venerdì, ottobre 29, 2010

Io sto con il Blow up


Pubblichiamo la petizione on line contro la chiusura del BLOW UP di Palermo.
Visitando il link che troverete sotto l'articolo potrete dare una mano a sostegno di uno dei pochi spazi di libero pensiero rimasti a Palermo.



Il 25 ottobre 2010 sono stati ufficialmente apposti i sigilli alle porte del circolo ARCI “Blow Up” di Palermo.

Porte che in passato sono state incendiate, sigillate, riaperte e scassinate.
Le stesse porte che hanno accolto tutti. Chi rivendicava l’affermazione dei propri diritti e chi la difesa contro ogni discriminazione, dalle associazioni studentesche a quelle di volontariato, dall’Arcigay ad Emergency. Tra le prime porte a Palermo ad aprirsi ad Addiopizzo.

Il Blow Up è stato casa di studentesse e di studenti, di tantissimi artisti e dei giovani in generale di questa città, per molti dei quali ha rappresentato non solo un luogo di aggregazione, ma anche di crescita personale, sociale e culturale.
Questo spazio, ideato e costruito quasi dieci anni fa da giovani palermitani, con i tanti dibattiti, gli eventi e le iniziative, ha contribuito in questi anni alla promozione sociale e culturale in questa città, all’affermazione della cultura dell’antimafia e della legalità democratica.

Noi ci siamo formati negli anni delle stragi e del movimento antimafia. Coerentemente abbiamo fatto del rispetto delle Istituzioni e delle regole il fondamento principale del nostro impegno civico e non ci sottrarremo in nessun modo alle decisioni che prenderanno le autorità giudiziarie nei nostri confronti. Ma non possiamo subire in silenzio un provvedimento, a nostro avviso spropositato e intempestivo, perché giunto dopo più di cinque mesi dal sopralluogo della Polizia, che rischia di compromettere irrimediabilmente una realtà nella quale crediamo, che abbiamo faticosamente costruito, senza alcun contributo pubblico, e per la quale continueremo a lottare.

Chiudere il Blow Up vuol dire chiudere uno spazio libero, casa della musica e dei musicisti, dell’aggregazione, della socialità, del confronto.
In una città ripiombata in uno scuro medioevo, che spinge i giovani alla fuga o alla rassegnazione, chiudere il Blow Up vuol dire annientare un patrimonio di tutti, un’esperienza vera, fatta di tanta passione, fantasia, creatività, autonomia, libertà e voglia di mettersi in gioco. Riteniamo che sia anche un segnale che può scoraggiare tutti coloro che in futuro vorranno sperimentare spazi legali di promozione sociale e di impegno, investendo e rischiando su Palermo, per Palermo e i palermitani.
Per tanti il Blow Up ha rappresentato una certezza nel passato, un impegno nel presente e il speranza di un futuro migliore per questa città. Chiuderlo vuol dire anche chiudere le porte alle nostre certezze, al nostro impegno e alle nostre speranze.

Ora ci rivolgiamo a tutte le cittadine e a tutti i cittadini, alle organizzazioni e ai singoli, al mondo dell’arte, dello spettacolo e della cultura, dell’università e della scuola, ai rappresentanti delle istituzioni e a tutti coloro che ritengono che anche attraverso la difesa di ogni singolo spazio di libertà e di confronto passi la difesa dei diritti di tutti e si attui davvero la democrazia.

Questa è una battaglia di tutti.

I ragazzi del Circolo Arci Blow Up di Palermo

http://www.petizionionline.it/petizione/io-sto-con-il-blow-up/2395

6 commenti:

Anonimo ha detto...

non sarebbe male spiegare PERCHE' dovrebbe essere chiuso

Anonimo ha detto...

“Sembra - dice la nota dell’Arci - che il motivo del sequestro sia l'aver fatto entrare un paio di persone senza tessera il 7 maggio 2010. Ma quel giorno non risulta esservi stato alcun controllo da parte delle forze di polizia, e in ogni caso la sanzione sarebbe assolutamente spropositata”. Il presidente nazionale di Arcigay, Paolo Patané, dice: "E' un fatto grave e preoccupante".

Anonimo ha detto...

Quel sembra appare molto vago! nelle ordinanze di chiusura viene sempre indicato il motivo.
Non sarebbe male conoscerlo in maniera da evitare equivoche interpretazioni.
Non penso siano motivi discrimatori,ma forse violazioni amministrative.

Unknown ha detto...

Uno storico circolo Arci di Palermo, che ospita anche un gruppo di Arcigay cittadino, è stato posto sotto sequestro. Ieri pomeriggio, in una conferenza stampa organizzata in fretta e furia, i soci dell’associazione culturale Levana (che gestisce il circolo Blow Up in piazza Sant’Anna a Palermo) hanno voluto dire la loro sul sequestro. I fatti risalirebbero allo scorso 7 maggio, quando – secondo l’accusa – nel locale sarebbero entrate delle persone non tesserate all’associazione. Da lì la sospensione delle attività culturali e d’intrattenimento. Fino alla notifica di ieri mattina, quando i soci hanno appreso che lunedì il locale sarà sottoposto a un’ordinanza di sequestro preventivo disposta dalla magistratura.

Articolo completo al link

http://www.livesicilia.it/2010/10/24/il-sequestro-preventivo-del-blow-uparcigay-una-sanzione-spropositata/

Anonimo ha detto...

chiusura a tempo indeterminato? o solo per pochi giorni.
se per sempre sanzione ingiusta e ultraspropositata! se vsolo per pochi giornino,le regole vanno rispettate da chiunque

Anonimo ha detto...

confermo che la storia è quella sopra mensionata, nell'ordinanza di sequestro, il motivo è l'accesso indiscriminato il 7 maggio da parte di alcuni non tesserati, solo che il sopralluogo di ps di quella sera non ha effettuato alcun controllo identificativo sui presenti.......