E ora anche Lombardo è indagato per strani rapporti con la mafia. Sarebbe il caso che si dimettesse. Sarebbe il caso che la Sicilia glielo chiedesse. Ma si sa come vanno queste cose... finchè i giudici non lo trascineranno in Tribunale e lo condanneranno fino alla Cassazione, Lombardo resterà dov'è con l'appoggio dei siciliani, i quali diranno che non condannato=onesto. E nessuno mai si porrà il problema dell'affidabilità morale, civile e politica di chi amministra la Res pubblica. D'altronde, Lombardo e gli altri prima di lui sono tutti siciliani, mica alieni sbarcati da Marte... Per cui, troveranno sempre terreno fertile da queste parti, perché essi sono esempi e rappresentanti del diffuso sentire comune.
Il punto è proprio modificare il sentire comune e concimare con altro il terreno siciliano, in modo che certi signori e certi modi immorali e illeciti oltre che incivili di agire, abbiano vita difficile da queste parti.
E ora beccatevi la notiziuccia.
VD
Catania. Il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, e suo fratello, Angelo, parlamentare nazionale del Movimento per l'autonomia sono indagati dalla Procura della Repubblica di Catania per concorso esterno all'associazione mafiosa.
Secondo l'accusa avrebbero avuto contatti con Vincenzo Aiello, arrestato l'8 ottobre del 2009 da carabinieri, e indicato come uno dei boss vicini al capo mafia ergastolano Benedetto Santapaola. La notizia, riportata dal quotidiano La Repubblica, ha trovato conferme in ambienti giudiziari qualificati. Nell'inchiesta è indagato anche il parlamentare regionale dell'Udc Salvino Fagone. Agli atti dell'indagine ci sarebbero intercettazioni telefoniche e ambientali dei carabinieri del Ros e le dichiarazioni di un pentito. ANSA
Giovedì 1 aprile Alle ore 18,00 Presso il Teatro Apollo Comune di Castellammare del Golfo (Tp) Sarà presentata al pubblico l’Associazione Outsider Art Giovanni Bosco.
A un anno di distanza dalla scomparsa dell’artista, già presente nella collezione Art Brut di Losanna, nasce l’esigenza di custodire, classificare, tutelare e divulgare la figura e le opere dell’artista irregolare Giovanni Bosco. L’associazione culturale avrà sede nel paese dell’artista, dove sono presenti le opere murali realizzate sulle case del centro storico della cittadina del golfo.
Attraverso l’esempio di Bosco l’attività dell’Associazione, coordinata dalla Prof.ssa Eva di Stefano (tra i membri fondatori, nonché direttrice dell’Osservatorio Outsider Art della Facoltà di Lettere dell’Università di Palermo), si apre al territorio come strumento agile e attento alle diverse realtà di artisti outsider in Sicilia.
La conferenza sarà aperta dai saluti del Sindaco Marzio Bresciani e dal presidente dell’Associazione Salvatore Bongiorno, videomaker di ZEPstudio, il collettivo di giovani che insieme al dottore psichiatra Rino Sabella, ha seguito per anni l’artista nel suo straordinario lavoro pittorico e nelle sue spiacevoli vicende personali.
A seguire Valentina Di Miceli, critico d’arte e restauratrice, anch’essa tra i membri fondatori dell’Associazione, presenterà il progetto di restauro e conservazione delle opere di Bosco, a partire da quelle più a rischio come i murali sparsi nella città di Castellammare che, a causa degli agenti atmosferici o dei supporti murari fatiscenti, rischiano oggi di perdersi del tutto.
L’intervento del dottore psichiatra Rino Sabella, anch’egli membro fondatore dell’Associazione, sarà focalizzato invece sul progetto di un laboratorio creativo di arte-terapia a Castellammare del Golfo.
Nel corso della conferenza sarà dato il riconoscimento di socio onorario a Giovan Battista Di Liberti, pittore della cittadina castellammarese che in passato ha seguito da vicino l’artista nella sua bottega d’arte. Stesso riconoscimento verrà dato a Rosa Maria Ancona che, assieme a Di Liberti, ha organizzato nel 2004 la prima mostra dell’artista outsider a Castellammare presso l’aula consiliare.
Gli altri membri fondatori dell’associazione sono Giuseppe Cacciatore, Claudio Colomba, Carlo Di Pasquale, Vito Ingoglia, Giovanni Navarra, Giulia Scalia e Maria Tesè.
Al termine, verrà proiettato il video-documentario realizzato da ZEPstudio “Giovanni Bosco, dottore di tutto”.
