giovedì, maggio 10, 2012

L’alba del giorno dopo ad Alcamo


Il giorno dopo le elezioni amministrative ad Alcamo, ci rendiamo conto che il risultato era un po’ scontato. Da ormai molti anni, ad Alcamo governa il centro sinistra, e non a caso il candidato a ricevere più voti è stato Sebastiano Bonventre, del Pd. Ma la cosa che forse un po’ stupisce è il partito di Niclo Solina della lista civica Abc (Alcamo Bene Comune). Quest’ultimo sembra aver ricevuto ampi consenti soprattutto dai giovani. Come ogni campagna elettorale che si rispetti, anche questa di Alcamo è stata una “campagna al veleno”. Infatti non sono mancate le critiche, le accuse, e i vari tentativi di screditare l’altro candidato con ogni mezzo. Per quanto riguarda Sebastiano Bonventre, girava voce che fosse un massone e che fosse tesserato con il Pdl, da lui smentito ovviamente, giustificandosi all’ultima accusa dichiarando che era stato tesserato al Pdl a sua insaputa (è diventata una moda ormai in Italia), tesserato al partito soltanto per aver finanziato la campagna elettorale a un candidato che gli aveva chiesto un contributo (dice di essere contrario al finanziamento pubblico ai partiti). Sapete come funzionano queste cose: Dottore al Civico di Palermo, professore nella medesima Università, non gli costa nulla dare 50 euro ai candidati che gli chiedono un piccolo contributo. Ma tra i tanti veleni e le varie “leggende” da campagna elettorale, sicuramente il più discusso è il ruolo di Sebastiano Bonventre nel suo partito e nella politica alcamese. Infatti, voci di corridoio più che legende metropolitane, dicono che il passo indietro (o di lato) di Papania è soltanto un modo per nascondersi dietro le quinte, ed aprire il sipario quando lo ritiene più opportuno ed esibirsi indisturbato. Il suo gesto, lasciare la scena ad un volto nuovo, è stato visto come una strategia per non mettere la propria faccia, ma lasciare che sia un'altra a mostrarsi e poter partecipare alla politica alcamese nascosto nella penombra. Ma l’ombra di Papania non è la sola, molti sostengono che una seconda si nasconde proprio dietro la figura di Sebastiano Bonventre, il sindaco uscente Giacomo Scala. Sono solo voci di corridoio, voci da campagna elettorale? Vedremo cosa succederà dopo il ballottaggio, una cosa è certa, gli alcamesi dovranno scegliere con molta serenità, c’è in gioco il futuro della città.
Andando alla lista civica di Niclo Solina. Abc sembra essere la vera novità di questa campagna elettorale. Molti convinti che non sarebbe arrivato al ballottaggio, all’indomani dei risultati ufficiali, si sono ricreduti, con molto stupore. C’erano invece persone convinte che sarebbe salito subito o che avrebbe battuto gli altri raggiungendo il primo posto. Sicuramente il 17,38% dei voti ( 4400), come prima uscita e come prima vera novità politica, non mi sembra cosa da poco. Anche se Niclo Solina non è proprio un volto nuovo della politica, ma era già comparso molti anni prima, ma lasciamo stare.
Dall’altra parte c’è l’alleanza Pdl, Grande Sud e Cantiere Popolare con la De Luca, che sembra non essere riuscita ad imporsi. Francesca De Luca, era sicura di vincere, la sua candidatura era il classico “volto nuovo”, visto che non era mai scesa (o salita, non si capisce più come si deve dire) in politica. Lei per anni si era occupata di altra, infatti era dirigente dell'azienda Foreste Demaniali  (ed è stata anche indagata per truffa ai danni dell’UE anche se poi completamente scagionata). Anche il partito di Norino Fratello, Noi Sud (figura politica alcamese nota ormai da anni) con candidato Franco Orlando, non riuscendo ad imporsi,  fermandosi al 12,19%. Credo che sia il segno della sconfitta della vecchia politica. Gli alcamesi sono stanchi questa politica.
Ma a mio parere merita una particolare attenzione Girolamo Turano, attuale presidente della Provincia di Trapani. La candidatura di Turano alla poltrona di sindaco di Alcamo, è arrivata all’improvviso, sorprendendo tutti, e fin da subito discussa. Infatti c’è chi vedeva la sua candidatura soltanto come una strategia politica. Il nostro caro Presidente della Provincia, in scadenza di mandato, si è candidato perché “ama la sua città”. Su questo niente da dire, ma molti si chiedono, se ama davvero la sua città, perché non si è dimesso da Presidente della Provincia prima di candidarsi a sindaco? Risposta che non avremo mai. Infatti sarebbe stato un gesto doveroso e giusto, per avvalorare la sua tesi sull’amore verso la città. Ma così non è stato. Infatti la “sua” città non l’ha perdonato. Arrivando all’ultimo posto, ricevendo soltanto 2574 voti si è dimostrato un flop. L’alba del giorno dopo per Turano non sarà stata sicuramente delle migliori, anche se ha commentato così i risultati ottenuti: “Quello che potrebbe sembrare un esito poco brillante è, in realtà, un risultato da considerare positivo, che premia la scelta coraggiosa che ho fatto nel momento in cui ho deciso di candidarmi a sindaco della mia città, esponendomi in prima persona. Nonostante fossi consapevole del mutamento in atto – sottolinea– non mi sono tirato indietro ed ho deciso di affrontare questa sfida elettorale appoggiato soltanto dal mio partito, l’Udc. Una scelta coraggiosa, che è comunque stata premiata: il dato delle preferenze ottenute dall’Udc ad Alcamo, infatti, si conferma in netta controtendenza con la media siciliana e nazionale. Se consideriamo che Alcamo è da sempre una roccaforte di sinistra il mio è un risultato positivo, ottenuto in risposta ad una scelta coraggiosa che ho fatto”. Leggendo questo commento, la domanda sorge spontanea: Ma Turano, in quale paese vive? Preferisco lasciare la risposta a chi leggerà, e farsi la propria idea. Una cosa è certa, il ballottaggio deciderà il futuro di Alcamo. Il futuro è in mano agli alcamesi. Vedremo cosa succederà.
Emanuel Butticè

3 commenti:

michele cacciatore ha detto...

Turano vive probabilmente nel mondo delle favole visto che in campagna elettorale era convinto di andare al ballottaggio mentre ora commenta il risultato ottenuto come una vittoria..si vede che è una persona abituata a vedere il bicchiere mezzo pieno, e di questo gliene va dato atto, ma obbiettivamente ha preso una batosta che mai lui si sarebbe sognato

Unknown ha detto...

Ora ci sarà da vedere il teatrino per gli apparentamenti e le alleanze. Ci sarà da leccarsi i baffi...
Turano secondo me ha soltanto voluto misurare il suo consenso reale per stabilire il suo peso nelle trattative (che vanno avanti ormai da mesi) ed eventualmente alzare il prezzo.

Anonimo ha detto...

Avere Bonventre non è una cosa positiva, vuol dire che Papania continuerà a fare il bello e il cattivo tempo,non pensiate che sia meglio di Giammarinaro, sta raggiungendo lo stesso potere.
Turano mischino mi fa pena colpito nell'orgoglio nella sua alcamo non conta un cazzo ahahah Niclo Solina? peccato ke non può farcela.
Cla