L'assessore regionale Mario Centorrino |
Nella giornata di ieri, il sindaco Marzio Bresciani,
nella sede dell’assessorato regionale dell’Istruzione, ha incontrato
l’assessore regionale Mario Centorrino, con il vicesindaco Carlo Navarra e
l’assessore alla Pubblica Istruzione, Angelo Palmeri. Presenti all’incontro
anche il dirigente dell’istituto superiore Piersanti Mattarella, Giuseppe Lo
Porto, il consigliere provinciale Pietro Russo, l’onorevole regionale Livio
Marrocco, il presidente del consiglio comunale Giuseppe Cruciata, il
consigliere comunale Antonio Mercadante. Motivo dell’incontro, il recente
decreto regionale n. 1103 che prevede la fusione dell’Istituto Piersanti Mattarella
di Castellammare, unica scuola superiore del paese (che comprende 4 indirizzi
di studio), con l’istituto superiore Danilo Dolci di Alcamo, che diventerebbe
la sede principale. Come già detto questo decreto modifica un precedente decreto,
il n. 806, che invece prevedeva l’aggregazione dei due istituti.
“Abbiamo
chiesto con forza il ripristino del corretto contenuto del primo decreto poiché
riteniamo che l’istituto superiore Piersanti Mattarella non debba e non possa
subire l’umiliazione della fusione con altri istituti scolastici”. Lo afferma il
sindaco Marzio Bresciani proprio nella sede dell’assessorato regionale.
L’assessore
alla Pubblica Istruzione di Castellammare, Angelo Palmeri, commenta l’incontro
con l’assessore Centorrino: “L’assessore
regionale si è dimostrato sensibile e si è impegnato ad effettuare una modifica
parziale del decreto, eliminando ogni possibilità di individuare eventuali sedi
presso il Comune di Alcamo e riservandosi opportune verifiche.
Seguiremo da vicino e con attenzione l’iter procedurale che dovrà, in tempi
brevi e certi, salvaguardare l’istituto Piersanti Mattarella e garantire
l’autonomia all’unico istituto superiore della nostra Città, che presenta tutte
le carte in regola per ottenere l’aggregazione. Intanto, come richiestoci
dall’assessore Centorrino, stiamo provvedendo a presentare una nota
circostanziata (che parallelamente produrrà anche la Provincia di Trapani) al
fine di precisare tutte le nostre fondate motivazioni per il ripristino del
decreto che prevedeva l’aggregazione e non la fusione”.
Emanuel Butticè
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