domenica, marzo 22, 2009

Vendesi chiesa: anche il vaticano soffre la crisi.














Un cartello, intestato Scopello Immobiliare, annuncia che vendesi la chiesetta di S. Angela con annesso appartamento ai piani superiori terrazzato sita in via Gen. Di Gaetano, che è sempre stata, a detta di tutti, la casa del Vescovo nei suoi soggiorni castellammaresi. Dai racconti degli anziani del quartiere ho appreso che tutto lo stabile è stato acquistato con i fondi raccolti dalla Congregazione di S. Angela, quindi con i soldi dei fedeli. Inoltre la chiesetta, piccola e raccolta è giornalmente frequentata e quasi ogni mattina, o almeno era così, un prete celebra messa.


Se non mi sbaglio, e invito gli interessati eventualmente a correggermi, la Curia per alienare un suo bene necessita del parere del prete della parrocchia che, in virtù del giudizio dettato dalle frequentazioni dei fedeli e senza dubbio dall’affetto per i luoghi e dalle sue radici, concede o meno.


Ho notato che di preti castellammaresi con incarichi parrocchiali non ne esistono più, o perché in pensione o perché, come si dice, esautorati da incarichi ecclesiastici per volere del vescovo.

La domanda sorge spontanea: come mai i preti che operano nella nostra cittadina sono tutti originari di altri paesi? Forse vige nella chiesa il principio latino divide et impera?

Tornando a noi e alla nostra chiesetta, non crede forse il caro Padre Giuffré che prima di concedere al suo vescovo il nulla osta, che sarebbe il caso di chiedere ai fedeli del quartiere il loro parere e una plausibile giustificazione considerando che quel prezioso bene è stato acquistato con i loro soldi e quindi gli appartiene?



Angelo Grassa

56 commenti:

Anonimo ha detto...

Io non credo che si possa vendere una chiesa, credo che sia un errore di interpretazione, se così non fosse , penso che p. giuffre debba rispondere....per quanto riguarda i preti ....Be chi non ha peccato ,scagli la prima poietra

Anonimo ha detto...

ma perchè, ci sono preti indigeni a castellammare? io non penso. ovviamente ci sono più aspiranti tronisti che aspiranti preti (non giudico nessuna delle due professioni).

l'ansioso di springfield

Anonimo ha detto...

ma vero è??????????

Anonimo ha detto...

che sbriu chi hannu sti parrini!!!!!!

Anonimo ha detto...

e se ilvaticano rimane senza soldi....vuol dire che siamo proprio nella cacca

Anonimo ha detto...

ma quanto custa????:);)

Anonimo ha detto...

E' assurdo aver comprato una chiesa con i soldi dei fedeli e poi rivenderla per fare cassa. Per la cronaca non sarebbe la prima chiesa ad essere adibita ad altri scopi. Durante la trasmissione Report di qualche settimana fa, hanno fatto un servizio su una ex chiesa adibita a mercatino. Dove? A Palermo nel quartiere dove c'è il mercato del "Capo". Dove se no... W i siciliani e la sicilia. Facciamo sempre grandi figure!

Anonimo ha detto...

questa è una vera truffa ai danni di che ha messo i soldi per acquistare la chiesa, caro padre giufre....

Anonimo ha detto...

Scusate, coi soldi mica ci vanno a puttane i preti, li danno sicurissimente ai poveri.

Anonimo ha detto...

(sicurissimente) leggasi sicurissimamente

Anonimo ha detto...

...per quanto riguarda i preti ....Be chi non ha peccato, scagli la prima pietra... Gliel'ho detto io di fare lu parrinu? Se addiventi parrinu devi essere migliore degli altri e dare il buon esempio. E' stata un loro scelta. Non gliel'ha imposto nessuno. Non nascondiamoci sempre dietro il fatto che sono sempre uomini. Devono essere migliori degli uomini normali. Hanno fatto una scelta di vita e la devono rispettare al 100%

Anonimo ha detto...

secondo me con questi soldi finisce di pagare i lavori di muratura dell'altra chiesa e pure le spese legali... oppure li dà ai poveri...

