Siamo alle solite. Come saprete tutti, una mattina di Novembre, la bellissima Castellammare del Golfo si è svegliata con una sorpresina: “il Grande Fratello”. No non si tratta del reality di Canale 5 (per fortuna aggiungerei) ma di un impianto di video-sorveglianza. Si, proprio così. Si tratta di circa 35 telecamere posizionate in punti strategici per monitorare alcune zone e alcuni incroci. Questo progetto prevede una spesa di circa 500mila euro per appunto video-sorvegliare alcune zone urbane, in modo da prevenire la microcriminalità, tutelare beni comunali e controllare zone periferiche che spesso sono utilizzate come discariche. La ditta incaricata dal Ministero degli Interni per i lavori in tutta la Sicilia è la Selex di Napoli. In provincia di Trapani, l’unico progetto approvato dal Ministero dell’interno è proprio quello di Castellammare e rientrerà nell’ambito del Pon Sicurezza 2007-2013 "Sicurezza per lo sviluppo". Quindi tranquilli, il comune non ha speso neanche un euro, sono fondi Europei. Ma sono comunque soldi pubblici, quindi di tutti. L’istallazione di questi “occhi digitali” ha sollevato non poche polemiche e molte questioni. Molti cittadini sono d’accordo con la decisione del comune, ma altri si sentono turbati o vedono violata la propria privacy da questi “occhi”. Una critica sollevata al comune da molte persone (anche da me), riguarda la mancata presentazione del progetto alla cittadinanza. I cittadini erano completamente al buio, una mattina si sono svegliati e con grande stupore si sono trovati nel “Grande Fratello”. Nessuna conferenza, nessuna presentazione del progetto alla popolazione, niente. I cittadini ne sono venuti a conoscenza soltanto dopo l’istallazione. È proprio qui che volevo arrivare. Posso rassicurare tutti quelli che ancora ci “credevano”, gli “occhi digitali” non funzionano! Si proprio così, abbiamo speso più di 500mila euro di soldi pubblici per niente. E io pago! Come direbbe il grande Totò. Questo posso confermarlo personalmente. Qualche tempo fa, sono stato vittima di un furto proprio sotto la “visione” di 2 delle telecamere in questione. Ho chiesto alla Polizia se era possibile visionare i filmati e la loro risposta è stata “tu guardi troppi film”. Ovviamente ho rassicurato l’ispettore che non guardo più certa televisione. Un’altra sua frase è stata “tu sei sicuro che funzionano?”, cioè dovevo essere io a rispondere, infine mi ha fatto intendere che non c’è trippa per gatti! Ma io per capire un po’ meglio la situazione sono andato al comando dei Vigili Urbani che non hanno perso tempo a scaricare la gestione alla Polizia. Ma non contento di ciò ho chiesto chiarimenti ad una persona che fa parte del consiglio comunale, la sua riposta è stata un po’ diversa “si aspetta il collaudo”. Quindi dopo quasi cinque mesi stiamo ancora aspettando il collaudo. Ancora non contento, sono andato a cercare il sindaco. Ma dopo giorni di ricerche e dopo ore di attesa non mi ha potuto ricevere per motivi istituzionali, quindi alla prima occasione non esiterò a chiedere qualche altra informazione e soprattutto cercherò qualche risposta.
Infine la mia speranza è che questo sistema di video-sorveglianza non sia stato istallato soltanto per “distinguerci” dalle altre province e soprattutto non sia stata un’altra occasione per buttar via soldi pubblici. Quindi alla fine della storia ci ritroviamo con una trentina di telecamere spente sparse per il paese, che ci vogliamo fare, siamo fatti così. Morale della favola: a Castellammare, guardiamo troppi film, ma purtroppo la realtà è ben diversa.
Emanuel Butticè
5 commenti:
Io so che con le telecamere si è riuscito a scoprire chi ha ucciso il signor Bongiorno.
ma sta cosa chi te l'ha detta?
perchè scrivi in forma anonima?
segnalo un'imprecisione nell'articolo: si sapeva dell'installazione delle telecamere da marzo 2010. http://www.teleoccidente.it/wp/archives/9158
Peppe
Le telecamere a cui si riferisce l'anonimo n. 1, secondo quanto riportato dai giornali locali, non fa parte del sistema di videosorveglianza oggetto dell'articolo, bensì di un esercizio commerciale sito in prossimità dell'abitazione del Bongiorno.
Le telecamere penso non siano di fondamentale importanza per la comunità castellammarese, ma dato il fatto che ormai ci sono, ha dell'assurdo che non funzionino.
Purtroppo questa vicenda è comune alla maggior parte dei lavori eseguiti dal pubblico; burocrati e responsabili di tali procedimenti forse non sono in grado di portare a conclusione questo tipo di iter.
Anonimo 2:certo, Il progetto è stato redatto nel marzo 2010 ma non vuol dire niente, anzi la cosa è ancora più grave! Dice che "entro l'anno partiranno i lavori" bene, rasta il fatto che sono già finite da novembre 2011 ma ancora non funzionano quindi non troviamo scuse, la verità è sempre la stessa non giriamoci in torno stupiti!!!
Anonimo 1: sono riusciti a risalire all'autore dell'omicidio grazie alle telecamere del negozio accanto l'abitazione dell'uomo. Quindi telecamere PRIVATE!!
P.S. continuo a non capire il motivo di pubblicare come "anonimo"...mettere la faccia ogni tanto non costa nulla...
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