sabato, febbraio 20, 2010

Incessanti piogge e terreni instabili: la Sicilia ancora colpita da frane e smottamenti


A San Fratello nel messinese chiesto lo sgombero per 1.500 persone,

anche a Scopello la montagna continua a muoversi!

La segnalazione ci arriva da un lettore del messinese Antonio Versaci: “Dal 14 Febbraio 2010 una vastissima frana sta colpendo San Fratello, paese alle pendici dei Nebrodi. Sono tantissime le abitazioni evacuate e la gente costretta a lasciare le proprie case. Il sindaco Salvatore Sidoti Pinto ha emesso un'ordinanza di sgombero per 1.500 persone residenti. Il responsabile della Protezione Civile provinciale, Bruno Manfrè ha definito la situazione «molto allarmante». La frana, con un fronte superiore di due chilometri, ha interessato anche il centro del paese. I tecnici della Protezione civile regionale si stanno adoperando per rimettere a posto il sistema di scorrimento delle acque nelle zone colpite dal dissesto idrogeologico. In particolare sono stati fatti interventi su tutti i serbatoi di acque nere per evitare inquinamenti delle falde e si stanno ripristinando le vie di scolo, verso valle, delle acque piovane. Tutta la zona franata è stata perimetrata con strumenti che permettono la costante rilevazione di ogni movimento del terreno. Oggi sono anche iniziati i voli per realizzare le ortofoto che permetteranno di avere visione esatta e misurabile di tutta la fascia interessata. Quindici geologi hanno censito tutte le situazioni di criticità. Inoltre, la Protezione civile ha realizzato una nuova strada che permette di collegare l'abitato alla strada statale”.

Fabio Barbera


2 commenti:

Anonimo ha detto...

L'area di Scopello ricade su un esteso corpo di frana. Qualunque intervento a valle risulta inutile se non si interviene a monte attraverso la sistemazione idraulico-forestale di tutto il versante interessato dall'esteso fenomeno franoso. Questo tipo di sistemazione comunque è utile solo per mitigare la situazione di rischio relativamente ai movimenti più superficiali, quelli più profondi non si possono controllare. Ecco perchè la frana di Scopello è da anni monitorata dall'Universtà di Palermo.

Anonimo ha detto...

Ma allora perché sono state rilasciate licenze di costruzione.
A che serve un monitoraggio se poi non vi é unito il potere di bloccare le costruzioni nella zona