Anonimo ha detto...

ho i miei dubbi che i soldi finiscano ai poveri...

Anonimo ha detto...

Piccola precisazione: la Chiesa non è in vendita. Lo è l'appartamento annesso, non la Chiesa. Questa è una stanza, adibita anticamente a Chiesa dove si radunava la ormai estinta comunità della consacrate laiche orsoline di San'Angela Merici. L'appartamento annesso viene chiamato tutt'oggi 'la casa del Vescovo' perchè era la casa in cui veniva ospitato il Vescovo di Mazara prima, di Trapani poi, nelle sue visite pastorali a C.Mare. Per alienare qualsiasi bene ecclesiastico - ma la gente non lo sa - ci vuole non solo il bene stare del Parroco e del Consiglio degli affari economici della Parrocchia di rifermento, ma se il bene supera una data cifra, ci vuole il consenso del Vescovo. Se l'appartamento verrà venduto, non la Chiesa (ribadisco) i soldi andranno a sovvenzionare l'acquisto già fatto del conosciuto 'don Minozzi' che è destinanto a diventare un centro di aggregazione e giovanile e culturale a servizio delle Parrocchie di c.mare. Credo che l'informazione corretta possa aiutarci tutti a comprendere bene quel che si fa. Quanto ai preti che non sono 'indigeni' non mi pare che stiano lavorando male, almeno io non credo di farlo. E poi, come si dice? Nemo profeta in patria....non capisco poi perchè le stesse persone che inneggiano ad avere preti locali sono gli stessi che poi li sparlano per quello che hanno fatto in passato o fanno vantandosi di conoscere le loro famiglie, le origini, e gossip vari. Boh che dire! Liberiamoci, si, davvero, da un modo di pensare di basso livello. Se no, non cresceremo mai. Un abbraccio a tutti. Don Fabiano, parroco della Chiesa Madre

Unknown ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Unknown ha detto...

ringrazio don Fabiano della risposta che ci rende più chiara la questione, però ho soltanto un dubbio: perchè all'indomani dell'articolo sono scomparsi i cartelli vendesi dai balconi?
questo mi rende alquanto perlplesso, ma sono sicuro della vostra buona fede ( e se non l'avete voi la buona fede non so chi la potrebbe avere ).
non conoscevo il progetto Don Minozzi, ma se la vendita è finalizzata a realizzare un centro per i giovani sono molto contento e soddisfatto.
sul fatto della mancanza di preti " indigeni" questo mi lascia pensare, forse i nostri preti sono tutti scarsi?
cqm questo non è uno spot per i preti castelammaresi, anzi per dire la verità non li ho mai difesi, ma è una semplice considerazione che mi ha spinto a chiedermi la motivazione.
non penso di trovarla, una me la immaggino, ma me la voglio tenere per me.
penso che ognuno di noi abbia l'intelligenza adatta per trovare la risposta giusta.
cqm ringrazio Don Fabiano e spero che continui a seguirci e ad intervenire per un proficuo confronto. saluti

Unknown ha detto...

P.S. scusate gli errori di battitura

Anonimo ha detto...

Ti sei mai chiesto perchè i poliziotti operano raramente nel loro paese di origine? Probabilmente la professione che svolgono comporta un certo distacco dal paese di origine perchè si potrebbe essere condizionati dall'ambiente dove si è cresciuto. Lo stesso, credo, dovrebbe valere per i preti. E poi, caspita, ma per quale motivo dovremmo volere preti castellammaresi? Per poterli criticare sul piano familiare? Oppure per vederli condizionati nelle loro scelte dagli amici di infanzia? Mi pare un pretesto usato soltanto per buttare fumo e nebbia

Unknown ha detto...

caro anonimo, non voglio gettare fumo negli occhi di nessuno, e se l'ho fatto non era mia intenzione. la giustificazione che riporti mi sembra abbastanza plausibile anche se non molto convincente.
Comunque sinceramnte la risoluzione del misterioso problema direi che in fondo in fondo non è che mi interessi molto.
Confesso che di preti bravi a Castellammare ne abbiamo in particolare ne ricordo uno che a settembre dell'anno scorso ha marciato insieme a noi alla marcia antiracket. non so che fine ha fatto ma non vorrei aprire un'altra polemica, non ne sento il bisogno.
rinnovo i saluti

Anonimo ha detto...

