Tra le file del pdl, tornato ad essere un partito forte, troviamo un politico trapanese altrettanto forte, che nelle ultime elezioni è stato rieletto Senatore: Tonino D’Alì. Lo scorso aprile è stato mandato a Bruxelles per rappresentare il Parlamento italiano in seno all’Apem, l’Assemblea Parlamentare Euro Mediterranea. Oggi invece è stato designato Capogruppo della V Commissione permanente Bilancio e Programmazione Economica. Nominato dal capogruppo del partito al Senato Renato Schifani. Schifani recentemente definito da Totò Riina “una mente”. Certamente bisogna essere una mente per nominarlo Capogruppo della V Commissione permanente Bilancio e Programmazione Economica. Bisogna anche essere una mente per mandarlo a rappresentare l’Italia in Europa.
Tonino D’Alì attualmente è imputato per concorso esterno in
associazione mafiosa, in quanto secondo l’accusa, avrebbe intrattenuto a
partire dagli novanta rapporti diretti o
mediati con elementi di spicco di Cosa Nostra tra cui il boss latitante Matteo
Messina Denaro e con suo padre Francesco Messina Denaro. D’Alì ha sempre negato
qualunque coinvolgimento ma resta il fatto che il suo nome compare in molte
vicende legate al territorio trapanese e non solo.
Il suo nome compare anche nella vicenda del porto di
Castellammare. Infatti sembrerebbe che abbia intrattenuti rapporti con l’ex
Sindaco di Valderice Camillo Iovino e l’imprenditore Tommaso Coppola per
garantirgli le forniture di cemento. Proprio per questo motivo il Comune di
Castellammare del Golfo è l’unico ente locale ad essersi costituito parte
civile al processo contro di lui. Lo stesso D’Alì che oggi si presenta a
Castellammare (con l’allegra compagnia di Mimmo Turano) per appoggiare il
candidato pdl Pietro Russo. È difficile da immaginare come sia possibile che
una persona imputata per concorso esterno, quando era sottosegretario all’interno
e ritenuto vicino ai Messina Denaro, possa trovare il coraggio di presentarsi
in un paese che grazie all’attuale amministrazione comunale si trova schierato
parte civile nel processo contro di lui. Sarà difficile da immaginare per molti
ma è tutto reale.
Forse una spiegazione si può trovare facendo qualche passo
indietro. Tornando alle elezioni regionali dello scorso ottobre. L’attuale
candidato alla poltrona di Sindaco Russo doveva essere tra i candidati del pdl.
Ma qualcosa andò storto. Il Pdl trapanese decise di puntare su un altro
candidato. Così Russo portò i voti all’amico Mimmo Turano. Infatti l’Onorevole
Turano è stato eletto grazie ai tantissimi voti castellammaresi, tutti
provenienti dal centrodestra che non avendo il suo candidato decise di votare e
sostenere Turano. Oggi infatti Turano sostiene Russo per le elezioni
amministrative di giugno insieme a Tonino D’Alì.
Emanuel Butticè
2 commenti:
e biri chi manci!!!!
Ci vuole coraggio a dire di no, a costruire qualcos'altro...o forse ci vuole più coraggio ad andare in giro con certi personaggi!
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