mercoledì, giugno 22, 2011
Avviso di conclusione delle indagini preliminari per mafia al Sen. D'Alì
La Procura antimafia di Palermo ha notificato al senatore Antonio D’Alì, ex sottosegretario all’Interno e oggi presidente della commissione Ambiente del Senato, l’avviso di chiusura delle indagini.
Il politico avrà ora 20 giorni di tempo per eventuali prove difensive, per chiedere altre indagini che ne provino l’inesistenza di responsabilità come sostengono i suoi avvocati, i quali negano ogni rapporto tra il senatore e la mafia. E non è escluso che D’Alì chieda anche di essere sentito dal magistrato.
Sono diversi i capitoli di accusa che lo riguardano, quasi sia esistito un rapporto storico, consolidato, tra lui e la famiglia mafiosa di Castelvetrano, quella dei Messina Denaro. Il contenuto dei faldoni porta a ritenere che la Dda di Palermo, ribaltando l’intenzione di un anno addietro, quando cioè chiese l’archiviazione dell’indagine sul senatore trapanese, adesso si appresti a chiedere il suo rinvio a giudizio. Perché nel giro di un anno il lavoro degli inquirenti ha portato a raccogliere nuove prove sulle responsabilità del presidente della Commissione Ambiente del Senato.
Tra gli elementi di accusa anche quello relativo ai lavori da 100 milioni di euro per rifare il porto di Trapani in occasione delle gare della Coppa America del 2005. Lavori nei quali entrò la mafia, non trovando ostacoli nonostante a vigilare vi fossero la Protezione civile nazionale, la prefettura, il Comune di Trapani. Il senatore D’Alì sarebbe stato il referente di alcuni degli imprenditori legati a Cosa nostra. Agli atti dell’inchiesta anche l’improvviso trasferimento da Trapani del prefetto Fulvio Sodano. Nel 2003 venne mandato dal Governo Berlusconi da Trapani ad Agrigento, sottosegretario all’Interno era all’epoca proprio D’Alì. Sodano ha consegnato un documento col quale testimonia lo scontro avuto con il sottosegretario a proposito di beni confiscati. Il prefetto andò via da Trapani dopo avere stoppato Cosa nostra nel tentativo di riappropriarsi della Calcestruzzi Ericina, una impresa confiscata al boss mafioso Vincenzo Virga.
Di Rino Giacalone
Fonte: http://www.antimafiaduemila.com
Ricordiamo con questo Video il Prefetto Sodano che ha combattuto coraggiosamente la mafia Trapanese!
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3 commenti:
Questo tipo di politici sono proprio quelli che ci hanno trascinato a fondo. Guardiamocene bene dal votarli. Che Bresciani dichiari di non voler avere più contatti con questo tizio, del quale tante cose si sentono da tempo
Come le interpretiamo adesso le passeggiate del sindaco a braccetto con il disonorevole?
Certo le contestazioni fatte all'onorevole D'Ali' sono di una gravità tale che il sindaco dovrebbe prendere le distanze da tale soggetto. Nel caso in cui dovrebbe esserci il rinvio a giudizio sarebbe una liberazione ed un atto di giustizia per il nostro paese che solo a causa sua è stato tirato nella melma. Alla luce delle sentenze recenti il comune dovrebbe essere riabilitato.
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