Non vorrei che la disputa sui preti indigeni o no distolga tutti dal vero problema ,che desidero ulteriormente sintetizzare"la vendita della chiesa"!!!

Anonimo ha detto...

Certo caro anonimo ,si potrebbe fare come in politica: una bella partita di calcio e ci si distoglie dai grossi problemi o scandali.

Anonimo ha detto...

un pò sorprende tanto "dibattito" su preti e dintorni...tranquillo Don Fabiano ( che non mi pregio di conoscere ) state provabilmente, dal vostro punto di vista, lavorando bene ( celebrazioni piene, cene sociali affollate, gruppi di preghiera in espanzione....) da quà a dire o fare intendere che la chiesa castellammarese abbia o stia svolgendo una funzione "liberatoria" nel senso più cristiano del termine credo che ne passi...

Anonimo ha detto...

un apartita di calcetto: da un lato la squadra di castellolibero chiamata: peppone F.C.

dall'altra quella dei preti chiamata Don Camillo F.C

Unknown ha detto...

Mi pare che la questione principale sia stata chiarita da Don Fabiano: nessuna chiesa in vendita, ma soltanto un appartamento, per finanziare un progetto a mio avviso utile (sicuramente più della "casa del Vescovo"). Per quanto riguarda la questione dei preti compaesani, penso che sia alquanto sterile... guardiamo a quel che fanno, non da dove arrivano!

Anonimo ha detto...

Sono dispiaciuto che il mio spot abbia innescato una polemica cosi aspra,il mio intento era solo quello di sensibilizare la curia alla conservazione della chiesetta per la spiritualita del luogo, per memoria storica,per affetto dei fedeli.Sensa dubbio meritorio il fine che il prete don Franco si prepone; però esimio don Franco,quando si è chiamati direttamente in causa,considerato che voi amministrate le anime dei fedeli,non credo sia il caso di nascondersi dietro il dito,sarebbe stato,secondo me, piu giusto da parte sua dare un chiarimento a tutti e non essere giunti, sull'onda dell'emozione suscitata,a questa purtroppo sterile polemica.Mi auguro che la magnifica funzione cui ho personalmente assistito nella chiesa dell'Annunziata alla marina,con lo stesso entusiasmo possa essere celebrata presso la nostra chesetta , magari restaurata.Molto amichevolmente Angelo GRASSA

Anonimo ha detto...

La suddetta Chiesa di S.Angela è officiata, ogni giorno, tranne il Lunedì e la Domenica. Ogni mattina c'è la S.Messa di P.Crociata. Spesso, quando posso, anch'io vado a Messa lì, ed è molto bello. E a tutti è anche possibile confessarsi; mentre, nel resto del paese non si trova mai un prete per confessarsi.Davvero disonorevole venderla...!!!

Anonimo ha detto...

