È morto questa mattina l’editore Salvatore Coppola
soprannominato “licchia”. Da qualche settimana era ricoverato all’ospedale villa Sofia di Palermo per un
aneurisma celebrale. L’editore famoso per i suoi “Pizzini della legalità” nati
nel 2006 dopo la cattura di Provenzano si occupava di cultura, legalità e
soprattutto di editoria libera. Nel 1984 a Trapani dà vita alla casa editrice “Coppola
editore” occupandosi di temi quali mafia, antimafia e legalità riuscendo a coinvolgere
importanti scrittori e giornalisti. In questi anni con le sue pubblicazioni ha
girato la Sicilia per diffondere questi temi diventando un punto
di riferimento nel settore dell’editoria. Sempre presente alle attività delle
associazioni a cui si era legato come Addio Pizzo, l’associazione Rita Atria e Libera.
Oggi amici e colleghi lo ricordano lasciando molti messaggi sui social
network. Salvatore Coppola, editore, uomo libero, combattente. L’associazione Castello Libero e il presidio
di Libera “Piersanti Mattarella” di Castellammare del Golfo si stinge al dolore
per la sua scomparsa.
Emanuel Butticè