lunedì, aprile 12, 2010

La Tonnara di Scopello adesso è proprietà privata... a norma di legge!

Una notizia che ha già fatto storia. Tempo fa ci chiedevamo: può il privato limitare l’accesso al mare? (il link con l’articolo che a suo tempo si occupò della questione e accese il dibattito è qui http://castellolibero.blogspot.com/2009/05/scopello-accessi-al-mare-negati-cronaca.html). Dopo anni di beghe e contenziosi tra i proprietari della Tonnara di Scopello - storica caletta, simbolo di bellezza e motivo di vanto - e il Comune di Castellammare del Golfo, una sentenza del Consiglio di Stato ci ha offerto l’epilogo: i proprietari degli edifici attorno alla Tonnara di Scopello hanno vinto il contenzioso! Proprio così, il Consiglio di Stato ha dato ragione ai proprietari della Tonnara nella diatriba con il Comune, evidenziando che per quel territorio non é prevista la fascia demaniale con cui si garantisce l'accesso al mare, trattasi di proprietà privata a tutti gli effetti! In Sicilia molte proprietá confinano con il mare, ossia non vi é la sopraddetta fascia demaniale: i famosi cinque metri su cui si puó camminare ma non sdraiarsi, ed esistendo i quali deve essere garantito l'accesso a mare. La Tonnara confina direttamente con il mare e il Consiglio di Stato l’ha considerata così parte di una proprietá privata a tutti gli effetti. La vicenda potrebbe avere risvolti inaspettati: essendo privatizzata a norma di legge vige il detto che ognuno a casa propria fa entrare chi vuole lui e pone tutte le condizioni che vuole. Così, se il Comune non presenterà ricorso o si attiverà in qualche modo, i proprietari potrebbero decidere di trasformare la spiaggia in un servizio esclusivo, destinato a chi affitta lì una stanza e usufruisce degli appartamenti dentro la Tonnara stessa o in una location per il danaroso turista che potrà acquistare i biglietti dagli alberghi convenzionati!

Vero è che l’accesso dal mare non verrebbe comunque intaccato (lo specchio d'acqua é di tutti - la tonnara ne aveva proprietà solo quando si calavano le reti - e quindi tutti possono teoricamente arrivare dal mare, sostare e fare il bagno) ma chi accede dal mare ha però il diritto di attraccare o scendere solo in caso di emergenza come prescrive il codice della navigazione.

Come si è arrivati a ciò? A vendere la Tonnara all’asta nel 1874 fu il Governo Italiano e il privilegio di confinare col mare e chiudere quindi calette e spiagge risale addirittura ai tempi di Federico II; i gattopardi hanno avuto sempre l’astuzia di far ratificare tale diritto dai vari dominatori e Governi successivi e il risultato si legge benissimo nell’epilogo di questa vicenda.

Adesso si aspetta una reazione del Comune di Castellammare del Golfo che permetta almeno il parziale godimento del bene (reazione che puntualmente non arriverà) ma ancora più importante di ciò sarebbe l’avvio, da parte degli organi istituzionali competenti a cui fa capo Marzio Bresciani, di una ricognizione delle fasce demaniali esistenti per obbligare i proprietari – dove ce n’è diritto - a lasciare il passaggio per l´accesso alla fascia demaniale.
Se l’azione del Comune langue non tardano ad arrivare però le reazioni della cittadinanza, specie dei più giovani. Fioccano i commenti su facebook: c’è chi propone ironicamente di fare della Tonnara un bel Casinò e mettere gli ascensori che portino ai faraglioni; chi, indignato, afferma che non si può porre un divieto alla bellezza che è di tutti; molti intervenuti propongono di andare tutti a fare il bagno nella splendida caletta per protesta e c’è chi, come Giacomo, replica amareggiato: “Chi si opponeva al disegno delle privatizzazioni è stato negli ultimi anni mortificato e talvolta anche deriso, talora anche additato. Questo stesso disegno, o meglio sarebbe dire teorema, si estende anche ai luoghi del sapere (vedi scuola e università) e interessa anche beni comuni come l'acqua. Per concludere, voglio farvi riflettere sulla necessità di costruire un luogo di pensiero dove mettere assieme valori condivisi, conoscenze e compentenze per creare una generazione di persone che rifiutano l'idea delle privitazzazioni selvagge. L'auspicio è quello di contibuire a cambiare il nostro paese senza limitarsi a qualche protesta che finisce il giorno dopo. Nelle ultime elezioni comunali soltanto alcuni si sono interessati di problematiche quali privatizzazioni e accessi al mare negati e sappiamo tutti come è andata a finire”.

Così sul noto social network si solleva l’indignazione per una vicenda che fa però già giurisprudenza: può succedere, nell'Italia che ci siamo scelti, che una spiaggia storica (bene che dovrebbe essere patrimonio dell'umanità) diventi una mera proprietà privata!
Fabio Barbera

34 commenti:

Cecco Peppe ha detto...