Non sono uno di quelli che tessono le lodi dei preti (e non solo quelli di Castellammare) però che grande lezione ci da Don Fabiano. Molti di coloro che hanno commentato la polemica di quetso post, hanno dimenticato a fare una cosa molto importante: FIRMARSI.
E' facile fare polemica, sputare sentenze, offendere quando non si ha il coraggio di farsi riconoscere. Invece, Don Fabiano, chiamato in causa come prete di Castellammare ha voluto dire la sua, per difendere ciò in cui crede, per difendere lui e i suoi "colleghi", il tutto concludendo con la FIRMA. Ora mi chiedo, chi è più indegno, l'anonimo che si permette di offendere e sputare sentenze o il prete (Don Fabiano in questo caso) che anche se non è daccordo con ciò che si dice conclude con: << Un abbraccio a tutti. Don Fabiano, parroco della Chiesa Madre >> ?
Adesso non so se è vero che la chiesa sia in vendita come dice il dott. Grassa o se è solo l'appartamento in vendita come dice Don Fabiano, la cosa importante seconde me alla fine è sapere come questi soldi verranno investiti, a chi vanno a finere, cosa che a mio avviso non potremo mai sapere, e comunque, chi è proprietario di un immobile può farne ciò che vuole, ora, non tocca a me stabilire a chi appartiene la chiesetta.
Francesco Orlando, semplice cittadino.

Anonimo ha detto...

Rileggendo gli interventi non mi sembra di cogliere le offese ai preti di cui parla il semplice cittadino Orlando Francesco, del resto penso si può portare un contributo di opinioni anche senza firmarsi (io non lo farò) saranno semmai i curatori del blog ad eliminare quelli che riterranno non opportuni - dai preti i credenti pretenderebbero ( voglio sperare ) esempi di moralità alta - tutto quà - concordo col cittadino Orlando sul fatto che essendo di fatto "la loro" la chiesetta -facciano come credono - su altro dovremmo vigilare...basterebbe avere solo un pò di memoria storica.

Anonimo ha detto...

Non mi è sembrato di cogliere offese né personali nè ai miei confratelli, credo sia semplicemente il desiderio di mantenere viva la memoria storica anche spirituale della nostra città. Sto cercando di farlo continuando il lavoro fatto dai miei predecessori - don sebastiano (che credo sia il prete cui fa' riferimento il dott.Grassa, anche se l'evento è stato 2 anni fa', oggi è vice-rettore in seminario)sul bel gioiello che è la Chiesetta dell'Annunziata come molti hanno constatato ieri sera nella dedicazione dell'altare. Per il resto non ho nessuna novità in merito alla questione. Anzi colgo l'occasione per invitarvi alla meditazione in canto sulla Passione di Cristo che faremo qui in Madrice iniziando così la settimana santa il 4 aprile alle 19.00.Don Fabiano.

Anonimo ha detto...

ahahahahahaha che ridere tutta questa storia........

Unknown ha detto...