Bavaglio agli approfondimenti giornalistici, telefonate scandalo del premier per zittire AnnoZero e intolleranza verso la libertà d’informazione hanno prodotto un periodo elettorale confuso e privo di chiarezza. I conduttori del servizio pubblico rispondono con Rai Per Una Notte (www.raiperunanotte.it) Una serata diversa, particolare, ricca di contenuti, ospiti e informazione si sta per abbattere su un’Italia che non c’è più abituata. Si tratta di Rai Per Una Notte, una sorta di sciopero bianco per la difesa della libertà di stampa e dell’informazione indetto dalla FNSI (Federazione Nazionale della Stampa) che prenderà il via giovedì 25 marzo dalle ore 20 al Paladozza di Bologna e in diretta attraverso una diffusione capillare. L’iniziativa infatti viene trasmessa in streaming attraverso il sito www.raiperunanotte.it ma non solo, Sky partecipa attraverso SkyTG 24 e Current tv, il digitale terrestre attraverso Rai News 24 e Repubblica Tv, partecipa anche Agora Vox, mentre in tutta Italia si creano gruppi di ascolto: su facebook parte l’iniziativa “Vieni a vedere Internet da me?” (http://www.facebook.com/?ref=home#!/group.php?gid=103464313020781), mentre il popolo viola offre proiezioni pubbliche in tantissime città d’Italia (http://precariosan.blogspot.com/2010/03/rai-per-una-notte-il-popolo-viola-si.html). “Andremo in onda per riaccendere l'informazione che è stata spenta - afferma Michele Santoro, conduttore dell’iniziativa,durante la conferenza stampa di presentazione (http://www.youtube.com/watch?v=8Ij0OSF7pL0) - siamo giornalisti schierati, sì, dalla parte del pubblico. Per la prima volta si potrà parlare dello sciopero bianco degli abbonati della Rai, privati dei loro programmi che cercheranno in tutti i modi di rivedere. Da Bologna racconteremo quello che ci è accaduto realmente in questi giorni perché non è stato fatto con chiarezza”. Tra i numerosi ospiti che parleranno della situazione italiana ci saranno Roberto Benigni, Antonio Cornacchione, Teresa De Sio, Elio e le Storie Tese, Giovanni Floris, Milena Gabanelli, Sabina Guzzanti, Riccardo Iacona, Gad Lerner, Daniele Luttazzi, il Trio Medusa, Morgan, Nicola Piovani, Marco Travaglio, Vauro e Antonello Venditti. Una trasmissione che metterà fine al silenzio imposto agli approfondimenti del servizio pubblico in nome della libertà di informare ed essere informati. L’idea è stata anticipata anche da altri eventi analoghi: Il giro d’Italia proposto dal conduttore di Ballarò Giovanni Floris e Mentana Condicio, proposto dall’ex direttore del tg5 all’interno del portale del Corriere della Sera, con il sottotitolo “Vietati in tv, liberi nel web”. “Sono felice di aver dato vita a questa iniziativa - continua Santoro durante la conferenza stampa - ci battiamo per tutti, anche per Berlusconi che non sarà in trasmissione per sua scelta. Qualunque scelta faranno in futuro, ha aggiunto, il silenzio sarà spezzato, non si potrà mettere a tacere l'informazione. Racconteremo cose che altri non raccontano, perché il racconto della nostra storia non è stato fatto dagli altri mezzi di comunicazione”.
Anche quest'anno sarà possbile contribuire al riutilizzo sociale dei beni confiscati in modo diretto e responsabile. Nel 2009 sono stati più di 2000 i volontari della campagna "Estate Liberi", un'esperienza di volontariato che ha fornito un supporto fondamentale alle cooperative e alle associazioni che promuovono il riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie. Estate Liberi si realizza attraverso la sinergia e il protagonismo di Arci, Legambiente, Pax Christi, Agesci, CNGEI, i coordinamenti territoriali di Libera, le cooperative sociali e le associazioni che aderiscono al progetto Libera Terra e che gestiscono i beni confiscati alle mafie. Tanti volontari e volontarie scelgono di fare un'esperienza di lavoro e di formazione civile sui terreni confiscati alle mafie e gestiti dalle cooperative sociali di Libera Terra. Segno questo, di una volontà diffusa tra i giovani di essere in "prima linea" e di voler tradurre questo impegno in una azione concreta di responsabilità e di condivisione. L'obiettivo principale dei campi di lavoro sulle terre confiscate alle mafie è quello di diffondere una cultura fondata sulla legalità e sul senso civico che possa efficacemente contrapporsi alla cultura della violenza, del privilegio e del ricatto. Si dimostra così che è possibile ricostruire una realtà sociale ed economica fondata sulla pratica della cittadinanza attiva e della solidarietà. I campi, oltre che ai lavori nei terreni, insieme agli operatori delle cooperative e delle associazioni, prevedono sessioni di studio e informazione sulle tematiche della lotta alle mafie. L'esperienza dei campi di lavoro ha tre momenti di attività diversificate: il lavoro agricolo o attività di risistemazione del bene, lo studio e l'incontro con il territorio per uno scambio interculturale. La giornata tipo del capo di lavoro antimafia sarà quindi suddivisa: la mattina attività lavorativa sui campi e/o di risistemazione dei beni confiscati il pomeriggio attività formativa la sera iniziative di animazione territoriale e socialità con il coinvolgimento delle comunità locali. Per maggiori informazioni sui Campi di volontariato: estateliberi@libera.it oppure chiamare allo 0669770301
Arriva la satira virale di Virus su virus.unita.it, ce ne parla uno degli autori: Simone Salis!
