domenica, gennaio 27, 2008

COSÌ FINISCE IL SOGNO DI UN GOVERNO DI CENTROSINISTRA

E così, il 24 Gennaio 2008 finisce l’avventura di Prodi alla guida del Governo. Per la seconda volta. Ma a differenza del ’96 la spallata decisiva l’ha data uno che meriterebbe una sola poltrona: al banco degli imputati in un tribunale! E forse stavolta se l’è conquistata davvero… Ovviamente sto parlando di San Mastella da Ceppaloni, Guardasigilli dimissionario che per insofferenza alla solitudine ha deciso di portarsi nel baratro tutto il Governo! Quello stesso Governo che ha tenuto in scacco fin dal primo giorno, quando minacciò di uscire dalla maggioranza se non avesse ricevuto l’incarico di Ministro della Giustizia. Ora, in un paese normale, se il leader di un partito con una percentuale di voti dell’ 1,4% minaccia di andarsene, gli altri lo accompagnano alla porta. Ma siccome siamo in Italia, quindi in un paese… non normale, abbiamo votato con una legge elettorale che garantisce a chi vince una maggioranza al Senato di … 1 (uno) senatore! Basta che gli venga la diarrea durante le operazioni di voto e il Governo cade!!! Questa legge, battezzata porcellum da chi l’ha concepita, tal Calderoli Roberto, Ministro leghista passato alla storia per una maglietta anti-islam.
Al principio ci fu un programma politico. Elaborato e sottoscritto da tutti i partiti di centrosinistra, uniti nell’Unione.

Il Vangelo, ci dissero. Tra i punti salienti e imprescindibili, la legge sul conflitto d’interesse, il risanamento dei conti pubblici, la riduzione della spesa pubblica, la riduzione delle disparità sociali, i PACS, etc.

Io ci ho creduto, come tanti altri esasperati dalla gestione privata della cosa pubblica da parte del Governo Berlusconi. Li abbiamo votati ed eletti.

E qui cominciano a dare prova di se i vari Mastella, Prodi, Fassino, Rossi, Turigliatto e compagni. Si comincia a discutere per attuare le riforme programmate: apriti cielo!

A questo punto tutto ciò che era stato promesso agli italiani viene sistematicamente stravolto, rivoltato, snaturato, svuotato, dimenticato! Un altro esempio? Nel programma si parla chiaramente di PACS, cioè di istituire in Italia le coppie di fatto: quando si comincia a lavorarci su, cominciano le contestazioni ecclesiastiche, cattoliche, bigotte. I ministri litigano sul disegno di legge, minacciano di far cadere il governo, stravolgono il testo, scendono in piazza al Family Day. Alla fine il disegno di legge rimane in un cassetto e non se ne fa più nulla! N.b.: in Svezia hanno istituito i PACS nel 1970…

Alla fine, di quel Vangelo è rimasto solo un triste ricordo, di ciò che si poteva fare, delle belle idee che proponeva. Ma il ricordo più vivido è quello di una maggioranza eterogenea ma incapace di dialogare, né tra di loro né con gli altri.

Adesso ci toccherà votare di nuovo e scegliere tra un risaputo centrodestra, autore di leggi ad personam e responsabile della paralisi della macchina della giustizia, e un centrosinistra inefficiente e inconcludente.

Il bello è che non possiamo neanche mandarli a quel paese, perché fin quando non ci sarà il voto di preferenza, noi potremo scegliere solo il partito. Le persone fisiche che andranno a sedere in parlamento le decidono i segretari di partito e ritorneranno di nuovo tutti!

E a chi pensa che la cosa non gli riguarda rispondo: in ogni istante della tua vita ne subisci le conseguenze! Quando all’Università ti scontri con la lentezza della burocrazia, quando esci il sabato sera e tra giro in macchina, birra e patatine hai fatto fuori 50 euro, quando cerchi un lavoro e sei costretto a fare i bagagli.

Soluzione? Cominciamo a riprenderci l’Italia. Pezzo per pezzo, partendo dal basso. Cominciando dall’organizzazione di cui facciamo parte (es. la scuola), per poi passare al quartiere, al Comune, alla Regione e poi su fino al gradino più alto. Piano piano. Con pazienza e perseveranza!

Vincenzo Desiderio

11 commenti:

Anonimo ha detto...

il tuo articolo è veramente molto bello...ci avevo creduto pure io in un cambiamento, ma ancora una volta sono rimasto disgustato. il vero problema è che, secondo me , un vero programma non esisteva ma c'erano solo delle linee generali di un programma e così al momento delle scelte vere si son trovati troppo distanti e accomunati solo dall'antiberlusconismo...purtroppo la presenza di Mastella è stata la ciliegina sulla torta..

castellolibero@gmail.com ha detto...

Complimenti per l'articolo....rispecchia esattamente il mio pensiero....PAROLE SANTE.
In tutto questo casino l'Italia è sempre più lo zimbello del resto dell'Europa, questa è la cruda realtà, siamo ridicoli agli occhi di chi ci vede da fuori.

Mirko Di Maria ha detto...

Io non sono disgustato da quello che disgusta voi.... programmi non rispettati, accordi sottobanco e robe varie sono "normali" qui da noi! Quello che mi meraviglia è che il governo sia caduto soltanto adesso!!! Si doveva tornare ai voti il giorno dopo che Prodi è salito al Governo. E' impensabile far governare uno Stato da una maggioranza che in realtà non esiste affatto, indipendentemente dal fatto che ci sia a capo un Prodi o un Berlusconi!!!!

Anonimo ha detto...