Carissimo Angelo Grassa, ieri abbiamo celebrato la solennità dell'Annunciazione del Signore,in cui si fa memoria del concepimento del Verbo Divino nel grembo della Vergine Maria: è la festa della Incarnazione.Il cristianesimo,come continuazione e compimento della fede ebraica, è, fra le religioni, la più "carnale": il mondo è "cosa buona" creata da Dio, il vero Dio si fa vero uomo, lo Spirito rende l'unità dei credenti corpo mistico di Cristo,facendo di ciascun battezzato un suo tempio,e,infine, la nostra carne è misteriosamente destinata a risorgere nell'ultimo giorno! Il cristianesimo è fatto di carne e di sangue,di pane e di pesci,di vino e di olio,finanche della saliva con cui Cristo toccò la lingua del sordomuto sciogliendola o gli occhi del cieco di Betsaida dischiudendoli. Un padre della Chiesa giunge a definire la carne "cardine della salvezza",poichè il Figlio divino si è immerso nell'umanità per redimerla,assumendone tutte le caratteristiche,fuorchè il peccato,in quanto non voluto da Dio.Fra queste caratteristiche umane c'è anche la memoria. Notiamo che la fede ebraica precristiana si basava proprio sulla memoria della grandi opere compiute da Dio in favore del suo popolo presso determinati luoghi. Anche la tradizione della Chiesa ha sempre rivolto particolare e sensibile attenzione a quei precisi spazi carichi di significativa memoria: si pensi ai pellegrinaggi verso innumerevoli mete cristiane,alla venerazione per le tombe e le reliquie dei santi,alla cura per le basiliche,le cattedrali e le chiese.E' vero che il dono dello Spirito del Risorto permette di adorare Dio "in spirito e verità" in ogni luogo,come ci dice la Sacra Scrittura, ma è anche vero che nel cattolicesimo romano la Scrittura non si sovrappone crudemente all'umano.La grazia divina si innesta armoniosamente sulla natura;in caso contrario si cade in una schizofrenica sublimazione disincarnata,e non è più cattolicesimo,ma pericolosa eresia! Da cattolici non smettiamo di essere uomini,anzi l'essere cattolici ci fa essere uomini sino in fondo,non rinnegando nulla dell'umano,ma esaltandolo,poichè volgiamo sulle cose della vita uno sguardo più vero,più profondo,più ampio,più bello, più carico di senso e di valore, poichè la grazia divina ci fa trascendere una visione semplicemente immanente e terrestre,che soffocherebbe l'attesa che vibra nelle realtà. La fede di un popolo è,dunque,fatta anche di luoghi,di volti,è intessuta di tradizione e continuità,è venata di sentimenti e affezione. La chiesetta di Sant'Angela, con l'edificio cui è annessa,fu acquistata,con i sacrifici e le offerte del popolo cristiano,con trepidazione e commozione,nel 1931,dalle nubili donne consacrate nella Compagnia di Sant'Orsola, note come "monache di casa",che si dedicavano alla preghiera,al catechismo,a lavori artigianali di ricamo e ad altre attività. Le orsoline erano sapientemente guidate dal santo sacerdote Mons.Giovanni Sarcona,che con instancabile dedizione,sincero fervore e zelante abnegazione,fu un autentico padre e maestro,non soltanto per loro,ma per tanti fedeli che frequentavano quel luogo di silenzio e raccoglimento, di preghiera e adorazione eucaristica,di catechesi e direzione spirituale. Quelle mura umili e nude trasudano la santità nascosta di cui sono state mute e assorte testimoni! Questi ricordi sono ancora nitidi e diffusi,ed è ancora viva l'ultima orsolina,la novantaquatrenne Francesca Pipitone, del quartiere Petrazzi. Vendere S.Angela equivale a liquidare questa esperienza,ad estirparne la memoria,ma anche a smantellarne un presente (e un auspicabile futuro): si vende e si chiude,infatti,una cappella in cui si celebra quasi ogni giorno la messa e ogni anno le quarantore, e che continua a rappresentare un luogo sacro in quel quartiere,una casa di Dio fra le case degli uomini, un segno visibile che rimanda all'invisibile. Ma perchè venderla? Per ricavarne denaro da riversare in un altro immobile poco fortunato (sulla via Leonardo da Vinci),dal futuro alquanto incerto? Perchè,invece,non è stato invitato il laicato cattolico ad acquistare S.Angela,per conservarla,curarla e rivalorizzarla? Forse i laici sono utili soltanto per passare l'obolo dell'offerta e non per collaborare a queste operazioni? O forse viene venduta per sottrarre spazio ad un sacerdote che non risulta simpatico? Meschini fratricidi sacerdotali! C'è questo in cima all'agenda ecclesiale castellammarese,invece del premuroso apostolato presso i nostri giovani del tutto scristianizzati? Questa vendita è un freddo atto di masochismo e autolesionismo ecclesiale,dalla forte carica simbolica ed evocativa. "Chi non è fedele nel poco, non lo sarà nel molto" ci ammonisce Gesù! E la benedizione di Dio non potrà certo scendere su figli degeneri e sciagurati che tradiscono,dilapidano e svendono l'eredità spirituale di padri più santi di loro! Cancellare i luoghi della memoria, spegnere i luoghi della fede, alienare i siti storici di quella spiritualità castellammarese che chi scrive sente ancora scorrere calda ed indomita nelle proprie vene, manifesta che si gestisce la chiesa castellammarese con il piglio calcolatore del direttore d'azienda,con il "fare" del manager di una organizzazione senz'anima,che non conosce l'umano,e non può quindi sintonizzarsi con il Divino che si incarna!

