La sala gremita di militanti, pensionati, liberi
professionisti e giornalisti ha atteso il presidente della Regione Puglia Nichi
Vendola arrivato intorno alle 17. Persone comuni con comuni problemi. Problemi
che la crisi ha portato alla ribalta con forza, rendendo impossibile la vita di
molte famiglie. L’intervento del Presidente Vendola è stato lungo, circa un
ora, ripercorrendo quelli che sono stati gli anni del berlusconismo e della
corruzione e dei continui attentati alla costituzione, ma soprattutto si è
soffermato a ricordare Giuseppe Burgarella, il suicida che ha lasciato la
lettera nella Costituzione Italiana, e che ha parlato del lavoro come esercizio
di libertà.
Secondo Vendola il vero carnevale è questa campagna
elettorale con questa sorta di compravendita messa in atto da Berlusconi e dal
centrodestra. Ha continuato parlando della vera politica, quella che propone il centrosinistra alleato
con Bersani, con proposte concrete indirizzate allo sviluppo delle industrie,
delle campagne, della cultura. Soltanto effettuando le giuste riforme si può
salvare il paese ormai sull’orlo del baratro, riforme che mirano a rinnovare il
sistema scolastico, universitario ma soprattutto puntare sulla ricerca, sul
lavoro, sullo sviluppo delle campagne e sulla necessità di sboccare i fondo
bloccati a causa del patto di stabilità (circa 67 milioni di euro).
Ancoro una volta il lavoro al centro del dibattito politico,
al centro della vita di ogni cittadino.
Il presidente ha infine parlato dei continui attacchi alla Costituzione
effettuati da Berlusconi, che la considera un “cimelio bolscevico”.
Questa campagna elettorale, tra compravendita di voti e
promesse di cartapesta, sta sicuramente inquinando l’opinione pubblica
bombardandola di false dichiarazioni, meticolosamente costruite per ingannare
un popolo che per anni ha subito un sistema corrotto che ha sempre negato, e
purtroppo, troppo spesso, negoziato i diritti dei cittadini, rendendoli
un’utopia. Un’esempio su tutti il bavaglio all’informazione. L’auspicio del
presidente Vendola è che non vinca ancora l’astensione, ma che al contrario la
rabbia porti a votare per il centrosinistra.
Emanuel Butticè
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