La satira logora chi non la fa e noi ne chiediamo e ne vogliamo sempre di più, il sito dell’Unità ha dato vita ad un nuovo inserto satirico, dissacrante, esilarante e virale intitolato VIRUS, ne parliamo (attraverso Radio Sapienza e la trasmissione Onde Radio) con uno degli autori delle pagine del sito virus.unita.it. Lui è la voce di alcune delle rubriche più divertenti del portale satirico, con noi Simone Salis. Salve Simone. Ciao Fabio, grazie mille per l’accoglienza. Alcune pagine satiriche che nascono e si evolvono già con l’aria di creare un bel terremoto, come nasce l’idea di VIRUS? “Virus, la satira virale” nasce dalle ceneri, anzi, dall’evoluzione di Emme, l’inserto satirico cartaceo dell’Unità. E’ una satira 2.0. Adesso non ci sono più solo le vignette cartacee proprie di un giornale di satira ma c’è anche un insieme di video, contenuti audio, rubriche gustose, strisce e quant’altro! E’ una sorta di evoluzione! Mi permetto di condividere con i nostri lettori una simpatica frase che hai usato per raccontarti: Simone dice “non ho mai ricevuto un’intervista telefonica, nessuno voleva sentire quello che avevo da dire, neanche i parenti a Natale. È per questo che ho deciso urlare satira in pubblico”. La satira allora è davvero un’esigenza? Eh sì. E’ quello che mi diceva Francesca Fornario agli inizi! Diventa un’esigenza perché quando si comincia a parlare da soli davanti allo specchio bisogna trovare il modo di veicolare questa voglia di comunicare. Allora ottima idea quella di usare le pagine satiriche di Virus come valvola di sfogo perché ne escono fuori esilaranti rubriche. Quali rubriche curi e quali si trovano all’interno del sito? Io curo “Visti per voi, la rubrica per chi vuole far finta di seguire i talk show ma non ne ha voglia”. E’ un inserto video dove raccolgo ciò che viene partorito da Annozero, Porta a Porta, Ballarò, Matrix e tutti gli altri talk show politici e li riassumo dando un tema principale ogni settimana. Questo nella sezione video, ma c’è anche una sezione audio e tantissime altre rubriche... Sì, nella sezione audio mi occupo di C.R.E.D.U.L.O. che è l’acronimo del “Corso Rapido Empatico per Diventare Un Laico Olandese”. All’interno di Virus, poi, ci sono tante altre rubriche come Breaking Jokes, le notizie comiche al volo, “Duemilanove Battute”, la rubrica di Francesca Fornario. C’è FaceCool, la pagina di Facebook dei nostri politici. Si può anche collaborare inviando i propri contributi, le proprie strisce, le proprie vignette, i propri contenuti a Virus. Il materiale più bello e curioso viene pubblicato sull’edizione domenicale dell’Unità e naturalmente sulle pagine web di Virus. L’attualità è quindi il motore delle principali rubriche di Virus, vuoi darci qualche notizia nello stile virale di Salis?
Ti propongo una notizia dal futuro: “Dopo cinquant’anni dall’attivazione dell’accelleratore di particelle del CERN finalmente è stata scoperta la Particella di Dio, solo che non essendo quella del dio cristiano toccherà ricominciare daccapo”.
Eh eh eh, ecco questo e ciò che quotidianamente accade su Virus, grazie ad un team davvero particolare, chi sono gli altri autori che con te confezionano la satira di virus.
C’è Silvio Di Giorgio che cura le notizie di Breaking Jokes, Stefano Pisani che cura CIA (un corso di inglese da autodifesa), Francesca Fornario che cura Duemilanove Battute che è una rubrica che sta anche sul quotidiano dell’Unità e molti altri… L’Unità, tra l’altro, è sempre più spesso nel mirino del presidente del consiglio Silvio Berlusconi che tenta di zittire il quotidiano a suon di querele miliardarie, paura di qualche denuncia?
No, se scriviamo qualcosa è perché sappiamo che possiamo confermarla. Siamo una redazione abbastanza maniacale sotto questo punto di vista. Non a caso una presentazione che mettiamo nei nostri video dice: “Il giornale più citato dal presidente del consiglio, e non parliamo di Repubblica, è lieto di presentarvi VIRUS”.
Ci si ritrova allora naturalmente su virus.unita.it un saluto a Simone Salis. Grazie, alla prossima!
Ieri a Milano camminare nel corteo di Libera, in mezzo a un mare di ragazzi, e ritrovarsi in piazza Duomo con i parenti dei caduti di mafia, dava la sensazione consolante di vivere in un Paese ancora in piedi. Ma pur sempre un Paese dove un prete, don Luigi Ciotti, gira scortato da vent'anni per avere osato mettere in piedi una rete antimafia solida e soprattutto efficace: gente che crea lavoro e libertà amministrando i beni sequestrati ai boss, ai clan di assassini e di scrocconi che vivono alle spalle del Meridione. Lavoro contro furto, coraggio contro paura, società contro tribalismo, libertà contro servitù. In un Paese massacrato dall'illegalità e dal basso cabotaggio politico, quello di don Luigi è un esempio lampante di opposizione: perché nonostante sia, in democrazia, un vero e proprio paradosso, legalità e opposizione in Italia sono concetti spesso coincidenti. Da quindici anni Libera commemora ogni anno i caduti di mafia. Ora chiede di istituire ufficialmente, ogni 21 di marzo, primo giorno di primavera, una giornata nazionale in memoria di quei morti. La politica è d'accordo solo in parte: c'è una destra (per fortuna non tutta) che detesta Libera e don Luigi perché, quasi pavlovianamente, quando sente parlare di legalità pensa subito all'opposizione e ai "rossi".
Vorrei ringraziare personalmente, tutti i dirigenti, i giocatori e dulcis in fundo i tifosi, della Nuova Partanna Calcio,che domenica ci hanno accolto con sportività e spirito di fratellanza.