Unknown ha detto...

caro Don fabiano, il commento riferito a Don Sebastiano è stato fatto da me DOMENICO GRASSA ( figlio ).Hp avuto l'impressione che lei si riferisse a mio padre ( dott. Grassa ).
era solo per chiarire. saluti

Anonimo ha detto...

ma Gesù non caccio i mercanti dal Tempio di Dio?....che la storia si ripete?

Anonimo ha detto...

Caro Manlio, sappi che per Padre Giuffrè, non è poco simpatico solo Mons.Crociata, ma tutti i castellammaresi soprattutto le menti pensanti. Ed è poco simpatico anche Mons. Puma, che a C/mare non può muovere più neanche un dito. Queste cose per me sono sporche e Padre Giuffrè, si stà vendendo tutto nella nostra cittadina, cose che hanno comprato con sacrificio tutti i nostri Padri che a Lui non vengono niente, perchè questo prete che vuol fare soldi a tutti i costi non ha quì radici culturali e affettive; un giorno sarà mandato via e lascerà nel nostro paese solo POVERTA' materiale e spirituale. Non se ne può più...!!!Nicola

Anonimo ha detto...

Caro Manlio, sappi che per Padre Giuffrè, non è poco simpatico solo Mons.Crociata, ma tutti i castellammaresi soprattutto le menti pensanti. Ed è poco simpatico anche Mons. Puma, che a C/mare non può muovere più neanche un dito. Queste cose per me sono sporche e Padre Giuffrè, si stà vendendo tutto nella nostra cittadina, cose che hanno comprato con sacrificio tutti i nostri Padri che a Lui non vengono niente, perchè questo prete che vuol fare soldi a tutti i costi non ha quì radici culturali e affettive; un giorno sarà mandato via e lascerà nel nostro paese solo POVERTA' materiale e spirituale. Non se ne può più...!!!Nicola

Anonimo ha detto...

Don Fabiano a detto il falso e la chiesa è stata già venduta a Di Bartolo carne della circonvallazione. Me l'anno detto oggi.

Anonimo ha detto...

Mi sono accorto che non ho usato due h e voglio correggermi. Grazie

Anonimo ha detto...

speriamo non ci faccia sacrifici umani.....

Anonimo ha detto...

incredibile davvero incredibile e meglio di scherzi a parte stò blog-

Anonimo ha detto...

se è vero organizziamo un comitato tipo quello del Buccellato x i soldi facciamo un bel sorteggio la ricompriamo e la ridiamo in gestione a padre Crociata che onestamente merita....

Anonimo ha detto...

mi dispiace che mi si dica che ho detto il falso...ho detto solo quello che so. Ho una mia correttezza morale e spirituale che non consento a nessuno di mettere in dubbio. Per il resto, visto che la mia sincerità non è accolta non vedo l'opportunità di intervenire qui ulteriormente. Grazie di tutto. Un abbraccio. Don Fabiano.

Unknown ha detto...

Don Fabiano, io non so attualmente quale è la verità, e comunque rinnovo la fiducia nella sua buona fede.Spero che la notizia della vendita sia falsa. Comunque spero che ricambi idea e che continui a scrivere qui.
Spero tanto che lei non venga "promosso" come Don Sebastiano e spostato in un'altra città in modo tale da poterci confrontare costruttivamente più spesso.
Se la notizia è vera, non si assumi la responsabilità, tanto si sa in tutto il paese di chi è la responsabilità.
saluti ed anche abbracci
Domenico ( figlio ) :)

Anonimo ha detto...

