mercoledì, aprile 28, 2010
Il serial killer della memoria e della libera informazione
Immersi nelle notizie del braccio di ferro di Gianfranco Fini contro l'asse Berlusconi-Bossi all'interno del Pdl e del governo, abbiamo sottovalutato in questi giorni l'attacco che il premier ha rivolto il 16 aprile contro le fiction e i libri sulla mafia, accanendosi nei confronti di Roberto Saviano e di Gomorra. Sull'argomento Silvio Berlusconi è recidivo. Già nel novembre scorso, infatti, si era scagliato inaspettatamente contro le storiche serie della Piovra e in generale le fiction televisive sul tema, che a suo dire lederebbero l'immagine del Paese all'estero, arrivando a una sorta di sfogo dell'anima "...strozzerei gli autori della Piovra e chi scrive libri sulla mafia". La reazione a questa uscita era stata allora vasta, sul piano culturale e della comunicazione oltrechè su quello politico. Michele Pacido, che nella Piovra era l'indimenticabile commissario Cattani, gli aveva ironicamente ricordato che le più note e seguite fiction televisive, dal Capo dei Capi alla vicenda di Provenzano, fino alle figure di Falcone e Borsellino, erano state ideate e prodotte da Mediaset...
L'offensiva era poi proseguita il 28 gennaio al termine del Consiglio dei Ministri a Reggio Calabria, quando alle critiche alle fiction sulla mafia aveva aggiunto una valutazione sull'immigrazione clandestina, sostenendo che "una riduzione degli extracomunitari in Italia significa meno forze che vanno a ingrossare le schiere dei criminali". Ancora una volta la reazione di sdegno era stata ampia : c'era chi aveva sottolineato come la camorra e la 'ndrangheta sono così attente a ingrossare le proprie file con gli extra-comunitari da farne strage a Castelvolturno e da espellerli con la forza a Rosarno, dopo averli sfruttati e schiavizzati nei campi... E infine ecco la nuova sortita di pochi giorni fa, nella quale Berlusconi ha affermato che la mafia italiana, pur essendo per potenza solo "la sesta al mondo", è la più conosciuta, proprio per i film, le fiction e i libri che ne hanno parlato, a partire da Gomorra.
Nella stessa conferenza, coadiuvato dai ministri Maroni e Alfano, il presidente del consiglio ha per l'ennesima volta magnificato l'azione del suo governo contro la criminalità organizzata, con 500 operazioni di polizia giudiziaria, 5000 arresti di mafiosi, enormi quantità di beni sequestrati, ecc. A questo punto emergono domande allarmanti, che abbiamo il dovere di estendere ai cittadini. Questa brutale e reiterata offensiva è solo il frutto di una insensibilità e di un'incultura insita nella formazione del personaggio, nella sua vocazione a improvvisare e a stupire fino a contraddirsi e a rasentare la schizofrenia, di un'incapacità nel valutare i passaggi critici del problema e il rapporto causa-effetto fra la realtà e la sua comunicazione ai cittadini, in una visione mercantile avulsa da ogni responsabilità pubblica come da una scala di valori etici e civili ? O è anche un obiettivo freddamente meditato, parte di una strategia volta a distrarre l'opinione pubblica dalla gravità dell'espansione criminale, chiamando in causa le connivenze e le responsabilità del governo, estese ormai in gran parte del Meridione all'intero schieramento politico, attraverso quel sistema illegale che ha nella corruzione e nel voto di scambio i motori?
E hanno un peso in questo sconcertante approccio di Berlusconi le incognite che gravano nelle inchieste aperte sulle stragi mafiose degli anni '90 e sulla trattativa fra lo Stato e Cosa Nostra che segnò la fine della prima Repubblica, coincidendo con l'ascesa politica di Forza Italia e, anche se non definitivamente provato, con l'avvio stesso delle fortune economiche del Cavaliere? Il ruolo di Marcello Dell'Utri nei rapporti con Cosa Nostra, il giudizio pendente in Appello dopo la sua condanna in primo grado per concorso esterno in associazione mafiosa, sono oggettivi e inquietanti indizi in questa direzione... Una cosa è certa: le ripetute sortite contro una comunicazione antimafia che ha segnato un positivo salto di qualità nella conoscenza degli italiani di un fenomeno che mina le basi stesse dei diritti e dello sviluppo dell'Italia, richiamano nell'immaginario, ma anche alla ragione, i comportamenti di una sorta di "serial killer". Killer della memoria , perché il silenzio sui crimini del passato fa parte di una sotto-cultura mafiosa che ne fa la condizione stessa della propria forza nel presente. Killer della realtà, perché chiama in causa chi denuncia un problema e non il problema in quanto tale, che passa così in secondo piano, come prendersela al solito con il dito che indica la luna. Killer della buona informazione, perché si integra ogni volta con capziose e incomplete notizie che nascondono dati decisivi di conoscenza.