Mi sarebbe piaciuto scrivere queste parole ma non è stato possibile in quanto la partita tra la Nuova Partanna Calcio e la STIG Castellammare, giocata a Partanna, non è andata come sarebbe dovuta andare una partita di calcio. Appena arrivati allo stadio P.Impastato, ci siamo accorti che l’atmosfera non era delle migliori, anche perché i nostri saluti spesso non venivano ricambiati; iniziata la partita abbiamo avuto la certezza di quello che inizialmente era solo un dubbio, infatti, alla prima azione di gioco, il nostro terzino veniva atterrato con una gomitata volontaria non vista dal’arbitro, il quale tra l'altro è stato minacciato per tutta la partita dal capitano del Partanna (tu di ca un nesci vivo si perdemu la partita. La gara è stata un susseguirsi di calci, gomitate a palla lontana e contrasti fuori da ogni regola, contornati da pugni sulla schiena ed in qualche caso anche da pugni in faccia,infatti la fine del primo tempo veniva anticipata da una rissa provocata da tre pugni in faccia ad un centrocampista del Castellammare; il tutto proseguiva dentro lo spogliatoio con l’aggressione ad un nostro juniores, conclusasi con un calcio datogli mentre saliva le scale. Io stesso sono stato vittima di un aggressione avvenuta davanti l’entrata dello stadio da parte di alcuni tifosi, tra cui qualche dirigente Partannese. La mia colpa è stata quella di richiamare l’attenzione di un nostro dirigente alla fine del primo tempo; mi sono appoggiato al cancello che porta agli spogliatoi, che si è aperto (anche se non doveva aprirsi, dovendo essere chiuso con un lucchetto) e a nulla sono valsi gli appelli e le urla del capitano Castellammarese e del dirigente che chiedevano di farmi entrare per evitare conseguenze peggiori. Per fortuna che i Carabinieri erano arrivati e grazie al loro intervento non sono stato linciato. Praticamente il secondo tempo è stato una fotocopia del primo, calci, pugni e minacce (v'aviti a stari zitti picchi cà siti fora casa; si vi pigghiati li tri punta sunnu puru punta 'ntesta, e cosi via..). Non è la prima volta che questi "signori" si comportano con questo stile, due anni fa infatti si resero protagonisti di un'altra aggressione sempre nei confronti di una compagine Castellammarese, allora fu la Nuova sportiva del Golfo a piangerne le conseguenze, questa volta lo STIG la cui unica colpa è stata quella di rifilare sette goal nella partita di andata a questa sottospecie di squadra di calcio. Pareggiare una partita ci sta, anche perdere, ma prendere schiaffi, calci, pugni, insulti e minacce NO.
Comunque per la cronaca la partita è finita 3-3, due dei tre goal del Partanna in nettissimo fuorigioco, ma se si fosse giocato a calcio il risultato sarebbe stato stile tennistico, naturalmente a favore della STIG, in quanto siamo superiori sia a livello tattico che a livello di signorilità.
Oggi voglio parlare di un problema serio che stanno attraversando molte famiglie castellammaresi.
Tuttavia, ai fini della comprensione della reale portata di tal problema, è necessario fare alcuni passi indietro nel tempo.
Il tutto ha inizio nel 2004 quando il Comune di Castellammare del Golfo, allora governato dalla giunta Ancona, ha approvato il nuovo Piano Regolatore.
Tale Piano Regolatore, in particolare, ha modificato la natura di alcune aree periferiche di Castellammare del Golfo (Balata di Baida e C.da Celso) trasformandole da aree agricole ad aree edificabili.
Nello specifico, nella zona Celso e di Balata le aree sono destinate all’insediamento di presidii industriali, insomma si potrebbero costruire delle industrie.
Tutto ciò ha comportato un aumento del valore delle aree ed un mutamento del regime I.C.I., tanto che i proprietari delle suddette aree avrebbero dovuto pagare molto di più di I.C.I. rispetto al 2003.
Tuttavia, molti proprietari delle aree suindicate non sono mai stati a conoscenza del mutamento della natura delle loro aree, in quanto il Comune, seppur ha pubblicato nei modi di legge il PRG, non ha mai adempiuto all’obbligo di comunicare il mutamento della natura dell’area, obbligo previsto dall’art. 31 della legge 289/02 ma purtroppo non specificatamente sanzionato.
Insomma cosa è successo?
È successo che molti cittadini e famiglie, non sapendo del mutamento della natura del proprio terreno ( nessuno glielo ha detto), non hanno pagato l’I.C.I. come area edificabile ed ora si sono invece visti recapitare avvisi di accertamento di diverse migliaia di euro per l’anno 2005, e si aspettano ancora quelli del 2006-07-08 e 2009..
Insomma il Comune dice che non è materialmente possibile individuare tutti i possessori dei terreni delle aree edificabili al momento dell’adozione del PRG ai fini della comunicazione anzidetta, tuttavia,al momento di emettere avvisi di accertamento i dipendenti del comune sono diventati abili cani di caccia ed hanno individuato tutti i proprietari delle suddette aree.
Quel che è più preoccupante e che fa pensareè che tali aree sono diventate difficili da vendere.
Cosa molto strana!!!
Un area edificabile a zona industriale dovrebbe far gola a diverse persone!!!
Insomma molte famiglie, impossibilitate a pagare le ingenti somme che vengono richieste dal Comune, per una situazione molto strana che si sta verificando nel mercato immobiliare in quella zona, sono costrette a vendere sotto prezzo.