Spero che nessuno voglia mettere in dubbio la sincerità di Don Fabiano. Personalmente stimo moltissimissimo Don Fabiano come persona e come prete e non metterei in dubbio la sua sincerità. Quando ho letto il primo commento di Don Fabiano ne sono stato felice. Il fatto che si sia interessato ad una discussione su interet e cerchi un continuo dialogo con tutti mi riempie di gioia. Anche il suo modo di porsi è da ammirare. E' davvero un prete innovativo che sta facendo riavvicinare molte persone alla chiesa. Secondo me è davvero un esempio da seguire. Per questo mi dispiacerebbe tantissimo se abbandonasse il confronto. Penso che neanche chi ha scritto quel commento possa pensare che lei menta. E se fosse così sarebbe una, contro centinaia di persone che la ammirano per quello che fa. Grazie di essere intervenuto. Un abbraccio Vito Fazzino :-)

Anonimo ha detto...

E' inutile parlare a vanvera, basta andare da Di Bartolo e chieder a lui se è vero. No? Sapremo così chi dice la verità e chi dice bugie. Punto e basta. Per quanto riguarda il comitato cittadino l'idea non è male. Si faccia avanti chi l'ha proposta. La persona ideale cmq sarebbe il dott. Grassa a capo di questo comitato.

Anonimo ha detto...

credo che questa discussione stia un pò degenerando,e di tanto in tanto ci si allontani dal nocciolo della situazione..noto che nell'anonimato molti sono bravi ad accusare e a puntare il dito,addirittura contro Don Fabiano,persona che stimo e che a mio parere sta arricchendo molto la nostra comunità.comunque mi è sorta una domanda..ma nessuno in questi giorni ha avuto il "coraggio" di andare a bussare alla porta di qualche prete per chiedere delucidazioni in proposito?..al posto di affidarsi a soffiate ulteriormente anonime?!un saluto.Mariagrazia

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Anonimo ha detto...

Sei Castellammarese se... A la testa di la cursa cariu un ovo, a li quattru canti muriu un omo! (da Viviamo Castellammare). Forse il dialogo è un pò esagerato nelle conclusioni?

Unknown ha detto...

non mi piacciono i commenti offensivi anonimi, questi saranno immediatamente eliminati.
torniamo a un dialogo costruttivo.
saluti

Unknown ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...

Sono allibbito per quello che sento. Don Fabiano, a te forse è stata nascosta la verità e tu dici il falso in buonafede. Informati meglio e rispondi.

Anonimo ha detto...

strano che uno si firmi anonimo e sappia con certezza questa cosa che se vera la può sapere solo chi la fa e chi ci vive dentro...non è che il P.Crociata vuol farsi fuori due colleghi, uno perchè vende la chiesa e l'altro tacciandolo di menzogna così...due piccioni con una fava...bella vigliaccheria sarebbe non firmarsi no? boh siamo alle solite...dietro l'anonimato bello parlare....marcello

Anonimo ha detto...

Don Franco mi ha confermato che la chiesetta non è in vendita(lo è la casa).
Annalisa

Anonimo ha detto...

Mi chiamo Tommaso e scrivo da Alcamo. Il padre di cui vi lamentato è stato qui da noi anni fa al Santu Patri e noi abbiamo fatto una rivoluzione per cacciarlo e lui è poi scappato e stato latitante in continente per un anno e poi è arroivato da voi a Castellmamare. Auguri e buon divertimento...Tommaso81

Anonimo ha detto...

Caro don Fabiano sono solidale e condivido le sue amarezze ma non commetta l'errore di chiudere il dialogo con i giovani di questo magnifico blog .In Lei i giovani hanno visto un amico di cui potersi fidare e ciò è molto positivo e in sintonia con la sua missione.Caro Don Fabiano si fregi del suo titolo di Don,che attribuito a lei non è certamente il suono di una campana stonata anzi.Il giudizio di pochissimi anonimi certamente non intacca la sua dirittura morale e vada fiero di questo suo titolo come io vado fiero del mio, cordialmente dott.Angelo GRASSA

Anonimo ha detto...

Tommaso, a quale dei tre preti nominati ti riferisci?

Anonimo ha detto...

a Padre Giuffré
Tommaso81