Sicuramente non si può governare così e su questo non ti posso dare torto...ma ci hanno provato e non è andata solo perchè non erano neanche d'accordo tra loro sul programma, e a me è questo che fa incazzare di più, perchè mi sono sentito preso per il culo dato che hanno mentito dicendo di avere un programma chiaro e definitivo COSA FALSA...

Anonimo ha detto...

Il rischio di avere ancora un governo instabile, però è molto concreto. Infatti non si sa ancora se Napolitano scioglierà le camere o farà un governo tecnico per la riforma elettorale. Se dovesse rimanere questa legge, senza voto di preferenza e con l'instabilità, io non andrò a votare!

Anonimo ha detto...

la cosiddetta anomalia tutta italiana va avanti così dal 1964, da quando Nenni e Saragat entrarono a far parte di un Governo con la Democrazia Cristiana. Tra tentativi di colpi di Stato, terrorismo delle Brigate Rosse, strategia della tensione neofascista con bombe nei treni e nelle piazze interventi del Vaticano nelle questioni divorzio e aborto si è arrivati al compromesso storico del 1978 con il suo tragico epilogo nel Caso Moro. Di lì una nuova serie di Governi che non possono governare della durata massima di 3 anni, quello di Craxi del 1987, ma con una media, gli altri, di un anno circa. Poi la crisi del '92 ha acuito tutto con le conseguenze che oggi conosciamo. E' praticamente impossibile governare una nazione con un Nord e un Sud completamente diversi in tutto: scendendo con l'aereo a Milano o Roma o Torino ti sembra di arrivare in una nazione diversa. L'anomalia italiana fu definita all'estero la governabilità dell'instabilità governativa con la conseguenza che il vero potere in Italia non appartiene al Governo Nazionale e al Parlamento ma alle realtà locali che hanno visto crescere il potere di Ras della politica e la Mafia al Sud e gli imprenditori e i lavoratori autonomi al Nord. In mezzo il grande e incostrato potere della burocrazia che in reatà è quello che gestisce tutto districandosi tra i diversi poteri: politico, mafioso, cattolico, massone, imprenditoriale, la stampa, la magistratura, l'esercito e le forze dell'ordine e la cosiddetta classe operaia ( che sembra più un refuso archeologico oggi ).
Non ho amato il Governo Prodi così come non ho amato quello di Berlusconi ma è difficile governare questo Paese e con tutto il rispetto l'Italia si ritrova unita solo di fronte a una partita della Nazionale e già in questa occasione ha 20 milioni di commissari tecnici.
Siamo una Jugoslavia occidentalizzata, un Iraq industrializzato, un'India secolarizzata: cento, mille anime tutte pronte a far valere il proprio bisogno e potere mettendosi di traverso verso il Governo centrale senza alcuna concezione dello Stato unitario e del bene collettivo.
L'Italia è la governabilità dell'ingovernabilità.

Una buona giornata


Antonio Pignatiello

Alessandro ha detto...

L'alleanza con una persona come Mastella chi la poi voluta?Chi è causa del suo mal pianga se steso!
Ci sarebbe stata maggioranza senza di lui,no!
Io non lo difendo ma se il Governo uscente fosse stato resèponsabile non avrebbe nemmeno accettato di insediarsi con un pugno di voti in più.Con solo qualche Senatore in più inoltre non avrebbe accettato di fere passare leggi con Senatori di maggioranza contro(Turigliatto)...
In più dando pero politico ai discutibilissimi >senatori a vita.


il mio libero pensiero
Alessandro Di Benedetto

Anonimo ha detto...

Credo che il problema dell'Italia stia nel fatto che non esiste un'idea radicata di Collettività, di Comunità, di Sociale. Si è pronti a far le battaglie quando è in pericolo il proprio giardino, ma quando il parco pubblico viene cementificato di solito non succede nulla! Di esempi di ciò ne abbiamo tonnellate al giorno: la casta politica, la casta industriale, la casta dei tassisti, la casta dei metalmeccanici.. sono tutti in piazza quando qualcuno osa intaccare il loro potere, pur circoscritto che sia, e poi spariscono quando si tratta di guardare oltre gli interessi di casta! Secondo me deriva da anche da questo l'ingovernabilità dell'Italia!

Anonimo ha detto...

Ci sono partiti con buone iniziative già fatte,non promesse che si battono partendo dal diritto alla casa con il progetto di Mutuo Sociale,non ci sono caste,dire che esistono caste è distogliere lo sguardo da altri individui

Anonimo ha detto...

Quando parlo di caste mi riferisco a quei gruppi di persone che difendono a spada tratta i loro interessi personali e di gruppo, anche se questi diventano dannosi per la collettività. Non mi riferisco solo ai partiti politici, ma anche alle associazioni di categoria, agli ordini professionali e a tutti quei gruppi organizzati che non intendono fare un passo indietro e sacrificare parte dei propri interessi sull'altare degli Interessi Collettivi, produttori di Benessere Sociale, dal quale ci si guadagna, ma si guadagna tutti. Il problema è che questo diluisce il potere e lo allarga a più persone. Per il resto non posso che lodare le organizzazioni, di qualsiasi tipo, che si occupano di questioni sociali anche gravi, come il problema della casa. Sapendo per esperienza diretta quali e quante difficoltà bisogna affrontare per fare questo, mi sembra il minimo.

Anonimo ha detto...

Bello lo ammetto,Socializziamo le imprese e il mondo del lavoro si riassesterà!
Torniamo a senterci Popolo così da non avere più "caste" ma una Nazione unita che lavora e produce per la Patria e non per le Banche unica vera setta pericolosa