mercoledì, giugno 20, 2012
Denunciare conviene! Operazione Crimiso
Scrivo questo post e lo indirizzo in particolar modo agli imprenditori taglieggiati, così volendoli informare delle diverse possibilità che la legge accorda a chi denuncia gli estorsori e chi collabora con le istituzioni.
Innanzitutto è bene precisare che chi paga il pizzo ad una cosca mafiosa e poi non denuncia rischia di essere processato per favoreggiamento aggravato, e ciò sulla base del principio (più o meno condivisibile) che chi paga e non denuncia è complice.
Detto ciò volevo illustrarvi gli strumenti di tutela accordati dalla normativa vigente, pertanto bisogna distinguere gli strumenti accordati dalla normativa statale da quelli previsti dalla normativa regionale.
In primis illustriamo quanto prevede la normativa statale:
Per combattere efficacemente il fenomeno dell'estorsione la legge 44/1999 prevede un
fondo di solidarietà.
Il Fondo elargisce una somma di denaro a titolo di contributo al
ristoro del danno patrimoniale subito.
Possono accedere al suddetto fondo i soggetti che esercitano una qualunque attività
economica che non abbiano aderito o abbiano cessato di aderire alle richieste
estorsive.
L'elargizione è corrisposta nella misura dell'intero ammontare del danno subito, al netto di eventuali risarcimenti assicurativi, e comunque per un importo non superiore ad euro 1.549.370.
Le istanze vanno presentate, pena decadenza, entro il termine di centoventi giorni dalla data della denuncia ovvero dalla data in cui l'interessato ha conoscenza che dalle indagini preliminari siano emersi elementi atti a far ritenere che l'evento lesivo consegue ad un delitto commesso per finalità estorsive.
In caso di intimidazione ambientale, la domanda deve essere presentata entro il termine di 1 anno dalla data in cui hanno avuto inizio le richieste
A sua volta, a richiesta motivata, può essere concessa una provvisionale non
superiore al 70% dell'ammontare dei danni.
Inoltre, le vittime di richieste estorsive possono ottenere:
- che i termini di scadenza degli adempimenti amministrativi e per il pagamento
dei ratei dei mutui bancari e ipotecari, nonché di ogni altro atto avente efficacia
esecutiva, siano prorogati dalle rispettive scadenze per la durata di trecento
giorni;
- che i termini di scadenza degli adempimenti fiscali siano prorogati dalle rispettive scadenze per la durata di tre anni;
- che siano sospesi, per la durata di trecento giorni, i termini di prescrizione e
quelli perentori, legali e convenzionali, sostanziali e processuali, comportanti
decadenze da qualsiasi diritto, azione ed eccezione;
- che siano sospesi, per la durata di trecento giorni, l'esecuzione dei provvedimenti di rilascio di immobili e i termini relativi a processi esecutivi mobiliari ed immobiliari, ivi comprese le vendite e le assegnazioni forzate.
La sospensione dei suddetti termini ha effetto a seguito del parere favorevole del
Prefetto competente per territorio, sentito il Presidente del tribunale.
A tali strumenti si affiancano quelli previsti dalla normativa regionale:
Con l'art. 11 della legge n. 20/1999 è stato costituito dalla Regione Siciliana il fondo di solidarietà per le vittime delle richieste estorsive.
Il Fondo elargisce un contributo per il ristoro dei danni subiti.
Possono accedervi i soggetti che esercitano una qualunque attività economica che non abbiano aderito o abbiano cessato di aderire alle richieste estorsive.
Il contributo è concesso sulla scorta della valutazione dei danni, calcolati in base ad idonea perizia giurata, e in ragione del comportamento tenuto dalla vittima nella misura del:
- 50% dei danni qualora le vittime degli atti estorsivi abbiano sporto denuncia
all'autorità giudiziaria con l'esposizione di tutti i particolari delle richieste
estorsive dei quali abbiano conoscenza;
- del 70% danni qualora le vittime degli atti estorsivi abbiano sporto denuncia
all'autorità giudiziaria precedentemente al verificarsi degli atti criminosi;
- 100% dei danni qualora le vittime degli atti estorsivi abbiano sporto denuncia
all'autorità giudiziaria fornendo rilevanti contributi nella raccolta di elementi.
L'importo massimo concedibile è pari ad euro 516.457, al netto di eventuali
risarcimenti assicurativi.
La norma regionale non prevede termini di scadenza.
Le vittime di richieste estorsive possono anche ottenere, un contributo del 60%, fino ad un massimo di 5.164 euro, per l'acquisto e l'installazione di impianti elettronici di rilevamento di presenze estranee e di registrazione audiovisiva.
Inoltre, la suddetta legge ha esteso l'accesso al Fondo regionale per le parti civili nei processi contro la mafia, anche alle vittime del racket.
Per maggiori info mettetevi in contatto con la locale associazione antiracket e antiusura oppure con l'Associazione Libera, Associazioni, nomi e numeri contro le mafie.
Per chi vorrà l'Associazione Castello Libero metterà a disposizione il proprio staff per un consulto legale.
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