sabato, aprile 29, 2006

QUALE FUTURO PER LO SPORT CASTELLAMMARESE ?

Lo sport a Castellammare, come in ogni altro paese, riveste un ruolo importante e fondamentale soprattutto per i giovani, come via di evasione dai problemi quotidiani e mezzo di divertimento e integrazione nella società. Purtroppo il nostro paese non offre molto come strutture, insufficienti, mal mantenute e fatiscenti. Il campo sportivo e la palestra comunali non sono custoditi e infatti, soprattutto nella palestra comunale “Bonanno”, si sono spesso verificati episodi di vandalismo ed entrambi sono tenuti in condizioni pessime, ad esempio il parquet della palestra necessita di un intervento di ripavimentazione a causa delle infiltrazioni d’acqua dovute alle varie fessure nel tetto della struttura.
Anche le società sportive avendo pochi mezzi di sostentamento e ricevendo finanziamenti non equamente distribuiti fra esse, offrono poche prospettive ai giovani, visto che a volte mancano anche le basi su cui iniziare e insegnare la disciplina, infatti sono sempre meno i ragazzi che si avvicinano a sport come basket e pallavolo, anche per mancanza di pubblicità.
Nonostante ciò, sono da notare alcuni importanti risultati ottenuti dalle squadre del nostro paese, ultimo dei quali la qualificazione ai play-off di serie B ottenuta dalla squadra di basket femminile.
Noi giovani richiediamo che gli enti del caso, in particolare il comune, prestino più attenzione alle strutture sportive e incentivino le società sportive ad organizzare dei corsi, per far si che non si perda una tradizione duratura.
M.R.

martedì, aprile 25, 2006

UN’ALTRA STORIA (LE COSE POSSONO CAMBIARE)



Le primarie regionali dell’Unione hanno avuto l’importante pregio di ridare centralità all’elettore, di permettergli di sentirsi parte integrante della cosa pubblica, in quanto chiamato a scegliere il proprio candidato. L’elettore non è più un semplice spettatore in quanto è consapevole dell’importanza che le sue scelte rivestono per la collettività.
Le primarie dell’Unione in Sicilia Hanno visto vittoriosa Rita Borsellino, non tutti se l’aspettavano e in molti ci speravano. Questo è il primo passo di un’importante svolta, è l’immagine di una nuova politica, tanto per cominciare al femminile, in un luogo in cui la donna ha da sempre rivestito un ruolo marginale, più che in altri contesti sociali.
Non solo la candidatura della Borsellino ha avvicinato molte donne alla politica, ma è davvero stupefacente vedere che molti giovani siano usciti dal torpore dovuto alla sfiducia nelle istituzioni politiche e alla disillusione che ne è derivata.
La Borsellino simboleggia la speranza di molti che sia possibile un cambiamento in questa terra così arida, il desiderio che finalmente arrivi la tanto attesa primavera anche in Sicilia.
La Sicilia è una terra mortificata e schiacciata dalla mafia, una terra che non ha più una sua dignità, che si è fatta calpestare dal volere del più forte, di chi ha usato e usa l’intimidazione per piegare il debole al suo volere; una terra in cui la presenza della mafia in vari settori non permette alcuna possibilità di sviluppo.
L’obiettivo della Borsellino (l’ha più volte dichiarato nelle sue interviste) è quello di far si che la Sicilia riacquisti la propria dignità attraverso un processo di ricostruzione morale e materiale.
Per usare le parole del magistrato Borsellino , “ la lotta alla mafia sarà tanto più efficace quanto più all’opera di repressione si affiancherà un movimento culturale, morale e religioso, che coinvolga tutti e che abitui tutti a non accettare i compromessi, le contiguità e le complicità ”. Ed è questo che ha fatto Rita Borsellino nei tredici anni seguiti alla morte del fratello, girando la Sicilia con la carovana antimafia e sensibilizzando le folle.
In questa campagna elettorale poi, attraverso la costituzione dei cantieri, si è immersa nelle varie realtà della Sicilia, ha camminato in mezzo alla gente, la ha ascoltata e ha preso visione dei problemi, delle ansie, nonché delle speranze dei siciliani.
A tutti coloro che dissentono alla candidatura della Borsellino adducendo la sua estraneità alla politica, chiedo: questo non è forse fare politica? I “nostri politici” credono di saper fare politica, ma forse non sanno di essere il chiaro esempio di quanto la politica istituzionale e di governo si sia allontanata dalla gente, dimostrando di essere bravi solo a favorire interessi di parte, nonché personali.
Pierangela

