martedì, dicembre 15, 2009

Vi dico chi è Tartaglia

Dalle nuove foto ho avuto la conferma! Già avevo visto Tartaglia. Precisamente Domenica 6 Dicembre alla stazione centrale di Milano. Si vedeva che era uno fuori di testa. Fermava le persone e indicando per terra gli diceva: "scusi ha perso il cervello". Poi un sorriso maligno. Sono scioccato.
E sempre lo stesso giorno l'ho rivisto sul treno Milano-Torino. Vi confermo che è un pazzo. Penso che bisognerebbe tenere sott'occhio queste persone. Questo gesto violento, schifoso, che potrebbe fare solo un pazzo, è balzato in prima pagina perchè l'ha subito una persona (purtroppo) importante. E se non fosse la prima volta? Magari altre volte le persone che avevano subìto i gesti di quel folle non erano famose e il tizio non è balzato in prima pagina. Quanti ce ne saranno tizi del genere?? In Italia si sta scatenando un casino per colpa di sto pazzo che per anni girava tranquillamente per strada.
Vito Faz

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Cosa vorresti? Riaprire nuovamente i manicomi? con buona pace di chi nel passato ha lottato contro per fare approvare e applicare la civilissima legge Basaglia?
hai mai sentito parlare di queste cose?

viviamocastellammare ha detto...

Non credo che Vito Fazzino volesse riaprire i manicomi. I "pazzi" (è una parola brutta che non dovrebbe essere usata per niente, sostituendola con "persone con problemi psichici") vanno aiutati sottoponendoli a cure farmacologiche e seguiti da persone che li possano aiutare a condurre una vita quasi normale nella società. Forse bisognerebbe ragionare di più sul perchè un primo ministro decide di farsi bagno oceanici di folla stringendo mani e firmando autografi come una rockstar. Forse credeva che tutti gli italiani lo amassero profondamente come i tanti lecchini che lo circondano continuamente?

vito faz ha detto...

Per favore. Non intendevo la riapertura dei manicomi. Per carità. Vorrei soltanto dire che forse queste persone dovrebbero essere seguite di più, nel senso: stare più vicini a queste persone, cercando di farli integrare nel mondo civile, cercando per quanto possibile xò di tenere sott'occhio i soggetti più "pericolosi". Non tutte le forme di pazzia sfociano nella violenza, soltanto una piccolissima parte di questi soggetti con problemi psichici compie gesti violenti. Penso che sia possibile capire se un soggetto possa arrivare a compiere simili gesti o cmq se è un soggetto violento o meno.
I soggetti violenti vanno controllati anche nel loro modo di relazionarsi con l'ambiente.

Anonimo ha detto...

Questo è stato trasmesso ieri a striscia la notizia.

http://www.youtube.com/watch?v=xeIWUj--7ag

Anonimo ha detto...

Anche io ho visto una persona strana aggirarsi alla stazione di Milano e poi la ho rivista sul treno Milano Torino. Andava in cerca di pazzi pronti a compiere gesti inconsulti.

Anonimo ha detto...

Mi ha incuriosito molto la segnalazione di un amico, ho fatto delle ricerche e, constatato che è tutto storicamente vero, vi ripropongo alcuni stralci della vita e delle gesta di Pisistrato, questo personaggio dell’antica Grecia (siamo intorno al 560 avanti Cristo). Il tutto, che lo crediate o meno, senza riferimenti alla attualità e solo perchè come si dice: Historia magistra vitae

Peccato non essere riuscito a trovare del materiale iconografico, perchè una curiosità mi è rimasta: ma quanto sarà stato alto Pisistrato ?

“In veste di polemarco, il giovane Pisistrato acquistò fama vincendo i megaresi contro i quali Atene era in guerra, sottraendogli così definitivamente l’isola di Salamina e il porto saronico di Nisea. Questi successi militari gli valsero un prestigio e un credito tali da consentirgli di diventare un attore di primo piano della politica dell’epoca. Inizialmente, ottenne anche il sostegno del popolo, che poi, però, si trasformerà in timore.”

Anonimo ha detto...

“Atene all’epoca era travagliata da una convulsa lotta politica, con partiti e fazioni capeggiate dalle famiglie aristocratiche. Tuttavia il quadro politico che si delineava era di una notevole complessità, superiore a quella delle altre città greche, non riducibile a semplificate contrapposizioni sociali.”
“Per ottenere l’appoggio popolare, Pisistrato ricorse a uno stratagemma: si procurò delle ferite per mostrarle in pubblico quale prova di un’aggressione subita da parte dei propri rivali. Il popolo decretò per lui l’istituzione di una guardia del corpo di 300 mercenari con la quale Pisistrato occupò l’Acropoli, senza resistenza da parte degli opliti, nel 561/560 a.C., ottenendo il potere assoluto.”
“[Pisistrato]approfittando del clima propizio, riuscì a ritornare ad Atene, facendosi precedere da una nuova simulazione: fece vestire una fanciulla di altissima statura (del demo di Peania o, secondo altri, una donna della Tracia di nome Fia) con gli abiti tradizionali della dea Atena per sfilare in processione per la città su un carro, a diffondere la voce che la dea stessa consigliava agli Ateniesi di richiamarlo in città.”
“Durante il suo dominio i cittadini furono certamente privati di molte libertà civili e morali, tra le quali che i contadini non potevano entrare in città (creando però i giudici nei vari demi), ma nonostante ciò il giudizio degli antichi su di lui non è molto severo, poiché lo ritennero un tiranno dotato di grande abilità e lungimiranza e vista anche la sua moderazione a differenza delle tirannidi contemporanee”