Per dieci lunghi anni, però, la figura del comandante è rimasta esposta a calunnie e e illazioni di qualsiasi tipo. Senza un colpevole e senza un movente, scrissero che era morto per un regolamento tra clan rivali e il pentito Benedetto Filippi si spinse a dire che Ficalora era un amico di cui la mafia si poteva fidare per fare arrivare armi in Sicilia.
Niente di più falso. E Vita D’Angelo è riuscita a dimostrarlo.
. E nella sentenza che l' anno scorso ha condannato a 12 anni Giovanni Brusca, killer reo confesso, il giudice Montalbano ha scritto: «Al capitano Ficalora si è voluto infliggere, per motivi oscuri, un supplizio ben più grave». La calunnia. Ma per coprire cosa? Forse le denunce della vittima su strani rapporti fra mafiosi e massoni. «Ringrazio la magistratura», dice la signora D' Angelo: «Adesso, voglio solo che sia restituito a mio marito l' onore e la moralità che qualcuno ha voluto infangare».
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Per dieci lunghi anni, però, la figura del comandante è rimasta esposta a calunnie e e illazioni di qualsiasi tipo. Senza un colpevole e senza un movente, scrissero che era morto per un regolamento tra clan rivali e il pentito Benedetto Filippi si spinse a dire che Ficalora era un amico di cui la mafia si poteva fidare per fare arrivare armi in Sicilia.
Niente di più falso. E Vita D’Angelo è riuscita a dimostrarlo.
http://www.siciliaonline.it/home/cultura/20509-sedicesimo-anniversario-dellomicidio-di-paolo-ficalora
. E nella sentenza che l' anno scorso ha condannato a 12 anni Giovanni Brusca, killer reo confesso, il giudice Montalbano ha scritto: «Al capitano Ficalora si è voluto infliggere, per motivi oscuri, un supplizio ben più grave». La calunnia. Ma per coprire cosa? Forse le denunce della vittima su strani rapporti fra mafiosi e massoni. «Ringrazio la magistratura», dice la signora D' Angelo: «Adesso, voglio solo che sia restituito a mio marito l' onore e la moralità che qualcuno ha voluto infangare».
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2002/07/12/delitto-ficalora-ergastolo-calabro-ordinata-nuova-indagine.html
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