venerdì, agosto 31, 2012

Passo Carrabile a Castellammare del Golfo... che fare?

Come è noto a tutti i cittadini di Castellammare del Golfo l'amministrazione ha emanato un avviso dove si invitava la cittadinanza a regolarizzare la propria posizione tributaria con specifico riferimento alle aperture dei passi carrabili. Più volte ci è stato chiesto quando sia dovuto il tributo, pertanto proverò a chiarire alcuni punti di tale argomento. Ai sensi dell'art. 44 del decreto legislativo n. 507/1993 e del regolamento comunale, per passi carrabili devono intendersi
quei manufatti costituiti generalmente da listoni di pietra o altro materiale o da appositi intervalli lasciati nei marciapiedi o, comunque, da una modifica del piano stradale intesa a facilitare l’accesso dei veicoli alla proprietà privata.
A sua volta il passo carrabile deve distinguersi dal passo a raso e cioè quello senza taglio di marciapiede, listoni delimitativi o altre opere che non determina alcuna occupazione visibile del suolo pubblico in quanto caratterizzato dall'assenza di interruzioni sul marciapiede o modifiche del piano stradale che permettano, al proprietario dell’accesso, una posizione ed un uso diverso del marciapiede da quello di cui può fruire tutta la collettività. Fatte queste premesse è bene precisare che sono soggette a tassazione solo i passi carrabili e non i passo (carrabili) a raso in quanto soltanto nei primi viene integrato il presupposto del tributo, e cioè l'occupazione del suolo e dell'area pubblica (In tal senso Cass.n. 16733/2007). Quindi è bene dire che sia in quelli a raso che in quelli non a raso il privato realizza una apertura sulla strada pubblica, ma il tributo è dovuto soltanto nell'ipotesi di costruzioni di manufatti atti ad accedere al fondo privato dalla strada pubblica in quanto soltanto in questa ipotesi si determina una effettiva occupazione del suolo pubblico (spesso l'interruzione del marciapiede), condizione che realizza il presupposto del tributo.

lunedì, agosto 20, 2012

Consigliere Genna, che ne pensa di dimettersi?

Nell'ambito della recente operazione antimafia denominata "Crimiso", in cui sono stati arrestati vari esponenti di Cosa Nostra castellammarese, il consigliere comunale Girolamo Genna è stato raggiunto da un avviso di garanzia per via di sue dubbie frequentazioni con alcuni degli arrestati; secondo la Procura, avrebbe messo a disposizione della cosca castellammarese alcuni locali di sua proprietà, nei quali si sarebbero svolti summit e riunioni di mafia.
Senza tirare in ballo il solito fuorviante discorso su garantismo e giustizialismo, parole ormai completamente travisate, crediamo fortemente che il rispetto per un'istituzione pubblica che rappresenta gli interessi di tutti i cittadini, quale è il Consiglio Comunale, venga prima di qualsiasi altra considerazione politica o, peggio, personale; questo rispetto verso l'Istituzione deve considerarsi doveroso per qualsiasi cittadino, ma in misura ancora maggiore per chi ricopre un ruolo istituzionale.
Un rappresentante delle istituzioni elettive che viene raggiunto da pesanti sospetti di vicinanza a Cosa Nostra rischia di danneggiare l'immagine dell'intera istituzione di cui fa parte.
Pertanto, l'Associazione Castellolibero ONLUS e il Presidio di Libera "P. Mattarella" di Castellammare del Golfo chiedono al consigliere comunale Girolamo Genna di dimostrare il suo senso dello Stato e il rispetto per il Consiglio Comunale e per tutti i cittadini da esso rappresentati, rassegnando le dimissioni da componente del Consiglio Comunale.
Invitiamo tutti i cittadini che condividono questa iniziativa ad aderire al gruppo Faccebook "Consigliere Genna, che ne pensa di dimettersi?". L'iniziativa sta riscuotendo un certo consenso, tanto che ad oggi gli iscritti al gruppo hanno superato quota 100 attirando l'attenzione del Giornale di Sicilia che ha pubblicato un articolo al riguardo (V. foto)


