mercoledì, settembre 08, 2010

Erice si candida a diventare patrimonio dell’umanità

Un anno di grandi conquiste quello che investirà lo storico borgo di Erice. La piccola cittadina medievale, fulcro rinomato di arti e scienze si candida a diventare patrimonio dell’Unesco per iniziativa del sindaco Giacomo Tranchida, che ha presentato nel pomeriggio di venerdì 3 settembre la candidatura per la nota vetta medievale all’elenco di quel patrimonio tutelato dall’Unesco. Abbiamo raggiunto proprio il sindaco Giacomo Tranchida per farci raccontare l’interessante e condivisibile iniziativa.

(nella foto il sindaco di Erice, Giacomo Tranchida)

Sindaco, Erice come patrimonio dell’Unesco sarebbe un grande traguardo, ci racconta da dove nasce l’iniziativa?

Sin dal mio insediamento mi sono interrogato su cosa fare per migliorare la valorizzazione di un patrimonio culturale millenario che Erice rappresenta nella storia del Mediterraneo, oltre che nello scenario internazionale. Ovviamente fra le pratiche e le iniziative promozionali, quella della valorizzazione "immateriale", per l'appunto facendola riconoscere come patrimonio dell'umanità, è diventato un obiettivo da perseguire. Approfondito l'esito e le motivazione dei pregressi negativi tentativi abbiamo individuato la strategia e ricercato partner e competenze adeguate al raggiungimento dello scopo. Il percorso sarà lungo ed articolato, ma sicuramente avvincente, forti della consapevolezza della candidatura "vincente" che avremo a (ri)proporre.

Il borgo medievale si prepara anche ad ospitare un Osservatorio della Pace, che si insedierà presso la Torretta Pepoli (che sarà presto restaurata) di che si tratta?

In buona sostanza nascerà il primo "museo vivo", attuale, contemporaneo, multimediale collocato in uno degli ambienti di servizio della Torretta Pepoli, i cui lavori di restauro inizieranno fra poche settimane. Una vera e propria camera di registrazione (quasi come un vero e proprio confessionale) collegata a internet e con traduttore multilingue che, in tempo reale, registrerà e diffonderà nel mondo impegni, proclami, idee e proposte, ma anche semplici suggerimenti e buone pratiche per la pace, per la tutela dei diritti ed il dialogo interculturale e interreligioso nel mondo. Cominceremo dal mediterraneo, con le testimonianze e le interviste che personalità del mondo istituzionale, politico, culturale, dell'economia, della scienza, delle religioni, ma anche semplici cittadini e giovani, avranno a rilasciare in diretta e fisicamente sul luogo, in Erice. Un "testamento" politico, una "confessione" pubblica videoregistrata che, oltre ad essere diffusa in tempo reale nel mondo, comporterà la costruzione di un museo "vivo", attuale. Accanto all'aspetto tecnico-scientifico l'idea della nascita di un Osservatorio, insieme alla Città di Assisi e non solo, per costruire un nucleo critico, ma propositivo al contempo, nel rilanciare valori e ideali quotidiani che ci aiutino a riscoprire i colori dell'arcobaleno.. gli stessi che all'alba ed al tramonto di ogni giorno, dal "cielo" hai la possibilità di vedere sulla terra e il mare circostante.
Luoghi di mistero, fascino e cultura quelli legati al territorio di Erice. Quali sono le attrattive del luogo e le curiosità (anche eno-gastronomiche) che consiglierebbe di provare a chi non è mai stato lì?
Dall'alba al tramonto è possibile, ovunque si spenga lo sguardo dalla cima del monte, scoprire e vivere suggestioni di colori e paesaggi tutto intorno. Anche i venti (che su Erice s'incontrano tutti) portano, a chi sa ascoltare e vedere oltre i limiti della propria conoscenza mediatico-informativa, assieme alle grida di disperazione anche gli sguardi di speranza dei migranti del mare e del sud del mondo. Anche la cucina, ci riporta ai sapori antichi seppur perfezionati dalle magie attuali e contemporanee delle officine enogastronomiche locali. Cibus Venus, non è stata solo un'invenzione mediatica ed un particolare premio della Venere d'Argento 2010, magari per rendere omaggio alla cucina, rispolverare tradizioni. Sopratutto, è stata e vuole continuare ad essere un'operazione culturale: anche il palato e i sapori ti aiutano a vedere ed ascoltare la
magia della storia del tempo e pensare che vale la pena spendersi per tentare
di lasciarlo migliore per il futuro. Il fine giustifica i mezzi? E allora prendiamo i turisti e visitatori anche per la “gola”.

Prossimi appuntamenti che coinvolgeranno il territorio ericino?
Naturalmente la rievocazione storico-culturale e sportiva delle prime olimpiadi del mondo: i Ludi di Enea, dal 9 al 12 settembre. Rilanciamo il mito di Erice e della sua Venere e lo spettacolo continua fra storia e leggenda. Ci vediamo a Pizzolungo!

Link: http://www.comune.erice.tp.it/
Fabio Barbera

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