Finalmente una sentenza che taglia la testa al toro.
Dal momento che é privata é casa mia ed a casa mia entra chio voglio io o chi si accorda con me.
Vorrei vedere il comportamento di chi sostiene il doversi entrare se qualcuno pretende di entrare a casa loro percé si gode una bella vista o perché hanno un bel giardino o un quadro prezioso.
Finalmente un punto fetrmo da cui peró il comune deve partire.
In primo luogo verificare dove esiste veramente la fascia demaniale,poi imporre accessi.
Per la Tonnara accordarsi con i Proprietari ed un Comune ha in mano tante armi per CONVINCERE.
Ovviamente va salvaguardato il bene.
Se la Tonnara non puó ricevere piú di tot visitatori é becero gridare TUTTI devono entrare.
Tutti entrano secondo regole,vcome avviene in tutti i Musei italiani,nella cappella sdistina,nella tenuta presidenziale di Capocotta ove il Presidente ha messo a disposizione un PEZZO DI CASA SUA.
Cecco Peppe

Anonimo ha detto...

mi piacerebbe conoscere i nomi dei proprietari della tonnara.
si scoprirebbe che molti sono..............

Anonimo ha detto...

Anonimo senza prove non si lanciano accuse (nemmeno con i puntini di sospensione, eh?).

Purtroppo su un fatto ha ragione Cecco, essendo una proprietà privata loro sono nel pieno diritto di fare quello che vogliono. A noi cittadini resta la possibilità di goderne finché ce lo permetteranno e farci ribollire il sangue perché il Comune non è mai intervenuto con incisività.

Anonimo ha detto...

Su facebook c'è il gruppo "Che la Tonnara di Scopello diventi patrimonio dell'umanità" sul link http://www.facebook.com/group.php?gid=114416831917721. Ho visto che su quella pagina c'è anche un'interessante informazione postata da Domenico, mi permetto di ricopiarne uno stralcio qui perché merita: "Sul sito dell'Unesco (http://www.unesco.it/cni/index.php/candidature) si trova la procedura per farla inserire nella lista, tuttavia tale domanda deve essere inoltrata da un organo dello Stato ( Sindaco, Presidente della Provincia, etc..)[...] occorre però l'aiuto di chi ha determinate competenze storiche ed architettoniche".

Anonimo ha detto...

lascia perdere i puntini ha ragione anonimo 18,56 non é serio accusare senza elementi.
Io mi chiedere anche perch´i pseudo difensori dell´ambiente non sono mai intervenuti sugli scempi fatti a Castellammare.
Che senso ha fare la guerra a parole ai proprietari che-pur non per loro merito-si ritrovano un gioiello che non sanno sfruttare per le sue potenzialitá.
Castellammare si é sempre fatta scippare da san Vito Faraglioni e tonnara,cosi´come gli é stata scippata la riserva dello Zingaro.
Una volta era Castellammare che faceva il collocamento da anni non piú e non é merito del Comune se ancora esiste da noi la direzione Riserva ed il Comando Forestale.

Anonimo ha detto...

ha ragione ultimo anonimo.
perché la pro-loco non si dá da fare.

Anonimo ha detto...

Esiste un ottimo movimento ambientalista che tempo fa sostenne un'incisiva battaglia in difesa della libertà di accesso al mare e una protesta proprio dentro la tonnara: Metropolis! Ma sembrano spariti, esistono ancora? Si potrebbe coinvolgere anche loro nell'appello per far diventare la Tonnara "Patrimonio dell'umanità". Sicuramente ne sapranno di più!

Anonimo ha detto...

vero,diciamo che sono spariti.
forse perseguivano altri scopi.
strano peró che non abbiano mai fatti nulla per gli scempi nel territorio di C/mare

Anonimo ha detto...

che vergogna. ex latifondisti che continuano ad affossare la sicilia e pretendere diritti assurdi.

Anonimo ha detto...

E' veramente strano che il circolo "Metropolis" dall'anno 2005 non si sia occupato più dello scempio che si è consumato nel nostro territorio, ne abbia più attaccato politici e funzionari del comune. Forse perchè avevano degli scopi da raggiungere e sono stati accontentati, o forse perchè anche loro si sono stancati. Il fatto è che ora è tutto a posto, tutto funziona, non esiste disoccupazione, non ci sono più speculatori. Ma........Speriamo tornino a farsi sentire. Saluti da Giovanni

Anonimo ha detto...

Salve a tutti,
Non è mia consuetudine infilarmi dentro le polemiche ma per questa volta faccio un'eccezione.
Desidero rispondere all'articolo del 'BUON Fabio' che seguo sempre con molta attenzione.
Quale malefatta denuncerà il nostro moschettiere della legalità dall'alto del suo pulpito di Castellolibero?
Questa volta è toccato alla tonnara, vediamo cosa dice:

>>La Tonnara adesso è proprietà privata... a norma di legge<<
ERRATO!! NON ADESSO, 'BUON Fabio' ma è sempre stata proprietà privata a norma di legge.
Lanci un messaggio che confonde il lettore; è come dire questi truffatori sono riusciti a comprare un bene pubblico alla faccia dei cittadini, ed adesso lo gestiranno da privati. Tu che sei così informato puoi anche riferire che fin dai tempi della dinastia dei Florio che questa tonnara è PRIVATA.

