martedì, aprile 25, 2006

UN’ALTRA STORIA (LE COSE POSSONO CAMBIARE)



Le primarie regionali dell’Unione hanno avuto l’importante pregio di ridare centralità all’elettore, di permettergli di sentirsi parte integrante della cosa pubblica, in quanto chiamato a scegliere il proprio candidato. L’elettore non è più un semplice spettatore in quanto è consapevole dell’importanza che le sue scelte rivestono per la collettività.
Le primarie dell’Unione in Sicilia Hanno visto vittoriosa Rita Borsellino, non tutti se l’aspettavano e in molti ci speravano. Questo è il primo passo di un’importante svolta, è l’immagine di una nuova politica, tanto per cominciare al femminile, in un luogo in cui la donna ha da sempre rivestito un ruolo marginale, più che in altri contesti sociali.
Non solo la candidatura della Borsellino ha avvicinato molte donne alla politica, ma è davvero stupefacente vedere che molti giovani siano usciti dal torpore dovuto alla sfiducia nelle istituzioni politiche e alla disillusione che ne è derivata.
La Borsellino simboleggia la speranza di molti che sia possibile un cambiamento in questa terra così arida, il desiderio che finalmente arrivi la tanto attesa primavera anche in Sicilia.
La Sicilia è una terra mortificata e schiacciata dalla mafia, una terra che non ha più una sua dignità, che si è fatta calpestare dal volere del più forte, di chi ha usato e usa l’intimidazione per piegare il debole al suo volere; una terra in cui la presenza della mafia in vari settori non permette alcuna possibilità di sviluppo.
L’obiettivo della Borsellino (l’ha più volte dichiarato nelle sue interviste) è quello di far si che la Sicilia riacquisti la propria dignità attraverso un processo di ricostruzione morale e materiale.
Per usare le parole del magistrato Borsellino , “ la lotta alla mafia sarà tanto più efficace quanto più all’opera di repressione si affiancherà un movimento culturale, morale e religioso, che coinvolga tutti e che abitui tutti a non accettare i compromessi, le contiguità e le complicità ”. Ed è questo che ha fatto Rita Borsellino nei tredici anni seguiti alla morte del fratello, girando la Sicilia con la carovana antimafia e sensibilizzando le folle.
In questa campagna elettorale poi, attraverso la costituzione dei cantieri, si è immersa nelle varie realtà della Sicilia, ha camminato in mezzo alla gente, la ha ascoltata e ha preso visione dei problemi, delle ansie, nonché delle speranze dei siciliani.
A tutti coloro che dissentono alla candidatura della Borsellino adducendo la sua estraneità alla politica, chiedo: questo non è forse fare politica? I “nostri politici” credono di saper fare politica, ma forse non sanno di essere il chiaro esempio di quanto la politica istituzionale e di governo si sia allontanata dalla gente, dimostrando di essere bravi solo a favorire interessi di parte, nonché personali.
Pierangela

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Il mio sogno è vedere una Sicilia libera dal malaffare e dal mangia mangia che in tutti questi anni si è avuto nella nostra Regione...serve nuova aria..un'aria di cambiamento che solo Rita può dare........

Anonimo ha detto...

Ho paura che se noi siciliani ci facciamo scappare questa occasione non avremo possibilità di replica e vivremo gli anni più bui della storia della sicilia. diamoci da fare per Rita presidente, per una sicilia pulita.