sabato, novembre 19, 2011

CINACRIA. Un aeroporto cinese nel centro della Sicilia

di Flaviano Masella 
Piste di atterraggio lunghe oltre 5 km per un costo stimato di 300 milioni di euro. L’aeroporto cinese dovrebbe nascere nel centro della Sicilia e permettere l'atterraggio di voli intercontinentali commerciali dalla Cina nel cuore del mediterraneo. In anteprima nell’ INCHIESTA di Rainews24 la ricostruzione del progetto che la Cina è pronta a finanziare. L’aeroporto è stato progettato nel comune di Centuripe in provincia di Enna a pochi km da Catania dove già è in funzione un aeroporto civile ed a pochi chilometri dalla base aerea di Sigonella, gestita dalla marina statunitense e dall’aeronautica militare italiana. Questa vicinanza ha preoccupato il segretario di stato americano Ilary Clinton che, nel suo ultimo viaggio a Pechino, avrebbe già chiesto spiegazioni su questo progetto al Governo Cinese. Ma i timori non riguardano solo la vicinanza in Sicilia delle due superpotenze, ma anche il ruolo che il crimine organizzato siciliano potrebbe svolgere in questo progetto. L'allarme viene dato dal procuratore aggiunto Antonio Ingroia.
Qui di seguito il link al video:
http://www.rainews24.rai.it/it/canale-tv.php?id=24974

6 commenti:

Anonimo ha detto...

la cina è sempre più vicina

Anonimo ha detto...

speriamo almeno portino un pó di lavoro e di occupazione specie giovanile.
anche se non siamo nella situazione lasciata in Spagna dal governo Zapatero (45% di disoccupazione giovanile) potrebbe essere una boccata di ossigeno per io giovani siciliani

Faz ha detto...

Italy: A Chinese delegation visited Sicily in February 2009 to evaluate the setting up of an intercontinental airport as a logistics hub near Enna in the centre of the island. The planned airport with a 5000-m runway would interact with Catania-Fontanarossa, which is primarily a passenger airport – the fourth-busiest in Italy – and the seaport of August, which the Chinese would also upgrade. The Chinese delegation led by the CEO of HNA Airport Group, Tan Xiang Dong, has offered to finance EUR 300 million of the new airport‟s costs, with the Sicily Region and private investors ac-counting for the remainder. The HNA Group is registered with China‟s State Administration of Industry & Commerce since January 2000. The Group has expanded its activities in air transport, airport management, hotel business, tourism business and other related industries. -- Apparently, the Chinese want to build an airport and a seaport for their exports to Northern Africa and Northern Europe and create a tourist hub for the next generation of Chinese travellers. They want to build in Sicily because they forecast an increase in consumers‟ expenditures in North Africa and the Middle-East. As matter of fact, some data show that the southern Mediterranean area is the second area in the world - after Asia - to attract the most foreign investments.

http://www.airports.org/aci/aci/file/ADN%20-%20Momberger/2009/ACI-July.pdf

Emanuel Butticè ha detto...

Mah...non credo che portino lavoro, anzi secondo me non porta niente di buono...la mafia cinese e siciliana ne possono ricavare un fondamentale aiuto nella gestione dei loro traffici, per non parlare di quello che verrà inserito nei mercati siciliani e non solo...io nutro forti dubbi su questo aeroporto.

Anonimo ha detto...

ho opinione diversa e spero anche le le due mafie si scontrino

Emanuel Butticè ha detto...

caro anonimo...mi sa che questo non accadrà perchè le due mafie non si scontreranno, anzi entreranno in affari trafficando insieme come del resto hanno fatto fino ad ora. La mafia cinese in Italia, soprattutto in Sicilia, ha il monopolio sulla tratta di clandestini provenienti dalla cina e dall'Orientee e non solo... questo aeroporto può solo incrementare gli affari che già ci sono (e non lo dico io ovviamente ma la cronaca nazionale). Quindi non "speriamo che le due mafie si scontrino" al contrario speriamo che le due mafie non si incontrino e che vengano bloccati gli affari attuali e futuri.