mercoledì, agosto 08, 2012

“L’assassinio del nostro patrimonio naturale”.


Dopo i violenti incendi che hanno devastato diverse aree del territorio castellammarese, il sindaco Marzio Bresciani parla di “Ecosistema in pericolo”.
L’assassinio del nostro patrimonio boschivo dal valore inestimabile e l’ecosistema in gravissimo pericolo. Violentate e sfigurate la riserva dello Zingaro, in particolare dal lato di San Vito, il bosco di Scopello, la zona di contrada Intavolata nei pressi della spiaggia Plaja, piano Vignazzi”. Queste le parole del sindaco dopo giorni di incendi. Scene da “fine del mondo” quelle viste a Scopello che hanno portato alla distruzione di gran parte della riserva dello Zingaro. A Monte Inici si sono distrutti ettari e ettari di vegetazione e molte aziende agricole sono totalmente scomparse. Il sindaco, recatosi nei luoghi che hanno devastato il nostro territorio continua ringraziando tutti gli uomini ed i volontari della Protezione Civile, del Corpo Forestale e dei Vigili del Fuoco che ogni giorno lavorano senza tregua per lo spegnimento degli incendi.
Chiediamo agli inquirenti di andare fino in fondo ed assicurare alla Giustizia gli autori di questo scempio” conclude il sindaco Bresciani.

Emanuel Butticè

5 commenti:

Anonimo ha detto...

A casa Forestali,antincendio etc.
ora che non c´ é nulla da salvare almeno si risparmia

michele cacciatore ha detto...

Mi associo all'anonimo...a casa i forestali, dovrebbero vergognarsi, non capisco a cosa fanno la guardia...se affidassimo i nostri boschi a delle società private con la possibilità di mandarle a casa ogni volta che non fanno il loro dovere, avremmo dei boschi più rigogliosi..

Vito ha detto...

si potrebbe formulare una forma retributiva basata per un 50% su parte fissa e un 50% che viene decurtato ogni ettaro (o altra unità di misura) di vegetazione bruciata. Stabilendo un piano di incentivazione chiaro, magari effettuerebbero in modo migliore l'attività di controllo e prevenzione, davvero scarsa fino ad oggi

Anonimo ha detto...

Ora devono essere ripristinate subito le protezioni dei sentieri e rendere agibili gli accessi alle calette.
Cosi´tutti potranno rendersi conto dfell´enorme danno fatto al patrimonio del paese e fare pressioni perché questo non si ripeta piú.
30 anni di Riserva e circa 15 incendi devastanti. Ottima media
COMPLIMENTI a chi di dovere

Anonimo ha detto...

Occorre rivedere tutto il sistema ed ISTRUIRE le squadre antincendio insegnando loro i punti su cui intervenire per bloccare le fiamme.
Ora non si puó parlare piú di "pastori" o " menti malate" ma di "criminali organizzati".
Li Vogliamo fermare una volta per tutte?