martedì, gennaio 25, 2011

Comunicato stampa di Libera - Coordinamento provinciale di Trapani


COMUNICATO STAMPA

Nel momento che stiamo attraversando, in cui la lotta alla mafia alza il tiro compiendo sequestri e confische ingenti e snida le connivenze e le complicità che, proprio in apparati istituzionali, (deviati, infedeli, traditori, corrotti) hanno garantito la ramificazione degli interessi perversi della criminalità organizzata, il Coordinamento provinciale di Libera Trapani, non può non chiedere a gran voce che tutte le forze sane delle istituzioni e della società responsabile del territorio intensifichino, in maniera compatta, la propria azione di sostegno a favore del bene comune.

In particolar modo tale sostegno va indirizzato a quanti sono maggiormente esposti in prima linea nella diretta azione di contrasto alla diffusa illegalità, tra cui i rappresentanti della Magistratura, della quale è espressione il Dott. Antonio Ingroia, e non solo lui.

L'occasione per tale richiamo è fornita dalla nota vicenda di Castelvetrano dove il Dott. Ingroia, assieme a uno dei primi collaboratori di giustizia che negli anni ’90 cominciò a parlare della mafia belicina, il Sig. Vincenzo Calcara, sono stati i protagonisti (mancati) di un incontro con i giovani studenti di Castelvetrano, voluto per proporre riflessioni e sollecitazioni affinché si prendesse consapevolezza che la mafia può e deve essere combattuta fondamentalmente sul piano culturale.

Non è la prima volta che ciò accade a Castelvetrano e anche altrove nella nostra provincia: abbiamo avuto manifestazioni contro la mafia disertate o contraddistinte da partecipazioni non sempre del tutto sincere e convinte, così come ci sono state manifestazioni, anche a Castelvetrano, riuscite ma circondante da un anomalo silenzio a cominciare da quello della politica.

La mancata partecipazione dei giovani castelvetranesi all’incontro con Ingroia e Calcara, impedita dalla scelta operata dalle Autorità scolastiche, può apparire come messaggio di controtendenza all’azione di cambiamento che invece si vuole perseguire.

Il coordinamento provinciale di Libera ritiene che la scuola sia il luogo privilegiato della lotta alla mafia e che i dirigenti e gli insegnanti tutti, con il proprio lavoro, devono essere esempio coerente e costante dell’affermazione dei principi di giustizia, legalità, partecipazione attiva nella determinazione di una coscienza civica.

La solidarietà va innanzitutto al Dott. Ingroia, garante di messaggi utili portati avanti quotidianamente per la sua coerenza e per la lotta instancabile alla criminalità organizzata, che non può e non deve essere "lasciato solo".

L'azione della magistratura, senza il supporto della gente, vedrebbe vanificato ogni sforzo per la dissoluzione della cultura dell’illegalità, della prepotenza mafiosa, dell'assoggettamento del bene comune al volere di pochi.

Al Sig. Vincenzo Calcara, che ha avuto il coraggio di pentirsi delle azioni delittuose commesse e che avrebbe voluto in quell’incontro, da protagonista del crimine quale è stato, riconosciuto pentito dalla magistratura, invitare i giovani a non seguire le orme del suo passato, va il sostegno di quanti credono che cambiare si può e si deve!

A maggior ragione quando si ha il coraggio di tornare nella propria terra e mostrare il proprio volto anche a rischio della propria incolumità.

Oggi il sostegno delle forze sane, nel territorio trapanese, è ancor più necessario laddove questo territorio “custodisce” il vertice di cosa nostra perché “zoccolo duro” “sotto il dominio” del boss Matteo Messina Denaro.

Trapani, 25 gennaio 2011

Il Coordinamento Provinciale di Libera Trapani

Vito D’Angelo

Salvatore Inguì

Maria Teresa Nardozza Buccino

Stefano Cruciata

Rino Marino

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