
Il segretario dell’associazione, Claudio Colomba, parla
della necessità di mettersi insieme per dialogare, senza ideologie politiche. “Cambiamenti
unisce le competenze di tutti, anche di chi è stato costretto ad andare via,
infatti oggi l’associazione è anche in più parti d’Italia visto il grande
numero di studenti e lavoratori castellammaresi fuori sede”. Colomba spiega il
senso di questi pallini che formano un quadrato imperfetto: “Oggi non siamo
perfetti, quini speriamo un giorno di allineare questi pallini colorati per
formare un quadrato perfetto”. “tondi si nasce, quadrati si diventa” questo è
lo slogan che troviamo sotto il quadrato di pallini colorati, uno slogan che
riprende un vecchio detto siciliano.
Per il gruppo Cambiamenti giovani, ha parlato Angelica
Ferrantelli che spiega “Cambiamenti giovani è la reale volontà di cambiare lo
stato delle cose. Cambiamenti ha fornito un punto di aggregazione che a Castellammare
mancava. – continua – Puntando sulla comunicazione, utilizzando i mezzi più
comuni messi a disposizione dalla rete, creando una web radio, una web tv, un
giornalino e soprattutto diversi laboratori per stimolare la creatività dei
tanti giovani castellammaresi. Tutto per lo sviluppo culturale del paese.”
Successivamente a turno hanno parlato ed esposto i loro
progetti i rappresentanti dei sei gruppi di lavoro. Giuseppe Navarra (del
gruppo ambiente) ha parlato dell’importanza di “conservare e tutelare l’ambiente,
sviluppando la pesca, tutelando al flora e la fauna marina e boschiva,
potenziare il sistema idrico del paese, e smaltendo i rifiuti urbani,
allestendo anche delle isole ecologiche e soprattutto il riutilizzo dei rifiuti
ritenuti inutili e obsoleti”.
In seguito si è parlato anche della spesa pubblica e di una
voce che pesa su tutte: l’illuminazione pubblica. “Occorre risparmiare con l’utilizzo
del fotovoltaico”. Successivamente si è introdotto in concetto di incubatore di
impresa e dell’importanza di affiancare il cittadino che vuole aprire un’attività
commerciale.
Si è parlato anche del piano regolatore e della sua
importanza, dei beni confiscati alle mafie che sono un bene della collettività
e che quindi devono essere riutilizzati, della tutela della fasce minori, della
salute pubblica con interventi diretti nelle scuole con l’informazione e la
prevenzione, dei diritti degli immigrati, di legalità e dell’importanza di
arginare l’infiltrazione delle mafie negli appalti e nei sub-appalti. Tutto questo,
anche se in linea generale, ha ricevuto largo consenso e soprattutto un’importante
partecipazione.
L’intervento che ha lasciato sicuramente il segno è quello
di Maria Tesè. Ha parlato di dialogo con la regione, con gli apparati
competenti e dell’utilizzo dei fondi strutturati europei che sono pronti ad
essere utilizzati. Conclude dicendo: “loro, sono persone competenti, laureati,
con master, con esperienze lavorative di un certa importanza, quindi smettetela
di manipolarli a vostro piacimento, non sono stupidi, sono solo giovani ”
Emanuel Butticè (pubblicato sul Giornale del Mediterraneo)
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