"L'equivoco su cui spesso si gioca è questo. Si dice: "Quel politico era vicino a un mafioso, quel politico è stato accusato di avere interessi convergenti con le organizzazioni mafiose, però la magistratura non lo ha condannato, quindi quel politico è un uomo onesto". E no! Questo discorso non va, perché la magistratura può fare soltanto un accertamento di carattere giudiziale, può dire: "Beh! Ci sono sospetti, ci sono sospetti anche gravi, ma io non ho la certezza giuridica, giudiziaria, che mi consente di dire quest'uomo è mafioso". Però, siccome dalle indagini sono emersi tanti fatti del genere, altri organi, altri poteri, cioè i politici, cioè le organizzazioni disciplinari delle varie amministrazioni, i consigli comunali o quello che sia, dovevano trarre le dovute conseguenze da certe vicinanze tra politici e mafiosi che non costituivano reato, ma rendevano comunque il politico inaffidabile nella gestione della cosa pubblica. Questi giudizi non sono stati tratti perché ci si è nascosti dietro lo schermo della sentenza, si è detto: "Ah, questo tizio non è stato mai condannato, quindi è un uomo onesto". Ma dimmi un poco: ma tu non ne conosci gente che è disonesta, che non è stata mai condannata perché non ci sono le prove per condannarla, però c'è il grosso sospetto che dovrebbe, quantomeno, indurre, soprattutto i partiti politici, a fare grossa pulizia, a non soltanto essere onesti, ma apparire onesti, facendo pulizia al loro interno di tutti coloro che sono raggiunti comunque da episodi o da fatti inquietanti, anche se non costituenti reati". (Paolo Borsellino)

mercoledì, agosto 08, 2012

“L’assassinio del nostro patrimonio naturale”.


Dopo i violenti incendi che hanno devastato diverse aree del territorio castellammarese, il sindaco Marzio Bresciani parla di “Ecosistema in pericolo”.
L’assassinio del nostro patrimonio boschivo dal valore inestimabile e l’ecosistema in gravissimo pericolo. Violentate e sfigurate la riserva dello Zingaro, in particolare dal lato di San Vito, il bosco di Scopello, la zona di contrada Intavolata nei pressi della spiaggia Plaja, piano Vignazzi”. Queste le parole del sindaco dopo giorni di incendi. Scene da “fine del mondo” quelle viste a Scopello che hanno portato alla distruzione di gran parte della riserva dello Zingaro. A Monte Inici si sono distrutti ettari e ettari di vegetazione e molte aziende agricole sono totalmente scomparse. Il sindaco, recatosi nei luoghi che hanno devastato il nostro territorio continua ringraziando tutti gli uomini ed i volontari della Protezione Civile, del Corpo Forestale e dei Vigili del Fuoco che ogni giorno lavorano senza tregua per lo spegnimento degli incendi.
Chiediamo agli inquirenti di andare fino in fondo ed assicurare alla Giustizia gli autori di questo scempio” conclude il sindaco Bresciani.

Emanuel Butticè

lunedì, agosto 06, 2012

CASTELLAMMARE BRUCIA!


E ancora una volta Castellammare brucia! Sta volta è toccato al Monte Sparacio arrivando a interessare la Riserva dello Zingaro, colpiti da un incendio che è durato per più di due giorni.
L'ennesimo atto IGNOBILE ad opera di gente ignorante che non ha nessun amore per la propria terra.
Purtroppo io, come tanti altri, non ho nessuna prova per lanciare delle accuse precise, ma è chiaro che se questi atti si ripetono puntualmente ogni estate, ogni qualvolta le condizioni climatiche siano favorevoli, e senza che nessuno faccia niente per impedirli....beh allora mi sembra ovvio pensare che ci siano delle colpe da parte di chi è addetto alla tutela e alla salvaguardia del nostro territorio.
Con questo post chiedo a chiunque si trovi a conoscenza di informazioni riguardo a questi incendi (quest'ultimo, o i futuri... perché ce ne saranno altri di sicuro), di denunciare alle autorità competenti, perché nessuno può permettersi di bruciare quello che ci appartiene e che appartiene soltanto a chi ama questa terra e si ribella a questi atti meschini.

Purtroppo più vedo ste cose, più mi convinco che noi siciliani non meritiamo di vivere in questo paradiso che è la SICILIA!

Alessio Navarra