>>Tempo fa ci chiedevamo: può il privato limitare l’accesso al mare? (il link ...<<
Se il 'BUON Fabio' si fosse avvicinato di più ai cancelli che ha fotografato avrebbe notato che TUTTI (nessuno escluso) hanno un passaggio laterale che serve per poter accedere all'agognata spiaggia, a piedi naturalmente, perché si tratta pur sempre di una proprietà privata.
Ma l'apertura laterale il 'BUON (distratto) Fabio' non l'ha vista, dunque gli è scappato di scrivere l'inutile articolo che troverete sul link.

>>Proprio così, il Consiglio di Stato ha dato ragione ai proprietari della Tonnara<<
Ma scusa 'BUON Fabio' se gli hanno dato ragione è perché AVEVANO LE CARTE che gli davano ragione. Il Consiglio di Stato, come tu ben saprai, è fatto da giudici mica da fave lesse.

>>Adesso si aspetta una reazione del Comune di Castellammare<<
Ma cosa dovrebbe fare il comune? Che espropri una proprietà privata con i soldi pubblici? E chi glieli da questi soldi? Tu? L'amareggiato Giacomo? Facciamo una colletta? Oppure facciamo un esproprio proletario balneare; restituiremo il maltolto nel periodo invernale così se c'è manutenzione da fare se la fanno i padroni? E' un'idea tu che ne pensi?

Ma cosa vuoi sperare dal comune che non è riuscito a fare aprire nessuno di quei cancelli di Scopello, proprio dietro casa tua, piazzati su una strada pubblica che di conseguenza non è più pubblica. Anche da lì si vedono i faraglioni ma purtroppo bisogna pagare per vedere.

'BUON (distratto) Fabio', tu che vedi e fotografi cancelli dappertutto, ma questi cancelli, non li hai mai visti? Eppure sono proprio sotto il tuo naso. Ma mi spieghi perché ti incazzi se si pagherà per vedere i faraglioni da un suolo PRIVATO e non ti sei mai lamentato se si paga per vedere i faraglioni da un suolo PUBBLICO e per giunta davanti casa tua?

'BUON Fabio' dato che sei sempre in contatto con la solerte Annalisa Ferrante, digli che è pronta per il sindaco una bella denuncia per omissione di atti di ufficio, perché di questa storia dei cancelli sulle strade pubbliche di Scopello, il sindaco è stato messo formalmente al corrente (con adeguata documentazione) da più di un anno.

Per questa volta diamo noi una bella notizia alla solerte Annalisa da portare al sindaco.

Per concludere 'BUON Fabio' permettimi un consiglio per il tuo (mi auguro) futuro lavoro.
Così distratto non sarai mai un buon giornalista, al massimo potrai lavorare per Santoro.

cordialità il tuo vicino di casa
Napoleone Colajanni

Anonimo ha detto...

Beh, Il tono burlesco del tuo intervento non merita altro che una risposta altrettanto burlesca: sempre lieto d'essere accusato di faziosità dal napoleone di turno (in Italia dà crediti, come i bollini al supermercato), con quello pseudonimo poi tu potrai invece trovare appassionate amicizie nel pdl (lì c'è gente che con i Napoleoni ci va d'accordo).

A parte ciò l'articolo racconta una situazione che è sotto gli occhi di tutti, mirando a rendere nota una sentenza che offre l'epilogo ad un lungo contenzioso che ha dato ragione ai proprietari della tonnara. Chi legge poi se è d'accordo tira le somme e si fa la sua idea, se ritiene viceversa che la tonnara non debba essere uno spazio privato se ne fa un'altra (è il bello della democrazia), io continuerò a raccontare e il comune - se vuole - ha il pieno diritto di presentare ricorso!

Non ho vicini di casa che si chiamano Napoleone, mi spiace, e tendo comunque ad evitare di ascoltare consigli non richiesti offerti da anonimi napoleonici e pseudo-vicini-di-casa. Se conosci altre situazioni analoghe a questa storia fotografa e segnala, mandaci del materiale tramite CastelloLibero, se no i lunghissimi commenti anonimi restano vacue rappresentanze di chiacchiere da bar, fatte con la mano nel panciotto e lo scolapasta in testa!! Fab

Anonimo ha detto...

