lunedì, ottobre 12, 2009

Oliviero Toscani lascia l’amministrazione di Sgarbi e sbotta: “Salemi è un paese dove gli uomini di Giammarinaro controllano tutto”.


Il sindaco di Salemi Vittorio Sgarbi ha revocato l’incarico di assessore a Oliviero Toscani. Il fotografo, che aveva la delega alla Creatività, alla Comunicazione e ai Diritti umani, nonostante avesse più volte annunciato alla stampa l’intenzione di dimettersi, non ha mai presentato al Comune la lettera di rinuncia alla carica assessoriale. “Ho deciso – spiega Sgarbi – di revocargli l’incarico perché è venuto meno il rapporto fiduciario. Ovviamente l’attività dell’assessorato alla Creatività continuerà con nuovi stimoli e nuove risorse per dimostrare che in Sicilia è possibile lavorare e non vi è la condizione di dover scappare. Il sostituto di Toscani sarà nominato con molta probabilità già lunedì prossimo”. Di tutt’altro avviso è il noto fotografo, che lascia intendere di voler rinunciare all'incarico per le difficoltà incontrate in Sicilia anche legate ad interessi privati oscuri e speculativi. “Laggiù c’è una colla in cui restano invischiate le iniziative importanti – spiega Toscani - mi hanno visto come un disturbatore, c’è una vecchia mentalità”. E' dura la replica dell’assessore al Turismo Bernardo Tortorici: “Sto valutando l’ipotesi di citare l’ormai ex assessore Toscani per il grave danno di immagine che reca, con le sue sconclusionate dichiarazioni, alla città di Salemi, alla Sicilia e al coraggioso lavoro di tutti quelli che si stanno impegnando per risollevare l’immagine di un territorio particolarmente difficile”. A queste parole Oliviero Toscani è tornato ieri sull’argomento delle sue dimissioni da assessore alla creatività del Comune di Salemi con una intervista ad Emanuele Lauria, pubblicata da Repubblica Palermo che vi riproponiamo.

Fabio Barbera

Toscani: “Io, bloccato dagli speculatori”

Di Emanuele Lauria da Repubblica Palermo

«Dopo un anno in Sicilia mi è venuta voglia di votare per la Lega». Caustico, tagliente e provocatorio come le sue campagne pubblicitarie: Oliviero Toscani non fa sconti. E, chiamato in causa da Sgarbi, torna sui motivi della decisione – annunciata a Repubblica – di lasciare la giunta di Salemi e rinunciare alla scommessa incarnata da un assessorato alla Creatività. Rivelando come dietro l´addio ci sia lo stop alla vendita delle case a un euro. Operazione affogata in un più vasto piano di dismissione degli immobili di cui lo stesso Toscani ha chiesto il ritiro: «Hanno prevalso interessi speculativi». Il fotografo mette nel mirino Sgarbi («Parla tanto ma ha le mani legate») e un paese «dove gli uomini di Giammarinaro controllano tutto».

Toscani, lei si è tirato indietro e Sgarbi l’ha accusata di aver accettato l’idea che tutto qui è uguale, tutto è mafia.
«Io sono un libero professionista, Vittorio cerca di fare il politico. Io voglio concludere le cose che porto avanti. Ho capito che c´è una colla, laggiù, in cui restano invischiate le iniziative più importanti. Non è che nel resto d´Italia sia molto diverso, ahimè».

Ha detto che la creatività è l´opposto della sicilianità, suscitando aspre polemiche. E premi Nobel come Pirandello o Quasimodo dove li mettiamo?
«Protagonisti del secolo scorso. Oggi la Sicilia cosa produce? Cosa dice la gente nel mondo di quest´Isola? Siamo seri: è un problema di mentalità. Basta atterrare a Punta Raisi per sentire discutere di finanziamenti, aiuti pubblici, fondi europei. Di assistenzialismo, in una parola. Sbaglio o già Sciascia accennava al male della sicilitudine? Chi vuol bene a questa terra parla come me, gli altri fanno facili moralismi».

Sicilia irredimibile, per dirla ancora con Sciascia.
«Aveva ragione lui. A Salemi sono stato visto come un disturbatore perché, ad esempio, mi sono opposto a un parcheggio schifoso in piazza Alicia, l´unica cosa bella che ha il paese. “Non si posteggia perché c´è Toscani”, hanno detto subito i salemitani. Il proprietario del bar è venuto da me a lamentarsi, invece di ringraziarmi perché la piazza ha acquisito valore e ora può mettere i tavolini fuori. Ripeto: è una questione di mentalità».

Ma quali progetti non è riuscito a realizzare?
«Uno su tutti, le case a un euro. Ci lavoravamo da un anno, avevamo fatto venire a Salemi notai e avvocati di grido. Tutti alla fine hanno desistito, davanti ai tremila problemi posti dai tecnici. In realtà ci sono interessi privati che condizionano il Comune. Tutti lo sanno. Come tutti sanno che a Salemi c´è un capo supremo a determinare l´attività amministrativa».

Parla dell´ex deputato dc Giammarinaro, sponsor dell´elezione di Sgarbi?
«È un problema di Vittorio, non mio. Io a Giammarinaro non devo nulla, l´ho detto anche in piazza. Ieri mi ha telefonato chiedendomi di non andare via, ho risposto che farò quello che devo fare. Sgarbi parla ma ha le mani legate. Giammarinaro gli ha indicato un paio di assessori, i suoi uomini controllano tutto. Vittorio è un uomo incredibile, è generoso e buono. Ma ingenuo. Deve crescere».

Il ciclone Sgarbi a Salemi, un anno dopo. Solo immagine?
«Macché. Abbiamo realizzato tanti progetti, dalla lotta al randagismo alla promozione del vino. Per una manifestazione come “Benedivino”, che ha avuto risalto nazionale, sono dovuto andare a invocare un contributo dal presidente della Provincia Turano come fosse un favore. Mia moglie non ci credeva: “Ma devi arrivare a questo?”, mi ha chiesto. Tra parentesi: gli artisti di “Benedivino” ancora attendono quanto promesso. Con le case a un euro, l´iniziativa cui tenevo di più, volevo ricostruire il paese. L´impressione è che abbiano prevalso tentazioni speculative. Sì, ho chiesto di fermare tutto».

Che futuro ha l´amministrazione di Salemi?
«Credo che Sgarbi attenda un posto più importante, poi lascerà. A me interessava il progetto Salemi. L´ho portato avanti con ragazzi straordinari, che hanno dovuto confrontarsi con indifferenza e scarsa riconoscenza. Ecco, nei giovani siciliani io credo molto».

Il male peggiore della Sicilia: la politica, la cattiva amministrazione, la mafia?
«Io direi la mala abitudine, il malcostume, il fatalismo, la rassegnazione. La mancanza di energia e di coraggio: di creatività, insomma. Se dovessi descrivere l´Isola con un´immagine delle mie campagne, sceglierei quella della modella anoressica».

2 commenti:

Anonimo ha detto...

..x chi nn conosce....chi è Giammarinaro!!
http://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Giammarinaro

Anonimo ha detto...

http://espresso.repubblica.it/dettaglio-local/toscani:-io-bloccato-dagli-speculatori/2111972