domenica, aprile 23, 2006

IL FIUME CALDO: UNA RISORSA NEL DIMENTICATOIO



Sono sempre stata legata a Castellammare per svariati motivi e ho sempre visto in lei il mio secondo paese ed è per questo che soffro nel non vederla valorizzata dal punto di vista ambientale e turistico.
Oltre le magnifiche spiagge, calette e riserve naturali, Castellammare ha una risorsa d’incalcolabile valore che da sempre sembra essere dimenticata e lasciata ad un destino infausto, questa risorsa è il fiume caldo, un fiume d’acqua sulfurea che si articola per un vasto territorio con delle temperature che variano da venti a quaranta gradi.
Questo fiume è da sempre circondato da ricche distese di canneti, ed è popolato da una strana specie animale “il palermitano scanazzato” spesso munito di shampoo, ha l’abitudine di creare una soffice schiuma che trasportata dalla corrente del fiume produce degli effetti cromatici di innegabile suggestione.
Non voglio ironizzare ulteriormente, ma per un attimo voglio dare sfogo alla mia fantasia e immaginare la nascita di strutture termali e di migliaia di turisti desiderosi di provare i benefici delle acque sulfuree o semplicemente di passare delle giornate in completo relax.
Come mai le amministrazioni locali sono come assopite di fronte a questa potenziale miniera d’oro?
Anche per questa ragione si sente il bisogno di cambiamento nel comune di Castellammare del Golfo, e non intendo solo nell’amministrazione locale ma anche nella nostra mentalità.

Clara Giglio.

CATTURATO BINNU

La notizia si è diffusa immediatamente: arrestato “ Binnu u tratturi”. Tutti tirano un sospiro di sollievo: è finita la latitanza del capo dei capi della mafia siciliana. E così l’entusiasmo si diffonde in tutta la Sicilia, a Palermo una folla di giovani si avvicina alla questura gridando: “Bastardo….la Sicilia vera siamo noi” , nei vari paesi si diffonde la voce con il classico sistema porta a porta, i telegiornali impazziscono e parte la maratona dei giornalisti sulla notizia dell’anno.Binnu è stato catturato in un casolare a Corleone, praticamente a casa sua a pochi km dalla casa familiare, mentre si cucinava un piatto di cicoria vestito da umile contadino.Alcuni esperti,dopo le rivelazioni della collaboratrice di giustizia Giusy Vitale circa le cattive condizioni di salute di Provenzano, avevano sostenuto che Binnu non era più il capo dei capi ma così non è risultato dall’esame dei cosiddetti pizzini (rinvenuti insieme ai fac simile elettorali di Totò Cuffaro e di nuova Sicilia) dove si è scoperto che binnu comandava ancora in tutta la Sicilia e veniva interpellato dai capi cosca ogni qual volta sorgevano problemi o controversie. Di lui diceva Angelo Siino”Spara come un dio” ed è feroce, ferino e sadico e proprio per questo si acquistò la fiducia di Luciano Liggio il suo vecchio padrino.Provenzano fu il mandante delle stragi più feroci, infatti fu lui a dare l'ordine degli attentati di Capaci e via d'Amelio, nel 1992, le stragi in cui persero la vita i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. E' lui il mandante degli attentati "politici" del '93, con le autobombe di via dei Georgofili, a Firenze, di Roma e Milano. Reati per cui Provenzano è stato ripetutamente condannato all'ergastolo, insieme a Salvatore Riina. Ma il suo nome compare in decine di processi, per omicidi, associazione mafiosa e altri reati, come traffico di stupefacenti e sequestro di persona. Nell'aprile scorso la Cassazione gli aveva però annullato l'ergastolo, con rinvio per nuovo giudizio, in relazione al processo per 127 omicidi di mafia avvenuti, a Palermo e provincia, tra gli anni '70 e i primi anni '90. Ora che si trova in isolamento e dubitiamo che uscirà facilmente dalla galera ci si interroga del futuro della mafia….chi sarà il nuovo capo? Qualche burlone ha ideato anche un sito internet dove propone le primarie tra Matteo Messina Denaro e Salvatore Lo Piccolo con tanto di filmati e campagna elettorale.Speriamo tanto che non vinca nessuno dei due e che vinca soltanto la vera Sicilia