Salve Napoleone Colajanni,
il Tuo nome é sinonimo di Sociale,ma il Tuo scritto é antifabio.
Perché te la prendi con Lui in fondo ha sbagliato un aggettivo temporale,ma il principio rimane "é proprietá privata".
Normalmente si arriva al Consiglio di Stato quando vi sono sentenze contrastanti che hanno dato ragione e all´uno ed all´altro.
Spero che l´amareggiato Giacomo dia al Comune i soldi cosí si addolcifica.
Forse non ha letto bele la data dell´acquisto 1 8 7 4 e lo Stato era appena 13 enne e forse ancora pieno di borbonici travestiti da piemontesi.
Sicuramente esiste una perizia dell´ufficio tecnico - composto da borbonici-che ha consigliato il Sindaco di allora di non comprare e Camillo Benso ha dato l´ok alla vendita.
Ora visto che i Faraglioni sono pubblici e dal mare si puó sostare nello specchio d´acqua che é pubblico il Comune prima dovrebbe garantire il libero utilizzo del mare e poi controllare che i proprietari non trascurino il bene che i proprietari sono obbligati,proprio per la Sua storicitá a mantenere integro e senza stravolgimenti.
Con questo caro Napoleone Colajanni Ti saluto
Viva
Goffredo MAMELI

Anonimo ha detto...

Il 30 aprile in consiglio comunale è stata letta una nota inviata all'amministrazione da Metropolis e il presidente del consiglio ha anticipato che intendono affrontare il problema.... chissà se manterranno l'impegno!!

Anonimo ha detto...

speriamo..

Anonimo ha detto...

oggi ho parlato con il presidente del consiglio, ma era all'oscuro di tutto....

Anonimo ha detto...

Com'era prevedibile! Figuriamoci se hanno l'intenzione di affrontare anche solo l'argomento (rischierebbero di offendere gli amici proprietari della tonnara) eh eh..

Anonimo ha detto...

anonimi 3 maggio e 5 maggio
chi di voi dice inesattezze. sta metropolis ha scritto o no

Anonimo ha detto...

se ne parla anche sulla foto-notizia pubblicata da Viviamo Castellammare al link

http://viviamocastellammare.blogspot.com/2010/05/i-divieti-della-tonnara-di-scopello.html

Anonimo ha detto...

oggi a Sereno Variabile su Rai2 alle ore 17.00 circa ci sarà un servizio su Castellammare del Golfo...e la produzione ha potuto riprendera la Tonnara solo dal mare...al solito...

Anonimo ha detto...

ho visto il servizio! Ma voi sapevate che alla tonnara adesso si paga 3 euro di ingresso? Bisogna protestare con le loro stesse armi: mi sa che quest'estate affitterò una casa lì dentro per invitare un bel po' di miei amici ad entrare gratis!!!! DISOBBEDIENZA!

Anonimo ha detto...

ma ne sei sicuro?? Da quando??

Anonimo ha detto...

Confermo, l'amica Donatella sulla bacheca del gruppo "Che la Tonnara di Scopello diventi patrimonio dell'umanità" su facebook scrive: "Per chi non lo sapesse ancora il biglietto d'ingresso è di €3,00 (con guardia giurata accanto alla biglietteria) e i miei figli sono incavolatissimi perchè ho deciso che non finanzierò i loro tuffi dallo storico scoglio!". Fabio

Anonimo ha detto...

Approposito del gruppo su Facebook. Una certa M. Vasile (probabilmente parente dei proprietari della tonnara) scrive in un post su quel gruppo:


<>.


Quindi mettetevi l'anima in pace: quella è casa loro. Punto.

Anonimo ha detto...

(scusate errore tecnico nell'inserimento del commento, lo rimetto)

Approposito del gruppo su Facebook. Una certa M. Vasile (probabilmente parente dei proprietari della tonnara) scrive in un post su quel gruppo:


"io mi chiedo a voi piacerebbe se una tipa della rai si infilasse in casa vostra? perché quella, ripeto, è come una casa per molti, avendoci passato un'infanzia intera (e non mi riferisco a me). io non ho sentito nulla di questa storia della giornalista/produttrice ma vedere solo un lato della medaglia non penso sia costruttivo.

per quanto riguarda i turisti: fotograferebbero mai qualcosa all'interno di un museo? i proprietari di certo non vietano le foto tra amici, cercano solo di preservare l'immagine della tonnara, visto che è praticamente il bene migliore che hanno.

il riposo dei giusti lo lascio a voi in quanto spero che vi "mettiate l'anima in pace" e cerchiate di capire che questa situazione non è tanto malvagia come la dipingete se provate a mettervi un po' dall'altra parte della barricata. anche io rimarrei davvero male se mi fosse tolto un tale spettacolo, ma questo non vi è stato tolto si è cercato solo di regolamentarlo per renderlo, se possibile, più piacevole e godibile, spero lo capiate prima o poi!!!".


Quindi mettetevi l'anima in pace: quella è casa loro. Punto.

Anonimo ha detto...