Insomma, a mio modo di vedere esiste il rischio del verificarsi di una grave speculazione ai danni di queste famiglie, speculazione che potrebbe essere evitata se l’ente locale venisse incontro al cittadino mediante gli strumenti di legge per rideterminare gli importi di tali avvisi di accertamento.
Ed inoltre tali avvisi sono emanati sulla base di un regolamento del 2009 che viene fatto applicare in via retroattiva anche per gli anni 2005-06-07-08.
In sostanza con Regolamento del 2009 hanno individuato il valore delle aree edificabili (e quindi la base imponibile dell’I.C.I.) e l’hanno applicato anche per gli anni precedenti.
Tanto premesso con questo post si chiede che
l’Amministrazione intervenga con gli strumenti di legge che ha a disposizione e, nello specifico, ridetermini gli avvisi di Accertamento 2005 in quanto si rifanno ad una stima effettuata per l’anno 2009.
vigili affinché non si verifichino atti di speculazione che potrebbero far gola anche alle organizzazione criminali locali.
Sperando che si intervenga al più presto porgo distinti saluti.
"Libera, Associazioni Nomi e Numeri contro le mafie", Presidio di Trapani, in onore di una grande e leale Personalità dello Stato, il Prefetto Fulvio Sodano e in occasione della condanna in primo grado a 7 anni di reclusione di Francesco Nasca, ex direttore tributario dell'Agenzia del Demanio di Trapani
Il Consiglio Comunale è convocato per il giorno 22 Marzo, Lunedì alle ore 18:30, presso i locali del Palazzo Municipale, Aula Consiliare, in seduta pubblica ordinaria, per la trattazione dei seguenti punti all’O.d.G.: ORDINE DEL GIORNO
1.Nomina scutatori e lettura ed approvazione verbali seduta precedente; 2.Comunicazioni del Presidente; 3.Proposta deliberativa n. 123 del 11/12/2009 avente per oggetto: Modifica al regolamento Comunale per i servizi funebri e del Cimitero. 4.Proposta deliberativa n. 17 del 12/02/2010 avente per oggetto: Regolamento per la gestione di aree pubbliche destinate a parcheggi a pagamento senza custodia, individuate nel territorio di Castellammare del Golfo – rilascio di autorizzazioni. 5.Proposta deliberativa n. 15 del 08/02/2010 avente per oggetto: approvazione per l'attività di barbiere parrucchiere ed estetista. 6.Proposta deliberativa n. 28 del 09/03/2010 avente per oggetto: approvazione modifiche al regolamento per la disciplina di istallazione dei dehors approvato con delibera di C.C. n. 51 del 29/05/2010. 7.Proposta deliberativa n. 14 del 05/02/2010 avente per oggetto: controllo finanziario degli enti locali: bilancio di previsione 2009. Deliberazione Corte dei Conti Regione Siciliana n. 227/2009, presa d'atto e determinazioni consequenziali.
Una sala dedicata alle “ammoniti di Monte Inici” nel Museo che si trova all’interno del castello arabo-normanno di Castellammare del Golfo. E’ stato finanziato, dall’assessorato regionale Beni Culturali ed Ambientali, per un importo di circa 14.500 euro, il progetto per l’allestimento di una sala geopaleontologica, presentato dagli assessorati comunali alla Cultura (asssessore Daniela Di Benedetto) e assessorato al Turismo (vicesindaco Carlo Navarra), tramite lo Sportello Europa. Una ricca collezione di ammoniti, infatti, è stata donata al Comune dal signor Angelo Grassa. Dalle numerose cave che si trovano su Monte Inici viene estratto uno dei materiali lapidei più idoneo alla lavorazione: il “rosso ammonitico”, litotipo particolarmente pregiato per il colore rosso che lo contraddistingue, che contiene al suo interno numerose forme date dalle conchiglie fossili che rappresentano i resti di organismi vissuti circa 160 milioni di anni fa. Durante i secolari lavori di sfruttamento delle cave, sono stati estratti dalla roccia numerosi esemplari di questi organismi. Molti di esscostituiscono la collezione donata al Comune dal signor Angelo Grassa. Il progetto prevede l’allestimento di una mostra permanente di reperti e la collezione di ammoniti proveniente da monte Inici sarà valorizzata tramite installazioni interattive, pannelli esplicativi e plastici. Altre collezioni provenienti da Monte Inici sono attualmente custodite presso il Museo geologico dell’Università degli studi di Palermo dove sono state oggetto di numerosi studi, proprio in considerazione del loro valore scientifico e culturale. “Ringraziamo il signor Angelo Grassa che ha voluto donare alla collettività la sua preziosa collezione di ammoniti-dice l’assessore alla Cultura, Daniela Di Benedetto- . Il progetto da noi redatto grazie alla donazione, intende valorizzare il territorio in considerazione della valenza culturale dei reperti, coinvolgendo anche le scuole al fine di far conoscere ai giovani il ricco patrimonio geopaleontologico del nostro Comune”. IL PORTAVOCE DEL SINDACO Annalisa Ferrante
Dopo il successo all'Anteo di Milano, Ignazia ritorna in Sicilia. Il romanzo di Enzo Di Pasquale sarà presentato il 19 marzo alle ore 18,30 presso la libreria Mondadori di Palermo in via Ruggero VII. Presenterà la direttrice del periodico Mezzocielo, Rosanna Pirajno. Leggeranno brani il medico scrittore Mario Desti e il prof. Paolo Arena. Alla chitarra Gaspare Di Pasquale del conservatorio "Scontrino" di Trapani PALERMO – Mondadori MULTICENTER - VIA RUGGERO SETTIMO, 18 Enzo Di Pasquale dà voce a un coro di personaggi ora fiabeschi, ora reali, ancorati a un’isola aspra, Marettimo, che evoca quella languida nostalgia, propria delle cose lontane, perdute. In questa comunità chiusa, che vive della pesca del tonno, nasce Ignazia. Poco dopo, suo padre s’imbarca per l’America in cerca di fortuna e presto non dà più notizie di sé. Credendolo morto, la madre di Ignazia impazzisce. La bambina invece cresce, diventando l’anima dell’isola. Ignazia sa intuire i desideri e i disagi delle nuove generazioni e, con la saggezza di un sapere quasi magico, mette d’accordo giovani e vecchi, conservando le tradizioni e aprendo Marettimo al nuovo. Un giorno, dall’America arriva l’eredità del padre e, insieme ai soldi, la realizzazione di un sogno…
Enzo Di Pasquale insegnante e giornalista pubblicista, ha diretto testate giornalistiche, periodici, televisioni e radio locali, collaborando con i maggiori quotidiani dell’isola.