E'vero che vi sono stati importanti arresti e sequestri di beni mafiosi, ma questo vuol dire soprattutto che il problema è diventato enorme: visto che gli interessi criminali stanno dilagando in tutt'Italia e nel mondo, e' chiaro che la pur eccellente azione repressiva non tocca i gangli vitali e le fortissime complicità politiche, imprenditoriali e sociali di cui godono le mafie. Per non parlare dei Pm che rendono possibili le operazioni di polizia e che al contempo vengono attaccati, vilipesi, minacciati sul piano legislativo o della mancanza di risorse a cui sono sottoposte le forze investigative, costrette a supplire con l'abnegazione e un faticoso impegno personale. Killer della libertà e dell'autonomia creativa di tanti autori, scrittori, giornalisti, registi, attori, che dedicano la loro professionalità e l' impegno civile ai fatti e ai protagonisti della realtà, stabilendo con spettatori e lettori un patto di trasparenza e di lealtà ampiamente ricambiato.
L'insieme di queste "uscite" berlusconiane rappresenta infine non solo un più o meno velato desiderio di una sorta di "minculpop" di impronta fascista , ma per alcuni, come Roberto Saviano o l'autore teatrale Giulio Cavalli, già costretti per la loro denuncia a una vita blindata, ulteriore isolamento e minacce da non sottovalutare.
Fonte: liberainformazione.org
sabato, aprile 24, 2010
Il sindaco Marzio Bresciani redistribuisce le deleghe in giunta
IL PORTAVOCE DEL SINDACO
(Annalisa Ferrante)
giovedì, aprile 22, 2010
Nuova intimidazione nei confronti di Articolo 21 e Libera Informazione
Nuova intimidazione nei confronti di Articolo 21 e Libera Informazione
Nel giro di pochi giorni si sono ripetuti tentativi di intimidazione nei confronti di Articolo 21 e di Libera Informazione. Dopo l'incursione notturna di ignoti nella sede di Articolo 21, con il furto di 7 computer, gli hackers sono entrati nel sistema informatico di quel sito distruggendo un articolo di Roberto Morrione sugli attacchi che il Presidente del Consiglio ha mosso contro le fiction televisive e i libri sulla mafia, con riferimento a Gomorra e a Roberto Saviano.
Ieri l'aggressione informatica ha colpito il sito di Libera Informazione - Osservatorio sull'informazione per la legalità e contro le mafie, avendo ancora di mira esclusivamente quell'editoriale. Al di là della gravità del reato, sorge spontanea la domanda su chi e perché non vuole che si esprima liberamente un'opinione critica su una posizione di Berlusconi che sta suscitando forti reazioni e sdegno nella società civile, fra i famigliari delle vittime di mafia, nel mondo dell'editoria e della comunicazione.
Su questa sconcertante e violenta aggressione Libera Informazione, come già Articolo 21, ha inoltrato denuncia alla polizia, chiedendo con fermezza che sia fatta piena luce sugli autori e che sia garantita in condizioni di sicurezza la libertà di stampa. Una cosa comunque è certa: noi non ci facciamo intimidire e proseguiremo con tutte le nostre forze e a testa alta nell'impegno per la legalità, contro le mafie, di denuncia delle complicità che a ogni livello ne consentono l'espansione.
La Fondazione Libera Informazione
Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie
lunedì, aprile 19, 2010
L’asino, il miglior amico dell’uomo e del cittadino!
Il posto è Castelbuono, la notizia è che il comune ha adottato gli asini come netturbini! Lì la percentuale di raccolta differenziata è già al 40% ed è effettuata porta a porta, eliminando così gli antiestetici ed antiigienici cassonetti dalle strade. In più il comune depura le acque (niente reflui inquinanti e scarichi fognari, quindi), utilizza i pannelli solari per produrre energia e adesso anche gli asini per la raccolta dei rifiuti. Un comune così paradisiaco e attento alle politiche ambientali così vicino a noi non può che essere raccontato ed emulato!