VITTORIA AL CARDIOPALMA

DOPO UNA NOTTE DI SOFFERENZE, IN MATTINATA E’ GIUNTA LA NOTIZIA:
IL “NAPOLEONE DELLE LIBERTA’ ” HA PERSO!

10 Aprile 2006, ore 15:30 gli exit pole danno per sicura vincente la coalizione di Prodi con circa 4-5 punti percentuali di vantaggio; a quel punto tutti i comunisti (nonché mangiabambini) d’Italia erano felici per un risultato che credevano già in cassaforte. Trascorrono le ore e comincia lo spoglio dei voti e le prime proiezioni: alle ore 20:00 i risultati davano il Professore in vantaggio, ma la situazione non era poi così rosea, il vantaggio non era così eclatante.
Ore 22:00 i seguaci di Stalin ridono sempre di meno, lo spoglio ci porta ad un testa a testa inimmaginabile che si protrae sino a notte fonda; il vantaggio di Prodi alla camera si riduce allo 0,1% e al senato si continua a sperare, prima sulle singole regioni, poi addirittura sui seggi assegnati dal voto degli italiani all’estero.
Ore 03:30 La soffertissima vittoria del centrosinistra alla Camera dei Deputati è giunta e comincia la festa in piazza con Prodi, attorniato da tutto il gruppo di marxisti che andrà a comporre il prossimo governo, che pronuncia le prime parole da vincitore.
Ore 10:00 (11 aprile) Finalmente arriva l’ultima notizia che il centro sinistra aspettava, dopo lo spoglio dei voti provenienti dagli italiani all’estero, Prodi riesce ad avere la maggioranza anche al senato seppur con soli due seggi in più rispetto all’ EX PREMIER.
Parto da una riflessione: visto il risultato, che ci mostra un’Italia che ha equamente distribuito i suoi voti tra le due parti, non penso che ci sia un reale vincitore, ma non penso neanche che ci sia un vero sconfitto; questo ovviamente vale per le due coalizioni, perché da queste elezioni escono sconfitti, gli exit pole, che hanno fallito nettamente, ma più di tutti l’Italia che non potrà godere di un governo forte, non essendo stato eletto dalla maggioranza degli italiani ma soltanto dal 50%.
Il nuovo governo deve evitare in tutto e per tutto la Cdl, che resasi conto della sconfitta è già passata a mosse subdole (vedi la proposta di un grande centro) per potere avera ancora il potere nelle proprie mani; nei giorni scorsi il “nano” ha anche detto: se è necessario sono disponibile a fare nuovamente il premier. D’altronde vanno riconosciute al signor Berlusconi delle doti di abile stratega, lui stesso non più tardi di qualche mese fa non esitò a definirsi “meglio di Napoleone”.
Il governo Prodi deve mettersi subito al lavoro, rimboccarsi le maniche e attuare provvedimenti su : giustizia, sanità, lavoro, cultura ecc…Ma soprattutto non deve dare a Berlusconi la possibilità di riprendersi l’Italia, e questo è facilmente attuabile con l’introduzione dell’ ormai famosa legge sul conflitto di interessi, che renderebbe l’ex premier impossibilitato a fare politica.
E’ importante inoltre che il centrosinistra si apra a un dialogo costante con la gente, perche soltanto con un dialogo costante con i cittadini, e solo riuscendo a capire le esigenze delle varie parti d’Italia
si potrà ricucire questa netta spaccatura nell’Italia di oggi a cui il centrodestra a portato e che le ultime elezioni politiche hanno messo in mostra. Adesso tocca a noi!
Alessio N.