Presenta l’evento Rosanna Pirajno, direttrice della rivista di politica cultura e ambiente "Mezzocielo". Leggono brani del romanzo l'attrice Elena Pistillo, il medico scrittore Mario Desti il prof. Paolo Arena. Alla chitarra Gaspare Di Pasquale del conservatorio “Scontrino” di Trapani.
VENERDÌ 19/3 ORE 18.30 - ENZO DI PASQUALE PRESENTA IL LIBRO “IGNAZIA” FAZI EDITORE
Leggevo pochi giorni fa su diarioelettorale una notizia molto interessante: la magistratura ha disposto un maxisequestro per un totale di 20 (venti) milioni di euro complessivi tra società, partecipazioni societarie, beni immobili e conti bancari nei confronti del nostro illustre concittadino Mariano Saracino, attualmente agli arresti per fatti e fatterelli riguardanti la "onorata società" Cosa Nostra.
Inutile dire che la cosa mi ha fatto balzare sulla sedia e mi ha fatto partire benissimo la giornata! Poi, però, riflettendoci un po' su mi chiedevo: e ora che fine farà tutto questo ben di Dio? Saranno confiscati? E se saranno confiscati, saranno riutilizzati dalla società Civile (nel senso di non-mafiosa) o si attenderà la scadenza dei 3 mesi previsti dalla nuova legge voluta dal governo per metterli all'asta, praticamente rimettendoli nelle mani dei vecchi proprietari?
E la società castellammarese - quella pulita e onesta - come ha preso questa notizia? Qualcuno ci sta già ragionando su come, eventualmente, riutilizzare questi beni?
Mi piacerebbe (sogni....) che a Castellammare si avviasse un dibattito pubblico sul riutilizzo dei beni confiscati alla mafia, proprio a partire dai beni situati nel nostro paese...
Questo post forse potrebbe essere un primo spunto, ma ne dovrebbero seguire molti altri ben più importanti!
Saranno circa trentacinque le telecamere che controlleranno i beni comunali e gli ingressi di Castellammare del Golfo. Entro l’anno, infatti, partiranno i lavori per realizzare una rete di telecamere in modo da sorvegliare alcune zone urbane. Il Ministero degli Interni ha già aggiudicato i lavori, per tutta la Sicilia, alla Selex di Napoli e la ditta ha effettuato i sopralluoghi presso la Polizia municipale e nel locale commissariato della Polizia di Stato. In provincia di Trapani, l’unico progetto di videosorveglianza approvato dal Ministero dell’Interno è proprio quello presentato dal Comune di Castellammare del Golfo, nell’ambito del Pon Sicurezza 2007-20013 “Sicurezza per lo sviluppo”. Il progetto redatto dal Comune tramite l’ufficio tecnico (progettisti architetto Marcello Monacò e geometra Vincenzo Stabile, responsabile del procedimento ingegnere Simone Cusumano), prevede una spesa di circa 500mila euro per video-sorvegliare alcune zone urbane, in modo da prevenire la microcriminalità, tutelare beni comunali e controllare zone periferiche spesso utilizzate come discariche. «La videosorveglianza, non appena i lavori saranno ultimati, sarà un valido strumento di deterrenza per la prevenzione ed il contrasto alla criminalità - dice il sindaco Marzio Bresciani-. Come ho già spiegato all’atto dell’approvazione del progetto da parte del Ministero dell’Interno, siamo molto soddisfatti perché il controllo del territorio è una indispensabile premessa di legalità». Gli “occhi elettronici” (secondo quanto specificato nelle linee guida del Ministero degli Interni e nel provvedimento generale sulla videosorveglianza del garante della privacy), saranno puntati su monumenti e strade del centro cittadino: nei pressi del castello a mare, delle ville comunali, del cimitero, dei “quattro canti”, di Petrolo, della Cala Marina, della spiaggia Plaja, della circonvallazione, via Molinello, zone dove sono presenti i semafori, incroci nella zona San Paolo, biblioteca e palazzo comunale. Le forze dell’ordine hanno previsto anche alcune telecamere per la lettura delle targhe delle automobili, da collocare agli ingressi della cittadina.
