martedì, marzo 17, 2009

Cosa dice il referendum sulla legge elettorale?

Mentre tutti gridano allo scandalo sui costi che avrebbe il referendum (per approfondire : http://www.lavoce.info/articoli/pagina1000993.html”), non tutti conoscono il contenuto del referendum elettorale.
I primi due quesiti riguardano l'abrogazione dell'assegnazione del premio di maggioranza alle coalizioni, sia alla Camera che al Senato. Questo significa che il premio di maggioranza viene attribuito non più alla coalizione ma al singolo partito che ottiene più voti. basta avere una maggioranza relativa, anche magari solo il 20 per cento, per avere la maggioranza assoluta in tutto il Parlamento. Questi i quesiti che hanno fatto maggiormente discutere tecnici e costituzionalisti. Contro di loro i piccoli partiti hanno alzato le barricate in questi mesi perchè il fatto che non ci sia più l'obbligo di coalizione li taglia fuori da giochi e alleanze. Il terzo quesito, invece, prevede il divieto di candidarsi, e dunque essere eletto, in più circoscrizioni.
La legge elettorale attuale è pessima ed è giustissimo perseguire un obbiettivo di riforma che miri anzitutto ad un maggiore potere di scelta/controllo degli elettori sugli eletti, che poi garantisca una adeguata governabilità, e non mortifichi all'estremo la rappresentatività.
Credo che il dibattito pro/contro la proposta referendaria sarà interessante. A voi la parola.
Saverio Stellino

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Una riforma del sistema elettorale è da fare assolutamente. Non possiamo non ricordare che lo stesso Calderoli ha definito la precedente riforma, (elaborata da lui stesso) una porcata (precisamente il 15 marzo 2006 alla trasmissione televisiva Matrix). Ci sono elementi della precedente riforma che fanno rabbrividire. L'eliminazione delle preferenze rende impossibile un rinnovamento della classe politica, in quanto i rappresentanti parlamentari non vengono scelti direttamente dal popolo, ma dalle segreterie di partito. Faccio un esempio: Se inseriamo Pinco Pallino primo della lista nel Pdl a Palermo salirebbe al 100% o se mettessimo Ciccio Pasticcio primo della lista PD a Roma anche lui salirebbe al 100%. Che potere di voto abbiamo noi elettori? Nessuno. E' assurdo non poter scegliere il nostro rappresentante tra tutti i candidati, ma soltanto tra quelli che sono in cima alle rispettive liste. Un altra "skiafiarìa" (scusate il gergo tecnico) è che questo sistema elettorale non garantisce sempre la stabilità di governo. Vedi governo Prodi 2006, dove bastava che un Senatore fosse malato e la maggioranza andava sotto. Che vuol dire? Un buon sistema elettorale deve dare la possibilità di governare anche se una coalizione ottiene soltanto il 51% dei voti. Io sono per le preferenze, per un premio di maggioranza considerevole, se la coalizione vincitrice vince al fotofinish, e vorrei anche un sistema che garantisse una quota minima di opposizione, perchè una coalizione che vince all'80% non si potrebbe controllare. Potrebbe stravolgere tutto. L'Italia potrebbe diventare in un batter d'occhio una repubblica presidenzialista magari con un presidente della Repubblica non votato direttamente dai cittadini ma dal Parlamento. E putroppo questo incubo potrà diventare presto realtà.

Anonimo ha detto...

vendesi chiesetta ottimo stato ancora consagrata,pavimenti originali,arredata,con annesso appartamento al piano superiore,via gen.di Gaetano,rivolgersi padre giuffre'evitare perditempo

Anonimo ha detto...

a quanto pare esiste davvero una chiesa in vendita in via generale di gaetano, il commento e' fuori tema ma secondo me vale la pena fare un post. che ne dite? saluti e complimenti

Anonimo ha detto...

la chiesetta è in vendita veramente o state scherzando? perchè quella,se non mi sbaglio ,è veramente in ottimo stato .....allora datela ai fedeli ...ne faranno un uso più degno

castellolibero@gmail.com ha detto...

Il post lo faremmo molto volentieri, ma prima vorremmo saperne qualcosa in più... Da dove è uscita questa notizia? E' affidabile? Chi ci può dare qualche informazione? Cari anonimi vi prego di risponderci perchè la questione è davvero molto interessante. grazie mille, Saluti

Anonimo ha detto...

vorrei capirci qualcosa su questo referendum.....sono completamente ignorante...Vito mi puoi spiegare in modo più chiaro di cosa si tratta ...altrimenti non vado a votare....guarda che non sono scemo

Anonimo ha detto...

che intendi per "guarda che non sono scemo"?

Anonimo ha detto...

Caro anonimo, eccoti alcune delucidazioni che riguardano il referendum.
Attualmente è in vigore la legge n° 270 del 21 dicembre 2005 (c.d. legge Calderoli) che ha abrogato la precedente legge elettorale (leggi 276 e 277 del 1993, c.d. mattarellum) a favore di un sistema proporzionale corretto, a coalizione, con premio di maggioranza ed elezione di più parlamentari contemporaneamente in più circoscrizioni, senza possibilità di indicare preferenze.
Da parte mia l’attuale legge è una porcata (cosi come dichiarato dallo stesso Calderoli) e va cambiata.
in sostanza questa novità porterebbe alla sparizione delle coalizioni, alla completa trasformazione del nostro sistema politico in bipartitico come negli Stati Uniti, al governo del paese in mano a chi, virtualmente, può ricevere anche solo il 30% dei consensi.
In caso di vittoria del “SI” le opzioni sarebbero 2:
creare due “partitoni”, cartelli elettorali che al proprio interno avrebbero di tutto, oppure avere per davvero una sfida tra i due Grandi Partiti, PDL e PD, liberati “dall’ingombro” (per non dire dalle minacce) degli alleati che in ogni momento hanno la possibilità di far cadere il governo.
Ovviamente la Lega Nord farebbe saltare il governo, se venisse facilitata la votazione ( ecco perché la coalizione di maggioranza non vuole accorpare il referendum con le europee), perché il raggiungimento del quorum e la vittoria dei “SI” impedirebbe alla Lega, così come a Di Pietro, di presentarsi da soli alle elezioni (a quel punto l’aggregazione dei partiti sarebbe una scelta obbligatoria per la loro sopravvivenza e diventeremmo una repubblica bipartitica).
Più volte i promotori ( tra cui Mario Segni e Giovanni Guzzetta) hanno rilevato che la legge elettorale che uscirebbe dalla consultazione, nelle loro intenzioni non sarebbe definitiva; solamente, fungerebbe da trampolino di partenza per un nuovo sistema elettorale, maggioritario e dotato di collegi uninominali. Ma sarà veramente cosi?
Spero di aver chiarito i tuoi dubbi (o almeno che essi siano diminuiti).