lunedì, luglio 12, 2010

Castellammare del Golfo e il problema del Patto di Stabilità



Oggi vorrei parlare della grave crisi che sta attraversando il nostro Comune e che ha portato il nostro Sindaco all'estremo gesto del deposito della fascia tricolore al Prefetto di Trapani ( già mi immagino le faccie degli altri membri di Castello Libero che penseranno: " ecco un altro articolo dove non si capisce una mazza).

Da premettere che non sono esperto di contabilità pubblica, tuttavia mi sono documentato per cercare di capire le ragioni di tutto quello che è successo alle finanze del nostro comune, situazione che ha portato alla morte di tutte le iniziative finalizzate ad un rilancio economico del nostro ridente paesino.

Le proteste del Sindaco si fondano sull'impossibilità del nostro Comune di rispettare il Patto di Stabilità.
In maniera molto semplicistica il Patto di Stabilità trova origine in una norma che impone allo Stato ed anche agli enti locali di garantire un equilibrio tra entrate e uscite dei propri bilanci presenti e passati.
La spiegazione, come già detto, è troppo semplice ma è sufficente a capire quanto segue.

Il nostro Sindaco ritiene, secondo me giustamente, che è impossibile che il bilancio 2009 ed anche quello 2010 possano rispettare il Patto di Stabilità dato che il nostro Comune, poichè viene da un Commissariamento per mafia ai sensi dell'art. 143 TUEL, ha goduto di contributi straordinari che ha poi perso una volta terminato il Commissariamento.

In sostanza il Comune ha realizzato nel 2007 e poi nel 2008 notevoli risparmi, risparmi che invece non si sono potuti avere nel 2009 e nel 2010 proprio perchè sono venuti meno i contributi.
Pertanto, per questi motivi, si è creato un notevole disequilibrio tra il bilancio 2009 e quello 2007 che ha comportato necessariamente la violazione del patto di stabilità che imponeva il saldo 2009 pari o al massimo peggiorato del 10% al saldo del bilancio 2007.
A sua volta, sempre per gli stessi motivi, il Comune ha approvato un bilancio 2010 anch'esso in violazione del Patto di Stabilità.

Le sanzioni sono gravi e tra le diverse vi sono il blocco delle assunzioni e l'accantonamento di somme per gli anni successivi.
A chi si può attribuire la colpa di tale situazione?
A mio modo di vedere la colpa principale è del Governo in quanto, pur conoscendo il problema, non ha voluto legiferare in tal senso anzi si è preoccupato di specificare che i Comuni commissariati per mafia devono rispettare il Patto di Stabilità nell'anno successivo alla rielezione degli organi istituzionali (In tal senso vedasi circolare della RGS n.2 del 27 gennaio 2009 punto B2 pag. 14)

Poi la colpa è da attribuire ai nostri rappresentanti in Parlamento, primo fra tutti il Sen. D'Alì in quanto pur trovandosi nelle opportune sedi se ne sta altamente fregando di tutto ciò.
Prima si prendono i voti e poi se ne fregano.

Successivamente la colpa, anche se in maniera più attenuata, la si deve attribuire a questa Amministrazione in quanto tale situazione era conosciuta e monitorata sin dall'inizio.
In sostanza forse il suo errore è stato quello di fidarsi troppo nelle promesse dei propri referenti politici e nel non prendere le dovute precauzioni nei modi e nei tempi più adeguati.
Scusandomi per eventuali imprecisioni vi invito a comunicarmi eventuali correzioni.
Domenico Grassa

7 commenti:

Anonimo ha detto...

“Il gruppo consiliare del PD di Campobello di Licata comunica che il Senatore Lumia ha presentato in Commissione Bilancio del Senato un emendamento alla manovra finanziaria che, se approvato, risolverebbe il problema del rispetto del patto di stabilità per i Comuni che hanno subito un provvedimento di rigore quale lo scioglimento per infiltrazioni mafiose e quindi anche per il Comune di Campobello di Licata.

Fonte:http://diarioelettorale.wordpress.com/2010/06/25/sulla-modifica-del-patto-di-stabilita-dei-comuni-sciolti-per-mafia-lumia-ce/

Diarioelettorale ha detto...

Visto che qualcuno in precedenza ha segnalato l'iniziativa del senatore Lumia, credo doveroso segnalare l'ultimo post di Diarioelettorale, che dà conto delle modifiche introdotte in extremis in commissione al decreto Tremonti e dell'avvio a soluzione quindi del problema dei bilanci impossibili da far rientrare nel patto di stabilità, dei comuni in precedenza sciolti per infiltrazioni malavitose e/o mafiose.

http://diarioelettorale.wordpress.com/2010/07/10/precari-siciliani-della-pubblica-ammnistrazione-novita-positive-dal-senato/

Diarioelettorale

Unknown ha detto...

Speriamo bene...........e soprattutto speriamo che Tremonti non faccia problemi.....

Anonimo ha detto...

Ma invece di accusare-più 0o meno giustamente- Tremonti,Berlusconi etc.,perchè non ci chiediamo come il nostro Comune è giunto a questo punto.
Perchè sono stati stornati per altre spese fondi assegnati ad hoc.
Perchè qualche amministratore ha dato risposte non consone sul problema palestra?

Unknown ha detto...

Queste domande bisognerebbe farle all'amministrazione. Magari qualche consigliere comunale potrebbe proporsi come portavoce della cittadinanza, presentando un'interrogazione al Consiglio o comunque chiedendo spiegazioni ufficiali al sindaco e alla giunta. Dubito che tali domande poste da comuni cittadini, anche se in tanti, riceveranno risposte. Lo abbiamo già visto in passato per altre questioni il piglio da amministratore delegato del sindaco...

Diarioelettorale ha detto...

Domenico Grassa, vuoi vedere che alla fine avrai avuto ragione tu ?

E se sarà così, visti gli effetti devastanti che avrebbe il non accoglimento dell'emendamento a proposito dei comuni in precedenza sciolti per infiltrazioni mafiose, mi sa che l'unica scelta possibile per sindaco e consiglio comunale sarà di presentare le dimissioni in massa.

Qui parlo degli ultimi sviluppi.

http://diarioelettorale.wordpress.com/2010/07/14/cittadini-ed-amministratori-degli-enti-locali-siciliani-in-precedenza-sciolti-per-infiltrazioni-mafiose-attenzione-allarme-rosso/

Diarioelettorale

castellolibero@gmail.com ha detto...

siamo messi proprio male......