Il Sindaco si è accorto che i camioncini per la raccolta dei rifiuti costavano al comune trentamila euro l’uno più ottomila euro l’anno di manutenzione, bollo, assicurazione e gasolio. In più erano anche brutti, inquinavano, facevano rumore e davano fastidio. L’asino invece costa intorno ai settecento euro all’acquisto, non inquina, non si svaluta, sta simpatico alla cittadinanza e tra permanenza in stalla, alimentazione, pulizia e controlli del veterinario costa al comune al massimo duemila euro all’anno. Un bell’esempio di geniale intuizione, risparmio e comunione con la natura che ci circonda!
Se ne parla anche su http://www.agoravox.it/ nella rubrica “Te la do io l’Italia”.
sabato, aprile 17, 2010
Appuntamenti sportivi a Castellammare
PALESTRA COMUNALE "M.BONANNO"
Campionato Volley I^ divisione femminile
CENTRO CARNE - VALBELICE CASTELVETRANO
DOMENICA 18 APRILE ORE 16:00
STADIO "MATRANGA" DI CASTELLAMMARE SI GIOCA LA FINALE PLAY-OFF A GARA UNICA TRA LO
STIG CASTELLAMMARE E LA POLISPORTIVA GATTOPARDO,
CERCHIAMO DI ESSERE PRESENTI SULLE TRIBUNE DEL MATRANGA PER DARE IL NOSTRO CONTRIBUTO ALLA SQUADRA!!!
Pietro Ingoglia
Rotta dei Fenici
Settimana della Cultura: mostra e percorso storico-artistico degli studenti.
Il reportage “Sulle Rotte dei Fenici nel Mediterraneo”, mercoledì 21 aprile, nella sala conferenze del Castello arabo-normanno.
“A due passi dal mare”. Questa la denominazione della mostra organizzata dal’amministrazione comunale di Castellamamre del Golfo, in collaborazione con l’istituto d’istruzione superiore “Piersanti Mattarella”, nell’ambito della Settimana della Cultura della Rotta dei Fenici, promossa dal 16 al 25 aprile 2010 dal Ministero dei Beni Culturali ed Ambientali. Si tratta di un percorso storico - artistico del territorio di Castellammare del Golfo e di Segesta, dalla Preistoria al Medioevo. Il percorso sarà presentato da venerdì 16 a Sabato 24 Aprile, dalle ore 10 alle 13 e dalle 15 alle 18, dagli studenti dell’Istituto Piersanti Mattarella di Castellammare del Golfo e Calatafimi-Segesta che faranno da “Cicerone” nella visita del nucleo antico della cittadina (Castello, piazza Castello, Chiesa della Madonna del Rosario, ex ponte levatoio) descrivendo il territorio, dal tardo antico al Medioevo, con cartelloni esposti nelle sale del Castello, videoproiezioni di percorsi archeologici, testimonianze fotografiche e documentarie delle frequentazioni preistoriche delle grotte di monte Inici e dei siti costieri. Inoltre, per la Settimana della Cultura della Rotta dei Fenici è prevista la proiezione in Sicilia ed in Umbria, di un documentario–reportage realizzato in collaborazione con il Master in Giornalismo dello IULM di Milano, dal titolo “Sulle Rotte dei Fenici nel Mediterraneo”. L'iniziativa si terrà a Castellammare del Golfo mercoledì 21 aprile, alle ore 10, nella sala conferenze del Castello arabo-normanno. Alla proiezione seguirà un dibattito con Francesco Uboldi, documentarista e docente dello IULM. “Il reportage proposto dalla Rotta dei Fenici rappresenta uno strumento di valorizzazione del patrimonio di cui i nostri territori sono depositari -spiega l’assessore alla Cultura, Daniela Di Benedetto- . Dopo il riconoscimento del valore europeo della Rotta dei Fenici ottenuto dal Consiglio d’Europa, del valore nazionale ottenuto dalla Consulta Nazionale degli Itinerari Culturali attraverso il MIBAC, tale lavoro pone le basi per altri riconoscimenti prestigiosi del patrimonio della Rotta dei Fenici da parte delle istituzioni internazionali, in primis l’Unesco; riconoscimenti di grande importanza per la promozione delle risorse del nostro territorio”.
IL PORTAVOCE DEL SINDACO
(Annalisa Ferrante)
lunedì, aprile 12, 2010
La Tonnara di Scopello adesso è proprietà privata... a norma di legge!
Vero è che l’accesso dal mare non verrebbe comunque intaccato (lo specchio d'acqua é di tutti - la tonnara ne aveva proprietà solo quando si calavano le reti - e quindi tutti possono teoricamente arrivare dal mare, sostare e fare il bagno) ma chi accede dal mare ha però il diritto di attraccare o scendere solo in caso di emergenza come prescrive il codice della navigazione.