Francamente non comprendo come mai il “buon Fabio” sia tanto solerte ad occuparsi ad accendere gli animi contro i proprietari della Tonnara di Scopello, mentre sia parimenti latitante per problematiche che meriterebbero davvero una riscossa popolare. Oltre a quanto già scritto nella minuziosa considerazione di Napoleone Colajanni, non si capisce come mai uno scopellaro lasci che si costruiscano una serie di mostruosità all’interno di un piccolo borgo dove dovrebbe vigere il divieto assoluto ad opere di tal genere. Non si capisce come il solerte Fabio possa transitare incurante dinanzi al degrado che offre il paesino di Scopello ai tantissimi turisti e visitatori che ogni anno vi transitano: grovigli di fili elettrici, pali innalzati senza senso, sedie di plastica ovunque, macchine barbaramente in transito, in un luogo dove andrebbe riservato l’uso esclusivamente ai pedoni, ecc. ecc. Persino macchine posteggiate dentro il baglio, tra i tavoli del bar e delle botteghe……. Come mai???
Ma se questo è il modello che merita di essere proposto da chi addirittura si fa paladino di tante battaglie, è chiaro che non ha i mezzi per comprendere cosa abbia indotto non solo il TAR, ma anche l’ultimo ed inappellabile grado di giustizia amministrativa a decretare che la Tonnara di Scopello non può essere considerata luogo di libera e selvaggia balneazione. La Tonnara di Scopello non è un ammasso di caseggiati che vanno barbaramente presi d’assedio per “gustarsi” i faraglioni. La Tonnara di Scopello è un complesso monumentale e, anche se non fosse proprietà privata, la Sovrintendenza avrebbe comunque l’obbligo di regolamentarne l’accesso anche mediante il pagamento di un biglietto. Come in qualsiasi monumento del Mondo. Come a Segesta, per esempio, che continua ad essere di tutti, ma a pagamento.
Caro Fabio, se continui così, mi sa che la gente farà sì una colletta, ma in Tuo favore: per farti fare il giro dell’Italia, in modo che ti rendi conto che in nessuno sito monumentale si entra a sbafo: se è privato perché il privato non può comunque averne addossato la manutenzione; se è pubblico perché altrimenti siamo noi costretti a pagare con le nostre tasse la manutenzione, il restauro, la pulizia e la sorveglianza a chi ha negli anni trasformato luoghi come la Tonnara di Scopello in BIVACCOPOLIS!!!! Rifletti. Lasciamo invece che i proprietari della Tonnara continuino a garantire l’ingresso, limitandosi a chiedere solo 3 euro (che è meno ancora della cifra che si spende per parcheggiare l’auto) per pagare la vigilanza, che è la stessa cifra che si paga per entrare alla tratto di costa e di mare dello Zingaro, sebbene sia pubblico, ma di cui nessuno si è mai lamentato. Come mai???
Ed infine, il “buon Fabio” non finanzierà i tuffi dei suoi figli dallo scoglio, ma sicuramente in questi anni avrà finanziato il parcheggio “semiabusivo”, tranne che non abbiamo posteggiato in piena contravvenzione lungo la strada. Perché si dovrebbe pagare per lasciare la macchina al parcheggio ed entrare gratis dentro un sito non solo interamente privato ma anche di tal rilievo? Ed è triste che si reclutino “amici” e si impieghi il proprio tempo per salvaguardare i tuffi gratis dei propri figli, come se la Tonnara di Scopello fosse un trampolino di lancio…..
Socrate

Fabio ha detto...

caro Anonimo napoleonico socrate, come ti dissi a suo tempo gira queste tue segnalazioni al sito e se ne vale la pena verranno trattate, non c'è volontà censoria, tranquillo! Io comunque ne scrivo puntualmente ogni estate! Girale anche al comune e agli organi competenti, ma mettici nome e faccia (non solo lo scolapasta in testa, di napoleoni filosofeggianti e anonimi ne è già piena l'Italia) se vuoi operare un cambiamento l'anonimato non serve e il tuo post si trasforma in sterile chiacchiericcio che tale rimane.

L'argomento tonnara non è cosa da poco comunque e non sono io a scaldare gli animi: su facebook non ho creato io il gruppo "Che la tonnara diventi patrimonio dell'umanità" che adesso conta quasi 1300 iscritti (dato in continuo aumento) ma Salvatore del CAI; non sono io che non finanzierò i tuffi dei figli dallo storico scoglio (io non vado più alla tonnara da un bel po', da dopo che una delle proprietarie mi ha aggredito) ma una signora che si chiama Donatella e come lei tanta gente che si è vista maltrattata dagli insani proprietari e ha voluto rendere nota la cosa, mi capita di ricevere segnalazioni e parlare con turisti stranieri e non che tornano a Scopello dalla tonnara incazzati e demotivati perché vengono trattati malissimo dagli ineducati proprietari: una coppia l'altro giorno gridava che è assurdo, gli era stato vietato di fare foto (volevano solo un'immagine della vacanza trascorsa), una produttrice Rai lamenta che non gli è stato possibile far vedere la tonnara da terra all'interno di una trasmissione e un altro turista (probabilmente un giornalista) ha detto che per come è stato trattato ne scriverà tutto il male possibile. Sono solo tre esempi dei tanti casi che non sono io a fomentare: la gente fugge da lì e a quanto pare è voluto!

