CASTELLAMMARE – Ci troviamo nella
statale 187, la strada che da Castellammare raggiunge Guidaloca e
Scopello, quello che abbiamo di fronte è uno scempio. Rifiuti sparsi per
i campi lungo le stradine laterali che scendono fino a Cala Bianca.
Rifiuti di tutti i tipi e generi, dalle lastre di amianto, all’amianto
spezzettato e sparso ovunque (pericolosissimo), a quello tagliato
rigorosamente e inserito in cassette di legno per la frutta, in poche
parole amianto ovunque. Le foto parlano chiaro, l’inciviltà, sembra non
avere limite in un pese che si ritiene turistico e regna incontrastata.
Oltre all’amianto ci sono cumuli di calcinacci e resti di piastrelle e
sacchi di cemento che fanno pensare ad un’improvvisata discarica edile.
Ma non solo. Bidoni arrugginiti chissà da quanti anni abbandonati,
bidoncini con evidenti tracce di vernice lasciate al sole, resti di
potatura, resti di materassi, suppellettili vari, mobili, copertoni di
camion, persino un divano: Benvenuti a Castellammare del Golfo, paese
del mare e delle discariche.
La strada nei periodi estivi è
continuamente percorsa da turisti in auto e a piedi. È questo quello che
devono vedere? È questo quello che vogliamo?
La civiltà di un paese passa anche da
queste cose, che all’apparenza sembrano piccole, ma creano dei danni
inimmaginabili. I controlli più o meno efficienti non bastano più,
adesso occorre prima di tutto bonificare queste terre che ormai da anni
vengono violentate da rifiuti velenosi e altamente nocivi per la salute
pubblica. Sono tanti gli abitanti che passano per queste strade durante
il giorno, anche mentre effettuavo le foto, nessuno si è degnato di uno
sguardo, i rifiuti non esistono, magari ci sono sempre stati e quindi
ormai sono entrati nella quotidianità di tutti. Se davvero amiamo questo
paese non uccidiamo queste terre, perché non sono le terre di qualcun
altro, sono le nostre.
Emanuel Butticè
Nessun commento:
Posta un commento