venerdì, marzo 23, 2007


L’ACQUA COME L’ARIA UN BENE PUBBLICO DI TUTTI !!!

NO ALL’ACQUA PRIVATA E AI RINCARI DELLE TARIFFE

SI AL DIRITTO ALL’ACQUA PER TUTTI

L’acqua è un bene comune vitale e con elevata influenza sociale, quindi da sottrarre a logiche di mercato ed alle possibili infiltrazioni affaristico mafiose.

Bisogna rivendicare il diritto per tutti all’acqua, ad un prezzo equo, con servizi efficienti e interventi urgenti contro l’emergenza idrica.

E’ indispensabile sospendere l’accordo dell’ATO PA 1 perché è frutto di un accordo di potere che prelude alla fine dell’AMAP, aumenta le tariffe e non garantisce un servizio migliore alle comunità.

PER LA GARANZIA CHE L’ACQUA SIA DI TUTTI E PER TUTTI E CHE SIA PUBBLICA

Proponiamo:

  • Emanazione immediata di un decreto legge di moratoria delle procedure di affidamento in atto;
  • Approvazione rapida della legge che determina la forma esclusivamente pubblica di governo e gestione del servizio idrico integrato;
  • Rimodulazione del sistema tariffario che salvaguardi le fasce sociali più deboli e che copra solo i costi di gestione ;
  • Utilizzo di risorse interamente pubbliche per gli interventi di ammodernamento delle reti idriche, fognarie, dei sistemi depurativi e per il riuso delle acque reflue;
  • Lotta agli sprechi e alle perdite di rete;
  • Gestione unica delle risorse inerenti il bacino per tutte le tipologie d’uso, redifinizione degli ambiti di gestione con la salvaguardia delle condizioni ottimali esistenti;
  • Partecipazione attiva dei cittadini e dei lavoratori addetti nella determinazione degli standards di efficienza e qualità del servizio;
  • Tutela dei lavoratori impegnati nei servizi a seguito nuovi assetti gestionali.
Vito Fazzino

sabato, marzo 17, 2007

Castellammare Wants You !


Pochi giorni fa, parlando con amici delle questioni che attualmente riempiono i giornali, come i Dico, la crisi di governo, il Governo, ecc., siamo arrivati a chiederci quali sono le nostre aspettative per il futuro. Che domanda! A volte sembra che sia assolutamente impossibile dare una risposta. Tant’è che ormai pochi se la fanno. Bè, i miei amici hanno dato le risposte più disparate, tipo: “Dopo la laurea me ne scappo! Anche se poi mi piace stare qui…”, oppure: “ Vediamo se riesco a restare in questo postaccio…magari se qualche politico mi da il lavoro!”. Poi si è passati a parlare di Castellammare, di com’è e di come la vorremmo, della difficoltà di cambiarla. E lì sono sorte idee nuove, proposte intriganti, ma tutte avvolte da un alone di disillusione e di amarezza da lasciare di stucco. Soprattutto perchè eravamo tutti sotto i trent’anni! Effettivamente, realizzare quelle idee non è affatto semplice… Da dove si comincia a riportare a Castellammare un po’ di DEMOCRAZIA? Come si fa a smantellare un sistema culturale come il nostro, dove anche chi non è mafioso si comporta esattamente come se lo fosse? Come si fa a convincere la gente che se si riesce a costruire qualcosa in comune si sta molto meglio di quando te la costruisci da solo (senza lasciare agli altri neanche le briciole)? Queste sono le cose che si vorrebbero fare a Castellammare, che è necessario fare per uscire dal baratro in cui siamo caduti. Un baratro così oscuro da non permettere alla gente di indignarsi di fronte alle vergognose e dannose malefatte di alcuni pseudopotenti. Ma la domanda per me più importante da porsi è :” Come si fa a rimanere indifferenti e inerti di fronte a tutto questo?”

A Castellammare ormai non esiste più alcuna istituzione; non esiste più una sovranità del popolo; non esiste più democrazia; non esiste più cittadinanza. Ammesso che tutto questo sia mai esistito! Non è più ammissibile tutto questo! Non è ammissibile che chi è stato posto alla guida dell’amministrazione per ricostruire una seppur minima forma di legalità, si sia limitato a BLOCCARE l’intero sistema anche nelle sue parti sane! Noi non abbiamo garantiti servizi che altrove sono ormai scontati; non abbiamo centri di aggregazione; non si è mai vista traccia di turismo (e sviluppo) sostenibile; non si riesce ad avere un piano urbanistico rispettoso delle esigenze della popolazione e dell’ambiente; non esiste alcuna forma di RISPETTO PER L’AMBIENTE (avete visto, ad esempio, un minimo incentivo per la raccolta differenziata? Io no!); non esiste alcuna politica SANA!

A questo punto ci si trova di fronte a una scelta. Le opzioni sono tre: 1) fare i bagagli e andarsene per non tornare mai più; 2) adattarsi alla situazione (buon viso a cattivo gioco); 3) rimboccarsi le maniche, armarsi di tonnellate di pazienza e perseveranza e TENTARE DI CAMBIARE LO STATO DI COSE ATTUALE!

Mi sembra superfluo sottolineare che io scelgo la terza opzione, ma voglio informarvi del fatto che non sono solo…ci sono altri PAZZI con me che hanno scelto la terza opzione e che già lavorano sodo per questo. Siamo la Sinistra Giovanile e vogliamo alzare la testa da tutta questa melma. Ma è necessario che altri pazzi come noi alzino la testa, magari per unirsi a noi. C’è bisogno di cambiare tutto, ma lo si deve fare insieme e in maniera condivisa, partecipando alla vita cittadina e cercando di dire la propria nel momento di prendere le decisioni che interessano tutti. E senza dimenticare che si sta veramente bene quando si sta TUTTI bene!


Vincenzo Desiderio