Questa è la differenza nel pagare un biglietto per vedere dei monumenti o delle zone tutelate allo Stato/autorità (come accade anche alla riserva dello zingaro) e pagarlo a dei privati arroganti e aggressivi che non chiudono per tutelare il luogo ma semplicemente per lucrare il più possibile su una cornice naturale di straordinaria bellezza. Il Comune pecca nel non rispondere adeguatamente ad una sentenza che apre nuove prospettive: una tonnara stile villaggio turistico con bar all'interno, aperta solo a matrimoni-spot-affittuari... tutti paganti, e il resto fuori dalle balle!

Se tu anonimo ritieni che tutelare i monumenti sia questo, come dico sempre "contenti voi contenti tutti"!

Però penso che anche per lucrare ci vuole metodo e classe (arroganza e aggressività non portano a niente, fanno solo danno).

salutami a Socrate, Fabio

Anonimo ha detto...

Caro Fabio, mi dispiace deluderti ma Napoleone Colajanni ed io non siamo la stessa persona. Anzi, mi piacerebbe sapere se è una persona che conosco, ed in caso contrario mi piacerebbe conoscerla, dato che condividiamo la stessa linea di pensiero. Come vedi, la gente che la pensa diversamente da te su questo argomento è molta più di quanto tu possa immaginare. Soltanto nell’estate del 2007, mi hanno riferito che i proprietari della tonnara hanno raccolto 5 mila firme di bagnanti che chiedevano la regolamentazione mediante il pagamento di un biglietto, dato il degrado che riscontravano all’interno di un sito così affascinante e delicato. Quindi, paradossalmente, proprio chi usufruiva gratis del posto si mostrava disponibile al pagamento di un biglietto, come è dovunque, pur di non assistere a tanta barbarie. Barbarie, che né tu né i tuoi amici avete fatto nulla per impedire. D’altro canto, il Comune non può imporre il libero accesso dentro una proprietà privata e lavarsene le mani. Deve quanto meno assicurare il rimborso spese per la pulizia, la guardiania e la manutenzione. Così come avviene per ogni litorale. Figuriamoci dentro un complesso monumentale. Per questo, vedi, la tua battaglia è persa. In ogni caso, qualcuno deve rimborsare i proprietari delle spese sostenute. Per cui, spingere il Comune su questa strada vuol dire che in sede civile i proprietari potranno chiedere un maxi risarcimento danno. Quindi il Comune sarà costretto a sborsare soldi non per pagare il tuffo dei castellammaresi, ma per pagare il tuffo dei finlandesi, degli svizzeri, degli australiani, dei monrealesi, dei catanesi, ecc. ecc. E su questo non ci piove.
Per il resto, mi dispiace riscontrare nella tua risposta che non solo evadi per intero le problematiche sollevate su altre questioni (che ti dovrebbero riguardare molto più da vicino!), rimettendole nelle stesse mani di chi ti chiede una spiegazione, ma addirittura abbandoni anche la problematica sul libero accesso alla tonnara. Lasci finalmente emergere il vero fine di questa sterile crociata: inveire in maniera chiara, diretta e palesemente offensiva contro i proprietari della tonnara. Questi, a prescindere dal pagamento del biglietto, vengono da te etichettati come “insani”, “ineducati”, “arroganti” ed “aggressivi”, intenti a “lucrare il più possibile su una cornice di straordinaria bellezza”, carenti di metodo e classe. Inoltre, gli episodi che citi genericamente, quale esempio della loro sostanziale incapacità ad amministrare il bene, sono vaghi e non circostanziati. Per correttezza (che mi aspetto da chi si arroga il diritto di rendere edotti gli altri), andrebbero citati nomi, cognomi, data e dettagli, insieme alla versione raccolta dalla proprietà stessa.
E d’altro canto, il tono che hai usato nei miei riguardi non è di certo lusinghiero, stante che non cammino con lo scolapasta in testa! (E immagino che non lo usi nemmeno il Colajanni)

Ora vedi, così lasci il dubbio che ci sia qualcosa di personale nel tuo agire, e non ti rendi nemmeno conto che così facendo, presti loro il fianco a risponderti “pan per focaccia”. Credimi, per le mie provate conoscenze legali, ci sono tutti gli estremi per una querela. Augurati che non siano a conoscenza di quanto scrivi e … in bocca a lupo.
Parla Socrate.

Anonimo ha detto...

eh eh Napoleone-Socrate, l'uso dell'appellativo virgolettato 'buon fabio' in tutti i tuoi commenti, unitamente all'eguale modo di scrivere, svela la tua curiosa doppia personalità (nuovamente giustificato per uno che si firma napoleone, eh?).

Per quanto riguarda la controreplica ti ho già risposto a tutto nel primo intervento, io già metto in evidenza i problemi di scopello, se tu hai tanta voglia di metterli maggiormente in evidenza scrivi, segnala, fotografa, filma, mettendoci nome e cognome, mettendoci la faccia!