Una nutrita schiera di vignettisti, umoristi e disegnatori ci propone ogni domenica un nuovo dissacrante foglio di satira. Noi di CastelloLibero eravamo presenti alla conferenza di presentazione dove sono intervenuti Carlo Verdone, Disegni e Caviglia, Luca Telese, il team di Spinoza.it, Bebo Storti, Flavio Oreglio, Marco Presta, Roberto Corradi, Dario Vergassola, Fulvio Abbate, Antonio Padellaro e Marco Travaglio (reduce da una puntata in diretta di Anno Zero, l’ultima prima del silenzio elettorale imposto ai talk show di approfondimento giornalistico della Rai). In esclusiva vi proponiamo la copertina del primo numero.
Dopo il Fatto, arriva il Misfatto! Una controrivista allegata proprio a quel giornale che non le manda a dire e che adesso si pone un obiettivo eroico: riportare in vita la satira cartacea graffiante e dissacrante che abbiamo conosciuto in passato attraverso compiante riviste come Cuore e il Male! La voglia di satira si percepisce già da tempo: il gruppo del Misfatto, proposto attraverso facebook (all’indirizzo http://www.facebook.com/pages/Il-Misfatto-chi-si-fomenta-gode/10150089526860657), già poche settimane dopo la nascita conta già quasi 10.000 fan, con un dato in costante crescita. Lo stesso dicasi per il popolo di lettori che, appresa la notizia della nascita del nuovo organo satirico su www.antefatto.it, si è riversato in massa alla conferenza di presentazione, intasando il Teatro Quirino di Roma e scalpitando per entrare già dalle 19.00, nonostante l’ingresso era previsto solo alle 21.30, così da permettere alla redazione di stampare il numero del Misfatto in un limitato numero di copie consegnate proprio al pubblico presente in teatro in allegato al Fatto Quotidiano. Iniziativa gradita, quindi, che ha ricevuto pronta risposta e che ha consegnato ovazioni ed applausi al palco di ironici autori tra cui il conduttore Luca Telese, il team di Spinoza.it che ha mostrato i volti che si celano dietro al sito più cliccato e copiato del web, il disegnato Stefano Disegni, Flavio Oreglio e tanti altri.
Ospite delle pagine del primo numero del Misfatto Carlo Verdone che, nonostante gli acciacchi dovuti all’influenza di stagione, ha regalato ai presenti alcune chicche legate al tema dei miti e delle italiche manie. Marco Presta, da 16 anni conduttore e autore dl Ruggito del Coniglio su Radio2, ha raccontato invece la sua rubrica intitolata “Apocaliss..MO’, i quattro cavalieri dell’apocalisse della settimana”, una sorta di classifica dei quattro elementi più discutibili apparsi sui giornali. Questa domenica si parlerà, naturalmente, di Bertolaso: “E’ l’uomo dalla cervicale bassa. Sempre presente sul luogo del disastro, quindi un posto in parlamento lo ha assicurato!”; di Morgan: “Ha dichiarato che anche i Beatles facevano uso di stupefacenti, si ma poi loro scrivevano Let It be!”; dell’attentatore del Papa Alì Agca: “In Turchia gli hanno offerto 500.000 dollari per partecipare a Ballando Con Le Stelle. Anche gli ottomani, come noi, usano la televisione per il reinserimento degli psicopatici nella società civile!” e di Marchionne: “L’amministratore delegato della Fiat ha rivoluzionato il concetto di messa su strada. Una volta riguardava le automobili, adesso gli operai!”.
Alla rubrica di Presta rispondono quelli di Spinoza con una raffica di battute sugli stessi temi in una sorta di esilarante sfida satirica: Per Termini Imerese Scajola fa 14 proposte. Molte delle quali non si possono rifiutare; Bertolaso pronto a dimettersi. Sospese anche le calamità fino alla nuova nomina; Alì Agca voleva lasciare un fiore sulla tomba del Papa. Ma l’ha mancato! Luca Telese, divertito dal botta e risposta, fa i complimenti ai ragazzi: “Siamo contenti di avere il team di Spinoza con noi, voi siete partiti da un sito che è andato da 10 a 10 milioni di contatti!”, replicano quelli di Spinoza: “Sono numeri a caso, hai preso esempio da Berlusconi!”.
Le pagine satiriche arrivano in un periodo piuttosto delicato del panorama politico: nella terza uscita (prevista per oggi) la satira affronta l’argomento elezioni regionali, con il silenzio imposto ai talk show d’approfondimento della Rai (tra i tanti Anno Zero, Porta a Porta, Ballarò) e il contestatissimo decreto interpretativo che, di fatto, cambia le regole in corsa per permettere agli sprovveduti candidati del pdl di continuare la corsa elettorale. Protestano tutti: il primo sit in si è svolto venerdì davanti via Teulada, mentre il popolo viola occupa in pianta stabile la piazza di Montecitorio. Proprio in questi minuti (al cronometro della narrazione sono le 15 di domenica 7 marzo) i cittadini spazientiti si ritrovano in piazza Navona, alla stessa ora scendono in piazza i cittadini di Bari che si ritrovano davanti piazza Prefettura, di Firenze riuniti davanti piazza della Repubblica, di Ferrara presenti in piazza Castello, di Messina riuniti in piazza Unità D'Italia, di Campobasso e Pescara, Reggio Calabria, Napoli, Arezzo, Sassari. Il tutto avrà il culmine sabato 13 marzo a Roma con il coinvolgimento di tutte le opposizioni.
