Pochi giorni fa, parlando con amici delle questioni che attualmente riempiono i giornali, come i Dico, la crisi di governo, il Governo, ecc., siamo arrivati a chiederci quali sono le nostre aspettative per il futuro. Che domanda! A volte sembra che sia assolutamente impossibile dare una risposta. Tant’è che ormai pochi se la fanno. Bè, i miei amici hanno dato le risposte più disparate, tipo: “Dopo la laurea me ne scappo! Anche se poi mi piace stare qui…”, oppure: “ Vediamo se riesco a restare in questo postaccio…magari se qualche politico mi da il lavoro!”. Poi si è passati a parlare di Castellammare, di com’è e di come la vorremmo, della difficoltà di cambiarla. E lì sono sorte idee nuove, proposte intriganti, ma tutte avvolte da un alone di disillusione e di amarezza da lasciare di stucco. Soprattutto perchè eravamo tutti sotto i trent’anni! Effettivamente, realizzare quelle idee non è affatto semplice… Da dove si comincia a riportare a Castellammare un po’ di DEMOCRAZIA? Come si fa a smantellare un sistema culturale come il nostro, dove anche chi non è mafioso si comporta esattamente come se lo fosse? Come si fa a convincere la gente che se si riesce a costruire qualcosa in comune si sta molto meglio di quando te la costruisci da solo (senza lasciare agli altri neanche le briciole)? Queste sono le cose che si vorrebbero fare a Castellammare, che è necessario fare per uscire dal baratro in cui siamo caduti. Un baratro così oscuro da non permettere alla gente di indignarsi di fronte alle vergognose e dannose malefatte di alcuni pseudopotenti. Ma la domanda per me più importante da porsi è :” Come si fa a rimanere indifferenti e inerti di fronte a tutto questo?”
A Castellammare ormai non esiste più alcuna istituzione; non esiste più una sovranità del popolo; non esiste più democrazia; non esiste più cittadinanza. Ammesso che tutto questo sia mai esistito! Non è più ammissibile tutto questo! Non è ammissibile che chi è stato posto alla guida dell’amministrazione per ricostruire una seppur minima forma di legalità, si sia limitato a BLOCCARE l’intero sistema anche nelle sue parti sane! Noi non abbiamo garantiti servizi che altrove sono ormai scontati; non abbiamo centri di aggregazione; non si è mai vista traccia di turismo (e sviluppo) sostenibile; non si riesce ad avere un piano urbanistico rispettoso delle esigenze della popolazione e dell’ambiente; non esiste alcuna forma di RISPETTO PER L’AMBIENTE (avete visto, ad esempio, un minimo incentivo per la raccolta differenziata? Io no!); non esiste alcuna politica SANA!
A questo punto ci si trova di fronte a una scelta. Le opzioni sono tre: 1) fare i bagagli e andarsene per non tornare mai più; 2) adattarsi alla situazione (buon viso a cattivo gioco); 3) rimboccarsi le maniche, armarsi di tonnellate di pazienza e perseveranza e TENTARE DI CAMBIARE LO STATO DI COSE ATTUALE!
Mi sembra superfluo sottolineare che io scelgo la terza opzione, ma voglio informarvi del fatto che non sono solo…ci sono altri PAZZI con me che hanno scelto la terza opzione e che già lavorano sodo per questo. Siamo
4 commenti:
Volevo fare i complimenti all'autore dell'articolo.Mi trovo perfettamente d'accordo con lui; bisogna attivarsi e far cambiare il vento a Castellammare, non è facendosi passare tutto addosso senza muovere un dito che cambieranno le cose.
FORZA, DIAMO UNA SVEGLIATA A QUESTO PAESE!
Ricordatevi che non siete soli, c'è chi vi appoggerebbe volentieri ma per varie vicissitudini non riesce a farlo attivamente. Se sondate bene, c'è anche chi apparentemente non alza la testa al di sopra della melma ma vorrebbe farlo.
Di seguito una citazione:
Sono salito sulla cattedra per ricordare a me stesso che dobbiamo sempre guardare le cose da angolazioni diverse.
E il mondo appare diverso da quassù.
Non vi ho convinti? Venite a vedere voi stessi. Coraggio! È proprio quando credete di sapere qualcosa che dovete guardarla da un'altra prospettiva.
(John Keating, "L'attimo fuggente")
Pensate che c'è ancora chi crede fermamente nella democrazia e nel futuro turistico/economico di questo paese e per questo ha deciso di invertire la rotta iniziata dai nostri avi nei decenni di depressione post guerra. C'è ancora chi come me investe energia e denaro lottando continuamente per raggiungere il traguardo tanto ardito. Un paese libero! Libero dalla Mafia e dal pressapochismo che sono stati la nostra piaga.
il problema di castellammare è lo stesso di tutta la sicilia: lo Stato non esiste..... e tale lacuna viene sempre colmata dalla mafia......non c'è lavoro?? no problem la mafia te lo da... e quando intendo mafia intendo anche quei vari politici che si creano il bacino elettorale concedendo posti al servizio civile....è ora che ci distacchiamo dal potere politico mafioso e che i giovani si mettano avanti per creare una nuova classe dirigente che perlomeno tenti di cambiare le cose.....
L'altro giorno sul blog di beppe grillo ho visto un video in cui si diceva ke i politici sono nostri dipendenti..Beh m'è venuto in mente una cosa:perkè dobbiamo dare il voto a persone ke si autonominano come nostri rappresentanti,quando sappiamo benissimo ke nn lo sono??e ancora, nn sarebbe più giusto scegliere noi e tra di noi le persone ke riteniamo più idonee a svolgere l'attività pubblica, levando tale potere alla classe politica ke, "gira vota e firria" c propone sempre gli stessi volti cupi e depressi??A questo punto propongo di fare una sorta di toto-sindaco:ognuno ke lo vuole dovrà proporre una persona o un gruppo di persone ke vede bene a ricoprire la "prestigiosa" carica di sindaco.Ovviamente la scelta dovrà essere fatta secondo un criterio critico, ma lascio al vostro senso civico tale valutazione..Sembra una buona idea e spero ke ci si possa lavorare su!!Forza Castellammare!!!
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