La minaccia di querela è sempre squisita, tentare di zittire con l'arma della denuncia è l'hobby del decadente presente ma l'articolo è irreprensibile, racconta un fatto assodato. I commenti poi sono liberi: vuoi forse uno stato che zittisce le sacrosante opinioni? Mi sa di si, l'idea unica che vorresti è: la tonnara è meglio che sia tutelata da questi "bravi" privati-missionari perché il pubblico non ne è capace e la cittadinanza e caciarona e volgare). Voglio vederlo un giudice costretto a valutare la diffamazione su dei commenti di un blog e leggersi i commenti firmati da Napoleone-socrate!

Fattene una ragione, la tonnara a pagamento fatta da privati non piace a tutti ed è giusto dare voce anche a chi non piace (anche se sono 1400 contro 5000, anche se fossero solo 10). Saluti, Fab

P.S. non rispondo più, almeno che non ti firmi perché così si fà solo aria fritta.

Anonimo ha detto...

Accade eccome. Sabato scorso (5 giugno) dei turisti che si trovavano alla tonnara sono stati invitati poco gentilmente ad uscire perché dovevano cominciare i preparativi per un matrimonio. Alle tre di pomeriggio (praticamente appena gli è arrivato il catering per preparare) hanno buttato fuori i turisti. In qualunque momento hanno bisogno della tonnara vuota buttano tutti fuori. Non è quindi una questione di sicurezza o di cura è proprio il concetto dell’uso privato. Non ci vuole niente a queste condizioni ad inventarsene una a settimana facendo passare il concetto che si entra ad orari definiti o non si entra affatto, se quel giorno ad esempio arrivava qualcuno da fuori per ammirare la tonnara non sarebbe potuto entrare.
Da Cecilia!

Anonimo ha detto...

Mi spiace Fabio ma io non ci azzecco niente con Socrate.
Di cui ne condivido pienamnete le opinioni, ma io sono più stronzo.

Evidentemente Socrate è un'altro ben 'informato dei fatti': un'altro che ha lo scolapasta in testa, come ti piace farci ricordare.
Comunque, "a che ci sono" e "a che mi hai tirato in ballo", un'altra tiratina di orecchie te la do anch'io.

Buon Fabio,
Mi spiace dirtelo ma mi hai deluso un pò nella risposta 'burlesca' che hai dato alle mie critiche dell'ultimo post.
Prima di tutto io non ho accusato di faziosità nessuno, ma sei stato tu ad attribuirtela.
"Excusatio non petita,......" la conosci vero?
Poi l'hai buttato sul politico: ma che cazzo c'entra il pdl il pd e pc il supermercato con i cancelli, gli abusi, la tonnara,...forse ti sei confuso?
E Napoleone? Perchè non ti piace questo nome? L'originale ha preso a calci il Papa e la nobiltà di allora a modo suo ha esportato un pò di democrazia,
non credo che sia un personaggio negativo.

Comunque..
Mi sembra che nella risposta che hai dato a Socrate ti contraddici un pochino, vediamo perchè:
Prima affermi che gli 'insani' (in che senso?) 'ineducati' 'arroganti' proprietari si mangiano i turisti a morsi e li cacciano volontariamente a pedate nel culo dalla loro Tonnara...
La povera Donatella, la turista incazzata, la produttrice rai e il turi-giornalista ne sanno qualche cosa.
(Pensa un pò che anche a me mi hanno riferito che una volta ad un certo Filippo di Calatafimi gli hanno dato un morso nel polpaccio. Che stronzi.)

E poi concludi, dopo aver analizzato la situazione, che i medesimi proprietari (e ci hai aggiunto anche 'arroganti', che ci sta pure tutto e se lo meritano)
fanno tutto questo per 'LUCRARE'; il che significa fare soldi a palate. Bravo!!

Ora buon Fabio i casi sono 2:
1) O questi proprietari sono idioti.
2) O tu acchiappi cazzi n'da l'aria.
(che non è un offesa, ma un modo colorito per dire che ti raccontano balle e tu le scrivi)

Perchè non credo che se vogliono lucrare qualche spiccio, possano continuare a fare gli insani con la Donatella, aggredire giornalisti, fotografi e produttori inermi.
Non credi?
Fammi sapere che ne pensi di queste tentate stragi e se la Donatella si è ripresa dallo Shock.

A parte il tono ironico (non burlesco come lo ha definito l'altra volta) quello che mi sembra di aver capito è che :
prima lanci il sasso e poi nascondi la mano e ti spiego perchè.

Affermi che gli accessi a mare a Scopello sono tutti chiusi, Vero? Ti ho smentito dicendo che non era vero e tu da buon furbacchione non hai più ripreso il discorso.

