a Castellammare del Golfo (Tp). L'uomo, stamattina alle 7, si trovava nella sua casa di campagna non lontana dal fiume quando é stato travolto da acqua e fango provenienti dall'alveo riempito dalle piogge degli ultimi giorni. Sono in corso le operazioni di recupero del cadavere da parte dei Vigili del Fuoco.

Sentite condoglianze alla famiglia da parte dello Staff Castellolibero