Così in un’Italia spazientita si risponde con la protesta ma anche con un pieno di battute e attualità, come conferma il direttore del Fatto Quotidiano, Antonio Padellaro: “Con il Misfatto cercheremo di tirarci un po’ su ricorrendo all’arma dell’ironia. In una realtà stravagante, esagerata, tragicomica, che sempre più spesso supera la satira sarà sicuramente una bella sfida!”. Fabio Barbera
Il nuovo disegno di legge del Governo in materia di Lavoro viene di nuovo a toccare un fondamentale articolo di tutela dei lavoratori, l’art 18 dello Statuto dei Lavoratori.
Osservano gli esperti che questa volta l’attacco è peggiore di quello perpetrato nel 2002, perché mentre prima lo si diceva chiaramente che lo si voleva modificare, oggi lo si fa in maniera subdola attraverso l’introduzione di una norma che prevede l’istituzione di un arbitrato in materia di lavoro con conseguenti poteri dell’arbitrodi decidere le controversie secondo equità, e non più secondo la legge.
Ad un occhio di un addetto ai lavori la novella normativa risulta chiara e lampante, mentre agli occhi di tutti gli altri risulterebbe un po’ difficoltoso coglierne lo spirito e la portata innovatrice.
Evitando di parrari troppu beddu, vi faccio notare che mediante il nuovo testo di legge, già approvato in Senato, si consente all’arbitro di decidere su controversie, anche riguardanti materie in cui si applica l’art. 18, in maniera svincolata rispetto a quanto prevede la legge, e quindi l’arbitro potrebbe anche svincolarsi dallo stesso art 18 che prevede che un licenziamento possa essere effettuato solo in presenza di una giusta causa.
Ad onor del vero il deferimento di una controversia di lavoro all’arbitro piuttosto che al Giudice è rimesso alla scelta delle parti del Contratto di Lavoro, ciò significa che il ricorso all’arbitro è possibile solo se vi è il consenso del lavoratore e del datore di lavoro, tuttavia tale possibilità può essere prevista sin dall'inizio da una apposita clausola contrattuale, detta compromissoria, clausola che viene sottoscritta sia dal lavoratore che dal datore di lavoro.
Ma in un periodo di profonda crisi economica ci chiediamo: che possibilità reali di scelta ha un lavoratore di inserire o no una clausola così favorevole al datore di lavoro?
Io la risposta la so e penso che un po’ la sappiate tutti.
Venerdì 5 Marzoore 17.30 presso la sala congressi Marconi (Alcamo TP) presentazione del libro "Catturandi, da Provenzano a Lo Piccolo come si stana un pericoloso latitante. Il 20 marzo si celebrerà a Milano la XV edizione della "Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime delle mafie" organizzata da Libera. Il tema scelto per l’edizione 2009 della Giornata è “Legami di Legalità, Legami di Responsabilità.” Il coordinamento Provinciale di Libera di Trapani nell’ambito delle iniziative “I Cento passi verso il 21 marzo" vi invita all'incontro “Memoria e Impegno: musica e poesia” che si terrà domenica 7 marzo alle ore 18.00 presso il Caffè sotto il mare in via Libertà 78 a Trapani. Ascolteremo le poesie scritte e recitate dalla poetessa Lina La Mattina, le riflessioni del giornalista Pino Maniaci e le canzoni della tradizione popolare siciliana interpretate da Clara Salvo.
Da Castelvetrano parte un appello e un invito ai cittadini a scendere in strada il 23 maggio 2010 per dire no alle mafie.
Alcune mattine fa, esattamente il 3 febbraio 2010, un’intera pagina di un quotidiano locale è stata redatta dalle dichiarazioni di alcuni studenti del LiceoScientifico“Cipolla“ di Castelvetrano che inneggiando al riscatto di Castelvetrano, non più terra di Matteo Messina Denaro, dicono no alle mafie.
Molte volte negli incontri con gli studenti ho avuto la sensazione che , pur essendo consapevoli e pur avendo la percezione reale del fenomeno mafioso, il problema non veniva affrontato con altrettanta determinazione e consapevolezza forse per paura,o per poca fiducia in noi adulti,nelle istituzioni,nella politica,ecc. Oggi invece un gruppo di studenti castelvetranesi lancia a tutti noi un appello affinché un loro sogno diventi realtà:”Una terra senza la mafia è per sua natura una terra ricca,florida,colta,felice e pacifica”.(Vincenzo Italia, alunno del liceo Cipolla)
La scuola e le associazioni antimafie territoriali, in questi anni hanno fatto rete al fine di offrire uno strumento straordinario per rafforzare, valorizzare e incentivare la lotta alla criminalità organizzata attraverso una cultura fatta di giustizia sociale, legalità,solidarietà .Una cultura che non dimentica la storia del nostro Paese ma che sa trasformare la memoria in impegno concreto e quotidiano.
Ed è proprio da quest’appello di speranza e nel ricordo di Falcone e di tutte le vittime delle mafie, che il Presidio di Libera Castelvetrano vuole inquadrare l’articolo pubblicato sul quotidiano: una voglia di riscatto per dire, "c’era una volta la mafia".
Il Presidio di Libera Castelvetrano coglie l’appello degli studenti e chiede a tutte le scuole, ai cittadini, alle Cariche Istituzionali locali, ai Sindacati, ai rappresentanti politici, alle associazioni territoriali e alle Comunità Parrocchiali di partecipare per costruire insieme legami di legalità e responsabilità.
Noi ci saremo…
Per Libera Presidio di Castelvetrano “Salvatore e Giuseppe Asta”