giovedì, giugno 23, 2011

Tonino, vai a casa!


Ancora una volta ci viene sbattuta in faccia una realtà tutt'altro che edificante, la solita situazione in cui certa politica da adito a sospetti quanto mai gravi ed inquietanti; quella politica che, considerandosi al di sopra di tutti gli altri comuni mortali, è convinta di poter trafficare sempre e comunque a proprio diretto vantaggio senza mai porsi il problema del benessere altrui. Quella politica fatta di persone che sono disposte a tutto pur di ottenere potere e soldi, che non si creano scrupolo alcuno a sottrarre denaro alla collettività, che non si creano alcuno scrupolo a fare affari e accordi con criminali con le mani sporche di sangue e diverse persone sulla coscienza.
Ecco, la notizia degli ultimi giorni dovrebbe far drizzare i capelli a chiunque avesse compreso il significato della parola democrazia; invece, assistiamo ancora una volta al totale silenzio, carico come sempre di indifferenza quando non di interesse, della gente comune, quasi ad esorcizzare la presenza stessa di un problema macroscopico comunemente detto QUESTIONE MORALE.
Io continuo a chiedere, a costo di farmi sanguinare le dita sulla tastiera, ai lettori del blog se è normale che un senatore del Repubblica come Tonino D'Alì - non esattamente l'ultimo "chiovu di la naca" o ultima ruota del carro, se preferite - possa continuare, nonostante gli inquietanti sospetti di contiguità con gli ambienti mafiosi, continuare tranquillamente a ricoprire il suo ruolo, non solo di senatore/sottosegretario o quel che è, ma anche di mammasantissima della politica provinciale. E che dire, poi, di quel Camillo Iovino che, in barba a qualunque sentimento di umana vergogna, continua imperterrito a fare il sindaco di Valderice?
Forse non è chiaro del tutto, soprattutto a coloro i quali pensano che queste siano faccende che seppur vicine non ci riguardino, che la situazione attuale disastrosa del porto di Castellammare, se le accuse dovessero essere confermate, la dobbiamo in gran parte a questi signori e ai loro amichetti. Posto che la questione ci riguarda sempre, anche se si tratta del consigliere comunale di un paesino della Lombardia arrestato per associazione mafiosa o del comune di Bordighera commissariato per infiltrazione della mafia.
Ma a coloro i quali continuano a guardare solo il loro orticello, convinti che sia l'unica cosa per cui valga la pena incazzarsi e mobilitarsi, vorrei ricordare che il nostro orto si chiama - volendolo restringere - Italia; è nostro dovere civico, democratico, politico e morale rimuovere dalla politica e dalle istituzioni tutte quelle persone sospettate di stuprare la collettività con i loro traffici torbidi. Non è necessario attendere la sentenza della Cassazione per chiedere a certa gente di farsi da parte; non lo prescrive certo il medico di fare politica e per ogni politico che fa un passo indietro ci sono almeno 10 persone più competenti di lui adatte a prendere il suo posto.
L'esperienza di Totò Cuffaro non ci ha insegnato ancora nulla? Vogliamo continuare a tenere i paraocchi e fare finta che sia tutto a posto?
Io credo, invece, che dobbiamo chiedere con forza il rispetto delle istituzione e di un minimo di pudore morale; insomma, Castellolibero chiede a Tonino D'Alì e a tutti gli altri - che secca pure elencarli - tipo Dell'Utri, Cosentino, etc. di DIMETTERSI.

8 commenti:

Alessio ha detto...

Sottoscrivo al 100%!
Gente, ma davvero pensate che si tratta di argomenti che non vi riguardano?Vi rendete conto che stiamo parlando degli stessi elementi che decidono A TAVOLINO le sorti (anche) della nostra castellammare!
Dai non lo dicevo da un pò ma....SVEGLIAMOCI!!!
p.s. ah dimenticavo, aggiungo anche INDIGNAMOCI!!!

Diarioelettorale ha detto...

"Il morto interrogato non rispose", da un verbale dei C.C.

Diarioelettorale

Anonimo ha detto...

Sono anch'io daccordo a quello che si è detto. Svegliamoci, non è possibile che per colpa di tale personaggio e dei suoi accoliti siano stati martirizzati persone perbene che volevano solo lavorare. Dispiace che la collettività non senta nel proprio animo la voglia di essere riscattata per tutto quello che si è detto nei confronti di alcuni e della collettività tutta, come se fossimo tutti mafioosi servendosi del loro potere e di certa parte delle istituzioni. Non dobbiamo vergognarci di essere Castellammaresi, anzi dobbiano essere orgogliosi perchè la stragrande maggioranza siamo persone oneste e laboriose. Dobbiamo mettere il veto a questo emerito senatore che è stato la rovina del nostro paese. Sindaco svegliati non essere troppo formale e pieno di pregiudizi, ragiona con la tua testa. Saluti da Giovanni

Anonimo ha detto...

Dimissioni. Dimettetevi tutti. Da D'Alì a Turano, a Papania, a Giulia Adamo, a Fazio, a Russo, a Sgarbi.
Riprendiamoci la nostra terra, fuori i mafiosi e i loro amici dalla politica. Potremmo fare una lista di tutti coloro vorremmo le dimissioni

michele cacciatore ha detto...

D'accordo..e quello che sta emergendo a livello nazionale con la P4 è ancora più inquietante...gente che ostenta il potere credendosi il Padre Eterno, certi di una società che abbassa sempre la testa per accaparrarsi qualche favore da taluni...
Svegliamoci e riprendiamoci la dignità che ci hanno tolto come società, costringendoci a fare una guerra tra poveri per un lavoro, una pensione etc.., e poi li mandiamo a casa a calci nel culo

Anonimo ha detto...

Strano che nessuno chieda dimissioni per scandalo Enav.
Oggettivamente chi non controlla un collaboratore è corresponsabile e dovrebbe lasciare.
La questione morale vale sia a destra che a sinistra.
ora abbiamo P4 e PD 4

Anonimo ha detto...

Chiediamo le dimissioni di Bersani e D' Alema per lo scandalo enav. non sono meno moralmente e materialmente coinvolti degli altri.

Anonimo ha detto...

non lo faranno mai,nessuno ha piú dignitá. P4 Enac tutti eguali