LA PROTESTA AD ARCORE PER CHIEDERE LE DIMISSIONI DI BERLUSCONI

Cartelli e striscioni per chiederne le dimissioni di berlusconi. Poi gli scontri con spintoni, manganellate e cariche. Arrestati due manifestanti.

Arcore – Si è tenuta ieri una manifestazione davanti Villa San Martino, residenza di Silvio Berlusconi. L’iniziativa è stata organizzata dal Popolo Viola, da diverse associazioni e da un gruppo su facebook. Tra i manifestanti arrabbiati per le ultime vicende giudiziarie del presidente, si sono muniti di costumi carnevaleschi da Berlusconi e allegri cartelloni con frasi goliardiche tipo “Se ti facessero una statua ad Arcore, noi saremmo i tuoi piccioni”o” Bunga vita a re” o ancora “Fuori le escort dallo Stato”. Questo evento è stato organizzato senza il finanziamento dei partiti perché vuole essere l'espressione di tutto il popolo e non di una sola parte", ha dichiarato un rappresentante del Popolo Viola. La manifestazione si è tenuta pacifica fino a quando un gruppetto di persone ha cercato di avvicinarsi alla Villa di Berlusconi. Non sono mancate le manganellate e le cariche da parte della polizia che hanno portato al ferimento di un paio di poliziotti, un giornalista, alcuni manifestanti e all’arresto di due manifestanti accusati di violenza e resistenza a pubblico ufficiale. I rappresentanti del Popolo Viola hanno più volte cercato di mantenere la calma e si sono dichiarati estranei a questi scontri, infatti la polizia riconduce questi scontri a gruppi di anarchici. Tutto questo è avvenuto poco distante la Villa del premier, mentre lui era dentro, costretto ad abbandonare la villa da un ingresso secondario.“Chi usa la violenza non capisce che fa il gioco di Berlusconi, facendolo passare per una vittima” dichiara il deputato del Pd Enrico Farinone, vicepresidente della Commissione Affari Europei. Anche per il ministro dell'Istruzione, Maria Stella Gelmini, dichiara: “la degenerazione violenta delle manifestazioni inscenate oggi ad Arcore è inaccettabile”. E su questo non ci sono dubbi, ma la cosa davvero ridicola è come si continui a puntare il dito e buttare fango su persone e testate giornalistiche. A questo ci ha pensato infatti Daniele Capezzone portavoce dl Pdl con dichiarazioni del tipo: “Diciamo che loro sono squadristi rossi o viola, appunto: e c'è da dubitare che, su Repubblica o su qualche testata impegnata a pomparli e osannarli, gli si spieghi cosa sia stato il fenomeno dello squadrismo” È chiaro che non si perde tempo e occasione per far ricadere la colpa a testate giornalistiche e ai soliti “comunisti”. A queste dichiarazioni risponde Gianfranco Mascia, uno degli animatori del No B Day, che in una nota scrive:”Come cittadini Viola ci dissociamo dall'iniziativa di una decina di facinorosi che hanno tentato di formare un corteo non autorizzato. Durante tutta la manifestazione la Rete Viola e il Popolo Viola di Milano hanno chiesto di mantenere la mobilitazione allegra, pacifica e colorata, seguendo lo spirito nonviolento dei Viola”. È chiaro che la violenza deve essere condannata sempre, ma bisogna anche rendersi conto che l’Italia è ormai allo sbando, proprio ora che si festeggiano i 150 anni dell’unità d’Italia. È evidente che l’unità è un’utopia e non più una realtà. Ma questa è un’altra storia.

Emanuel Butticè