sabato, marzo 07, 2009

LA CRISI DELLE BUGIE

La crisi di questi giorni sono convinto che sarà ricordata come la crisi delle bugie.
I messaggi che passano dai mezzi di comunicazione per bocca dei nostri governanti sono:
1. La crisi è nata in USA da noi è solo di riflesso con una forte componente psicologica.
2. Le banche Italiane sono le meglio attrezzate nel panorama internazionale. Meno a rischio.
3. Il sistema produttivo Italiano fatto di PMI (piccole e medie imprese) è quello che reggerà meglio la crisi
4. Il governo Italiano è quello che meglio la sta fronteggiando.

Ieri Il Premier Berlusconi:”Quando si guarda alle Borse che calano e alle azioni, se si guarda a quante azioni sono state scambiate a certi prezzi, si vede che sono una manciata, quindi praticamente chi ha le azioni e non ha esigenze di fare cassa immediatamente si tiene tranquillamente o piu' o meno tranquillamente le azioni nel cassetto e aspetta che passi questa crisi". aggiungendo che "naturalmente se si continua a dare l'impressione che la crisi sia assolutamente tragica, questo non puo' che spaventare le persone che cambiano il loro stile di vita, che e' il pericolo piu' grande". (fonte News di sella.it)

Come si può vedere si insiste a dare segnali tranquillizzanti, peccato che i numeri non confortano affatto questo ottimismo di circostanza.
Infatti lo scambio di titoli in particolare bancari ed assicurativi non solo non è diminuito ma è aumentato. E continuano a crollare le quotazioni.

I numeri fortunatamente non sanno mentire.
1. La crisi è vera e profonda. Un dato per tutti: Immatricolazione di veicoli commerciali a Febbraio -37,03%.Che numeri!
2. Se le banche italiane sono le meglio attrezzate perché sono tra quelle che hanno perso di più al mondo (Unicredito, intesa in particolare)? Un dato, dal 1 settembre Unicredito ha perso 80%, D. Bank (Germania) il 68%, BNP (Francia) il 64%.
3. Se l’economia reale è solida come mai la borsa Italiana è quella che perde di più al mondo. Dal 1 settembre SPMib (-55%), D. J (USA) (-45%), Ibex (Spagna) (-33%), Nikkei (Giappone) (-36%), Cac40 (francia) (-40),Dax (germania) (-40).
4. Se il governo stesse veramente fronteggiando la crisi con fatti e non con proclami non avremmo subito lo smacco di una agenzia di valutazione del rischio americana che ha collocato l’economia Italiana meno a rischio solo di quelle greca ed irlandese.

E’ proprio la crisi delle bugie, si ostenta ottimismo ed intanto i numeri dicono che c’è ben poco da stare allegri.

E a Castellammare come è percepita questa crisi?
Da noi è percepita solo relativamente per tre ordini di motivi:
1. Eravamo già in crisi da oltre tre anni con le strutture produttive, (agricoltura, pesca, artigianato) .Avevamo già toccato il fondo. Invece, commercio e turismo potrebbero veder peggiorare ancora il flusso di ricavi ed utili.
2. Abbiamo anche il vantaggio (per una volta) di avere occupati prevalentemente nel pubblico impiego più stabile in momento di crisi rispetto agli occupati nell’industria.
3. E’ forte il legame famigliare che supporta anche situazioni difficili (es. figli trentenni non occupati).

Il fatto che la percepiamo meno, non deve farci pensare che non avrà conseguenze. In un mondo globalizzato un danno in una parte qualsiasi del mondo si ripercuote più o meno intensamente su tutto il resto con effetti differiti anche nel tempo.
Buona fortuna.

Prof Chiarenza Lorenzo
Lorenzo.chiarenza@virgilio.it

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Come lei sa essendo l'economia basata sulla fiducia, compito dei governanti è quello di gettare acqua sul fuoco cercando di dare fiducia alla gente ed invogliarle a mantenere agli stessi livelli consumi e investimenti. Berlusconi sta sfruttando tutto il potere mediatico che possiede per convincerci che la crisi non c'è. Come qualcuno sa, questo è ciò che deve fare chi governa in questi periodi. Ma la verità è che la crisi c'è ed è profonda.

Anonimo ha detto...

mi trovo perfettamente d'accordo con il Prof Chiarenza e con l'anonimo,La crisi cè ed è sopratutto la gente comune che la stà pagando,chi guadagna per esempio: 1.000 euro (quando li guadagna) non può arrivare a fine mese perchè con quei soldi ha tante cose da pagare,es Affitto o mutuo,spese varie di gestione familiare ,spese mantenimento auto e cosi via,quindi lo stipendio è già finito prima di arrivare.Berlusconi dice di essere ottimisti,(per lui è facile).Io con l'ottimismo non ho mai mangiato...