mercoledì, febbraio 27, 2013

Consiglio comunale aperto per parlare di legalità


 CASTELLAMMARE DEL GOLFO – Si è svolto ieri mattina il Consiglio Comunale aperto richiesto dall' associazione Libera presidio "Piersanti Mattarella", dall’ associazione Antiracket ed antiusura di Castellammare e da Castello Libero. L’intero consiglio si è incentrato sugli atti criminosi che si sono verificati nei mesi scorsi a Castellammare e sulla legalità. In aula erano presenti oltre alle forze dell'ordine le classi quinte dell'Istituto dell’I.I.S.S. Mattarella -Dolci di Castellammare.

Ad esordire è stato il presidente del consiglio comunale Giuseppe Crociata che ha parlato degli atti concreti effettuati dal consiglio per contrastare la criminalità organizzata e soprattutto per combattere l’usura e il racket. A prendere la parole successivamente sono stati il vicesindaco Carlo Navarra e il presidente dell’Antiracket Castellammare Sebastiano Cruciata. Quest’ultimo esprime tutta la sua soddisfazione per essere riuscito ad affrontare un argomento così difficile in un contesto così importante.
Per il presidio di Libera “Piersanti Mattarella” interviene Domenico Grassa: “Ritengo che quanto accaduto sia frutto di un modo di pensare mafioso, a prescindere dalla natura di tali gesti. Parte del lavoro di Libera consiste proprio nel tentare di cambiare questi atteggiamenti anche attraverso la formazione nelle scuole. –continua utilizzando le parole del Magistrato Livatino - non basta solo essere onesti ma bisogna anche apparire onesti. Per questo motivo riteniamo che tutti quei politici che hanno problemi con la giustizia dovrebbero, per amore delle istituzioni che rappresentano, fare un passo indietro”.  l’intervento intendeva fare riferimento a tutti i politici che dal Parlamento a scendere hanno problemi con la giustizia. Molti consiglieri però hanno interpretato questo intervento come attacco nei confronti del consigliere comunale Girolamo Genna presente in aula (ricordiamo che Genna ha ricevuto un avviso di garanzia durante l’Operazione Crimiso). Questo non ha preoccupato minimamente l’interessato, ma quello dei suoi colleghi Bucca, Mercadante e Cusenza. Tutti hanno incentrato il loro intervento sul collega con dichiarazioni di solidarietà nei suo confronti. Sia Bucca che Mercadante sono sicuri dell’onestà del collega, più volte confermata dal suo impegno e dalla sua voglia di fare e quindi rispettano la sua scelta e attendono con serenità che la giustizia faccia in suo corso.
Una cosa preme sottolineare: l’intervento di Grassa è stato interrotto da un fortissimo applauso che ha lasciato immaginare che le sue parole sono state condivise da tutti i presenti. Altra cosa, durante gli interventi di solidarietà nei confronti di Genna, molti in aula commentavano: “doveva dimettersi per dare segnale forte, per rispetto, per dignità, per lealtà, per rispetto nelle istituzioni…” ma forse sono solo commenti persi nel vuoto che mai nessuno ascolterà.
Emanuel Butticè

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