venerdì, dicembre 28, 2012

Voltiamo pagina?


Che lo sport più diffuso tra i Castellammaresi (molti, non certo tutti) sia la critica e/o lamentela dal divano di casa, è cosa risaputa. Frasi come "si stannu (i politici) manciannu lu paisi", "fanno tutti schifo", sono all'ordine del giorno e, per carità, non posso dire di essere in disaccordo. Piuttosto mi da fastidio la critica non seguita da un'azione, o non preceduta da un'autocritica.

D'altronde è impossibile dare torto a chi si lamenta della classe politica locale e nazionale (con le dovute eccezioni), alla quale ci si riferisce come se fosse composta da marziani venuti dal cielo. Ma...quel Consiglio Comunale qualcuno lo avrà votato o no? E quel Parlamento? (la Legge Elettorale non vale come scusante). Siamo in grado per una volta di assumerci almeno una parte delle colpe dell'ennesimo sfacelo, ed imparare dagli errori?

Solo se ammetteremo che il tempo del clientelismo e della delega è finito potremo risollevare le sorti della nostra terra e voltare pagina.

Alessio Navarra

5 commenti:

Riccardo Gioè ha detto...

Parole Sante Ale!

Anonimo ha detto...

caro alessio,non credo ci conosciamo perche' pur essendo paesani vivo da molti anni all'estero.concordo con il tuo pensiero,ma dobbiamo partire da una premessa;la politica e' passione e devozione verso la nostra comunita' e non un mestiere o l'opportunita' di trarne dei vantaggi.detto questo,la mia impressione da castellammarese espatriato da 14 anni e' che tutte le volte che torno nel nostro paese noto con amarezza un afflusso turistico deludente,un'alta disoccupazione giovanile e un'economia che non lascia spiragli di un'inversione di marcia.i nostri politici locali,ad eccezione di pochissimi che stimo,scaldano una sedia per il cosidetto gettone di presenza e quei pochissimi con entusiasmo vorrebbero fare,vengono bloccati dalla mancanza di fondi,dalla contorta macchina burocratica e dal pessimismo generale che scoraggia e spegne tutte le iniziative.ritengo che l'unica soluzione per uscire da questo eterno letargo sia una rivoluzione culturale messa in atto da noi giovani dai 20 ai 40,che ripulisca dalle fondamenta il marcio e l'inutilita' delle istituzioni comunali e nazionali e il resto verrebbe da se'.volere e' potere.

Alessio ha detto...

Caro Anonimo,
mi trovo perfettamnete d'accordo con la tua analisi.
Proprio certe caratteristiche peculiari del "castellammarese tipo" mi hanno reso pessimista per diverso tempo.

Oggi però riacquisisco un po' di fiducia e speranza, comincio a pensare che quella "rivoluzione culturale messa in atto da noi giovani", della quale tu parli, non sia del tutto un'utopia.

Vedremo come andranno le cose, ma nel frattempo non è il caso di aspettare con le mani in mano...

Anonimo ha detto...

Caro Alessio, potresti comunque iniziare tu a cambiare le cose e iniziare a fare proposte o quanto meno prendere una posizione, perchè il tuo intervento sembra proprio appartenere a quelle lamentele un poco vuote che tu stesso condanni.
Con assoluta simpatia provocatoria
Pungolo.

Alessio ha detto...

Mi spiace, non posso raccogliere la "simpatica provocazione" di un ANONIMO che evidentemente non mi conosce e che critica me di non prendere posizione con un commento senza firma, ahahah.
Buona giornata a tutti i "simpatici provocatori".