mercoledì, gennaio 23, 2013

Pianificazione, Sviluppo Sostenibile.


A Castellammare del Golfo prendono avvio importanti processi di pianificazione territoriale, ovvero quelli riguardanti il Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo – P.U.D.M. e la Variante al Piano Regolatore Generale per la Frazione di Balata di Baida. Si parlerà di queste iniziative al termine del convegno dedicato alla “Pianificazione Sostenibile” e promosso dall'INBAR – Istituto Nazionale di Bioarchitettura, che si terrà nell'aula conferenze del Castello sabato 26 gennaio (ore 9:30 – 19:30).



L'assessore all' Urbanistica Dott. Antonino Como : 

“Il decreto di approvazione del P.r.g. vigente (D.D. n.616/2004), evidenzia, nella località di Balata di Baida, la necessità di studi urbanistici più approfonditi, che escludano aree di espansione sovradimensionate, che tengano conto delle realistiche esigenze abitative e che ipotizzino eventuali sviluppi insediativi lungo gli assi viari esistenti, in prosecuzione e/o a completamento del nucleo edificato e nel rispetto dei caratteri  agrari del sito.
Attualmente, nella frazione di Balata di Baida, la Zona Territoriale Omogenea A, comunemente nota come Centro Storico, interessa una superficie di circa nove ettari dove sono presenti edifici che non hanno alcun valore storico-architettonico ed aree agricole che non hanno particolare pregio ambientale (ai sensi del D.M. 1444/68 le ZTO A includono parti del territorio interessate da agglomerati urbani che rivestano carattere storico, artistico e di particolare pregio ambientale o da porzioni di essi, comprese le aree circostanti, che possono considerarsi parte integrante, per tali caratteristiche, degli agglomerati stessi); inoltre, poiché il P.r.g. vigente non individua aree di espansione e di completamento dell'edificato, la frazione è interessata da un grave fenomeno di spopolamento e da un grave fenomeno di paralisi dell'attività edilizia.
Con la Variante al Piano Regolatore Generale per la Frazione di Balata di Baida si intende quindi eliminare un immobilismo urbanistico causato da una pianificazione superficiale, riperimetrando, in base a specifici studi storici, la Zto A, mettendo in atto tutte le iniziative volte a favorire l'incremento demografico ed a migliorare la qualità della vita, garantendo adeguati standard urbanistici e proponendo azioni di ricucitura e riqualificazione dell'esistente, il tutto nel rispetto dell' identità dei luoghi e del sovraordinato Piano Paesistico (Piano Paesistico Ambito 1 – Area
Rilievi del Trapanese).

Il Piano di Utilizzo delle aree Demaniali Marittime – P.U.D.M., invece, sarà il documento di pianificazione che individuerà le modalità di utilizzo del litorale marino e ne disciplinerà gli usi sia per finalità pubbliche, sia per iniziative connesse ad attività di tipo privatistico, regolamentate mediante rilascio di concessioni demaniali marittime in conformità alle vigenti disposizioni in materia di pubblico demanio marittimo.
Ai sensi dell’art. 4 della legge regionale n. 15/2005, sono tenuti a redigere il P.U.D.M., tutti i comuni costieri della Regione siciliana il cui territorio sia prospiciente sul demanio marittimo. Il P.U.D.M. verrà redatto in conformità a quanto riportato nelle Linee guida per la redazione dei Piani di Utilizzo del Demanio Marittimo della Regione Siciliana (Assessorato del Territorio e dell’Ambiente – Decreto del 4 luglio 2011), e terrà conto, quindi, della cartografia rilasciata dal Sistema Informativo del Demanio della Regione Siciliana (SIDERSI); inoltre, ai sensi delle citate linee guida, le nuove regole del P.U.D.M. non si applicheranno alle concessioni già rilasciate al momento dell'entrata in vigore della L.r. 15/2005.

La Variante al P.r.g. ed il P.U.D.M. avranno il comune obiettivo del rispetto dell'ambiente, in linea con il moderno concetto di sviluppo sostenibile; ciò sarà confermato dai correlati studi ambientali, ovvero dalla Valutazione Ambientale Strategica – VAS e dalla Valutazione di Incidenza Ambientale, quest'ultima da redigere per la presenza di aree SIC e ZPS (Siti di importanza comunitaria e Zone di protezione speciale).”

Programma della manifestazione

1 commento:

Nino Maniaci ha detto...

Sentire parlare di pianificazione, a volte, sembra quasi di parlare di fantascenza! Ricordo di aver visto in un'intervista, uno tra i massimi teorici, e non solo, dell'architettura italiana definire in questo modo l'urbanistica: "Urbanistica = utopia".
Forse questa volta non ha proprio ragione!
Progettare, ragionare, pianificare, rappresentano gli unici strumenti per una corretta, razionale ed equa "gestione" del territorio.