Come si è arrivati a ciò? A vendere la Tonnara all’asta nel 1874 fu il Governo Italiano e il privilegio di confinare col mare e chiudere quindi calette e spiagge risale addirittura ai tempi di Federico II; i gattopardi hanno avuto sempre l’astuzia di far ratificare tale diritto dai vari dominatori e Governi successivi e il risultato si legge benissimo nell’epilogo di questa vicenda.
Adesso si aspetta una reazione del Comune di Castellammare del Golfo che permetta almeno il parziale godimento del bene (reazione che puntualmente non arriverà) ma ancora più importante di ciò sarebbe l’avvio, da parte degli organi istituzionali competenti a cui fa capo Marzio Bresciani, di una ricognizione delle fasce demaniali esistenti per obbligare i proprietari – dove ce n’è diritto - a lasciare il passaggio per l´accesso alla fascia demaniale.
Se l’azione del Comune langue non tardano ad arrivare però le reazioni della cittadinanza, specie dei più giovani. Fioccano i commenti su facebook: c’è chi propone ironicamente di fare della Tonnara un bel Casinò e mettere gli ascensori che portino ai faraglioni; chi, indignato, afferma che non si può porre un divieto alla bellezza che è di tutti; molti intervenuti propongono di andare tutti a fare il bagno nella splendida caletta per protesta e c’è chi, come Giacomo, replica amareggiato: “Chi si opponeva al disegno delle privatizzazioni è stato negli ultimi anni mortificato e talvolta anche deriso, talora anche additato. Questo stesso disegno, o meglio sarebbe dire teorema, si estende anche ai luoghi del sapere (vedi scuola e università) e interessa anche beni comuni come l'acqua. Per concludere, voglio farvi riflettere sulla necessità di costruire un luogo di pensiero dove mettere assieme valori condivisi, conoscenze e compentenze per creare una generazione di persone che rifiutano l'idea delle privitazzazioni selvagge. L'auspicio è quello di contibuire a cambiare il nostro paese senza limitarsi a qualche protesta che finisce il giorno dopo. Nelle ultime elezioni comunali soltanto alcuni si sono interessati di problematiche quali privatizzazioni e accessi al mare negati e sappiamo tutti come è andata a finire”.
Così sul noto social network si solleva l’indignazione per una vicenda che fa però già giurisprudenza: può succedere, nell'Italia che ci siamo scelti, che una spiaggia storica (bene che dovrebbe essere patrimonio dell'umanità) diventi una mera proprietà privata!
domenica, aprile 11, 2010
II edizione Olimpiadi della Gioventù: il 13 aprile conferenza stampa con Nando Sanvito e Marco Platania.
Si allega: programma delle gare
IL PORTAVOCE DEL SINDACO
(Annalisa Ferrante)
“Ricordare per non dimenticare- Piersanti Mattarella”: indetto il concorso per le scuole.
IL PORTAVOCE DEL SINDACO
(Annalisa Ferrante)
(Nella foto in allegato, da sinistra: Pierluigi Basile, autore del libro su Piersanti Mattarella “Le carte in regola”, l’onorevole Livio Marrocco, Gaspare Noto, presidente dell’istituto Superiore di Giornalismo, Marzio Bresciani, sindaco di Castellammare del Golfo, Giuseppe Cruciata, presidente del consiglio comunale, Antonio Mercadante, psicologo e vicepresidente del consiglio comunale, Antonio Squillaci, dirigente del commissariato di polizia di Castellammare, Diego Ponzo, presidente dell’associazione antiracket di Castellammare).
Trecentomila euro per la palestra della scuola Pitrè
IL PORTAVOCE DEL SINDACO
(Annalisa Ferrante)
mercoledì, aprile 07, 2010
Torneo di volley a castellammare
Roberto Spina
sabato, aprile 03, 2010
MISTERI di Palermo (nel vero senso della parola)
Ogni popolo (anzi forse sarebbe meglio "razza" visti questi gesti irrazionali e animaleschi) ha la sua cultura, però è difficile accettare nel 2010 una cosa del genere: la dimenticanza della gente che ha sacrificato la propria vita per combattere la mafia e l'acclamazione dei "paladini dell'ingiustizia e della criminalità".
Nino Fazzino
giovedì, aprile 01, 2010
Attività sportive: quadrangolare di volley e Coast Cup 2010
IL PORTAVOCE DEL SINDACO
(Annalisa Ferrante)