Ti faccio capire chiaramente che sei una persona che NON puoi NON sapere, che di fronte a casa tua c'è un ristorante costruito su una via pubblica e sulla stessa via una
vecchia casa sta diventando un albergo (quando nel paese non si può costruire neanche un cm quadro) e il resto della via è abusivamente chiuso da cancelli abusivi (la via è pubblica)
e mi rispondi di mandare le carte in redazione e di metterci la faccia, scusa c'è bisogno di carte per vedere l'albergo e il ristorante abusivo?
Al massimo ti ci vuole un paio di occhiali.

Fino a prova contraria sei tu che fai il giornalista paladino della legalità e balle varie, sei tu che spari sentenze, sei tu che ti fai fotografare con Travaglio e C. Striscia e C.
Beh! Questi non hanno certo bisogno di carte per occuparsi di illegalità vera, falsa o presunta.
E se poi queste carte uscissero fuori, che figura ci fai? Lo scolapasta te lo regalo io e non basta più che te lo metti sulla testa.

Cordialità
Napoleone Colajanni

Si stanno formando nel noto Social Network 'Facebook' i seguenti gruppi destinati a superare il già affollato gruppo 'Che la tonnara diventi patrimonio dell'umanità'
1-Chiù pilu pi tutti
2-Che erba e marocco liberi
3-Zeru tituli a Bastiano.
Liberalizziamo le canne i casini e il Parcheggio di Scopello.

Anonimo ha detto...

La lettera aperta da parte del Circolo Metropolis inviata al Sindaco, Consiglieri e Cittadini, riguardante la Tonnara, a questo link:

http://www.castellammaredelgolfo.net/Lettera%20Circolo%20Metropolis%20riguardante%20Tonnara%20di%20Scopello.pdf

Salvo Di Liberto ha detto...

Carissimi se oggi possiamo discutere in merito alla " Tonnara di Scopello" è sicuramente grazie ai proprietari che da qualche decennio a questa parte con PROPRIE risorse hanno fatto si che tale bene arrivasse ai giorni nostri, ripeto "Proprie" perchè la proprietà "Tonnara di Scopello" non ha mai e ribadisco mai usufruito di qualsiasi forma di finanziamento o agevolazione utile a mantenere il bene.
Oggi sarebbe solamen te un rudere in riva al mare magari con qualche sciacallo in agguagto pronto a farlo diventare chissà cosa.
Comunque desidero sapere dove eravate tutti quelli che gridate "La Tonnara bene dell'umanità" quando qualcuno da giugno a settembre raccoglieva i rifiuti alimentari e umani che i bagnanti della domenica lasciavano come pensierino alla tonnara ?
Dove eravate quando sbigottiti assistevamo a banchetti estivi in spiaggia a base di "Pasta al forno e Parmigiana" accompagnata da musica neomelodica.
Dove eravate quando i soliti gitanti della domenica entravano di nascosto dentro il baglio della tonnara per fare i propri bisogni e se scoperti si lamentavano perchè non c'erano dei servizi a disposizioni e "La bambina deve pur fare la c....." (a casa degli altri), si dico a casa degli altri perchè questa non è diventata una proprietà privata ma lo è sempre stata.
Mio nonno aveva una moto allora di scarso valore tant'è che veniva deriso dai suoi amici, SE AVESSI OGGI QUELLA MOTO, (Capito ? )

Anonimo ha detto...

Salve a tutti,
innanzi tutto una precisazione per chi ha scambiato Napoleone Colajanni per uno pseudonimo: basta consultare Wikipedia e digitare questo nome (sorpresa).
Se oggi possiamo parlare della "Tonnara di Scopello", sulla sua privatizzazione(falso, perchè è stata sempre una proprietà privata) sull'opportunità di farne un sito "Bene dell'umanità " (è già un bene con vincolo storico), ripeto se oggi potete fare lotte a salvaguardia di questo sito è solamente perchè grazie ai proprietari che senza alcun contributo esterno privato o pubblico che sia hanno fatto si che sia giunto abbastanza integro ai giorni nostri.
Leggo di raccolta firme, di manifestazioni locali contro la regolamentazione delle entrate o contro l'esiguo contributo che ogni buon cittadino dovrebbe ben versare a salvaguardia dei beni storici.
Dove erano tutti quelli che sicuramente in buona fede si indignano, perchè la proprietà senza alcun fine di lucro esige un ticket, quando qualche proprietario a fine giornata raccoglieva tutti i rifiuti alimentari e spesso anche organici umani che i gitanti della domenica lasciavano dopo aver trascorso una giornata al mare con sedie ombrelloni canotti musica neomelodica pasta al forno vino e birra, magari indignandosi perchè bussando al portone del baglio per chiedere un bagno qualcuno rispondeva che almeno oltre quel portone si rispettassero le più elementari norme di civiltà.
Quanti pannonili e pannoloni sono stati raccolti e smaltiti in questi anni.
Ripeto "Dove eravate"
Oggi finalmente vuol diventare un luogo storico fruibile non solamente da chi cerca un piano liscio dove stendersi al sole ma un luogo dove grazie all'amore dei tanto criticati "Proprietari" ancora oggi chi vuole o chi ci riesce si respira storia.