MOVIMENTO DIFESA DEL CITTADINO
Oggetto: tassa rifiuti solidi urbani – raccolta differenziata.Oneri ulteriori a carico dei cittadini.
Raccolte 9 mesi or sono ben 1.385 firme per richiedere l’indizione di un’assemblea pubblica (ex art.35 Statuto del Comune di Marsala).
Il Sindaco di Marsala o è antidemocratico o teme il confronto pubblico; lo Statuto comunale rischia di diventare carta straccia !
Il Movimento Difesa del Cittadino, presieduto in provincia di Trapani dallo scrivente, ha completato 9 mesi or sono una raccolta di firme al fine d’indurre l’amministrazione comunale a confrontarsi pubblicamente su specifici problemi ed emergenze di interesse collettivo (possibilità prevista dall’art.35, comma 6°, dello Statuto del Comune di Marsala); il tema individuato è quello dell’ambiente, della raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani e sull’aumento con determina del Sindaco di Marsala Carini della relativa tassa (tarsu) pari addirittura al 66%.
Il Movimento ha raccolto, senza tanti proclami, ben 1.385 firme.
Ne occorrevano appena 500; il succitato art.35 dello Statuto recita infatti come segue: “l’amministrazione comunale è tenuta a confrontarsi pubblicamente, almeno una o due volte nel corso dell’anno, su richiesta del comitato permanente delle associazioni o di almeno 500 cittadini in una assemblea, su specifici problemi ed emergenze di interesse collettivo”.
La spesa per la raccolta dei rifiuti a Marsala è infatti aumentata tantissimo nel 2009 e nel 2010 si prevede una batosta ulteriore per i cittadini onesti che pagano regolarmente imposte e tasse.
La spesa corrente per quintale di immondizia raccolta a Marsala è aumentata da € 18,72 ad € 25,01 euro. Cioè ogni quintale di immondizia raccolta costa alle casse pubbliche 7 euro in più l’anno.
Il dato complessivo è di una spesa media che è stata di € 6.767.000 per i 5 anni di amministrazione Galfano (2001 – 2006) , e di € 10.000.000 nei primi 3 anni di amministrazione Carini.
In particolare la spesa corrente, che nel 2001 era sotto i 5 milioni di euro ha sfiorato con l’amministrazione Carini i 10 milioni di euro, ed è raddoppiata. Vero è che si raccoglie più immondizia, circa il 10% in più, ma ciò non giustifica assolutamente l’aumento dei costi.
Per la raccolta differenziata l’Aimeri Ambiente impiega a Marsala 150 persone. Gli stipendi li paga la società Aimeri, ma il Comune ha assunto un costo di 12 milioni di euro. A questi si aggiungono i costi delle 68 unità che invece hanno rifiutato di passare dal servizio di Nettezza Urbana del Comune all'Ato (2 milioni di euro l’anno) . La quota parte del Comune di Marsala prevede costi dunque di 14 milioni di euro l'anno.
Attualmente pertanto il Comune di Marsala riscuote dalla Tarsu, la tassa sui rifiuti, circa 6 milioni di euro. Quindi si è necessario, per coprire i costi, un aumento considerevole dell'imposta.
Vieppiù, molti cittadini si lamentano del fatto che i rifiuti vengono ritirati non puntualmente, e che mancano le isole ecologiche che invece sarebbero molto utili per conferire i rifiuti senza obbligo di giorni e orario. L’Ato fa spallucce, ma nel capitolato speciale d’appalto è previsto che la Società deve garantire con turni, personale e mezzi adeguati che non permangano rifiuti al di fuori dei contenitori e che predisponga delle isole ecologiche.
Nel caso d’inadempimento contrattuale (che è evidente) il Comune potrebbe applicare delle penali per mancato adempimento contrattuale, e che se perpetrate potrebbero comportare la rescissione del contratto. Invece il Comune di Marsala ad oggi non ha comminato nessuna sanzione.
Inoltre non si conoscono ancora i luoghi in cui vengono conferiti i rifiuti solidi urbani una volta differenziati.
Sarebbe interessante visitarli !!
In virtù di quanto sopra, essendo molteplici gli interrogativi, al fine d’evitare che a piangerne le conseguenze siano sempre i soliti noti (i cittadini onesti) il Movimento Difesa del Cittadino, coordinato in provincia di Trapani dallo scrivente ha raccolto ben 1.385 firme per chiedere un confronto pubblico con l’amministrazione comunale e pertanto al fine di consentire ai cittadini di partecipare, di chiedere chiarimenti, delucidazioni e formulare proposte.
A distanza di 9 mesi dal giorno in cui furono consegnati nelle mani del Segretario Generale del Comune di Marsala, dottor Triolo, quasi 1.400 firme,l’assemblea pubblica non è stata indetta.
Lo scorso mese lo scrivente si è pure rivolto al Prefetto di Trapani per segnalare la “dimenticanza” (a giorni lo scrivente chiederà un incontro con la dott.ssa Marilisa Magno).
In virtù di quanto sopra, il Sindaco di Marsala Renzo Carini o è antidemocratico o teme il confronto pubblico.
Lo Statuto del Comune di Marsala rischia di diventare carta straccia.
Il responsabile provinciale del Movimento per la Difesa del Cittadino
Avv. Giuseppe Gandolfo
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